Vorrei, ma non posso?

Ragazzi,
ho voluto aprire una nuova discussione per dare più incisività al mio stato d'animo attuale.
Mi sento da schifo. Il motivo è piuttosto semplice sulla carta, in pratica molto difficile da affrontare nella realtà, almeno per me.
Mi conoscete: son un tipo che ha basato la sua esistenza sul controllo, limitandosi molto nella possibilità di fare nuove esperienze, qualunque esse siano. Certo, ultimamente è migliorato qualcosa: gite fuori porta, una relazione, camminate, sonno migliorato...insomma, i successi ci sono, eccome.
Eppure...eppure sento che mi manca un obiettivo. Detto in altri termini: per cosa vivo a fare? Alla mia età avrei dovuto già aver percorso un bel pezzo di strada. Purtroppo, mi hanno sempre considerato "insufficiente" in ogni cosa che ho fatto e, quando volevo far qualcosa da par mio, ero frenato da preconcetti altrui, ovviamente negativi. Non vi dico che fatica sopportare tutto questo, ma ce l'ho fatta.
Conseguenza: non so cosa significhi fare qualcosa con leggerezza, vedo tutto come un dovere e invidio qualsiasi persona dimostri allegria per dei risultati che sente di aver conseguito, qualunque essi siano. Per esempio: mi piacerebbe scrivere un libro (ho già la trama pronta) ma, anziché darmi da fare al modo di "intanto scriviamo, poi vediamo come andrà", uso il motto: "Tanto andrà male".
Non vi dico che pesantezza sto accusando oggi...e siamo solo a lunedì!

Riccioinletargo, non posso farlo.
I miei successi sono quelli che ho elencato; gli insuccessi sono stati quantitativamente e qualitativamente maggiori. Non dico che sono ancora qui a leccarmi le ferite, ma mi sento come se dovessi ancora fare molta strada per migliorare.

Sai fran, è difficile non pensare al dovere: se non devo fare qualcosa, non so cosa fare....un gioco di parole che rende bene l'idea di come mi sento.