Ed anche la Francia, ma bisogna vedere se è un bluff del pre-ballottagio.
Sulla Francia nutro poche speranze. Purtroppo.
L'asse Francia-Italia è destinata ad essere la spina dorsale dell'Europa turbo-capitalista ed iper-atlantista.
Ed anche la Francia, ma bisogna vedere se è un bluff del pre-ballottagio.
Sulla Francia nutro poche speranze. Purtroppo.
L'asse Francia-Italia è destinata ad essere la spina dorsale dell'Europa turbo-capitalista ed iper-atlantista.
Oramai questa guerra fra Putin e i paesi NATO si giocherà principalmente con l'economia, ergo saranno le sanzioni e la durata di questa battaglia a fare la differenza fra chi vince e chi perde per il semplice fatto che le armi e le truppe costano un patrimonio e da questo punto di vista Putin ha già perso... a meno che, messo alle strette, non decida di usare armi Atomiche per spaventare gli avversari ma sarebbe una mossa che lo isolerebbe totalmente (e forse in Russia la gente si ribellerebbe su vasta scala).
A mio parere Putin avrebbe fatto più bella figura se avesse chiesto un Referendum con la presenza di ispettori internazionali, per Donbass ect.
Sulla Francia nutro poche speranze. Purtroppo.
Si è già scritto.
L'asse Francia-Italia è destinata ad essere la spina dorsale dell'Europa turbo-capitalista ed iper-atlantista.
Forse li battiamo pure i francesi di Macron in turbo-capitalismo ed iper-atlantismo. Mario Draghi...
Le sanzioni cominciano a fare davvero male alla Russia
Sulla Francia nutro poche speranze. Purtroppo.
L'asse Francia-Italia è destinata ad essere la spina dorsale dell'Europa turbo-capitalista ed iper-atlantista.
In Francia vincerà facile Macron, il quale furbescamente è anche andato a parlare con Putin. Vincerà perché la destra in Francia, come in Italia, è destinata alla sconfitta. Infatti, al primo accenno di difficoltà per gli altri partiti, essi si uniscono al di là di tutte le differenze.
Perché dopo settimane di trionfali rivendicazioni dell’impatto letale delle sanzioni occidentali sull’economia russa e continui annunci di default ormai alle porte, nell’arco di 24 ore la narrativa ha subito un repentino ribaltamento. E, cosa ancor più seria, non in base a cifre o affermazioni di fonte russa, bensì dal campo opposto. Di fatto, un’ammissione di mezzo fallimento.
Yellen, Fmi e tratte marittime confermano che Putin sta vincendo la sfida economica
Boh, questo articolo smentisce quello di Michele®
La malattia in un video: cosa succede allo Zar
https://www.ilgiornale.it/news…ia-dello-zar-2028210.html
Insomma, i due uomini più potenti del mondo capaci di lanciare devastanti attacchi nucleari, uno avrebbe la l'Alzaimer e l'altro il Parkinson...siamo messi proprio bene.
Li vedi senza sapere chi sono e li scambi per 2 vecchietti in libera uscita dall'ospizio.
Putin è andato da tempo, e si vede benissimo, invece a me ha colpito Sergino Shoigu, da quando è iniziata la guerra a oggi sembra un suo anziano parente.
Perché dopo settimane di trionfali rivendicazioni dell’impatto letale delle sanzioni occidentali sull’economia russa e continui annunci di default ormai alle porte, nell’arco di 24 ore la narrativa ha subito un repentino ribaltamento. E, cosa ancor più seria, non in base a cifre o affermazioni di fonte russa, bensì dal campo opposto. Di fatto, un’ammissione di mezzo fallimento.
Yellen, Fmi e tratte marittime confermano che Putin sta vincendo la sfida economica
Boh, questo articolo smentisce quello di Michele®
“le sanzioni hanno colpito in un primo momento il mercato finanziario ma ora cominceranno a colpire sempre più l'economia, i problemi principali riguarderanno le restrizioni sulle importazioni e alla logistica del commercio estero. I produttori russi dovranno cercare nuovi partner, una nuova logistica o passare alla produzione di prodotti delle generazioni precedenti e per tutto questo ci vorrà tempo: il periodo in cui l'economia russa può vivere sulle scorte è limitato.
(Elvira Nabiullina, 5 giorni fa)
A mio parere Putin avrebbe fatto più bella figura se avesse chiesto un Referendum con la presenza di ispettori internazionali, per Donbass ect.
Per immaginare varie, possibili, soluzioni bisogna come sempre definire gli obiettivi delle parti, cosa non facile. Di analisi, in tv e nei giornali, ne ho sentite a bizzeffe: da quelle di Orsini, che auspica il mea culpa della Nato, a quelle più infervorate che vedono un Putin in avanzata totale stile campagne napoleoniche. Onestamente nessuna mi sembra davvero convincente rispetto alla dinamica dei fatti.
Poi l'altro giorno mentre ero in macchina ho sentito l'intervista a un economista ( autore anche di libri) che dava la sua lettura dei fatti, concentrandosi sulla presenza e distribuzione di materie prime sul territorio ucraino. Si chiama Alessandro Giraudo. Ecco tutto quello che ha detto mi sembrava molto centrato e verosimile. Le mosse dei due in effetti risultavano più comprensibili in seguito alle sue considerazioni, dalla scelta di avanzata russa sul territorio fino al tipo di resistenza ucraina, compresa la contromossa delle acciaierie di Mariupol scelte come ultimo baluardo.
Solo che , prendendo per valide le sue considerazioni, non ci sarà soluzione possibile perché nessuno dei due presidenti è disposto a cedere sulla sovranità l'uno, sulla conquista l'altro, dei territori in questione. Indipendentemente dalla popolazione che ci vive sopra. Le guerra finirà quando la Russia avrà preso ciò che le interessa in termini di controllo effettivo del territorio. Se ne esce sfiancata sarà meglio perché non sarà in grado per un po' di promuovere altre guerre.
Le sanzioni cominciano a fare davvero male alla Russia
I media occidentali "augurano" la morte a Putin e la miseria all'intero popolo russo.
Il karma insegna che augurare determinate agli altri porti male a se stessi. Io credo nel karma.
Perché dopo settimane di trionfali rivendicazioni dell’impatto letale delle sanzioni occidentali sull’economia russa e continui annunci di default ormai alle porte, nell’arco di 24 ore la narrativa ha subito un repentino ribaltamento. E, cosa ancor più seria, non in base a cifre o affermazioni di fonte russa, bensì dal campo opposto. Di fatto, un’ammissione di mezzo fallimento.
Yellen, Fmi e tratte marittime confermano che Putin sta vincendo la sfida economica
Boh, questo articolo smentisce quello di Michele®
Apparentemente sembrerebbe che la Russia non sia stata scalfita più di tanto ma sappiamo bene che le sanzioni colpiscono nel medio periodo, ergo secondo me si dovrà attendere almeno fino a dopo l'Estate per fare delle valutazioni. Ad ogni modo contano anche i segnali di isolamento che alla Russia.
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