Mi sono informato negli ultimi giorni sul narcisismo a causa dei problemi riscontrati con la mia ragazza. Volevo chiedere chiarimenti per capire se appunto lei potesse soffrire di questa patologia.
Inizialmente, abbiamo iniziato a scrivere su Instagram durante la quarantena di marzo, e lei mi raccontava di quanto avesse sofferto per il suo ex, che l'aveva lasciata dal nulla, facendo passare lui per lo s∙∙∙∙∙o, non ho mai chiesto troppi chiarimenti poiché non ero particolarmente interessato alla vicenda sinceramente.
Ci siamo scritti per tre mesi e andava tutto veramente perfettamente, c'era un sacco di intesa, pensavo potesse essere la ragazza perfetta per me. Nonostante fosse una ragazza che si è aperta subito con me, che coglieva sempre le battute, ho poi scoperto che aveva pochissimi amici e amiche.
Finita la quarantena, siamo finalmente usciti e il tutto è stato velocissimo, bacio al primo appuntamento, e un via via di serate fantastiche per una ventina di giorni, anche intimamente, lo facevamo ogni volta, fino a quando non si sono iniziati a vedere i lati negativi, lei ha iniziato a bocciare le mie proposte(andare in montagna a camminare, che mi ha sempre detto che ne andava matta, andare al lago, diceva a causa dei problemi di insicurezza perché si vedeva grassa, andare a feste assieme, uscire in compagnia dei miei amici, che hanno pure iniziato a starle antipatici, ecc) e c'erano giornate in cui preferiva stare a casa a guardare netflix da sola tutto il giorno piuttosto che fare qualcosa con me, o almeno invitarmi a farlo con lei. Oltre ciò, abbiamo iniziato ad avere rapporti sessuali sempre meno frequentemente.
Passati mesi, ad alti e bassi, tra litigi perenni( 2 a settimana circa), quasi tutti scaturiti da lei, ho deciso di provare a prendere in mano la situazione e farle capire che non poteva continuare così, il risultato è che si è messa a piangere implorando di non lasciarla.
Ho vissuto gli ultimi 3-4 mesi( su 7 totali di relazione) sperando di riavere la lei iniziale, dato che lei mi ha sempre assicurato che questo fosse solo un periodo, che l'estate prossima andremo al mare assieme, che lei ha piani bellissimi in futuro, che vuole viaggiare con me, ma per il momento la situazione è sempre la stessa, con lei che ha zero voglia di fare niente, da 2 mesi lei viene a casa mia, abitiamo vicini, per un ora o due massimo, sta sul telefono. Non facciamo sesso da 3 mesi, e nei due mesi precedenti lo abbiamo fatto solo un paio di volte.
Mi chiederete, perché non l'ho lasciata? Come ho già detto vivo nella speranza che lei torni come all'inizio, lo so sono un illuso, comunque volevo capire se questi comportamenti potrebbero riferirsi a qualche patologia, poiché anche se finalmente ho scelto di lascarla alla prossima occasione buona, vorrei aiutarla e consigliarle di vedere qualche specialista nel caso ne avesse bisogno.
Narcisismo
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Come si comporta nei tuoi confronti? Ti sminuisce? Quando provi ad allontanarti lei ti viene a cercare e diventa più carina e dolce? Ti vieta di vedere i tuoi amici?
Da quello che leggo mi verrebbe da dirti che sembra più depressione che narcisismo. Stiamo vivendo un momento molto particolare che potrebbe avere delle ripercussioni molto gravi sulla psiche delle persone.
C'è un particolare che non mi fa pensare al narcisismo, il fatto che lei abbia delle insicurezze. Il narcisista come primo tratto mostra proprio la sicurezza in se stesso. -
non è narcisismo.
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Sembrerebbe un disturbo di personalità borderline.
La prima fase in una relazione è quella del love bombing. Ma, quella persona fantastica che ti ha fatto innamorare non esiste, non è mai esistita. Semplicemente lei ha creato questa personalità sulla base delle tue fantasie e l'ha messa in atto per sedurti, creando inoltre in te una dipendenza nell'attesa che torni quella dell'inizi (che appunto non esiste, ma è letteralmente la ragazza ideale perché lei l'ha plasmata dalle tue fantasie!). -
Considerando che è stata lasciata in un modo che ha reputato traumatico; considerando che non ha amici; considerando che ormai rifiuta tutto del tuo mondo, compreso il sesso; ma considerando anche che viene da te ogni giorno e ti supplica di non lasciarla...a me fa pensare soltanto che sia una delle tante ragazze (ma anche donne) che hanno il terrore di restare sole e cercano di stare con qualcuno pur di non essere sole.
Che magari all'inizio ce la mettono tutta per conquistare il "loro uomo", perchè loro stesse vorrebbero convincersi che tu possa esserlo.
Solo che poi manca ogni autentico coinvolgimento e alla distanza si sfiancano, e ti sfiancano.
Per il resto non sono Medico, ma l'unico quadro che mi balenerebbe potrebbe essere quello di una forma depressiva.
Mi ha colpita molto anche questa tua frase:da 2 mesi lei viene a casa mia, abitiamo vicini, per un ora o due massimo, sta sul telefono
Come dire?
Non è che manchino il sesso, la condivisione dei gusti, la condivisione delle amicizie, ecc.
Mi pare che manchi proprio qualunque DESIDERIO di comunicazione. E mi sembra l'elemento più indicativo di tutti.
Intendo dire che se anche se fossi depressa a tremila, ma in te vivessi un mio riferimento...avrebbe un senso anche abbracciarti e piangere disperatamente sulla tua spalla, e confessare a te tutte le mie impotenze e i miei dolori, CONFIDANDO nel tuo sentimento e nel tuo spessore. Ma...se ogni giorno vengo a casa tua e poi mi immergo nello smartphone...ma che vengo a fare? A "segnare il territorio" come i gatti, mentre continuo a esplorare cosa si muove via social dall'angolino "in compagnia" che mi sono assicurata e che non mi coinvolge in nulla? -
Potrei essere d'accordo generalmente con la visione di Gloria, ma, c'è un piccolo ma, quella categoria di donne che descrivi non ha di solito l'intelligenza sociale e intrapersonale per mettere in atto questa seduzione.
Se lei fosse sfigata come ha fatto credere a lui, non avrebbe quelle doti di intelligenza sociale e intrapersonale che lei ha sfruttato per metterlo KO i primi mesi di conoscenza. Ci intendiamo?
Chi è in grado di sedurre in questo modo è altrettanto in grado di farsi degli amici (se veri o no questo è un altro paio di maniche), di farseli con estrema facilità soprattutto e di trovarsi nuovi ragazzi con altrettanta velocità con cui si è trovata lui. In poche parole, secondo me lei ha detto molte balle, non tanto nei fatti quanto nell'interpretazione degli stessi (e probabilmente se le racconta anche a sé stessa).
Invece io penso che tutto ciò sia una tecnica che adotta frequentemente, aldilà del fatto di essere stata lasciata o no. -
Non so cosa abbia vissuto nello specifico questa ragazza, ma ad esempio io vorrei un fidanzato, ma onestamente non saprei da dove iniziare per trovarne uno, figuriamoci sedurlo e renderlo dipendente da me!
Eppure, teoricamente, io sarei "disperata" per averne uno. -
Poi certo, per avere quel disturbo di personalità che ho detto dovrebbe presentare altri sintomi, solo da ciò che ha detto l'opener è un po' poco, ma io ho subito pensato a quello per i motivi sovracitati.
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Potrei essere d'accordo generalmente con la visione di Gloria, ma, c'è un piccolo ma, quella categoria di donne che descrivi non ha di solito l'intelligenza sociale e intrapersonale per mettere in atto questa seduzione.
Se lei fosse sfigata come ha fatto credere a lui, non avrebbe quelle doti di intelligenza sociale e intrapersonale che lei ha sfruttato per metterlo KO i primi mesi di conoscenza.Perchè tu parti dal presupposto che lei abbia attuato una tattica seduttiva, mentre io sono portata a pensare che possa essere stato tutto molto spontaneo e naturale.
Semplicemente : una si sente sola e cerca amicizie e amore; incontra il ragazzo con cui pensa di poter star bene e si tuffa nella relazione a capofitto, mettendoci entusiasmi e speranze veri e suoi; cioè non è che parte per illudere l'altro, in realtà sta solo illudendo se stessa; poi se un coinvolgimento autentico nè c'era e nè subentra...altrettanto spontaneamente lei si scarica perchè è umano che sia così, e da quel momento sarebbe recita consapevole se riuscisse a mantenere un profilo più appagante, ma è esattamente questa recita che lei non riesce a fare.
Per carità è solo una mia ipotesi, ma credo che tutte abbiamo avuto amiche che si sono fidanzate con qualcuno...solo perchè era l'unico che le aveva calcolate all'epoca in cui tutte la altre avevano il ragazzo. E alcune l'hanno poi anche sposato. Ma sono quelle che non hanno mai saputo cosa significhi essere innamorati. Per contro: chi è stato innamorato lo sente pesantemente che non sta provando nulla di ciò che sperava di provare, e tutto diventa faticosissimo e impercorribile malgrado ogni più fervida speranza, anche se resta il terrore di tornare "sole".
E' il caso di quella mia amica storica che si sposò a 24 anni con G. e che è ancora con G. (anche se il matrimonio è sempre stato disastroso). Lei lo tradiva già da fidanzati, ma non ha mai provato un innamoramento corrisposto, nel senso che perdeva la testa per ragazzi e uomini che al massimo ci facevano la classina s∙∙∙∙∙∙∙a estemporanea senza passato e senza futuro.
Il giorno prima del matrimonio pranzammo insieme e lei aveva l'entusiasmo di chi è atteso al patibolo. La confidenza era totale e osai un convinto "ma perchè ti sposi?" e la risposta surreale ma vera fu "perchè ha ragione mio padre...ho 24 anni e solo G. m'ha dato retta. E mio padre dice sempre...". -
Ciao,
Mi sembra che non si tratti di narcisismo, anche se il comportamento narcisista dei primi periodi rosei c'è.
Ti spiego il perché.
La mia ex è una ragazza ammirata, lodata, che tutti (o quasi) credono buona e sensibile, invece la sua empatia è finta e usa gli altri a suo piacimento, infatti io so che svaluta e invidia tutti i suoi amici.
Quando riceve una qualsiasi critica si offende e tende a colpevolizzare l'altro mentre vuole avere il controllo sulle vite delle persone sentendosi di diritto per consigliare quella che lei crede sia la cosa universalmente giusta.
Oltretutto sminuisce costantemente l'esperienza altrui, che sia di gioia o di dolore.
Ci tiene ad impressionare con regali, lusinghe, atti di megalomania quando sente di perdere il controllo.
Per sua stessa ammissione la sua più grande paura è perdere il controllo nella relazione.
È una persona particolarmente egoista ed egocentrata.
Considera soltanto i suoi bisogni.
È passata da una fase di idealizzazione a una di totale svalutazione nei miei confronti ma durante la quale non voleva lasciarmi.
Si compiaceva del mio dolore.
Provava gelosia anche per i membri della mia famiglia.
Voleva sempre stare con me ma alle mie spalle parlava già male di me fino a quando mi ha scartata senza un apparente motivazione accusandomi di darle poche attenzioni. Aveva già un'altra persona a cui mirava. Durante la relazione parlava in chat con altre persone, ex ragazzi/e, amici, per sentirsi lusingata e ne usava alcuni per favori economici.
Usava la tecnica del gaslithing ossia negava di avermi detto cose o fatto cose fino a farmi arrivare a dissonanza cognitiva ovvero all'incapacità di comprendere cosa realmente fosse successo e una impressionante confusione mentale che mi rendeva instabile.
Mi ha lei stessa parlato della "corazza" e della sua grande difficoltà nel sentirsi vulnerabile.
Ha difficoltà a riconoscere le emozioni.
Sembra tutta rabbia indistinta.
Ha una soglia molto alta del dolore fisico, ha disfunzioni sessuali e problemi alimentari riconducibili ad una struttura narcisistica.
Tiene alla sua immagine più di ogni altra cosa al mondo e non fa sentire l'altra persona amata.
In 11 mesi di relazione sembrava che non mi conoscesse neanche.
I suoi regali erano non calibrati sulla mia persona, quando provavo a lasciarla aveva reazioni come attacchi di panico o autolesionismo, salvo poi, una volta ripresa con me, continuare ad abusare di me con critiche sottili e minimizzazione di ogni mio problema.
Dopo la fine della relazione mi ha calunniata dicendo cose false sul mio conto.
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