Senilità

Dal principio ho vissuto la mia esistenza in maniera un po' senile. Mi sono sempre sentita vecchia e mi hanno costretta a vivere la mia esistenza in questo modo. Sono sempre stata circondata da vecchi, ultrasessantenni, da sempre, anche da adolescente, i vecchi sono stati la mia unica compagnia. Da ragazzina (14enne) se uscivo per andare da qualche parte, lo facevo con mia madre e con le sue amiche. Non avevo vita sociale e peggio, rimpiazzavo la compagnia di coetanei con quella delle persone di mezza-età. Nel tempo mi sono accorta di essere spaventata dalla gente della mia età. Una paura dovuta sia alla non-frequentazione con essa, sia al fatto che in ogni contesto venissi sempre bullizzata. Oggi, in età adulta, più che di molestie si parla di pregiudizio: la gente chiacchiera e a grandi linee sa di che anomalia rappresento da sempre, essendomi sempre ritirata dal mondo e non avendo mai interagito con nessun coetaneo. Perciò i giovani mi si avversano e non vogliono avere niente a che fare con me (mentre i cosiddetti vecchi, la gente di mezza età, mi disprezzano e deridono apertamente). In pratica, e dulcis in fundo, sono isolata socialmente. Penso di volermene andare dalla zona in cui ho sempre vissuto, ma mi manca il coraggio. Temo di non farcela.