Andarsene prima che sia troppo tardi

  • Io la penso come dolciotto.
    La vita prima finisce e meglio è.
    Si spera in una fine indolore, ma anche dover soffrire un po' alla fine è pur sempre una liberazione.
    Io ho 46 anni, una decina più di te.
    Spero che la mia fine sia vicina.

  • Ragazzi, se siete arrivati a questo punto saprete bene che la cosa più idiota da fare è vivere nella speranza di qualche cosa che dipende solo in minima parte da noi... purtroppo bisogna trovare la maniera di passare il tempo con le possibilità che abbiamo

  • Il rispetto per il dolore altrui è massimo, ci mancherebbe. Io parlo riferito a me stesso, quindi direi che non offendo nessuno e se qualcuno si sente offeso, può tranquillamente non leggere i miei messaggi, se non è in grado di accettare un diverso punto di vista.

    Anche a me fa soffrire quando gli altri mi sbattono in faccia il loro successo, ma non gliene faccio certo una colpa.

    Per quanto riguarda il discorso di buttare la vita nel c∙∙∙o, purtroppo ormai il danno è fatto e non c'è possibilità di tornare indietro. Qui si ragiona non su scelte, ma su quel poco che rimane, sull'unica possibilità di salvezza e di uscita che rimane. Tutto sommato, sperare non costa niente. Nel frattempo, purtroppo, prosegue questa vita di m∙∙∙a che non ha niente da offrire. Poi hanno voglia gli altri a dirmi che posso apprezzare di correre nel prato verde, o il cielo azzurro col sole o altre c∙∙∙∙e del genere.

    è terribile ed è tristissimo che una persona con dei figli e/o un lavoro e/o un compagno e/o o anche solo un gatto o anche dei soldi per fare un viaggio o una casa ecc... possa ammalarsi gravemente o stare male. Per queste persone sicuramente dispiace. Per gli altri, bisogna vedere loro individualmente come la pensano .. Io andando al sodo, morendo cosa ci perdo? Fatevi questa semplice domanda ..

  • Scusate ma siete voi che non volete capire. Un conto è voler morire e questo è assolutamente ammissibile, un altro è augurarsi una malattia devastante. Quest'ultima fattispecie, oltre a essere irrispettosa di chi soffre le pene dell'inferno è, scusate la crudezza, idiota.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Si parla tanto di quando la vita è indegna di essere vissuta tanto da giustificare la sua interruzione... ma direi che non rientri fra quei casi, almeno da quello che ho potuto leggere hai una vita simile alla mia, per cui neanche in Olanda o Svizzera (dove danno l'eutanasia ai vecchi depressi...) ti ascolterebbero.
    Tu ritieni la tua vita indegna di essere vissuta. Perché questo? Perché, come me, hai dei desideri insoddisfatti che ti causano una sofferenza continua. Non attribuisci alcuna importanza a quello che hai (penso tu possa vedere e sentire, muoverti regolarmente, mangiare tutti i giorni ecc.) mentre dai la massima importanza ai desideri insoddisfatti (il sesso, il lavoro, la posizione sociale ecc.). Purtroppo tutto questo è legittimo, perché è nella natura dell'uomo, una volta soddisfatti i propri desideri, desiderare sempre di più. Potresti domani trovare la ragazza dei tuoi sogni, venire ricambiato, andarci a letto anche due volte al giorno e scoprire che vuoi morire lo stesso, perché ci saranno mille altre cose che vorrai e che non avrai.
    Allora reagisci come faccio sempre io, con il rimedio più facile: la tristezza. Ti sei mai chiesto a cosa serve la tristezza? Ha una bella funzione: serve a comunicare agli altri che sei in difficoltà, e che hai bisogno di aiuto e consolazione (a proposito di insulsi filmetti, lo hai visto "inside out"?). È una sensazione piacevole ed è il motivo per cui forum come questo esistono. Alla lunga però diventa come una droga, non ne puoi fare a meno, e passi la tua vita a lamentarti, lamentarti, lamentarti, perché il piacere della tua vita diventa sentirsi dire "poverino" e farsi coccolare dagli altri. Ma come tutte le droghe alla lunga non basta più, lo vedi che vuoi rassicurazioni sempre più grandi, parti lamentandoti che le donne non ti vogliono e arrivi a dire che sei l'uomo più sfortunato del mondo e non dovevi nascere. E allora gli altri non vengono più sempre dietro alle tue richieste e tu diventi aggressivo, arrabbiato e allontani tutti, perché hai bisogno di confermare a te stesso che sei il peggiore del mondo e continuare a crogiolarti nel tuo dolore. È così che ho sprecato tutta la mia giovinezza.
    Purtroppo, l'unica maniera per non avere desideri insoddisfatti... è non avere desideri. Non sto dicendo che devi smettere di cercare una ragazza e simili, ma di cominciare a pensare che anche se non la trovi non è la fine del mondo, puoi vivere bene lo stesso. Cercare di trovare cose piacevoli nella vita che hai adesso, o porti obiettivi che pensi che per te siano raggiungibili. Se vai a frequentare una palestra e ti poni come obiettivo di diventare mister olimpia resterai deluso, se invece ti imponi "il mese prossimo correrò un km di più, o solleverò 5 chili più di quanto faccio oggi" probabilmente ce la farai e accumulerai una serie di soddisfazioni che ti faranno stare meglio. E questo per tutte le altre cose della vita.
    Però, siccome in te vedo molti tratti del mio carattere, penso che tu sia finito in una spirale di pensieri che si autoalimenta e che è molto difficile da spezzare senza un aiuto esterno. Ora infatti mi manderai aff∙∙∙∙lo, dirai che non capisco il tuo dolore e continuerai esattamente come prima. E allora ritiro tutto e ti dico anch'io "poverino, che sfiga". Scusa per la perdita di tempo.

  • Mah in realtà non ho mai mandato a fan... nessuno, e non ho mai parlato di incomprensione del dolore ecc.. il mio discorso è molto più semplice, molto molto più semplice, oggettivo, razionale e in fin dei conti assolutamente inattaccabile.

    Qui il problema non sono i desideri insoddisfatti, ma i bisogni primari di vita non raggiungibili. Incombe - appunto - una tragedia su di me che può essere l'umiliazione di non avere una mia famiglia e una mia casa, o peggio non avere una casa e di che mangiare. Quindi qui non si tratta di morire perché si è tristi (non ho mai parlato di eutanasia e sono anche contrario), ma si tratta di sperare in una malattia semplicemente come via d'uscita da una situazione catastrofica e che sta per prendere una piega ancora peggiore.

    Ammalarsi è sicuramente un problema per chi ha qualcosa da perdere: ha una moglie/marito o un compagno, ha dei figli, o un lavoro remunerativo, magari un cane, una bella casa, forse anche una seconda casa al mare, una macchina ecc.. insomma, muore e si perde delle cose. Ma io cosa perdo? Io evito solo cose negative.

    Tutto il resto sono parole .. per carità belle, fanno piacere, riempono il tempo, mettono in moto la testa, creano un dibattito .. siamo sempre tutti convinti che i discorsi che terminano con opinioni dissidenti tra loro siano inutili, invece hanno comunque una loro funzione.

    Il problema del mio discorso è che è semplice, logico, inattaccabile.

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