adattarsi al lavoro

  • Se le cose stanno così
    sei già vittima di mobbing
    un capo non te ne dice "di tutti i colori". Può essere sgarbato o poco disponibile ma non penso che ti insulti o faccia chissà cosa
    Perché altrimenti sarebbe mobbing.


    Sai che io sono sempre dalla tua parte e mi fa piacere leggere i tuoi aggiornamenti
    Ma attenta a non cadere nella TUA trappola, cioè nell'esagerare le cose e renderle troppo drammatiche come è tipico del tuo carattere.

    Non te lo dico per andarti contro. Perché ti ho sempre appoggiata
    Ma per ridimensionare la cosa.

  • Insultati non mi insulta pubblicamente anche se capisco da sguardi e battutine. ..ma tra lui e i colleghi credo che me ne dicano di tutti i colori.
    Ma la cosa che mi fa rabbia non e questo ma sono i risvolti delle mie azioni. Più cerco di uscire e affrontare le situazioni e più mi viene voglia di ritornarci nel mio buio...perché il mondo fa schifo.
    Insomma questa volta sono 2 settimane...ma le prossime? Quante volte dovrò sentirmi così? Io ci tengo alla mia salute e autostima che è già autodistruttiva di suo...se poi ci si mettono le conferme altrui...rischio di non avere mai un briciolo di serenità....o peggio ricadere sempre nello stesso baratro.

  • Stavo parlando con mia mamma al telefono e le ho spiegato per filo e per segno cosa non va. È preoccupata (forse non aveva ben compreso la situazione ma non sa come aiutarmi...stavamo pensando di fare qualche altro accertamento ma non sappiamo a chi rivolgerci...

  • Io ragazze sono come voi..ho una vita tranquilla e abbastanza normale ma nel lavoro sono un disastro,insicura fino al midollo e la vedo come una montagna insormontabile trovarmi bene al lavoro..a volte penso che non sia normale questa cosa..mi fa piacere leggervi!

    "Se essere una guerriera significa usare la violenza, io non voglio più esserlo. Ho capito che le guerre non risolvono mai i dissidi,al contrario lottare è una cosa inutile, cerchiamo invece di comprenderci."

  • bhe serenity un conto è essere insicuri (che quello siamo in molti), un conto è sbagliare la mansione quasi sempre molto facile perchè sei nel panico o non reggi lo stress.
    credo che ci sia differenza.
    comuque tra qualche settimana avrò la visita con la psichiatra e proverò a farmi prescrivere qualcosa. chissà magari vedendo che i sintomi si attenueranno(ci vorrà qualche mese imamgino), sarà più facile gestire tutto.

  • Mi trovo in una situazione simile alla tua (parlo di insicurezze, paura di sbagliare e disinteresse nel proprio lavoro). E sono in cura da uno psichiatra/psicologo da 9 anni sia in psicoterapia che tramite farmaci

    Un po' i farmaci aiutano ma il vero cambiamento (quello che io non sono ancora riuscito a fare) avviene solo dentro di te se ci riesci

    E comunque non ti aspettare miracoli nell'arco di qualche giorno: anche gli stessi farmaci necessitano di molte settimane

  • E' "confortante" leggere di altre persone che hanno provato la stessa ansia che provo io da un po' di tempo, ho iniziato a lavorare nel 2011 ma sempre in maniera discontinua, anche perché mi sono scelta un settore sfigato (il turismo) perciò nella mia zona riesci a lavorare solo 5/6 mesi l'anno. Ho lasciato tanti lavori perché non mi sono trovata bene o perché mi sono trovata talmente male da avere attacchi di panico sul lavoro, dovermi inventare scuse per andarmene perché dire cosa veramente stessi affrontando lo consideravo impossibile alla loro comprensione.

    Ho avuto ansia sia anticipatoria che a lavoro iniziato, paura di non essere abbastanza, di non essere abbastanza brava in quel lavoro, le 4 stagioni che sono riuscita a portare a termine ero imbottita di seroquel, per cui riuscivo a sostenere un sacco di stress in maniera chimica diciamo.

    Il mio problema non è che non mi chiamano, uno o due colloqui prima o poi li strappo quasi sempre, qualche competenza la ho, il problema sono semplicemente io che non riesco ad adattarmi all'ambiente lavorativo e lo stress che ne comporta.

    Adesso mi ritrovo con lo stesso identico problema dell'anno scorso, aver lasciato controvoglia la possibilità di lavorare quest'estate per quest'ansia tremenda che mi attanaglia negli ultimi mesi.

    Sono convinta che comunque il lavoro grosso lo si debba fare dentro di sé, perché tanto se si spera che siano gli altri a cambiare, non si conclude nulla, bisogna imparare a valorizzarsi per le competenze che si hanno, affrontare sfide anche con l'aiuto di psicoterapia e psichiatra, ma cercare una via, poi beh se non si ha problemi di soldi e ci si può permettere di non lavorare, allora è un altro discorso.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Ho perso il mio lavoro 13

      • Alpaca99
    2. Risposte
      13
      Visualizzazioni
      395
      13
    3. Andre73

    1. Pensione ancora lontana 12

      • cuphead
    2. Risposte
      12
      Visualizzazioni
      333
      12
    3. LeggeraMente

    1. Diario condiviso della giornata lavorativa 1.4k

      • Saritta
    2. Risposte
      1.4k
      Visualizzazioni
      61k
      1.4k
    3. Saritta

    1. Periodo lavorativo molto difficile 37

      • Zeta Reticuli
    2. Risposte
      37
      Visualizzazioni
      2.1k
      37
    3. Zeta Reticuli

    1. Atteggiamento strano di una collega 14

      • Tanja
    2. Risposte
      14
      Visualizzazioni
      624
      14
    3. Crisantema

    1. Mi sento in gabbia sul lavoro 2

      • Flavio10
    2. Risposte
      2
      Visualizzazioni
      224
      2
    3. Flavio10