Mostra di PiùCarissima AR, qui devo chiedere scusa a Michele se mi permetto un quasi OT sul suo thread, e devo chiedere scusa a te, ma ...hai toccato un tasto che è troppo troppo troppo importante, e che è stato causa di calde discussioni con mio figlio.
Vorrei abbracciare tutti gli Studenti di tutte le Università Statali Italiane, e vorrei saper fare miracoli che purtroppo non so fare, per togliervi di dosso questo ASSURDO inganno che...non solo inganna chi frequenta le "università private", ma inganna e ferisce VOI che fate le Statali.
Con mio figlio siamo arrivati ad un primo reset, e credimi è stata dura da gestire, ma poi...il tempo è sempre galantuomo.![]()
Dunque: mio figlio si è laureato a inizio 2017 in corso magistrale di Università Statale, e recriminava ab origine la "crudeltà" genitoriale (mia e del papà) di non aver assolutamente avallato ipotesi di sua iscrizione ad università private.
Suo cugino, coetaneo, viene invece iscritto a costosissima università privata, per la triennale di Economia.
Il cugino, ovviamente, finisce prima di mio figlio e IMMEDIATAMENTE viene incardinato su segnalazione dell'Uni privata, presso grandissima Azienda collegata all'UNi.
Non ti dico, cara AR... a mio figlio mancavano ancora alcuni esami importanti, e mi si spezzava il cuore nel sentirgli dire "ecco, vedi? Mio cugino ha fatto solo una triennale e dopo un mese è in questa multinazionale, io, invece, anche con 110 e lode potrò solo mandare curricula che non saranno neanche letti...! E poi tu e papà mi dite che non conta niente?"
AR...non so chi mi abbia dato la pazienza di sorriderci sempre e di cercare di ragionare insieme a mio figlio... So che l'ho fatto, e ne ringrazio Dio...
Non mi sono mai sentita "una maga". Cerco di ragionare sulle cose, semplicemente.
E i miei ragionamenti, già all'epoca dell'iscrizione di mio figlio all'Uni, erano semplicemente questi : "ma se la tale Uni Privata, solo trent'anni fa, non era manco conosciuta dalla media della popolazione, e se laureava max 30 persone all'anno che già appartenevano al gotha socio-finanziario...ma che p∙∙∙∙∙∙∙a può essere diventata se ...oggi è quella stessa Uni privata che "adesca" illusi e potenziali suoi studenti...presso qualunque Scuola Superiore, Istituti Tecnici inclusi???
Traduco : come si può sognare di diventare "manager platinum" quando questa Uni privata, oggi, laurea CENTINAIA DI PERSONE A SESSIONE?
Ogni struttura aziendale è piramidale, e ogni piramide ha UN solo vertice...
Come funziona? Le piramidi (Aziende) diminuiscono e ...i vertici piramidali crescono?![]()
Non ci sta, perchè non ci può stare per logica semplice...
E allora dicevo a mio figlio che mi sembrava una colossale bufala, anche se mi rendevo conto di non convincerlo affatto.
Nel frattempo mi capitò anche di fare una piacevole chiacchierata con una mia cliente, PRESIDE DI SCUOLA SUPERIORE, che mi fa "ehhhh...mio nipote sta facendo la (nome Uni privata)".
Forse risultai perfida, ma non fui vissuta come tale, nel replicare sorridendo "oh che meraviglia! ormai conosco più iscritti a quell'UNI che alle Statali!!!".
La signora, che in effetti mi vuole bene e mi stima, la prese per il verso giusto e - invece di reagire piccata nell'orgoglio - da Preside laureata in Lettere e Filosofia ai tempi suoi - mi fa "ma...lei che è tanto riflessiva...le voglio proprio esporre un dubbio didattico che ho maturato io, e cioè : quando io, lei, mio fratello e tutti ci siamo laureati...per noi era normale farsi i complementari di 300 pagine, ma poi...era pure normale farsi fondamentali che ci toglievano il sonno e l'allegria, di migliaia di pagine che dovevamo saper rendere in UN esame! E' vero dottoressa?"
Mia risposta ovvia "si certo, ...e chi li dimentica quegli esami!"
Lei : "ma sa che cosa vedo e mi sconcerta? mio nipote, in quell'Uni privata, mica fa gli esami come i nostri! In pratica...gli esami sono continui, ma portano quello che per i nostri parametri è un capitolo alla volta! E allora mi chiedo, da Insegnante e in funzione didattica, ma che garanzia può dare di visione organica e padronanza della Materia, una gestione del genere?" .
Questa non l'avrei mai saputa se non me l'avesse detta la carissima Preside. E maturo altre riserve, che tengo per me.
In quasi contemporanea con la laurea di mio figlio...il cugino si dimette dalla multinazionale.
Questa volta, per mia fortuna, è la viva voce del diretto interessato (non la mia) a parlare a mio figlio.
E gli dice "no, ho lasciato perchè è impossibile chiamare vita quella vita. Sei un numero a cui non si riconosce il diritto di esistere, di cui si vampirizza ogni secondo e ogni neurone. Ho cercato di fare il possibile, ma non posso pensare a una vita così!".
Preciso che mio nipote (il cugino di mio figlio) è un ragazzo enormemente sensibile e ossequioso del "senso del dovere", oltre che ragazzo brillante.
Superfluo aggiungere che, anche se mi spiace per mio nipote, è stata finalmente la realtà a dimostrare a mio figlio che "non sono in vendita pass a carissimo prezzo per passare in cima al cucuzzaro".
Peraltro, la stessa esperienza vissuta da questo caro ragazzo è stata vissuta anche da compagni e compagne di percorso di mio figlio alla Statale. Non mancano gli "stage", assolutamente, mai. Manca ogni prospettiva successiva, mentre il lavoro risulta totalizzantemente massacrante per giovani laureati di ogni provenienza, che certamente fanno molto comodo, anche da inesperti, in Aziende per cui sono semplici numeri, più che fungibili a strettissimo giro ...
Sono riuscita a spiegarmi, carissima AR?![]()
Mi trovi d'accordissimo.
È risaputo che la qualità dell'insegnamento non sia nemmeno paragonabile a quella di un'università pubblica. Io sto pensando di fare un master dopo la laurea e - per principio - certe università nemmeno le guardo. 15000 euro per un master, per me è inconcepibile. Paghi il nome, non la qualità della didattica.
Tuttavia, è un dato di fatto che questi ragazzi siano piazzati ovunque senza problemi. Conosco diverse persone con un buon lavoro e, credimi, molto molto retribuito a 4 anni dalla laurea. Alcuni in Italia, altri fuori. Io credo basterebbe che le nostre università pubbliche iniziassero a introdurre stage, e magari anche l'Erasmus, obbligatori per tutti (in questo caso aiutando con borse di studio più alte chi non può permettersi di farsi mantenere fuori casa). Farebbe la differenza.