Dubbi, indecisione e consigli su Università e lavoro

  • Ciao Vita Interrotta... lo psicologo me la sconsiglia perché dice che chi ha il mio “problema” rischia di perdersi nei ragionamenti filosofici... ne ho parlato anche in un altro thread... in parole povere ho anche provato a fare la facoltà di filosofia, ma dopo due mesi ho lasciato... però al liceo era la mia materia preferita e tutte queste mie contraddizioni mi stanno uccidendo...

  • Ciao Vita Interrotta... lo psicologo me la sconsiglia perché dice che chi ha il mio “problema” rischia di perdersi nei ragionamenti filosofici... ne ho parlato anche in un altro thread... in parole povere ho anche provato a fare la facoltà di filosofia, ma dopo due mesi ho lasciato... però al liceo era la mia materia preferita e tutte queste mie contraddizioni mi stanno uccidendo...

    Non so a quale problema ti riferisci, ma presumo che sia correlato alla confusione che hai in merito alla strada professionale che vuoi intraprendere. Cosa dice il tuo psicologo sul fatto che non hai le idee chiare su quale strada prendere per il tuo futuro professionale? Ti ha fatto fare dei test di orientamento al lavoro?


    Scusami, io non so se questo tuo problema rientri in una vera e propria diagnosi che ti ha fatto lo psicologo. Per questo chiedo, ma se non te le senti di parlarne non fa niente.

  • Sì in pratica come ha detto Juniz nell’altro mio thread, quando ho problemi affettivi inizio a rimuginare sulle scelte professionali. Non so che tipo di problema sia ma evidentemente devo lavorare sull’affettività, cosa che mi spaventa alquanto. Infatti devio ogni conversazione che riguarda affetti su questioni lavorative.

  • Secondo me dovresti rimanere concentrata sull'arte, perchè secondo me è quella la cosa che ti piace di più.

    E' normale che nella vita si possono avere diversi interessi, ma molti di questi possono diventare dei semplici hobby. Se punti a realizzarti secondo me l'arte è la strada giusta per te. Gli ostacoli per arrivare a guadagnarti da vivere con l'arte non devono scoraggiarti, perchè come per tutte le cose che si vogliono fare nella vita ci sono ostacoli da superare per arrivare al traguardo.

    Magari sei scoraggiata anche per via dell'età, perchè 30 anni non sono 20, magari sei anche scoraggiata perchè non hai la disponibilità economica, il tempo e forse anche la voglia di impegnarti.


    Purtroppo nella vita la gratificazione non è mai abbastanza rispetto all'impegno e al tempo che bisogna investire, ma non penso sia giusto nei confronti di te stessa scoraggiarti e cercare altre strade che richiedono meno tempo e impegno. Anche se apparentemente sembrano meno difficili da seguire, sicuramente non ti daranno la stessa gratificazione che ti darebbe l'arte.


    Io ti capisco perchè nella mia vita ho sempre avuto un'unica aspirazione, che però non sono mai riuscito a perseguire per gli stessi motivi per i quali tu non riesci a seguire la tua. A volte mi è capitato di avere dei colpi di testa che mi spingevano a buttarmi comunque vada, anche se dovessi fallire. Poi però durano poco, perchè prevale il pensiero che non ce la farò.


    Non è facile trovare la forza e la determinazione che ci vogliono per raggiungere il successo e la realizzazione a cui ambiamo.

    Tu però a differenza mia non hai problemi di fiducia per quanto riguarda la psicoterapia. Approfitta di questo tuo vantaggio e sfruttalo al meglio. Consulta un altro psicologo e vedi se potrebbe aiutarti a risolvere questi problemi che ti mantengono in una situazione di stallo dalla quale non riesci ad uscire. Ce la puoi fare, devi solo crederci. Lavora sull'autostima, lavora su ciò che ti blocca. Ma fallo con l'aiuto di un altro psicologo perchè se è da tanto tempo che sei seguita da quello attuale vuol dire che non ti è stato d'aiuto fino ad ora.


    Spero di esserti stato d'aiuto, e ti auguro buona fortuna

  • Grazie Vita Interrotta... sì in effetti sono sempre stata divisa fra due macroaree una è l'arte, il disegno, la pittura. L'altra è la scrittura (con lingue e filosofia annesse). Con la scrittura ho già provato e non è andata, dovrebbe essere semplice scegliere... purtroppo dove sono io non fanno neanche dei corsi d'arte brevi, per cui al momento devo dilettarmi fra le mura di casa a dipingere (e sporcare tutto). Forse questa piccola crisi è data anche dal fatto che ho fatto due quadri ieri, ma non mi piacciono... purtroppo. E mi scoraggio, molto. A te invece se posso che cosa piacerebbe fare? E perché dici che non riusciresti?

  • A te invece se posso che cosa piacerebbe fare? E perché dici che non riusciresti?

    Mi dispiace ma non me la sento di entrare nel dettaglio. Posso dirti però che ci ho provato e non è andata come sarebbe dovuta andare. Mi è mancata la maturità, il coraggio e la determinazione. Avevo 18 anni, oggi ne ho una trentina.

    Ci sono treni che passano solo una volta nella vita, e il mio l'ho perso quando avevo 18 anni.


    Però sai, ti dico la verità, fino a qualche anno fa avevo molti più rimpianti. Oggi invece vivo alla giornata e al di là della realizzazione personale mi interessa solo poter vivere i miei interessi in santa pace. Non è più indispensabile per me realizzarmi nella vita, mi basta potermi alzare al mattino e poter fare tutto ciò che mi fa sentire gratificato, e non è poco.

    Il più grande ostacolo al raggiungimento del mio equilibrio personale è il sostentamento economico. Io pur essendo cresciuto con attorno a me persone con una radicata cultura del lavoro inteso come sacrificio, non sono mai riuscito ad accettare di guadagnarmi da vivere svolgendo un'attività che non mi piace. E' proprio contro la mia natura.

    Quindi sto cercando da anni una soluzione definitiva a questo problema, perchè mi sono parecchio stancato di dedicare il mio tempo a cose che non vorrei fare solo per avere un piatto di pasta a tavola tutti i giorni. Io mi nutro da sempre di emozioni, non di pane e pasta. Se mi togli quelle io muoio come morirebbe un qualunque essere vivente al quale togli il cibo.


    E' difficile da comprendere il mio punto di vista ma se dovessi scegliere tra una casa, cibo quotidiano e comfort moderni rinunciando al bene più prezioso che esiste nella vita (il tempo), e una vita da senza tetto, senza cibo, senza comfort moderni ma preservando il bene più prezioso che esiste nella vita...sceglierei sempre la seconda prospettiva. Sceglierei addirittura la morte, come massima espressione della volontà di vivere, pur di preservare il mio bene più prezioso.

  • Ti comprendo... io è quello che sto facendo adesso: ho un lavoro che faccio soltanto per guadagnare. In un momento abbastanza particolare della mia vita ricordo di aver detto: "... anche se dovessi finire sotto un ponte farò...". Non finii la frase ma in mente avevo ciò che avrei voluto dire. Non ho dato peso a quello, come a molte altre cose che dico e che penso... Quindi adesso è difficile perché pur avendo magari consapevolezza non si hanno i mezzi o il coraggio, o altro, per perseguirlo.

  • è difficile perché pur avendo magari consapevolezza non si hanno i mezzi o il coraggio, o altro, per perseguirlo.

    Non viviamo in un mondo facile. Viviamo in una società dove purtroppo è difficile emergere. Un pò per l'eccessiva competizione, un pò perchè l'esigenza è talmente alta che non ci si sente all'altezza.


    Ma partiamo da un presupposto sbagliato secondo me, partiamo dal desiderio di primeggiare sugli altri oppure semplicemente partiamo dal presupposto che dobbiamo essere perfetti in quello che facciamo. E' un limite enorme per la creatività di una persona questo voler a tutti i costi soddisfare le aspettative altrui o quelle di sè stessi.


    Perchè c'è una classifica sulle creazioni degli artisti musicali? Esempio banale.

    Perchè si da visibilità a chi la visibilità già riesce ad ottenerla da solo, e si lascia nell'ombra l'artista il cui lavoro è un capolavoro ma pochi avranno il privilegio di poter godere della sua creazione?


    Io non ti biasimo, perchè oggi l'arte non è quella di una volta dove tutti avevano spazio per potersi esprimere. Non mi sorprende il tuo stato d'animo. E mi dispiace tantissimo non poterti dare una soluzione, ma purtroppo la sto cercando anche io.

    Però mi sento di dirti che non ti devi lasciar abbattere dalle avversità della vita. Tutto ciò che fai lo devi fare per sentirti bene, non per raggiungere un traguardo. E' molto importante apprezzare ciò che facciamo a prescindere dai riconoscimenti che otteniamo per ciò che facciamo. Spero davvero che rifletterai su questo perchè è importante per non perdere la gioia di vivere.

  • Tutti mi dicono che cosa fare: devo lavorare in azienda, NON devo iscrivermi all'università, in particolare DEVO lavorare nell'azienda dei miei genitori. Sicuramente lo fanno per il mio bene, ma io, come faccio a prendere in mano la mia vita e prendere delle decisioni mie? Io so che NON voglio lavorare nell'azienda dei miei genitori e VOGLIO andare invece all'Università. Anche se ho 30 e più anni... Come poter fare per prendere delle decisioni?? Sia lo psicoterapeuta che tutti quelli che mi sono vicino mi dicono di stare in queste benedetta azienda, ma io non voglio in quanto ho un rapporto disastroso sia con il tipo di lavoro, sia coi miei genitori. Però andandomene, iscrivendomi all'università perderei la mia indipendenza economica, soprattutto in quanto dovrei andare fuori per studiare. Dovrei trovarmi un altro lavoro part-time, ma tutti mi prendono per pazza quando accenno a questa cosa, e io non so come fare...

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