Andarsene prima che sia troppo tardi

Dolciotto, non posso esprimere pareri ben calibrati sulla tua situazione, ma dai l'impressione di una persona capace e piena di buona volontà. La tua sofferenza è comune a tantissime persone, purtroppo, e spero sinceramente che tu possa trovare nel tuo sconforto e nella tua rabbia non la rassegnazione ma quella forza brutale e cieca che ci porta a grandi sforzi e altrettanti risultati. Nel tuo caso, spero tu possa giocarti bene i tuoi curricula e candidarti a tutte le offerte di lavoro che possono riguardare il tuo profilo, magari "barando" un poco sul CV e, magari, tentando anche fuori.

Sei per noi una scommessa vincente, ma è un gioco - faticoso - che puoi fare solo tu.

Per quel che vale, trovi in ognuno di noi un piccolo sostegno.

Dolciotto mi sento piuttosto d'accordo con te.
Anche io non ho nulla, finora andava discretamente il guadagno a lavoro, ora neanche quello, si sono inventati che dobbiamo restituire indietro un sacco di soldi che non ci sarebbero spettati, secondo loro.
Niente fidanzata, niente figli, vivo coi miei genitori che stanno sempre peggio e di anni ne ho 46. Sarebbe ora di finirla veramente.

Dolciotto....hai mai assistito qualcuno che muore di cancro? io purtroppo si

Ciao Dolciotto. Niente giudizi, niente indignazione... solo tristezza nel leggere quanto scrivi. Sperare di ammalarsi di una brutta malattia per porre fine alle proprie sofferenze e alla propria vita mi rende triste perché, anche se di brevissimo passaggio, ho avuto anch'io quei pensieri..Ma subito li ho voluti allontanare,perché ho voluto aggrapparmi alla vita, ad una speranza che secondo me è sempre presente in ognuno di noi.. E ringrazio Dio , che sto bene di salute e posso ancora lottare per un futuro più sereno a livello psicologico, cosa che una brutta malattia mi renderebbe più difficile.
Un abbraccio

Magari una brutta e lunga malattia no.
Devi sperare in un infarto, dopodiché se hai fortuna può subentrare una fibrillazione ventricolare che ti darà si e no due minuti di vita.

Per favore però non citare certe malattie, chi ne ha avuto esperienza diretta potrebbe infastidirsi per come tratti l'argomento.
Grazie

Questo thread mi ricorda un po' il personaggio di Silvio Orlando nella stanza del figlio. Andava dallo psicologo a ripetere sempre che voleva una malattia che ponesse fine alla sua vita, quando poi si ammala veramente non fa che ripetere che ha paura di morire e gli è tornata una gran voglia di vivere (e allora lo psicologo, che ha appena vissuto la morte del figlio, lo scarica).