Quando fai le cose hai sempre poco tempo.
Il tempo non basta mai quando fai le cose e, l'alternativa, nella testa di quelli che fanno le cose, è tra il fare le cose e il fare ancora più cose.
Farne meno o non farne affatto non è contemplato nella testa di chi si fa travolgere dal flusso delle cose.
Quindi a questo punto mi chiedo due cose, anzi, tre.
Perchè fare le cose è così importante ? Com'è possibile che valga di più della nostra vita ?
Com'è possibile che questo sia considerato normale ?
Alle volte c'è il bisogno di esprimerle certe cose
Quando fai le cose
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Sono le cose che ci identificano..in una conversazione normale con un conoscente,la domanda successiva al "come stai?" è il "cosa fai adesso,studi o lavori?".Le cose ci identificano più della personalità.Quelle che possediamo o quelle che abbiamo fatto o che siamo in procinto di fare o tutte e 3.
Come si fa a liberarsene?Sono d'accordo con te ma non c'è un modo per uscirne,è tutto costruito troppo bene. -
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Quando fai le cose hai sempre poco tempo.
Il tempo non basta mai quando fai le cose e, l'alternativa, nella testa di quelli che fanno le cose, è tra il fare le cose e il fare ancora più cose.
Farne meno o non farne affatto non è contemplato nella testa di chi si fa travolgere dal flusso delle cose.
Quindi a questo punto mi chiedo due cose, anzi, tre.
Perchè fare le cose è così importante ? Com'è possibile che valga di più della nostra vita ?
Com'è possibile che questo sia considerato normale ?
Alle volte c'è il bisogno di esprimerle certe coseeh si
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una volta qualcuno chiese in giro "cosa fai?" le domande che ha ben espresso Bwindy:
io ho riflettuto molto su queste affermazioni e risposte...
esemplifico con il mestiere della parrucchiera:
a- faccio (di lavoro/mestiere)la parrucchiera
b- sono una parrucchiera
molti si identificano nella professione, nel fare cose quindi.
aggiungerei anche altre cose...ma forse già questo aiuta molto a capire la situazione. -
Siamo esseri intelligenti con un corpo che deve restare efficiente per non ammalarsi. Non siamo fatti per passare il tempo in ozio, ma per pensare e "fare cose". Sta a noi scegliere che cosa fare, non farci travolgere dal mito dell'efficienza. Tenerci i nostri spazi. Dire qualche "no".
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Dire qualche "no"
Dire qualche no, giusto.
Io di mestiere faccio questo, quindi sono il mio ruolo, non un essere umano che per qualche ora, di mestiere, si occupa di qualcosa.
Anche il linguaggio non ci aiuta.
Se uno studia per fare il perito per tutta la vita sarà costretto a dire "io sono perito" pensa che sfiga.
Sei morto anche se sei vivo, sei un ruolo anziché un essere umano.
Sei una inutile etichetta, questo credi quando pensi di sapere tutto e non sai nemmeno chi sei davvero.
Tristezza
Abbasso le etichette -
Le etichette pesano solo a chi non ne ha una buona cucita addosso, e la fuori c'è la gara per avere la migliore possibile, il prezzo da pagare è lo smarrire se stessi, ma del resto nemmeno io, che ho un'etichetta da perdente, so chi sono. Credo che la differenza stia nel fatto che io sono conscio di tutto ciò, mentre quelli che gareggiano ancora no, si lasciano trasportare dalla corrente.
Sei un ruolo, sei un numero, sei un conto in banca, sei i vestiti che indossi e la macchina che guidi.
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