Non riesco a godermi più nulla

  • Dopo aver passato tutto sommato un bel weekend, ritorna il lunedì e ritorna il malessere...perchè penso (ed effettivamente è così) che non sono due giorni piacevoli a cambiare le cose. Che comunque normalmente anche nel weekend sono "depressa",ecc. Mi rendo conto di crearmi delle trappole mentali assurde e che la mia prima nemica sono io. E che ci sono poche soluzioni...se continuo a vedermi come una "sfigata" insoddisfatta della propria vita.

  • Oggi come tanti altri giorni mi sono soffermata a pensare a come mi vedrei tra 5-10 anni. Di fatto non vedo spunti perchè cambi qualcosa...ma allo stesso tempo l'idea mi fa deprimere! E' come se rimpiangessi il fatto di non aver agito prima, quando ero più giovane, avevo più energie e possibilità...adesso ho più responsabilità e sono sempre stanca. Invidio i miei coetanei che hanno tanta voglia di fare, io praticamente mi trascino...e dire che sono sempre la prima che in compagnia riesce a farsi una risata e ad apparire spensierata. Assurdo come la realtà possa essere diversa dall'apparenza.

  • Oggi come tanti altri giorni mi sono soffermata a pensare a come mi vedrei tra 5-10 anni

    Ciao, non voglio ergermi a maestro di vita, ci mancherebbe (sono un fesso qualunque!), tuttavia credo che la vita andrebbe vissuta non dico giorno per giorno ma almeno senza fare progetti a lungo termine. Cioè, chi se ne frega come ci vediamo fra 10 anni? Cerchiamo di mantenerci in forma e di evitarci il Covid! e di goderci quel po di vita che abbiamo! (altrimenti si finisce che sprechiamo l'oggi per le nostre paure per il domani).

  • Infatti credo che uno dei miei limiti sia non riuscirmi a godere il presente (vedi non a caso il titolo del thread) e il prossimo futuro...è come se volessi a tutti i costi stare tranquilla e tenere tutto sotto controllo, ma sentissi continuamente l'ansia perenne, tipo rumore di fondo.

    Eppure oggettivamente ho una vita normalissima, sono anche più fortunata di tanti altri, diciamo che l'unico aspetto nel quale sono gravemente carente è quello sentimentale (sia attualmente che in generale nella mia vita, è un ambito che è sempre stato inesistente o, se presente, problematico - per come vivo io le cose, per altri probabilmente il "dolore" si sarebbe esaurito in poche settimane/mesi).

  • Infatti credo che uno dei miei limiti sia non riuscirmi a godere il presente (vedi non a caso il titolo del thread) e il prossimo futuro...è come se volessi a tutti i costi stare tranquilla e tenere tutto sotto controllo, ma sentissi continuamente l'ansia perenne, tipo rumore di fondo.

    Eppure oggettivamente ho una vita normalissima, sono anche più fortunata di tanti altri, diciamo che l'unico aspetto nel quale sono gravemente carente è quello sentimentale (sia attualmente che in generale nella mia vita, è un ambito che è sempre stato inesistente o, se presente, problematico - per come vivo io le cose, per altri probabilmente il "dolore" si sarebbe esaurito in poche settimane/mesi).

    Anch'io (credo che la mia ansia sia partita proprio da questo), tendevo a voler tenere tutto sotto controllo, vivevo come in affanno perenne per cui mi concentravo su ciò che doveva venire (e che spesso non era come me lo ero progettato!). La mia vita è stata infatti spesso un capovolgimento dei miei progetti e idee sul futuro, ergo cosa vale alla pena affannarsi? Ho iniziato ad abbassare un po l'asticella delle mie pretese.


    Poi siamo tutti diversi ma vivere la vita un po più alla giornata tipo: hei, oggi ho fatto ciò che desideravo o quasi, adesso vado a cucinarmi una cosa che mi piace (insalatona nel mio caso) e una gran birra fresca e poi mi vedo Crozza alla Tv perchè piove e non si esce! Ok la piena normalità si potrebbe dire ma una normalità serena e dopo tanto scombussolamenti è già molto!


    Poi ci sono i sogni, le speranze, dei progetti, quelli si, valgono sempre, sono un po un motore per darsi da fare e pensare anche a cose belle perchè è normale pensare al domani, pianificare un po con delle idee no? Ma senza divenirne nemmeno schiavi, facendo diciamo una media!

  • Sono d'accordo sugli obiettivi di breve periodo (prendersi cura di sè, passare una serata con amici piacevoli, vedersi un film bello in tv o prepararsi il piatto preferito dopo una lunga giornata di lavoro), ma purtroppo ho cominciato a vedere proprio in questi pensieri "comfort" un grosso limite. Come se mi adagiassi e non vedessi al di la del mio naso (in questo caso della singola giornata) che c'è molto oltre di cui devo preoccuparmi (futuro lavorativo, partner), roba che ora magari non mi pesa ma ho l'ansia di ritrovarmi tra qualche anno pentita per non averci lavorato più di tanto.

    Insomma, magari al momento sto anche bene, ma se mi domando: come starò tra 10 anni?

    se non faccio nulla, uguale ad adesso.

    Che poi oggettivamente non è che sto messa così male, ho posto fisso ad esempio.

    Però la cosa mi ansia. Spero di essermi spiegata ?(

  • Ho iniziato ad abbassare un po l'asticella delle mie pretese.

    Forse questo è un po il succo del mondo moderno,le aspettative personali che ognuno ha di se stesso,alla mia veneranda età ho smesso di darmi degli obiettivi futili,per futili intendo,carriera,soldi,tutte quelle cose che per cui la mia psiche non è dipendente,l unica dipendenza che voglio è quella di stare bene,con me stesso,fare le cose che mi fanno stare bene e rendono la mia vita sana mentalmente che possano essere leggere un libro,fare una camminata,respirare senza sentirmi oppresso.

    Ovvio che la consapevolezza di ciò la ho maturata ad una certa età,e non è un dogma per tutti,ma credo che tutti forse dovremmo rallentare le nostre aspettative.

    Insomma, magari al momento sto anche bene, ma se mi domando: come starò tra 10 anni?

    Oggettivamente è un po una domanda che tutti ci poniamo,io per esempio non sono molto diverso da quello che ero 10anni fa,ho solo rallentato un po i ritmi,eliminato le cose più futili per me,ma credo che sia un percorso che tra i 35 e i 45 anni si cambia,si passa da una mezza adolescenza,perchè ormai teenagers lo si è fino a molto più tardi,non è una regola fissa, ma io ragionavo diversamente 10anni fa,e quando mi ritrovo,raramente, a discutere con un 30enne vedo proprio un diverso approccio alla vita,ed è anche forse giusto cosi,i sogni e le aspettative anche futili sono più amplificate e a una certa età sono diradate rispetto alle mie attuali.

    Eppure oggettivamente ho una vita normalissima, sono anche più fortunata di tanti altri, diciamo che l'unico aspetto nel quale sono gravemente carente è quello sentimentale (sia attualmente che in generale nella mia vita, è un ambito che è sempre stato inesistente o, se presente, problematico - per come vivo io le cose, per altri probabilmente il "dolore" si sarebbe esaurito in poche settimane/mesi).

    Forse,mi permetto se posso,questo tuo conflitto sentimentale è il tuo lato più sensibile,quello che magari in età evolutiva ti ha "condizionato" e ti condiziona tutt ora il modo di sentire e affrontare le ralazioni sia amorose o anche semplicemente di sangue.

    There is nothing like waking up somewhere in the mountains, far from everything.

  • Forse questo è un po il succo del mondo moderno,le aspettative personali che ognuno ha di se stesso,alla mia veneranda età ho smesso di darmi degli obiettivi futili,per futili intendo,carriera,soldi,tutte quelle cose che per cui la mia psiche non è dipendente,l unica dipendenza che voglio è quella di stare bene,con me stesso,fare le cose che mi fanno stare bene e rendono la mia vita sana mentalmente che possano essere leggere un libro,fare una camminata,respirare senza sentirmi oppresso.

    Ovvio che la consapevolezza di ciò la ho maturata ad una certa età,e non è un dogma per tutti,ma credo che tutti forse dovremmo rallentare le nostre aspettative.

    Ciao, guarda lo dico in onestà, se potessi (economicamente) sarei ogni mattina col vento in Bolina su un Class-40 e passerei l'altra metà della mia vita a Miami o alle Hawaii. L'asticella delle mie pretese l'ho abbassata per varie ragioni, principalmente perchè mi sono accorto che le cose piacevoli sono solo dei diversivi, delle evasioni ma quando stai bene e raggiungi un tuo status di benessere interiore allora riesco a gestire tutto un po al Top per così dire. Certamente io gli obiettivi futili come carriera, affermazione, ostentazione e vita da viveur, le ho messe da parte da un po perchè non mi appagano e quando parlo di cose tipo vela o viaggi lo faccio unicamente nella dimensione di isolarmi e ritrovarmi in equilibrio col mondo (e con Dio).


    Nb: e come te, l'unica dipendenza che voglio è quella dello stare bene (che superba dipendenza amico mio!!!!).

  • Io se ci rifletto sono mesi che non sto davvero bene. Qualche weekend in cui sono stata più spensierata ovviamente c'è stato, e non ho problemi gravissimi (questo è fondamentale saperlo), eppure vivo sempre in un perenne senso di disagio e insoddisfazione o peggio di ansia e malinconia. Non so proprio come uscire da questo blocco...tutte le "soluzioni" mi sembrano troppo lontane.

    Cambiare lavoro? Mi ci sono impegnata ma non vedo ancora nessun risultato, ho passato 3 concorsi ma all'atto pratico penso che se dovesserod avvero chiamarmi, avrò il coraggio di cambiare? Fidanzato? Non ne parliamo...ho talmente disagio nel rapportarmi con i ragazzi che sarebbe davvero difficile per me adesso incontrare e frequentare qualcuno. E così via.

    Sono anche sempre stanca e senza voglia di fare niente. Ogni giorno mi chiedo come ho fatto a "ridurmi" così e la cosa più strana è che da fuori nessuno sospetta nulla (secondo me mi credono tutti - a parte quelli con cui mi sono sfogata - una ragazza tranquillissima senza mezzo problema che prende sempre tutto sul ridere).

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