• Piccolo off-topic. Per quanto letto nei tuoi interventi, credo che tale scelta abbia dei contro (certi) di gran lunga superiori ai (presunti) benefici...

    attenzione, non ho detto che non esco e mi chiudo in casa, esco spesso, ma prevalentemente con la mia famiglia. Non ho nemmeno detto che questa scelta sarà una scelta duratura, anzi, è temporanea. Meglio "sacrificarmi" qualche mese, piuttosto che rischiare di attaccare il virus a mia mamma o qualcuno dei miei familiari che poi possono stare molto male. Per quello che penso io, è senso di responsabilità.

  • Intendi sui contro certi, a livello psicologico?

    Può essere, anzi si vero, una malattia non piace a nessuno.

    Certo è che pure non vivere, non avere una carezza, non è di gran lunga meno bello


    Nel corso dell'ultimo anno ho notato un evidente invecchiamento fisico in molti "fortunati dello smart-working".


    Dal punto di vista psichico, lo "stayathome" può indurre la cosiddetta "sindrome della capanna" (anticamera dell'agorafobia) anche in soggetti che mai avevano sperimentato prima forme di "ansia sociale"... figuriamoci che può indurre in chi si trovava già a lottare con problematiche legate ad ansia ed attacchi di panico...


    Concordo con l'evitare situazioni a rischio contagio (mezzi pubblici affollati, ascensori, centri commerciali affollati etc etc...) ma non con l'evitare lo stare all'aria aperta, il passeggiare, il fare sport ed il coltivare relazioni sociali... perché tutte queste cose sono molto importanti per la salute fisica e mentale e privarsene per molti mesi/anni può arrecare danni alla salute a 360 gradi...


    attenzione, non ho detto che non esco e mi chiudo in casa, esco spesso, ma prevalentemente con la mia famiglia. Non ho nemmeno detto che questa scelta sarà una scelta duratura, anzi, è temporanea. Meglio "sacrificarmi" qualche mese, piuttosto che rischiare di attaccare il virus a mia mamma o qualcuno dei miei familiari che poi possono stare molto male. Per quello che penso io, è senso di responsabilità.


    Permetti un consiglio da chi ci è passato... in queste parole ci rivedo me stesso 10 anni fa... il cervello è meravigliosamente abile a trovare giustificazioni ed alibi per cancellare e procastinare...


    Per esempio... il senso di responsabilità verso i tuoi familiari (giustissimo) non è incompatibile con una passeggiata da sola in un parco, in bici, o lungo una spiaggia senza troppa gente...

  • ciao, io sto limitando i miei contatti sociali proprio a causa del covid, mia mamma è un soggetto ad alto rischio di sviluppare patologia covid grave, quindi non esco, perché se per caso lo prendo e glielo porto poi è un casino, per lei in primis e poi anche per me. Ho deciso che finché non è vaccinata al 100 per cento io limiterò le mie uscite. In secondo luogo, farò anche io il vaccino perché penso che il virus ci sarà sempre, e condurre una vita continuamente limitata non è possibile, però queste sono scelte personali.

    Mio padre è vaccinato ma comunque bisogna stare attenti, solo che non dovremmo fare nulla. Lui esce risale, gli dico di lavarsi subito ma a volte non lo fa subito e tocca una maniglia o telefono, io sto attenta, ma un paio di volte non pensando, mi sn toccata il naso, uscendo dal portone, dall'ascensore. Certo se lo prendessi così sarebbe super sfiga. Invece con le persone e contatti stretti ci sta piu rischio lo so. Però il vaccino non so se possa esser davvero risolutivo, cioè poi chi è stato male o morto pure, andiamo a dirglielo che lo faceva per star bene.

    Si muore di tutto, solo che ci hanno inoculato la paura di vivere più che di morire..

    È un casino e non so d'acero come fare.

  • Permetti un consiglio da chi ci è passato... in queste parole ci rivedo me stesso 10 anni fa... il cervello è meravigliosamente abile a trovare giustificazioni ed alibi per cancellare e procastinare...


    Per esempio... il senso di responsabilità verso i tuoi familiari (giustissimo) non è incompatibile con una passeggiata da sola in un parco, in bici, o lungo una spiaggia senza troppa gente...

    Cosa c'entra questo con il frequentare o meno persone per il covid? Io rispondevo al post, esco con la mia famiglia perché frequentare persone extra nucleo familiare non mi attira, in questo momento.

  • io continuerei sulla strada dell'equilibrio. Ok essere accorti ma è sbagliato eccedere..una passeggiata non ha mai fatto male a nessuno. Incontrare una sola persona neanche credo sia pericoloso

    Non è la persona, forse non mi spiego. Due escono insieme, a 50anni, a fine serata, in tempo non di covid, se vogliono si baciano. Ora come fai a essre accorto stando vicino a qualcuno. O ci stai sempre a 2mt di distanza, o non ci esci o metti pure che stai con la mascherina e distanti pure al tavolo, poi se scatta il bacio, uno deve dire no.

    Non ci sono vie di mezzo secondo me

  • Per me tutte queste norme liberticide da usare all'aperto rappresentano solo una intollerabile limitazione delle nostre libertà, dei nostri diritti fondamentali di esseri umani. Sono atti canaglieschi e dittatoriali. Rimane tuttavia un problema. Devo rispettare per quanto possibile le paure degli altri. Per cui, quando mi trovo con una persona atterrita dai mass media, cerco di evitare di far aumentare la sua angoscia (evidentemente presente in assoluto, solo ridestata dal covid). In certi casi, lo ammetto, arrivo quindi a limitare la mia stessa libertà. Cercherò magari di parlarle con il dovuto tatto per farle capire che il suo terrore non ha ragione di esistere. Mi sta capitando con un amico, rispetto le sue paure anche se a volte cerco di togliergliele in modo un po' sbrigativo, ma appunto, è un vecchio amico, altrimenti alla fine certi discorsi è pure meglio risparmiarseli, tanto non servono a nulla.

    Aveva la coscienza pulita. Mai usata.

  • Per me tutte queste norme liberticide da usare all'aperto rappresentano solo una intollerabile limitazione delle nostre libertà, dei nostri diritti fondamentali di esseri umani. Sono atti canaglieschi e dittatoriali. Rimane tuttavia un problema. Devo rispettare per quanto possibile le paure degli altri. Per cui, quando mi trovo con una persona atterrita dai mass media, cerco di evitare di far aumentare la sua angoscia (evidentemente presente in assoluto, solo ridestata dal covid). In certi casi, lo ammetto, arrivo quindi a limitare la mia stessa libertà. Cercherò magari di parlarle con il dovuto tatto per farle capire che il suo terrore non ha ragione di esistere. Mi sta capitando con un amico, rispetto le sue paure anche se a volte cerco di togliergliele in modo un po' sbrigativo, ma appunto, è un vecchio amico, altrimenti alla fine certi discorsi è pure meglio risparmiarseli, tanto non servono a nulla.

    Scusa ma non ti seguo. Angoscia di che? Io sono sempre uscita, poi andava bene o male, flirt o amicizia, sono stata sempre una persona accogliente e di contatto. Ora lo sono sempre ma la paura ci sta. Non sono no vax, ma solo una che non crede o teme certi effetti, che poi sono gli stessi della socializzazione. O anche solo del fatto di prendermi il virus, pure solo andando alla posta.

    Non sono fonica, non sto alla larga dalla gente ma accorta si perciò ora sul mio discorso il punto è che un altro.

    Lui la ora, gira, segue le regole imposte ma poi è fatalista. Rispetto lui, gli altri e pure me. Una me che ha paura ma anche voglia


    Cosa c'entra questo con il frequentare o meno persone per il covid? Io rispondevo al post, esco con la mia famiglia perché frequentare persone extra nucleo familiare non mi attira, in questo momento.

    Ma neppure io ho frequentato nessuno se non sapendo che vita fa. Ho solo mio padre, esco sola e non sono andata a cercarmi fidanzati. Per una serie di circostanze, mi ritrovo dopo 2 anni ad uscire con uno che mi piace. Diverso dal non sentire bisogno di buttarti nella mischia extra famiglia.

    Modificato una volta, l'ultima da MaristellaMaristella: Unito un post creato da MaristellaMaristella in questo post. ().

  • Non è la persona, forse non mi spiego. Due escono insieme, a 50anni, a fine serata, in tempo non di covid, se vogliono si baciano. Ora come fai a essre accorto stando vicino a qualcuno. O ci stai sempre a 2mt di distanza, o non ci esci o metti pure che stai con la mascherina e distanti pure al tavolo, poi se scatta il bacio, uno deve dire no.

    Non ci sono vie di mezzo secondo me

    Scusa, forse non sto capendo io....

    Avevo inteso che vi fosse il dubbio sull'uscire o meno con una persona, che sta attenta (segue le norme di prevenzione) ma è nel contempo fatalista . Quindi, una cosa è organizzare una uscita con una persona specifica (sempre la stessa), un'altra è decidere se incontrare o meno tante persone diverse. Nel secondo caso, ovviamente, tutto il ragionamento che segue non avrebbe validità.

    Ora, visto che solo tu conosci questa persona, sei l'unica a poter valutare se sia sicuro o meno avere un contatto con lui, a meno di un metro di distanza. Cioè, se sta bene, non è detto che abbia il covid e sia asintomatico. È più facile che stia bene e quindi tu non correresti alcun rischio. A maggior ragione considerato che i casi stiano scendendo nettamente. Potresti proporre un tampone rapido prima di uscire?

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