Posts by woody92

    Ciao Ragazzo Anonimo,

    Lungi la mia dall’essere una sterile rassicurazione perché so che quello che ti dirò avrà poco valore sulla tua vita quotidiana e sui tuoi timori, ma ci provo ugualmente.

    Purtroppo la società contemporanea ci ha fatto un brutto regalo/dispetto ovvero le aspettative su ciò che dovremmo essere: performativi, grandiosi, spaziali. Ti assicuro che sono stata con uomini che tu definiresti anche sovradotati, ma che non sapevano minimamente da dove iniziare, o peggio, si disinteressavano completamente alla persona che avevano di fronte. Questo non è sexy, questo è assolutamente inaccettabile, pur avendo il pene “perfetto” che questo mondo ha imposto sulle vite intime di molti uomini e donne.

    Banalmente: l’importante è avere cura del tuo piacere e del piacere della persona con cui condividi l’esperienza sessuale. Avere a cuore il piacere dell’altro, anche non necessariamente, scusa se son franca, con la penetrazione.

    Grazie a non si sa quale dio non siamo più negli anni 90, usciamo da queste logiche dove “la grandezza” sia essa fisica o emotiva vince sulla attenzione a la cura di ciò che veramente conta, ovvero il piacere, ovvero lo scambio di un momento bello, ovvero la condivisione e la comunicazione intima e sincera di ciò che si prova, di ciò che si vuole.

    Sperimenta, conosci anche il corpo altrui, non avere paura di nulla perché non troverai nessuna e dico nessuna che ti volterà le spalle se, invece di pensare a una tua caratteristica fisica, ti concentri invece su come darle attenzione e farla stare bene, così come starai bene anche tu. Questo è bellissimo, è attraente, è maturo e ti giuro che è l’unica cosa che conta.

    E non sentirti in colpa soprattutto, la colpa non è tua, la colpa è del patriarcato.

    Vai e stai sereno, che il mondo non ha più bisogno dei machi alla Rocco Siffredi. Ai tempi d’oggi sta roba è anacronistica e scollata dalla realtà.

    Vai, ascolta e conquista!

    Ribuongiorno a tutti,

    Scrivo dopo qualche tempo per chiedere quanti più consigli ed esperienze possibili a fronte di un nuovo percorso di cura.

    Come vi dicevo stavo meglio e non avevo mai preso farmaci per l'ansia. Dopo un ulteriore attacco ipocondriaco e dopo un fortissimo stress lavorativo dovuto alla situazione Ucraina attuale (lavoro nella migrazione) ho accettato il fatto di non farcela con le mie forze.

    Così mi hanno prescritto due farmaci e ho un milione di domande. Premessa affronto questo nuovo percorso con entusiasmo, l'idea di poter stare meglio mi fa già stare meglio.

    Il primo è il Tavor oro solubile 1mg: dovrò prendere una compressa o mezza al giorno, al bisogno. Funziona? Dopo quanto fa effetto? Interazioni particolari?

    Il secondo, quello curativo a detta del bravo medico che mi sta seguendo, è il daparox, che dovrò prendere molto gradualmente fino a raggiungimento della dose necessaria (ovvero massimo 20 gocce). Qualche esperienza con questo farmaco? La mia terapia dovrà durare gradatamente per un anno.

    Ho paura di non potermi bere uno spritz con gli amici per paura che faccia interazione il farmaco o che non faccia effetto. Paura di non potermi fumare (ogni tanto) una "sigaretta un po speciale" per paura che mi faccia male.

    Accetto consigli, ma sono comunque felice di aver preso in mano la questione :)

    Grazie a chiunque mi aiuterà.

    Si, senza alcun intento di spaventarti o altro vi mancherebbe altro, ma con una colonscopia (totalmente indolore nemmeno te ne accorgi in. sedazione) ti togli ogni minimo dubbio e torni a vivere. Non farti spaventare da un esame davvero sicuro e veloce e goditi la vita dopo però :)

    Ciao, vedo che non hai ancora ricevuto una risposta.

    Ti chiedo, esperienze simili a cosa? A un attacco ipocondriaco in piena regola? Assolutamente si, perchè le tue sensazioni fisiche sono già state ampiamente analizzate, forse troppo, con esami che forse non necessitavi. Lo sai qual è il primo sintomo dell'ansia associata all'ipocondria, dopo la famosa tachicardia? Proprio i formicolii, lievi scosse...Ti assicuro, e lo so per certo per amici a me vicini, che se avessi qualcosa di "brutto" a livello neurologico (tumori, malattie invalidanti ecc...) di certo non avresti "lievi formicolii" a maggior ragione dopo una botta al gomito (che tra l'altro ti fa saltare in aria dal male, è capitato anche a me).

    Se avessi qualcosa di serio, soprattutto, il tuo medico non l'avrebbe sottovalutato.

    Guarda anche io andai dal neurologo, convinta di avere la sm per un dolore al nervo ottico che mi portavo dietro da due mesi, lui mi disse "io la rm te la faccio, ma tu non hai nulla". Me la fece e non avevo assolutamente nulla e indovina..il dolore all'occhio sparì. I medici se hanno un minimo dubbio, o fosse anche solo per pararsi il sedere, ti fanno fare piuttosto un esame in più che uno in meno.

    Stai sereno che, quelli che hai, altro non sono che dei comunissimi sintomi nervosi legati all'ansia e alla paura. So che queste mie parole non ti rassicureranno al 100% ne sono certa, ma spero quanto meno ti riportino un pochino ad una lucidità diversa da quella dove ti trovi adesso. Forza, che non hai niente!

    Buongiorno a tutti. Sono nuova del forum...soffro d'ansia dal 2008 quando ebbi un brutto crollo a causa della morte di mia madre per un tumore ai polmoni( mia madre morì nel 1997, quindi ho accumulato 11 anni di stress e dolore)...da lì è iniziata la mia ansia e la mia ipocondria...nel 2010 mi sono ripresa...nel 2020 muore la mia cara nonna di covid...agosto 2021 inizio ad avere un problema di emorroidi, inizialmente non penso a mali brutti...ho fatto 2 visite proctologiche, esami sangue, gastroscopia, tac addome, ecc addome, marcatori tumorali, sangue occulto e calprotectina...tutto nella norma...ma io non sto bene...continuo ad avere i sintomi di un tumore al colon...a qualcuno è mai capitato di somatizzare così tanto...pensavo che il peggio fosse passato e invece ci sono ricaduta...ma questa volta ho paura di avere davvero qualcosa di brutto...non mi sto ad elencare i sintomi che provo e poi cercare in internet non aiuta di certo...grazie a chi mi risponderà

    Ciao, ci sono passata anche io dalla paura del tumore al colon, quindi ti capisco. Io ebbi un episodio, diciamo così, che mi fece spaventare ed inoltre, da anni soffrivo di dolorini al fianco sinistro. Feci all'epoca una colonscopia, esame della quale ero terrorizzata convinta di sentire i mali più atroci. Mi addormentarono in sedazione e mi risvegliai che era tutto fatto e il risultato me lo diedero subito e la diagnosi fu proprio emorroidi di primo grado. Ma che paura mi presi! Ti comprendo e ti sono vicina, mi sembra tu abbia fatto già tantissimi esami (forse anche troppi e non tutti necessariamente utili). Ti dico solo che prima di pensare a un tumore puoi pensare a delle intolleranze, ma anche allo stress che notoriamente gonfia addome e pancia di aria. Io, ottenuta la diagnosi, provo ancora qualche dolorino al fianco sinistro e sai cos'è? Stress e aria che si accumula (scusate la franchezza) e infatti quando sto bene, al mare o con gli amici, non pensandoci non ho nulla. Facci sapere!

    Io per primo mi sono sempre reso conto di non avere imparato mai nulla da questi momenti per molto tempo, proprio per il fatto di non volerci più pensare. Quasi come per nascondere l'accaduto.

    Imparare dall'esperienza è

    Assolutamente, questa volta, vista anche la presenza e il supporto della psicologa ho intenzione di indagare a fondo questo mio comportamento di fronte alla solitudine e a come si innesca la fobia. Non si può andare avanti a rassicurazioni, rassicuranti nel breve termine, ma inconsistenti dal punto di vista della mia sicurezza sul lungo termine. Grazie per il tuo prezioso consiglio, mi sento così bene a parlarne e a tirare fuori tutto, serve davvero a sentirsi meno soli.

    La visita è andata bene, se vogliamo quasi più rassicurante dell'altra. Questa volta, invece di dirmi torna fra un anno grazie e arrivederci ì, mi ha dato anche una terapia.

    Mi sento dieci chili in meno e molto più serena perchè ho anche una soluzione in tasca.

    Come dicevo prima in realtà mi sono resa conto che l'isolamento mi aveva davvero cambiata e smostrata, uscendo e incontrando gli amici, oltre che a questa rassicurazione, mi sento bene.

    Spero non arrivi un nuovo attacco, era da tempo che non stavo così.

    Vi terrò aggiornati e per chi vorrà scrivere le proprie esperienze legate all'ipocondria qui mi farà piacere sempre leggervi e rispondere.

    Grazie a tutti.

    Ciao di nuovo,

    ho necessità di scrivere come mi sento, anche solo per buttare fuori le parole che porto dentro.

    Da giovedì, giorno in cui mi è arrivato l'esito negativo del tampone che mi ha permesso di uscire finalmente di casa, mi sento molto molto meglio. Sono uscita, ho visto amici, ho fatto le mie amate sbiciclettate e mi sono sentita rinata, sentendomi quasi in colpa per questo.

    La paura per queste macchie è ancora li, oggi ho una seconda visita dermatologica per una seconda opinione, e sto morendo di paura, ma nonostante questo ho provato a non pensarci in questi giorni e credo di esserci riuscita.

    Forse la mia dottoressa aveva ragione, forse avevo solo bisogno di distrarre la mente e di uscire. L'isolamento mi aveva portato in un abisso e in una spirale di terrore dove difficilmente riuscivo a vedere la luce. Ora sono sempre sul chi valà, sempre preoccupata e conto i minuti che mi separano a questa visita, ma razionalmente mi sono detta "finora nessuno ti ha messo in allarme, finora hai già ricevuto delle rassicurazioni e c'è chi si farebbe bastare queste".

    Vi aggiornerò sulla visita, spero di ricevere una rassicurazione definitiva e di riprendere davvero in mano la mia vita lasciando ancora meno spazio a questi pensieri ossessivi.

    Il problema è che tu non sei dermatologa.

    hai davvero ragione, sembra una banalità incredibile, ma è proprio così.

    se servisse solo google a far diagnosi non esisterebbero più i medici.

    mi sto piano piano calmando, in attesa della visita che spero davvero di riuscire a fare, se il tampone me lo permette (sono positiva da dieci giorni).

    mi sto piano piano calmando anche perchè penso, se è vero che i miei sono sintomi "visibili" è anche vero che io mi ispeziono in modo certosino, a volte ho quasi paura a guardarmi allo specchio per paura di trovare qualcosa di nuovo. comunque apprezzo molto la vostra vicinanza, avrei solo bisogno di rassicurazioni che voi giustamente non potete darmi, ma sapere che c'è anche e soprattutto, una forte componente emotiva e il rimando costante su questo serve.

    A volte sono talmente esausta della mia ipocondria che penso non me ne frega niente in realtà di ammalarmi, l'importante è non provare l'angoscia che mi porto dentro ogni singolo istante.