Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Lina21 quindi qualche beneficio lo hai avuto, bene dai, non mollare. Le somatizzazioni ti spaventano così tanto perché probabilmente le associ a qualche malattia grave e di conseguenza vai in panico (mi accadeva la stessa cosa). Se non l’hai già fatto sarebbe da capire, assieme allo psicologo come mettere un freno alla tua ipocondria. Il mio è stato un percorso di accettazione, e di acquisire la consapevolezza che non abbiamo il controllo totale del nostro corpo. Possiamo fare una vita sana, evitare gli eccessi ecc… però se tocca tocca. Bisogna essere un po’ fatalisti, altrimenti non viviamo più. :)

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ciao! Se i sintomi dovessero persistere, ti conviene magari fare un giro dal medico di base così ti rassicura; magari ti dà qualcosa per calmare il colon. Io ero andata appunto per lo stesso problema: sentivo sempre questo fastidio al fianco sinistro e andavo al mattino di corpo, e mi aveva dato da prendere un rilassante. Facci sapere come prosegue, se ti va. Ma non fissarti sul problema, credo si peggiori la situazione (so che non è facile).

    Domani mattina vado, ho prenotato la visita.

    Credo che tu sia consapevole dal punto di vista razionale che se la tua sintomatologia va e viene da 8 anni è quantomeno assai plausibile si tratti di somatizzazione ansiosa. Una patologia grave non fa così. 8 anni poi sono un tempo lungo, minimo avresti avuto un'ingravescenza molto significativa del quadro e, probabilmente, non saresti neppure più qui :)

    Sì sì, ne sono conscia. ^^

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • Lina21 quindi qualche beneficio lo hai avuto, bene dai, non mollare. Le somatizzazioni ti spaventano così tanto perché probabilmente le associ a qualche malattia grave e di conseguenza vai in panico (mi accadeva la stessa cosa). Se non l’hai già fatto sarebbe da capire, assieme allo psicologo come mettere un freno alla tua ipocondria. Il mio è stato un percorso di accettazione, e di acquisire la consapevolezza che non abbiamo il controllo totale del nostro corpo. Possiamo fare una vita sana, evitare gli eccessi ecc… però se tocca tocca. Bisogna essere un po’ fatalisti, altrimenti non viviamo più. :)

    Posso chiederti come hai fatto a superare un po' l'ipocondria? Qualche consiglio?

    Lo psicologo mi dice solo che concentro tutta la mia energia sul mio corpo senza vedere il mondo esterno (come dire "se impegnassi la testa in qualcosa, probabilmente i disturbi diminuirebbero"). Io tendo a prestare molta attenzione a ogni dolorino. Per fare un esempio, mi concentro sul battito spesso.

    E ho problemi gastrointestinali come gonfiore, reflusso, colon, nausea, peso alla bocca dello stomaco... e dopo la visita dal gastroenterologo, lui dice che sono somatizzazioni, ma secondo me sono già un po' debole di mio e l'ansia prende come organo bersaglio proprio quelli.

    Ne parlerò con lo psicologo nuovamente, e intanto il tuo messaggio mi ha rincuorata, quindi grazie. :)

  • Posso chiederti come hai fatto a superare un po' l’ipocondria? Qualche consiglio?

    Lo psicologo mi dice solo che concentro tutta la mia energia sul mio corpo senza vedere il mondo esterno (come dire "se impegnassi la testa in qualcosa, probabilmente i disturbi diminuirebbero"). Io tendo a prestare molta attenzione a ogni dolorino. Per fare un esempio, mi concentro sul battito spesso.

    E ho problemi gastrointestinali come gonfiore, reflusso, colon, nausea, peso alla bocca dello stomaco... e dopo la visita dal gastroenterologo, lui dice che sono somatizzazioni, ma secondo me sono già un po' debole di mio e l’ansia prende come organo bersaglio proprio quelli.

    Ne parlerò con lo psicologo nuovamente, e intanto il tuo messaggio mi ha rincuorata, quindi grazie. :)

    Non ti capita, a volte, quando sei concentrata su qualcosa, che magicamente non senti nessun fastidio? O comunque in maniera estremamente ridotta.

  • Posso chiederti come hai fatto a superare un po' l’ipocondria? Qualche consiglio?

    Lo psicologo mi dice solo che concentro tutta la mia energia sul mio corpo senza vedere il mondo esterno (come dire "se impegnassi la testa in qualcosa, probabilmente i disturbi diminuirebbero"). Io tendo a prestare molta attenzione a ogni dolorino. Per fare un esempio, mi concentro sul battito spesso.

    E ho problemi gastrointestinali come gonfiore, reflusso, colon, nausea, peso alla bocca dello stomaco… e dopo la visita dal gastroenterologo, lui dice che sono somatizzazioni, ma secondo me sono già un po' debole di mio e l’ansia prende come organo bersaglio proprio quelli.

    Ne parlerò con lo psicologo nuovamente, e intanto il tuo messaggio mi ha rincuorata, quindi grazie. :)

    Mi vengono in mente alcune cose, faccio un elenco che forse risulta più comprensibile

    - mai, mai e mai cercare i sintomi su Google. Imponiti questa regola e rispettala.

    - se avverti un sintomo generico, il classico dolorino o un fastidio che non sai identificare, rassicurati, dicendoti che se non passa in qualche giorno contatterai il tuo medico. E poi smetti di pensarci, vedrai che dopo qualche giorno, il sintomo sparirà magicamente.

    - dici che ti concentri sul battito, e ok. Però quando dormi il battito va da solo, senza problemi. Quindi capisci anche tu che è un esercizio inutile. Fidati del tuo cuore, se c’è qualcosa che non va stai pur sicura che sa come comunicartelo in modo inequivocabile.

    - l’ansia spesso prende stomaco e intestino (a me capitava raramente, si manifestava in altre parti del corpo), ma una visita dal gastroenterologo, fatta in tranquillità, potrebbe essere utile per evidenziare ad esempio una possibile intolleranza alimentare. Io sono intollerante al lattosio, e prima di scoprirlo, avevo spesso sintomi come i tuoi (quindi nel mio caso non collegati all’ansia)


    Il tuo psicologo probabilmente ti sta dicendo che stai controllando il tuo corpo in maniera ossessiva, e questo ti impedisce di guardare e vivere la realtà che ti circonda. Accetta il fatto che questo controllo in realtà non esiste. Il come raggiungere accettazione e consapevolezza, dovrebbe spiegartelo lo psicologo che sicuramente ti conosce meglio di me e sa quali corde toccare. Un abbraccio.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Stomaco e intestino sono il nostro secondo cervello; tutte le emozioni, negative o positive, si esprimono e si sentono proprio lì. Il famoso detto "farfalle allo stomaco" ne è un esempio.


    Secondo me, stomaco e intestino, chiamateli come volete, sono la nostra anima. :)

  • L'ansia somatizza soprattutto in quelle parti.

    Lo so, è terribile... perché si pensa sempre al peggio e ogni volta via a spendere soldi in medici.

    Grazie infinite per il messaggio e per l’aiuto. Preziosi consigli che cercherò di applicare il più possibile. Infatti, se non provo a cambiare un minimo, non posso pensare di ottenere risultati, anche se a volte è difficile. La prima cosa che mi viene in mente è il panico.


    Sicuramente farò un’altra visita dal gastroenterologo perché non penso sia tutta ansia. Tu riesci comunque a vivere le tue giornate "decentemente"? Grazie ancora.

    Stomaco e intestino sono il nostro secondo cervello; tutte le emozioni, negative o positive, si esprimono e si sentono proprio lì. Il famoso detto "farfalle allo stomaco" ne è un esempio.


    Secondo me, stomaco e intestino, chiamateli come volete, sono la nostra anima. :)

    Penso proprio sia così, anche tu con problemi di questo tipo?

  • Lo so, è terribile... perché si pensa sempre al peggio e ogni volta via a spendere soldi in medici.

    Grazie infinite per il messaggio e per l’aiuto. Preziosi consigli che cercherò di applicare il più possibile. Infatti, se non provo a cambiare un minimo, non posso pensare di ottenere risultati, anche se a volte è difficile. La prima cosa che mi viene in mente è il panico.


    Sicuramente farò un’altra visita dal gastroenterologo perché non penso sia tutta ansia. Tu riesci comunque a vivere le tue giornate "decentemente"? Grazie ancora.

    Penso proprio sia così, anche tu con problemi di questo tipo?

    Veterano da trent'anni ;)

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