Io credo che di fronte ad una patologia diventata così invasiva ed invalidante la sanità pubblica abbia il dovere di muoversi.
Hai detto che ci sono disponibilità economiche per intraprendere un percorso nel privato. Torna dal medico di base e cerca insieme a lui il modo per farlo presso ASL o strutture convenzionate pagando solo il ticket...
Ma io sto andando al csm della mia città...la psichiatra mi ha dato una cura, e stavo andando anche dalla psicologa...però non ho risolto niente...
ma io sto andando al csm della mia città...la psichiatra mi ha dato una cura, e stavo andando anche dalla psicologa...però non ho risolto niente...
Direi che dopo 2 anni si possa definire l'attuale strategia "non funzionante". Se ne prende atto e si prova qualcosa di diverso...
Penso proprio che in questa situazione in cui sono mi servono farmaci assolutamente...
Probabilmente si.
Ma, parere mio, ti servono farmaci a supporto di un "corretto" percorso terapeutico.
Probabilmente si.
Ma, parere mio, ti servono farmaci a supporto di un "corretto" percorso terapeutico.
Ma io gli antidepressivi non li riesco proprio a prendere...mi viene da piangere al solo pensiero!!!
Ma io gli antidepressivi non li riesco proprio a prendere...mi viene da piangere al solo pensiero!!!
Ripeto per l'ennesima volta.
A te serve un percorso serio e condiviso in cui terapeuta e psichiatra/neurologo cooperino per elaborare una strategia che ti tiri fuori da questo stato. Il disturbo si è trasformato in patologia cronica e invalidante e quindi, se non hai la disponibilità economica per affrontarlo, dovrebbe a prescindere intervenire il SSN.
Il primo input del SSN è il medico di famiglia. Rivolgiti a lui spiegando, come hai spiegato noi, il tuo stato attuale. A quel punto sarebbe suo dovere "muoversi".
Ripeto per l'ennesima volta.
A te serve un percorso serio e condiviso in cui terapeuta e psichiatra/neurologo cooperino per elaborare una strategia che ti tiri fuori da questo stato. Il disturbo si è trasformato in patologia cronica e invalidante e quindi, se non hai la disponibilità economica per affrontarlo, dovrebbe a prescindere intervenire il SSN.
Il primo input del SSN è il medico di famiglia. Rivolgiti a lui spiegando, come hai spiegato noi, il tuo stato attuale. A quel punto sarebbe suo dovere "muoversi".
Ma l'ho fatto, lui mi ha detto che se lo specialista mi ha prescritto l'antidepressivo significa che ne ho bisogno e che lo devo assumere il prima possibile per avere il prima possibile dei benefici. Procrastinare serve solo a peggiorare ulteriormente il mio stato. Lui mi ha detto di seguire la cura.
Ma l'ho fatto, lui mi ha detto che se lo specialista mi ha prescritto l'antidepressivo significa che ne ho bisogno e che lo devo assumere il prima possibile per avere il prima possibile dei benefici. Procrastinare serve solo a peggiorare ulteriormente il mio stato. Lui mi ha detto di seguire la cura
Ciao, spero di non dire delle banalità o almeno non è questo il mio intento!
Purtroppo esiste una parte delle nostre cure dove siamo noi stessi che, non possiamo relegare ad altri, i nostri compiti come pazienti. Per cui alla fine la cura, ogni cura, è partecipazione altrimenti quella terapia non va mai a regime e c si nega comunque l'opportunità di sperimentare quei benefici che la terapia si è prefissata.
Capisco che sembra essere ad un bivio ma è così per chiunque di noi che, vivendo un malessere, ha dovuto fare una scelta: cosa faccio? continuo a star male a vita oppure accetto di curarmi? Ok, magari per alcuni può essere una forzatura, una sofferenza ma cambia di poco le cose, credo si debba cercare di farsi spronare dall'obbiettivo da raggiungere cioè, stare meglio!!!
Ciao, spero di non dire delle banalità o almeno non è questo il mio intento!
Purtroppo esiste una parte delle nostre cure dove siamo noi stessi che, non possiamo relegare ad altri, i nostri compiti come pazienti. Per cui alla fine la cura, ogni cura, è partecipazione altrimenti quella terapia non va mai a regime e c si nega comunque l'opportunità di sperimentare quei benefici che la terapia si è prefissata.
Capisco che sembra essere ad un bivio ma è così per chiunque di noi che, vivendo un malessere, ha dovuto fare una scelta: cosa faccio? continuo a star male a vita oppure accetto di curarmi? Ok, magari per alcuni può essere una forzatura, una sofferenza ma cambia di poco le cose, credo si debba cercare di farsi spronare dall'obbiettivo da raggiungere cioè, stare meglio!!!
Certo, hai assolutamente ragione, ma a me gli antidepressivi creano talmente tanto panico e tanta ansia che mi faccio prendere da queste ancora prima di iniziarlo...dopo se mi autosuggestiono è la fine, perché non lo continuo e lo cestino...
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