Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • E' la prima volta che scrivo qui, ma cercherò di riassumere la mia situazione in breve.

    E' da anni ormai che vivo una situazione di degrado, isolamento e paura.

    Per qualche manciata di anni sono stato un po' meglio, specie grazie alle ragazze di turno che mi risollevano un po', o anche al cambio di stile di vita... cosa che è successa l'anno scorso. Ho ricominciato lentamente a vivere e poi a fine anno sono ripiombato... nell'oscurità...


    Il problema è stato un mal di testa che non passava più e ha riattivato in me le preoccupazioni ipocondriache, che si sono sempre concentrate principalmente sul cuore: giramenti di testa... e recentemente, dopo questi mal di testa, anche ictus.

    E soprattutto una fissazione per gli ospedali. Pensare sempre di averne uno il più vicino possibile, anche per una semplice uscita, o per andare in un posto; mi informo su dove è l'ospedale più vicino, il che rende la vita molto debilitante soprattutto per posti più isolati. (Per farvi capire, probabilmente non andrò in vacanza da nessuna parte perché gli ospedali non sono vicinissimi).


    Cosa ironica perché poi in verità anche quando arrivi in ospedale, al pronto soccorso fanno tutto con molta calma, anche se tu hai malessere fisico di una certa importanza.

    Manco a dirlo, ogni volta mi dicevano che non avevo niente... nonostante avessi picchi di tachicardia che arrivavano anche a 160.

    Mi hanno consigliato di installare un loop recorder sottocutaneo... questa è stata la cosa che mi hanno consigliato dopo la visita cardiologica, ecc., in cui sul momento non mi trovavano mai niente.


    Ho fatto una risonanza al cranio che è risultata negativa, o meglio non presentava nulla di particolare. Ho fatto una gastroscopia che ha evidenziato un problema di reflusso, e chiaramente per tutto il mese sono stato in ansia che mi avessero bucato lo stomaco durante la visita.


    Non credo nelle cure farmacologiche psichiatriche. Anni fa mi arresi a questa soluzione. Cambiai diversi antidepressivi per mesi e nessuno di questi faceva effetto su di me. Non mi migliorava la vita neanche di una virgola.

    Ho provato anche le gocce, pastiglie di Xanax e così via; non mi hanno mai fatto praticamente nulla.


    Mi sono fidato dell'approccio farmacologico e non mi è stato di alcun aiuto (ho anche cambiato farmaci e assunti anche con regolarità per 4-5 mesi).

    Piuttosto, mi avevano sballato il sistema ormonale, quello sì.


    Purtroppo ho una situazione famigliare anche molto disastrata. Ce ne sarebbe tanto da raccontare, ma per ora mi fermo qui...

    Vi dico solo che anche se facessi un grande sforzo come ho fatto, mi remano tutti contro, e a quel punto la decisione è rimanere da solo, che dopo un po' mi pesa a livello psicologico e soprattutto la paura di avere un malore e nessuno che se ne accorga, oppure stare con persone tossiche/depresse che vanno ad aumentare il mio malessere.


    Quindi, qualsiasi scelta prenda, mi pesa molto e non vedo futuro perché mi sembra che tutto mi remi contro.

    Ad esempio, sto valutando ormai da mesi di iniziare una psicoterapia cognitivo-comportamentale, ma se poi torno a casa e mi trovo gente che sbuffa è depressa e polemica, capite che è anche un po' inutile. È come fare un passo avanti e altri due indietro.

  • Buongiorno sono fortemente in ansia poichè è da una settimana che avverto salivazione abbondante in bocca e allo stesso tempo labbra asciutte. Avverto inoltre un leggero fastidio all'orecchio sinistro, lo sento come se stridesse, mentre nell'altro, in base alla posizione in cui mi trovo, come se scoppiettassero delle bolle.

    Secondo voi dovrei andare da un otorino? Ma ho paura che possa dirmi chissà che brutta cosa.

    E' capitato a qualcuno?

    Grazie a chi vorrà rispondermi.

  • Ciao a tutti, rispondo/scrivo sul forum perchè noto che a volte (non sempre ci tengo a specificarlo) chi è in preda all'ansia - me compresa - scrive qui i suoi sintomi senza ricevere risposta e al suo intervento segue un altro di un altro utente con un altro sintomo.

    Io credo che potrebbe essere utile, così come ho visto in altri post, provare a rassicurarci a vicenda portando un po' delle proprie somatizzazioni poichè riconoscerle come tali può servire a dire "non sono solo". Lo dico consapevole del fatto che "andrebbero escluse cause più serie" ai sintomi che sentiamo, ma sono anche certa che questa frase amplifichi ulteriormente l'ansia in chi la sta provando. Come mi ha risposto un medico su un notissimo forum di medicina - tanto caro ai noi ipocondriaci - "ha senso fare quanto necessario, non ha senso farlo con eccessiva preoccupazione, se non c'è motivo". L'ipocondriaco allora si chiede: come faccio a sapere se non c'è motivo? Nel mio caso provo a spiegare cosa mi sta accadendo in questi giorni nella speranza di disinnescarlo: avevo scritto un po di settimane fa terrorizzata da dei sanguinamenti (gengivali e al naso) convinta di avere la leucemia. Ho fatto le analisi con un patema senza senso e le analisi del sangue sono uscite perfette, ma, come avevo scritto quelle delle urine non così perfette. Infatti nel sedimento hanno trovato "tracce" di sangue che seppur nel range di normalità a me sta invalidando l'esistenza e, udite udite, da giorni mi sto fissando su quanto bevo (tantissimo), quante volte urino al giorno (moltissimo a parer mio) e sento un senso di pesantezza sulla vescica, al quale una settimana fa non facevo minimamente caso o proprio non c'era e ora sono convinta di avere un tumore alla vescica. Domani ho prenotato una ecografia.

    La morale della favola è io sono stanca di vivere così, avrei bisogno di sapere che non sono sola in queste mie somatizzazioni e sono certa che questa, più di qualsiasi rassicurazione "organica" mi farebbe bene.

    Chiedo quindi se altri utenti hanno voglia di aggiornare questa casella sulle somatizzazioni, per far si che ci si possa guardare a vicenda e dire "beh allora forse non è un caso". Non lo dico assolutamente in tono polemico, ma come se questo fosse un abbraccio per farci forza vicenda.

  • Ciao ragazzi, vi sto scrivendo in preda all'ansia, al panico o non so cosa.

    Sto avvertendo tremori incontrollati per tutto il corpo, roba che non riesco nemmeno a tenere in mano il cellulare. E subito ovviamente sto pensando ad ogni malattia possibile, dal cancro a cose cerebrali. Vi prego, anche a voi capita? Rassicuratemi.

    Se sei in preda all'ansia capita di avere tremori, tipo quelli da freddo accompagnati da rigidità.

  • Buongiorno sono fortemente in ansia poichè è da una settimana che avverto salivazione abbondante in bocca e allo stesso tempo labbra asciutte. Avverto inoltre un leggero fastidio all'orecchio sinistro, lo sento come se stridesse, mentre nell'altro, in base alla posizione in cui mi trovo, come se scoppiettassero delle bolle.

    Secondo voi dovrei andare da un otorino? Ma ho paura che possa dirmi chissà che brutta cosa.

    E' capitato a qualcuno?

    Grazie a chi vorrà rispondermi.

    Medico di medicina generale.

  • Ciao, sicuramente provare con la psicoterapia garantisce almeno una nuova possibilità. Certo, non fa miracoli. Però aiuta tanto a cambiare prospettive e a imparare a gestire i fastidi quotidiani e i pensieri intrusivi.

  • Ciao a tutti, rispondo/scrivo sul forum perchè noto che a volte (non sempre ci tengo a specificarlo) chi è in preda all'ansia - me compresa - scrive qui i suoi sintomi senza ricevere risposta e al suo intervento segue un altro di un altro utente con un altro sintomo.

    Io credo che potrebbe essere utile, così come ho visto in altri post, provare a rassicurarci a vicenda portando un po' delle proprie somatizzazioni poichè riconoscerle come tali può servire a dire "non sono solo". Lo dico consapevole del fatto che "andrebbero escluse cause più serie" ai sintomi che sentiamo, ma sono anche certa che questa frase amplifichi ulteriormente l'ansia in chi la sta provando. Come mi ha risposto un medico su un notissimo forum di medicina - tanto caro ai noi ipocondriaci - "ha senso fare quanto necessario, non ha senso farlo con eccessiva preoccupazione, se non c'è motivo". L'ipocondriaco allora si chiede: come faccio a sapere se non c'è motivo? Nel mio caso provo a spiegare cosa mi sta accadendo in questi giorni nella speranza di disinnescarlo: avevo scritto un po di settimane fa terrorizzata da dei sanguinamenti (gengivali e al naso) convinta di avere la leucemia. Ho fatto le analisi con un patema senza senso e le analisi del sangue sono uscite perfette, ma, come avevo scritto quelle delle urine non così perfette. Infatti nel sedimento hanno trovato "tracce" di sangue che seppur nel range di normalità a me sta invalidando l'esistenza e, udite udite, da giorni mi sto fissando su quanto bevo (tantissimo), quante volte urino al giorno (moltissimo a parer mio) e sento un senso di pesantezza sulla vescica, al quale una settimana fa non facevo minimamente caso o proprio non c'era e ora sono convinta di avere un tumore alla vescica. Domani ho prenotato una ecografia.

    La morale della favola è io sono stanca di vivere così, avrei bisogno di sapere che non sono sola in queste mie somatizzazioni e sono certa che questa, più di qualsiasi rassicurazione "organica" mi farebbe bene.

    Chiedo quindi se altri utenti hanno voglia di aggiornare questa casella sulle somatizzazioni, per far si che ci si possa guardare a vicenda e dire "beh allora forse non è un caso". Non lo dico assolutamente in tono polemico, ma come se questo fosse un abbraccio per farci forza vicenda.

    Ciao, il problema è che ricevere rassicurazioni allevia la sofferenza sul momento, ma nel lungo termine alimenta e peggiora il sintomo. Nessuno qui è medico e può farti una diagnosi certa tramite un forum, senza conoscere il tuo stato di salute o la tua persona.

    Sicuramente aiuta imparare a ragionare sul fatto che non siamo i soli ad avere questi strani malesseri. Il conforto lo si può trovare qui in termini di vicinanza. Ognuno racconta la propria esperienza ma non può sostituirsi mai al parere di uno specialista. In questo caso tu adesso hai manifestato preoccupazioni per la vescica, pochi giorni prima per la leucemia. A livello logico potrai tranquillamente arrivare a comprendere che si trattino di fissazioni ansiogene, perché sei troppo concentrata su te stessa e i tuoi sintomi. Io non sono un medico, per quel che ne posso sapere, dal tuo racconto può sembrare una comune cistite.

    Però comprendi benissimo che la mia "diagnosi" non ha alcuna valenza e che la richiesta di conforto con una frase del tipo "tranquilla, non hai niente" è solo un altro subdolo sistema della mente per ingabbiarsi all'interno dello schema ipocondriaco.

  • Ciao a tutti, rispondo/scrivo sul forum perchè noto che a volte (non sempre ci tengo a specificarlo) chi è in preda all'ansia - me compresa - scrive qui i suoi sintomi senza ricevere risposta e al suo intervento segue un altro di un altro utente con un altro sintomo.

    Io credo che potrebbe essere utile, così come ho visto in altri post, provare a rassicurarci a vicenda portando un po' delle proprie somatizzazioni poichè riconoscerle come tali può servire a dire "non sono solo".



    Chiedo quindi se altri utenti hanno voglia di aggiornare questa casella sulle somatizzazioni, per far si che ci si possa guardare a vicenda e dire "beh allora forse non è un caso". Non lo dico assolutamente in tono polemico, ma come se questo fosse un abbraccio per farci forza vicenda.

    Ciao! Io ho partecipato a questo thread (principalmente rispondendo ad altri e cercando di "rassicurare" e riportare quelle che erano le mie esperienze), ma da parecchio ho smesso e ti spiego anche perche: 1) spesso ho risposto senza nemmeno ricevere un "grazie" o un qualunque tipo di riscontro (le mie parole non sono state lette? Non sono risultate utili? Mah, chi lo sa... però capisci che non fa piacere); 2) da ansiosa e ipocondriaca quale sono, spesso leggere i disturbi altrui mi fa star peggio e arrivo a un punto in cui non riesco più a leggere (mi arrivano le notifiche perchè - appunto - in passato ho scritto, ma scorro veloce o leggiucchio qualcosina qua e là, come adesso ho intercettato il tuo post).


    Concordo assolutamente con te sul fatto che la condivisione sia fondamentale e possa apportare un aiuto (seppur non medico) di rilevante importanza. Leggere esperienze altrui e scambiarsi opinioni aiuta tantissimo, però non è per tutti... Io, per esempio, in certi periodi in cui sto già male di mio non riesco a sopportare anche il dolore altrui (o magari lo faccio in altri thread, meno "clinici").

    Trovo che la tua richiesta sia più che legittima, ma capisci che non tutti (e non sempre) siamo nelle condizioni di dare supporto ad altri per disturbi prettamente medici (per quanto - parlo per me - vorrei poterlo fare).

    Niente, ci tenevo a sottolineare questo aspetto perchè a volte si tende a non considerarlo, ma invece purtroppo esiste.

  • Salve a tutti, non so dove inserire questo post, però volevo in breve raccontarvi la mia esperienza riguardo un viaggio che aspettavo di fare da tempo.

    Il mio ragazzo mi aveva regalato una vacanza mesi fa e io ero felicissima di partire. Era una destinazione di mio interesse che volevo tanto vedere, ero al settimo cielo.

    Siamo partiti cinque giorni fa e siamo rientrati ieri.

    Purtroppo però, appena arrivata sul posto ho iniziato a non sentirmi bene: dapprima ho provato una sensazione di svenimento appena arrivati in albergo, complice sicuramente il caldo e le strade ripide che abbiamo dovuto percorrere per raggiungere il posto.

    Potete immaginare che da lì si è scatenata l'ansia: per tutto il viaggio ho provato tremori incontrollabili (soprattutto verso la fine delle giornate), roba che il mio corpo non era più sotto il mio controllo e non riuscivo a placarlo in alcun modo. Dovevo solo aspettare che i tremori passassero e a volte ci impiegavano anche un'ora.

    É un sintomo che non avevo mai provato in vita mia e infatti mi si è scatenata pure un po' di ipocondria perché adesso penso di avere qualche malattia neurologica o cardiaca.

    La cosa che mi fa più rabbia è che non sono riuscita a godermi la città come avrei voluto perché, mentre guardavo i monumenti, mangiavo, osservavo ogni singolo dettaglio della città, la mia mente era annebbiata e io ero assente. Era come se fossi in una sorta di bolla di pensieri negativi che mi ripetevano che stavo per morire e che, essendo all'estero, e quindi lontana da casa mia, nessuno avrebbe potuto soccorrermi.

    Pensavo seriamente che sarei morta lì, lontana dalla mia famiglia, ed è stato davvero un incubo. Ogni giorno mi pesava molto, soprattutto perché non tornavamo mai in albergo per riposare e passavamo praticamente tutta la giornata fuori casa ad esplorare, a salire scale ripidissime, a correre per prendere i mezzi e ad aspettare in fila di entrare nelle attrazioni.


    Premetto che sono stata in cura con Zoloft per circa cinque anni. La dose massima che ho preso è 75mg per poi scalare fino ad arrivare gradualmente alla dose più bassa possibile, cioè 25mg. Più di un mese fa ho deciso di non prendere più quella minima dose perché stavo bene.


    Secondo voi è possibile che mi sia sentita così male in viaggio perché è stato il mio primo viaggio senza farmaco?


    E a voi è mai successo di provare cose simili lontano da casa? Mi riferisco soprattutto ai tremori che mi terrorizzano molto, non avendoli mai sperimentati prima, e alla sensazione di non essere totalmente presenti.


    Grazie a chi risponderà, ho davvero bisogno della vostra opinione.

  • Ciao, sono solitamente i normali sintomi dell'ansia. Hai interrotto il farmaco sotto indicazione medica? Perché purtroppo possono capitare queste ricadute dopo tanti anni di medicinale.

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