Esperienze, domande ed opinioni sugli psicofarmaci

  • Ciao. Lo scalaggio dell'antidepressivo deve essere effettuato con le modalità suggerite dallo specialista ed in base alla molecola utilizzata. Purtroppo alle volte alcuni specialisti tendono a scalarlo troppo in fretta provocando degli effetti avversi che avrebbero potuto essere evitati. Più tempo di somministrazione dell'antidepressivo più tempo per toglierlo.

    Una tecnica consolidata è il c.d. "protocollo tartaruga" (mettere come chiave di ricerca su google per farsi un'idea). :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Buongiorno,

    la letteratura scientifica suggerisce di ridurre lentamente gli antidepressivi ma le evidenze a supporto di ciò sono ancora limitate.

    Il cosiddetto protocollo tartaruga in realtà non è stato testato con studi pubblicati.


    Fiammetta Cosci

    Università di Firenze

  • Buongiorno,

    la letteratura scientifica suggerisce di ridurre lentamente gli antidepressivi ma le evidenze a supporto di ciò sono ancora limitate.

    Il cosiddetto protocollo tartaruga in realtà non è stato testato con studi pubblicati.


    Fiammetta Cosci

    Università di Firenze

    Buon pomeriggio Dott.ssa.

    Conosco molto bene il suo lavoro ed il sito dove vengono pubblicati i suoi articoli, però nella mia esperienza trentennale (da paziente) ho visto molti specialisti ridurre senza un protocollo standard gli psicofarmaci.

    Purtroppo come Lei mi insegna le reazioni sono avverse anche secondo il principio attivo utilizzato, il periodo di somministrazione, etc., anche perchè diverse formulazioni non vengono prodotte in formato gocce dove sarebbe più facile uno scalaggio.

    Ho visto specialisti "ridurre" il farmaco in due mesi, quando il paziente li utilizzava da anni, per poi doverli riprendere e iniziare nuovamente una riduzione molto ma molto più graduale.

    Cordialmente La saluto.

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Ciao tutti, vi volevo aggiornare sulla mia esperienza. Sono 5 mesi che assumo l'anfranil al dosaggio di 150mg e mi trovo bene. L'ansia è notevolmente diminuita e riesco a fare molte più cose di prima. Prima di questo mi svegliavo ogni mattina con la tachicardia e mi procurava ansia praticamente tutto, anche il solo squillare del telefono. Non sto dicendo che l'ansia sia sparita completamente, ho ancora delle ricadute quando ho molto tempo libero che non so come impiegare e lì inizia il rimuginio, d'altro canto sto continuando la psicoterapia con la speranza di riuscire ad affrontare le giornate sempre meglio.

  • Ciao tutti, vi volevo aggiornare sulla mia esperienza. Sono 5 mesi che assumo l'anfranil al dosaggio di 150mg e mi trovo bene. L'ansia è notevolmente diminuita e riesco a fare molte più cose di prima. Prima di questo mi svegliavo ogni mattina con la tachicardia e mi procurava ansia praticamente tutto, anche il solo squillare del telefono. Non sto dicendo che l'ansia sia sparita completamente, ho ancora delle ricadute quando ho molto tempo libero che non so come impiegare e lì inizia il rimuginio, d'altro canto sto continuando la psicoterapia con la speranza di riuscire ad affrontare le giornate sempre meglio.

    Strada giusta, soprattutto se hai specificato che non mollerai la psicoterapia, strumento fondamentale per saldare i progressi ottenuti tramite la farmacoterapia (secondo chi mi seguiva). Forza e avanti tutta!

  • Salve a tutti, soffro di ansia da tanti anni e dopo aver vagato tra uno psichiatra e l'altro, senza mai raggiungere un risultato soddisfacente, ieri mi sono rivolto ad un dottore del quale mi hanno parlato molto bene e che devo dire ha fatto un'ottima impressione anche a me. La mia terapia fino a ieri era Brintellix 15 gocce, 15 gocce di Tavor, Depakin Chrono 300 una compressa. Ieri il nuovo psichiatra mi ha introdotto il pramipexolo da 0.26, e la mirtazapina. Per cui la nuova terapia ora è Brintellix 12 gocce, il pramipexolo, e un quarto di mirtazapina da 30... devo dire zero ansia già dal primo giorno. Il fatto è che oggi non sto in piedi, ho sonno, sento la testa piena e mi si chiudono gli occhi. Qualcuno ha esperienza con il pramipexolo? Ho chiesto al dottore e mi ha detto di spostare il pramipexolo la sera insieme alla mirtazapina e lasciare il brintellix la mattina, speriamo bene...


    P.S. la diagnosi è di ADHD adulto...

  • Ciao a tutti. Il mio è un ottimo psichiatra, stimato nell'ambiente e con molte pubblicazioni. Da quando vado da lui mi sento meglio, però ha un problema con lo 'scalare' i farmaci... mi fa fare cambi repentini e in pochissimo tempo. Per esempio adesso, da due Xanax 0.25 al giorno, mi ha detto di passare oggi a uno e domenica a zero... così, di botto. Sono molto preoccupato, perché quando abbasso lo Xanax sto malissimo. Che ne pensate? Grazie.

  • ciao a tutti, da una vita prendo xanax ora a dosi minime dopo anni di dosaggi elevati,associato alla paroxetina 20 mg. L'anno scorso penso causa lavoro stressante da una signora dove lavoravo,ebbi un crollo. Iniziai a star male con ripetute tachicardie (130,140,150) battiti al minuto,con confusione alla testa e attacchi di panico con forti tremori e giramenti alla testa. Entrai nel calvario della paura infinita e ogni attacco così forte potente mi faceva chiamare l'ambulanza e ogni volta che arrivavo all ospedale mi liquidavano con 20 gocce di ansiolitico. Sono che una delle tante volte non andò solo così perché la psichiatra del reparto mi fece un ricovero obbligatorio di un giorno,obbligandomi assumere un antipicotico il risperdal. Stetti così male a prenderlo che mi sembrava di peggiorare,tra l'altro continuavo a piangere, pensando a come stavo e al mio bambino che vedeva a casa la propria mamma a pezzi,con la testa da un altra parte causa malori. Arrivata a casa prendevo sempre il risperdal ma non riuscivo a calmare i tremori e il senso di agitazione che pensavo di stare per morire. Decisi di andare da un psichiatra non dell ulss ma a pagamento e mi tolse il risperdal dandomi la quetapina, la diagnosi era attacchi di panico con delirio. Iniziai la cura prima 25mg poi 50 poi 100 rp. Mi faceva tanto dormire ma almeno il cuore non andava più in tachicardia. Con i mesi e l'aumento del peso chiesi al medico di togliere almeno una pastiglia così arrivai a 50 dose che assumo tutt ora. Però sono preoccupata e volevo delle opinioni in merito. Allora ho grasso accumulato ovunque e gonfiore come sotto cortisone :( la fame è aumentata parecchio e ora sto cercando di dimagrire,mi deprime vedere il mio corpo cambiato così. Non sono mai stata in sovrappeso come ora. Poi ho una confusione mentale,che da fastidio e poca memoria anche quando faccio qualcosa in casa. Possibile tutto ciò? Se smetto quetiapina posso tornare a star male? O ormai posso definirma a maggioranza guarita ? Visto che comunque gli episodi si soni ridotti moltissimo. Qualcuno ha esperienza con tale farmaco? Scusate la lunghezza del post,voglio essere più chiara possibile. Grazie a chi dedicherà il suo tempo :*

  • Ciao, mi spiace tanto per il calvario che hai passato, avendo io non solo sofferto d'ansia, ma pure di mobbing a lavoro.

    Il Risperdal può dare tremori e irrequietezza in alcuni soggetti, pertanto la Quetiapina viene preferita spesso come via alternativa, perché suddetto farmaco (lo dicono le linee guida di prassi clinica internazionale) è brillante sotto vari aspetti di sicurezza, considerato quindi quasi un "gold standard" terapeutico nei disturbi d'ansia dove, più che "delirio" o "psicosi", la tensione è così forte da sfociare nell'agitazione irrazionale e paurosa.

    Fatta questa premessa e specificando che qui nessuno di noi può sostituirsi al tuo specialista, confermo che la Quetiapina ha questo svantaggio però di causare, per contro, problemi di incremento ponderale (in virtù dei suoi spiccati effetti antistaminici e bloccanti i recettori 5-ht2 della serotonina - cosa che aumenta l'umore e riduce l'ansia, ma incrementa il senso di "fame chimica"). Bloccando pure l'istamina, neurotrasmettitore che gestisce sia il blocco dell'appetito dopo il pasto ma pure lo stato di allerta, si ha sì calo dell'agitazione, ma pure ridotto senso di "sazietà". Spero di averti illustrato la farmacologia del tuo medicinale, perché sapere significa imparare a valutare come muoversi poi e non avere paura.

    Io purtroppo sarei ipocrita a scrivere altro, perché sono un responder positivo alla mia adorata Quetiapina, che mi ha salvato a lavoro (anzitutto perché avevo smesso di dormire e non potevo più abusare di sedativi quali Xanax etc) e, in modo ridicolo, a me ha sempre causato inibizione dell'appetito, perché su di me evidentemente agisce maggiormente un altro effetto farmacodinamico su differenti bersagli (alfa1-bloccante), tant'è che spesso ho riportato ipotensione e di conseguenza senso di nausea quando assumo tutt'oggi la Quetiapina per l'insonnia di alcuni periodi, ma sono problematiche molto leggere chiaramente nel mio caso. Ormai ogni volta già so che, quando faccio un ciclo di Quetiapina pure di pochi giorni, perderò qualche kg.

    Penso sinceramente tu debba, dunque, aggiustare i dosaggi col tuo specialista: solo lui può darti una risposta sicura, ricucita sul tuo specifico caso, eventualmente riducendo quantità o addirittura cambiando farmaci. Ci sono mille vie, insomma, da sperimentare.

    Non ti abbattere, dunque, fidati di chi ti sta curando perché SA quello che sta facendo. :daisy:

    P.S.: aggiungo che, per garantirsi maggiori possibilità di guarigione sul lungo periodo, un buon percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale potrebbe fare la differenza. Con me è successo ciò, almeno!

  • Grazie di avermi risposto soprattutto in modo così dettagliato. Fa piacere sapere che non sono sola. Comunque sulla fame su e proprio vero non ci si sente mai sazi e devo trattenere il più delle volte la fame. Ingrassai molto a inizio cura perché mangiavo tantissimi dolci, biscotti a tutte le ore, era più forte di me. Ora mi trattengo dal mangiarne e ne soffro. Questa cosa del peso mi ha letteralmente buttata a terra, io che avendo sempre sotto controllo il peso mi sono ritrovata con ciccia ovunque senza riuscire più ad entrare nei jeans, è stato straziante. Lo psichiatra non vuole togliere la quetiapina al momento, perché abbiamo ridotto di molto lo xanax e si sta concentrando su questo scalaggio anziché sulla quetiapina. Io mi fido dello specialista, per carità, però lui conosceva il mio problema precedente del peso, eppure la quetiapina me l'ha prescrisse lo stesso. Spero che al prossimo controllo ci saranno delle variazioni.

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