Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Si per l’antidepressivo ci vuole un pò di tempo. Ti credo quando dici che stai male, ci sono passato anch’io e tanti altri in questo forum.

    Le ossessioni sono tremende, ma puoi uscirne e tornare a stare bene, questa è una certezza. Già ti sarebbe d’aiuto riuscire a staccarti da questi pensieri per qualche ora, che sia una passeggiata, un film o una serie tv, un libro…qualsiasi cosa.

    Tu come ne sei uscito? Che tipo di terapia hai fatto?

  • Ciao, papavero. Innanzitutto, come stai? Riguardo la cura farmacologica, il mio vecchio psichiatra mi prescrisse gli stessi farmaci usati in passato, in quanto avevano funzionato molto bene. Ti ricordo che l'effetto positivo è soggettivo: bisogna azzeccare la molecola giusta. La terapia prescritta riguardava Xanax 0,25 tre volte al dì più paroxetina, all'inizio mezza pasticca, ovvero 10 mg; dopo circa dieci giorni, una pasticca completa da 20 mg. Dopo circa un mesetto sono rinato, senza dare più peso e/o preoccupazioni riguardo la fissa della lingua che controllavo di continuo e i pensieri ossessivi inerenti le malattie più assurde. Il mio consiglio è di avere molta, molta pazienza. So che non è facile, ma per esperienza personale da veterano — trenta anni di convivenza tra alti e bassi con l'ansia — ti assicuro che se ne esce sempre. Purtroppo, le ricadute ci sono e ci saranno sempre; non voglio illuderti. Comunque, si può vivere una vita più che dignitosa e normale. Noi ansiosi siamo così, che ci vuoi fare... Fidati che c'è chi sta peggio, non dimenticarlo. Le nostre sono solo fisse. Tante volte, quando vedo chi veramente soffre per malattie vere e degenerative, mi do senza mezzi termini del c∙∙∙∙∙∙e. Per qualsiasi altra delucidazione, a disposizione. Un abbraccio. :)

  • Tu come ne sei uscito? Che tipo di terapia hai fatto?

    Ho preso farmaci per il primo periodo (Xanax e anafranil) e psicoterapia di tipo analitico per poco più di due anni.

    Secondo la mia psicoterapeuta, l’ipocondria derivava dalla mia ossessione per il controllo. Cioè, tutto quello che non potevo prevedere e controllare, tipo le malattie, mi mandava in tilt. Avevo bisogno di costanti rassicurazioni e certezze sul mio stato di salute. Mi è stata di aiuto anche la meditazione mindfulness, ovvero il vivere il presente, senza pensare al passato e al futuro.

    Avevo acquistato un libro che insegna questo tipo di meditazione: ‘vivere momento per momento’, mi ha aiutato molto. Volendo lo trovi anche in digitale su Amazon.


    Ti racconto una cosa, da circa un mese ho qualcosa sulla spalla destra, una specie di crescita di carne, rotonda ruvida e in rilievo. Un perfetto trigger per un ipocondriaco. Non ho cercato su Google, semplicemente la tengo sotto controllo per vedere se varia in colore o dimensioni. Con calma, al rientro dalle ferie, chiamerò il medico di base e la farò vedere a lei. Cambierebbe qualcosa se mi controllassi ossessivamente la spalla? Ovviamente no, l’unico risultato sarebbe un’ansia continua. Se il medico mi dirà che non è nulla, bene. Se deciderà di indagare, bene comunque. In ogni caso non posso controllare questa cosa, quindi da un punto di vista razionale e logico, è inutile e dannoso preoccuparsene adesso.


    Tu adesso, in questo momento, stai bene. Dovresti essere serena, i medici ti hanno rassicurato. Invece stai male pensando che forse hai qualcosa che nessuno ha visto e potrebbe uscire nel tempo. Stai male per un ipotetico e improbabile futuro che magari non si verificherà mai. Concentrati sul presente, sul qui e ora. All’inizio è difficile, ma se avrai costanza scoprirai i benefici che questo approccio alla vita ti può dare.


    Se hai dubbi o curiosità, chiedimi quello che vuoi, non preoccuparti.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ciao, papavero. Dici che hai cambiato tre terapeuti: in quanto tempo? Ci vogliono mesi perché farmaci e psicoterapia facciano effetto. Non puoi capire da solo tre o quattro sedute se la psicoterapia faccia effetto, così come i farmaci. Io ti capisco benissimo: la sofferenza è immensa, insostenibile, e un giorno sembra durare anni. Cerca di concentrarti su qualcosa di manuale e pratico, in modo da riuscire a spostare la mente dall'ossessione. Una sciocchezza, ma utile, può essere lavorare a maglia o ricamare, perché devi stare concentrata su quello che fai. Oppure, se ti piace, dipingi, prepara dei dolci, cerca di tenere impegnate le mani e quindi anche la mente. Prosegui così, giorno dopo giorno. Scrivi quello che provi, di getto, senza guardare la forma. Rassegnati a soffrire per tanti giorni, non pensare a quando finirà, pensa solo ad arrivare a sera. Io stavo malissimo e lo psichiatra mi dava appuntamento al mese successivo... e io pensavo di non poter resistere un altro mese così. Poi ho capito: il processo è lunghissimo, il medico ti indica il percorso, ma la sofferenza devi tenertela e basta, non hai alternativa. Non esiste qualcosa che ti faccia stare bene dopo poche ore, e il solo farmaco non è sufficiente. Ci devi mettere anche tu del tuo, devi decidere di andare avanti nonostante tutto. Perciò, papavero, devi tenerti la paura e l'ansia, ci sono e ci devi convivere, non hai alcuna alternativa. Devi tenere duro e pensare a te stessa, vivere il presente e spostare l'attenzione su quello che fai in questo momento senza pensare al futuro. Piano piano, goccia dopo goccia, il mare si riempie, te lo assicuro. Starai male, ma piano piano si migliora.

  • Gab69  LeggeraMente speranza24 ciao.

    Grazie infinite per tutte le parole di conforto che mi state regalando senza neanche sapere chi sono, grazie per esservi aperti con me raccontandomi le vostre storie, dove capisco di ritrovarmi e dopo percepisco la sofferenza che avete vissuto anche vuoi.

    Purtroppo è vero io vorrei avere tutto sotto controllo ma le malattie non si possono controllare.

    Quello che mi manda più in sbattimento e che ogni giorno mi trovo qualcosa e non è immaginazione, avendo tolto 4 denti dietro che non ho ancora rimesso, mi capita di trovarmi un giorno una bollicina di sangue, un giorno una piccola macchietta viola, cose che magari poi spariscono dopo qualche giorno, ho pensato siano piccoli traumi dovuti alla masticazione, ma a me mandano via di testa perché comunque ripeto ogni giorno c'è qualcosa.

    E allora il dr google mi dice che potrebbero essere lesioni precancerose, o magari malattie del sangue insomma un disastro.

    Da oggi ho deciso che cercherò di iniziare a guardarmi solo 3 volte al giorno come suggerito dalla psicologa, sperando che l'aumento dell'antidepressivo faccia il suo lavoro con il tempo.

    Aggiungo che vivendo da sola, non avendo un compagno e non lavorando è tutto più difficile perché sono sola con i miei pensieri tutto il giorno.

    In più non l'ho scritto ma per gli ultimi tre anni ho seguito mio padre fuori e dentro dagli ospedali, poi è mancato a luglio dell'anno scorso...e ciliegina sulla torta mia madre settimana scorsa ha avuto un ictus ora è in riabilitazione.

    Direi che l'estate se potessi la eliminerei dalla terra...

    Ecco forse sapere qualcosa di più di me può aiutarvi a capire.

    Un abbraccio sincero.

  • Un abbraccio anche a te. Questo forum aiuta un po' tutti a non sentirci soli e sapere che anche altri hanno le nostre stesse difficoltà, consola :)

  • Ciao a tutti, sono in Grecia da Venerdì. Ieri sono stato in spiaggia con gli amici tutto il giorno in un posto paradisiaco, tutto bene gran divertimento e tanto sforzo fisico per giocare e poi per risalire la scalinata di questa spiaggia selvaggia (400 gradini). Ho voluto mettere alla prova me stesso, non ho fatto fermate, sono arrivato su stremato, a pezzi, grondante e ho mangiato uno yogurt greco con frutta.


    Dal divertimento in un attimo sono passato all’ansia, alla sensazione di faticare a deglutire e al fiato corto. Mancava ancora un km in salita per raggiungere la macchina e non stavo bene nonostante avessi preso qualche goccia di ansiolitico. Il viaggio in auto di 25 minuti da li a casa essendo seduto e con meno respiro a disposizione è stato un vero calvario come non succedeva da tempo. Sembrava che stessi per soffocare, non avevo lucidità e mentre gli amici e compagna ascoltavano musica a palla io stavo malissimo. Stavo per dire a tutti che stavo male quando alla fine con la testa che stava per esplodere siamo arrivati all’hotel. Doccia e letto, ma continuavo a deglutire con fatica. Ho preso ancora ansiolitici e la sera a cena ho mangiato leggero per evitare scompensi. A letto poi ero tranquillo (e ci credo avevo preso una buona dose di gocce) e ho avuto anche un rapporto con la compagna.

    Giuro che non capisco come sia potuto succedere, ora ho paura che riaccada. Oggi mi sento un pó patito per quella sofferenza.


    A dir la verità la sera prima ancora stava per succedere a seguito di una forte arsura, non so se vino o qualcosa di salato. Ma non è stata una cosa così terribile come ieri.


    Stamattina mi sono arrivati via email i risultati degli esami del sangue dopamina e serotonina.


    Dopamina forse ok, dice che va bene fino a 29, io ho 5 (magari basso non so).


    Ma la preoccupazione è la Serotonina che sarebbe ok tra 117 e 193, ma io ho 56! Bassissima!


    Quando torno a casa corro dal medico di base.

  • papavero1978: È assolutamente comune avere problemi di natura psicologica quando si è caregiver. Tu lo sei da anni, da sola, e non hai nemmeno l'aiuto di un partner né sfogo nel lavoro. La tua ansia e l'ipocondria sono scaturite dal tuo vissuto. Devi imparare a distaccarti in parte dai tuoi doveri e a ritagliare dei tempi solo per te. Ogni giorno fai, per almeno un'ora, qualcosa per te, qualunque cosa. Piano piano ritroverai equilibrio.

  • Melegna: i tuoi momenti di ansia sono, per fortuna, circoscritti a poche ore, giusto? O pensi sia così solo grazie ai medicinali?

    Sono circoscritti ad alcuni momenti, ma durante la giornata spesso ho paura che accada. Ieri sera dopo aver cenato molto tardi ho mangiato un gelato ed ancora ho avuto brutti momenti, anche se non come l’altra sera. Oggi al momento nulla, ma ci penso spesso e faccio prove di deglutizione.

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