Ansia e terrore della depressione

  • Buonasera, sono Chiara, una ragazza di 25 anni che dall' adolescenza, precisamente dopo un logorante divorzio dei genitori con conseguente depressione di mia mamma, separazione giudiziale, avvocati, mio papà completamenteassente per 3 anni, ha iniziato a soffrire di ansia. Inizialmente , a 18 anni, facendo un percorso da una psichiatra mi era stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo e una conseguente cura con zoloft 100. Ora con il senno di poi penso la diagnosi non sia stata molto corretta. Mi ha attribuito il peso e la sensazione di essere ammalata ed ero semplicemente una ragazzina che stava crescendo con le difficoltà del caso. Fatto sta che il mio problema erano delle pure paure o ossessioni, senza compulsioni. Delle più svariate, la paura di poter far del male a qualcuno, di essere omosessuale di non amare il mio compagno, etc. Dopo essere uscita da questo periodo, ho avuto degli strascichi di questi pensieri ma ho comunque vissuto tranquilla la mia vita, fino a che, 1 anno e mezzo fa, ho affrontato un aborto volontario. Spero non mi giudichiate per questo. Ognuno ha i suoi motivi, la sua vita, le sue scelte. Da lì, sono crollata, il peso della decisione da prendere, del lutto, il conseguente abbassamento di autostima e sicurezza dovute all' incapacità di portare a termine questa situazione per insicurezza e paura. Mi è ovviamente iniziata a tornare una forte ansia, questa volta le mie paure erano centrate sul terrore di farmi del male, mi veniva un' ansia pazzesca, da non essere in grado di stare da sola in casa per paura di commettere qualcosa. Dovevo sempre avere qualcuno con me altrimenti andavo in panico. Ho chiesto aiuto ad una brava psicoterapeuta ed una brava psichiatra e dopo una terapia cognitivo comportamentale e una cura con zoloft 100 mg sono stata molto meglio. Tutto questo nell' arco di poco più di un anno. Mi è rimasta però una fortissima paura della depressione. Ho il terrore di averla nella mia vita, se sento qualcuno che ne parla ho il terrore di poterla vivere e mi sembra di sentire le sue emozioni. Se alla TV danno qualche notizia di questo tipo, mi si rovina la giornata. Il mio compagno, una persona speciale che mi sta sempre vicino, dice che secondo lui è una fobia quasi....come fosse una sorta di ipocondria, unita al fatto che sono una ragazza molto sensibile, emotiva e estremamente empatica. Ho sempre paura che la mia ansia si possa di colpo trasformare in depressione. Se qualcuno mi tranquillizza a riguardo o leggo qualcosa che scagiona questa possibilità sto meglio...viceversa mi viene il panico. Sia la mia psicoterapeuta che la mia psichiatra mi hanno spiegato che il mio è un rimuginio ansioso con conseguente demoralizzazione secondaria e che non si tratta di depressione. Sono una persona che non si vergogna di chiedere aiuto e di parlare di se, non mi isolo, sono nonostante tutto, molto carismatica e mi piace muovermi, creare, sono sempre la prima ad organizzare. Anche quando stavo malissimo non ho smesso di lavorare e di chiedere aiuto. Questo mi consola...ma questi pensieri mi fanno stare male. Che ne pensate voi? È solo ansia la mia ? Non sono depressa vero? Scusate la lunghezza, ma dovevo spiegare la situazione.

  • Ciao ChiaraChia
    Benvenuta sul forum

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  • Citazione

    Sia la mia psicoterapeuta che la mia psichiatra mi hanno spiegato che il mio è un rimuginio ansioso con conseguente demoralizzazione secondaria e che non si tratta di depressione

    Anche secondo me, la sintomatologia che riferisci non sembra essere quella di un disturbo depressivo.

    No one knows a prescription drug’s side effects like the person taking it. Make your voice heard.

  • F

    Buonasera, sono Chiara, una ragazza di 25 anni che dall' adolescenza, precisamente dopo un logorante divorzio dei genitori con conseguente depressione di mia mamma, separazione giudiziale, avvocati, mio papà completamenteassente per 3 anni, ha iniziato a soffrire di ansia. Inizialmente , a 18 anni, facendo un percorso da una psichiatra mi era stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo e una conseguente cura con zoloft 100. Ora con il senno di poi penso la diagnosi non sia stata molto corretta. Mi ha attribuito il peso e la sensazione di essere ammalata ed ero semplicemente una ragazzina che stava crescendo con le difficoltà del caso. Fatto sta che il mio problema erano delle pure paure o ossessioni, senza compulsioni. Delle più svariate, la paura di poter far del male a qualcuno, di essere omosessuale di non amare il mio compagno, etc. Dopo essere uscita da questo periodo, ho avuto degli strascichi di questi pensieri ma ho comunque vissuto tranquilla la mia vita, fino a che, 1 anno e mezzo fa, ho affrontato un aborto volontario. Spero non mi giudichiate per questo. Ognuno ha i suoi motivi, la sua vita, le sue scelte. Da lì, sono crollata, il peso della decisione da prendere, del lutto, il conseguente abbassamento di autostima e sicurezza dovute all' incapacità di portare a termine questa situazione per insicurezza e paura. Mi è ovviamente iniziata a tornare una forte ansia, questa volta le mie paure erano centrate sul terrore di farmi del male, mi veniva un' ansia pazzesca, da non essere in grado di stare da sola in casa per paura di commettere qualcosa. Dovevo sempre avere qualcuno con me altrimenti andavo in panico. Ho chiesto aiuto ad una brava psicoterapeuta ed una brava psichiatra e dopo una terapia cognitivo comportamentale e una cura con zoloft 100 mg sono stata molto meglio. Tutto questo nell' arco di poco più di un anno. Mi è rimasta però una fortissima paura della depressione. Ho il terrore di averla nella mia vita, se sento qualcuno che ne parla ho il terrore di poterla vivere e mi sembra di sentire le sue emozioni. Se alla TV danno qualche notizia di questo tipo, mi si rovina la giornata. Il mio compagno, una persona speciale che mi sta sempre vicino, dice che secondo lui è una fobia quasi....come fosse una sorta di ipocondria, unita al fatto che sono una ragazza molto sensibile, emotiva e estremamente empatica. Ho sempre paura che la mia ansia si possa di colpo trasformare in depressione. Se qualcuno mi tranquillizza a riguardo o leggo qualcosa che scagiona questa possibilità sto meglio...viceversa mi viene il panico. Sia la mia psicoterapeuta che la mia psichiatra mi hanno spiegato che il mio è un rimuginio ansioso con conseguente demoralizzazione secondaria e che non si tratta di depressione. Sono una persona che non si vergogna di chiedere aiuto e di parlare di se, non mi isolo, sono nonostante tutto, molto carismatica e mi piace muovermi, creare, sono sempre la prima ad organizzare. Anche quando stavo malissimo non ho smesso di lavorare e di chiedere aiuto. Questo mi consola...ma questi pensieri mi fanno stare male. Che ne pensate voi? È solo ansia la mia ? Non sono depressa vero? Scusate la lunghezza, ma dovevo spiegare la situazione.

    Probabilmente dico cose scontate, ma quando ti prende la paura pensa alle cose belle che hai, il tuo compagno, una personalità intraprendente...e, rifacendomi un po' a ciò che scrive signork, la depressione può anche essere un momento di crescita (anche se un po' doloroso). Lo dico perché quando ho letto qua e là cose sulla depressione (non ho ancora capito se io ne soffra o meno) ho trovato spesso riferimenti al fatto che questa condizione, proprio per la sofferenza che comporta, spinge a guardare a fondo dentro se stessi, ,e se si ha fortuna si può capire quel che si desidera davvero. Detto ciò, um conto è la teoria, un altro la pratica:/ ti sono vicina:)

  • Nel mio caso devo dire che il terrore della depressione fu salvifico. Ovvero, la sentii arrivare. Aveva iniziato ad avvolgermi. Un po' come quel vento delle ali di Lucifero, mosso dal fondo del buco dell'inferno, che Dante ogni tanto sente arrivare su di sé nella sua discesa nel profondo. Avrebbe potuto immobilizzarmi, ma invece mi ha come svegliato, quella paura e mi ha fatto fare un passo avanti. Da quel momento ho iniziato a fare qualcosa per me. Però ognuno è un caso a sé chiaramente.

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