Ciao Ragazzo Anonimo,
Lungi la mia dall’essere una sterile rassicurazione perché so che quello che ti dirò avrà poco valore sulla tua vita quotidiana e sui tuoi timori, ma ci provo ugualmente.
Purtroppo la società contemporanea ci ha fatto un brutto regalo/dispetto ovvero le aspettative su ciò che dovremmo essere: performativi, grandiosi, spaziali. Ti assicuro che sono stata con uomini che tu definiresti anche sovradotati, ma che non sapevano minimamente da dove iniziare, o peggio, si disinteressavano completamente alla persona che avevano di fronte. Questo non è sexy, questo è assolutamente inaccettabile, pur avendo il pene “perfetto” che questo mondo ha imposto sulle vite intime di molti uomini e donne.
Banalmente: l’importante è avere cura del tuo piacere e del piacere della persona con cui condividi l’esperienza sessuale. Avere a cuore il piacere dell’altro, anche non necessariamente, scusa se son franca, con la penetrazione.
Grazie a non si sa quale dio non siamo più negli anni 90, usciamo da queste logiche dove “la grandezza” sia essa fisica o emotiva vince sulla attenzione a la cura di ciò che veramente conta, ovvero il piacere, ovvero lo scambio di un momento bello, ovvero la condivisione e la comunicazione intima e sincera di ciò che si prova, di ciò che si vuole.
Sperimenta, conosci anche il corpo altrui, non avere paura di nulla perché non troverai nessuna e dico nessuna che ti volterà le spalle se, invece di pensare a una tua caratteristica fisica, ti concentri invece su come darle attenzione e farla stare bene, così come starai bene anche tu. Questo è bellissimo, è attraente, è maturo e ti giuro che è l’unica cosa che conta.
E non sentirti in colpa soprattutto, la colpa non è tua, la colpa è del patriarcato.
Vai e stai sereno, che il mondo non ha più bisogno dei machi alla Rocco Siffredi. Ai tempi d’oggi sta roba è anacronistica e scollata dalla realtà.
Vai, ascolta e conquista!