Ciao a tutti, ho da poco avuto la fortuna di trovare un lavoro mensile, il datore di lavoro mi farebbe un contratto a circa 45 ore settimanali, il dubbio mi sorge sulla quantità di lavoro, 45 ore mi sembrano davvero tante, ho fatto diverse ricerche e devo dire che la maggior parte dei contratti full-time prevedono una soglia massima di 40 ore, se si tratta di part-time variano da 20 a 30 ore. Questo fattore mi sembra davvero importantissimo, oltre al valore economico, la quantità di tempo si fa sentire e di tempo libero ne resta ben poco. Io non so come comportarmi, vorrei farlo presente alla stipulazione del contratto ma ho il timore di non essere assunto. Non saprei, posso rivolgermi ad un sindacato o ad un patronato?
45 ore settimanali sono troppe?
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Partiamo dal presupposto che il limite massimo di ore settimanali è fissato a 48. Inutile pertanto rivolgersi al sindacato perchè il monte ore è regolare e nulla può fare in tal senso.
Farlo presente al datore di lavoro è una pessima idea. So fin troppo bene come la pensano al riguardo, e corri quindi il rischio di non essere assunto se chiedi una riduzione del monte ore settimanali prima di firmare il contratto.
Purtroppo non puoi fare nulla, hai solo la facoltà di accettare le condizioni che ti vengono proposte da contratto oppure rifiutarle e cercare altro. Aspettati anche che ti chiedano di fare spesso ore di straordinario. In questo caso puoi anche non accettare di fare più di 45 ore settimanali, ma tieni presente che nella maggior parte dei casi purtroppo non viene rinnovato il contratto a chi si rifiuta di fare gli straordinari.
L'ideale sarebbe trovare un lavoro part time ed eventualmente rendersi disponibili agli straordinari per aumentare l'importo netto della busta paga. Sono anni però che purtroppo si fa fatica a trovare un lavoro ben retribuito a fronte di un impegno adeguato in termini di tempo. Molte persone infatti sono costrette ad accettare condizioni che non accetterebbero se ci fossero delle alternative.
Mi dispiace, purtroppo questa è l'amara realtà. Ormai si vive per lavorare, non si lavora più per vivere. L'unico compromesso che potresti trovare a questa triste realtà lavorativa è trovare un lavoro che ti piace svolgere. Il tempo dedicato a qualcosa che piace non pesa psicologicamente e rende la qualità della vita migliore. Perciò valuta questa strada, fai corsi di formazione, punta ad un lavoro che possa gratificarti. Alla lunga diventa pesantissimo fare un lavoro che toglie molto tempo libero e che si fa solo per campare, per lo meno per coloro che sono abituati a vivere e non solo a sopravvivere.
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Si hai fotografato benissimo il quadro della situazione, non è giusto lavorare a queste condizioni e non avere del tempo personale, praticamente vivi per loro e per cosa poi per una paga misera, la salute psicologica è molto importante, togliere tempo è togliere vita e questo non è giusto senza se e senza ma.
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