Vivo in una famiglia "tossica", essendo "tossica"

Avere del narcisismo in eccesso non mi causerebbe molti problemi oggettivi se vivessi in un ambiente compiacente ad esso. Il punto è che vivo in una famiglia narcisistica a propria volta la quale mi ha eletta a suo capro espiatorio o pecora nera, prefiggendosi nel tempo l'obiettivo sempre più impellente di dimostrare a tutti quanti la mia cattiveria. Penso di essere, a parte le mie falle, anche una vittima, e questo non fa che rinfocolare il mio narcisismo, penso. I miei e mia sorella amano fare gioco di squadra contro di me, cercando al contempo di scatenarmi contro anche l'ira degli altri (di persone esterne), tramite la maldicenza e il vittimismo (triangolazione). Questa situazione di abuso costante mi sta facendo impazzire. Penso sul serio, in fondo, di non essere buona (il mio "nocciolo" me lo trasmette), ma è anche vero che assorbo come una spugna continue umiliazioni, criminalizzazioni, giudizi, critiche, svilimenti, mortificazioni... anche da parte delle persone che dovrebbero starmi vicine... il che più che farmi venire voglia di cambiare in meglio mi spinge solo a sprofondare ancor di più nello squallore e nel buio, ad essere ancora più caustica e cinica, ad accumulare sempre più rabbia a discapito di una genuina espressione del dolore sui fondali; rabbia che poi riverso addosso a chi penso possa costituire una minaccia, in ambito famigliare, anche se sarebbe evitabile... Non so se ho davvero una parte sana che possa aiutarmi a farla scemare naturalmente, quella rabbia: mi sembra che cresca di giorno in giorno con il procedere non solo di questo genere di maltrattamenti in casa ma anche della solitudine, isolamento in ambito sociale. Ho pochi momenti di lucidità e di dolore - pochi e rari. In genere mi sento fredda, insensibile o piena di frustrazione e di rabbia. Sogno un riscatto che non credo, a conti fatti, possa avvenire, ma il mio narcisismo mi protegge anche dall'angoscia relativa. Mi sento incastrata nella mia vita squallida come un topo in una trappola.

Citazione da boccaccio

devi darti un'opportunità. Cerca un lavoro se non lavori e vai a vivere sola appena ti è possibile. Prima cosa però buttati fuori di casa, all'inizio sarà dura, ti sentirai forse stranita ma poi ti aiuterà. L'indipendenza materiale dalla famiglia è un primo passo importante.

Ciao,

infatti è quello che sto cercando di fare, ma vivendo al sud diciamo che la situazione non è semplicissima. Mi sono iscritta all'università (telematica) e spero che almeno questo costituisca un impegno. Sto anche cercando casa, ma sono piena di paure - che poi loro mi rinfacciano come se il problema fosse che a stare in casa me la godo (tantissimo...). Sono convinta anche io che l'indipendenza economica sia il primo passo...