Voi li mostrate i vostri sentimenti?

  • Sì,è una domanda piuttosto vaga....quello che volevo chiedere è se fate il possibile per evitare di mostrare cosa provate in situazioni in cui vi sentite potenzialmente vulnerabili.
    Le situazioni possono essere le più disparate,porto esempi personali.Una volta,parlando di omosessualità in classe,al liceo,in un ambiente bigotto,tipico stereotipo del liceo classico fighetto,un idiota salta su e dice che alla fine "la Chiesa non li respinge,ma sostiene la possibilità che chi vuole può farsi curare"..a quel punto ero al limite,la razionalità era insufficiente per intavolare qualsiasi dibattito,ero solo schiumante di rabbia,e non avendo la forza d'animo per fare finta di niente,sono scoppiata a piangere singhiozzando.Ovviamente erano tutti allibiti.

    Altra situazione:sono arrabbiata con una persona che mi trascura ma io voglio evitare che lui veda quanto ci tengo a lui...quindi anzi che passare per quella con le paranoie,evito di parlare di ciò che mi dà fastidio nel suo comportamento,oltre che dei sentimenti che sto iniziando a provare per lui.

    Insomma,essere arrabbiati ma volersi mostrare forti e indifferenti,essere tristi ma non volersi mostrare deboli e vulnerabili,essere al settimo cielo ma non voler sembrare esagerati...capita sempre,a tutti.
    Mi chiedo se non fare il minimo sforzo per cercare di non lasciar trasparire troppo sia egoistico.Alla fine io potrei anche mostrare i miei sentimenti...ma siccome sono io a provarli e non qualcun altro,per avere la certezza di non essere fraintesa dovrei spiegare,argomentare...utilizzare una modalità che è su un piano diverso rispetto al sentimento.Insomma,da un lato non trattenersi e pretendere che gli altri capiscano è da egoisti,ma il non lasciare trasparire nulla per contro può portare a una chiusura su sé stessi (per la serie "nessuno può capirmi,solo io so cosa sto passando"),che genera ancora più mancanza di empatia...diventa quasi un delirio narcisistico.Trovare l'equilibrio è possibile?

    Io non credo.Vado a momenti...a volte poi mi chiedo:ma importa davvero che l'altro capisca cosa provo? E se capisse qualcosa di diverso ma questo qualcosa "mettesse le cose in equilibrio",non sarebbe meglio lasciare credere a tutti di aver capito l'altro pur non avendo capito nulla,se funziona?

    Mi scuso per i giochi di parole...è una domanda che fatico a formulare in modo secco.

    There is a crack in everything That’s how the light gets in.

  • se dall'altra parte hai una persona che ha imparato a riconoscere i sentimenti e le emozioni, non puoi nasconderli perché il tuo corpo parla.
    a prescindere dalle lacrime di rabbia che sono molto evidenti (sicuramente però tanti non avranno capito) avrai mandato mille segnali ai tuoi interlocutori che dicevano chiaramente "sto per scoppiare".

    ci sono due aspetti che secondo me sono molto importanti e rendono la tua riflessione molto interessante: da un lato c'è tutto il lavoro di introspezione, quel lavoro che ti fa capire come reagisci a determinati stimoli e di conseguenza ti consente di imparare a gestire meglio le differenti situazioni e dall'altro la grande possibilità che ti è concessa di migliorare la comunicazione con chi ti sta di fronte.

    ci sono reazioni che non puoi evitare del tutto, le puoi solo gestire. la rabbia davanti all'ottusità del tuo compagno è la classica reazione dell'amigdala. per quanto sia banale puoi ricomporti ed evitare di avere una reazione sproporzionata, prendendoti tempo, respirando profondamente oppure se sei attaccata personalmente, ripetendo lentamente ciò che il tuo interlocutore ti ha appena detto. sulla prosecuzione della conversazione puoi decidere: se hai tempo e voglia di discutere, potrai farlo, sennò farai a meno. questa "gestione" risolve in parte il problema di ciò che vuoi trasmettere all'altro. imparando a gestire puoi scegliere la coerenza o meno.

    la comunicazione è molto più di quanto diciamo e lo è in tutte le direzioni. così troverai nel mondo così come su questo forum persone che si proclama e descrivono per esempio. dolci, sensibili, simpatici, empatici, tristi o equilibrati ma se poi le osservi comunicano tutt'altro ma non dolcezza, sensibilità, simpatia, empatia, tristezza o equilibrio...e non ne sono nemmeno consapevoli. spesso credono di essere assolutamente coerenti.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Citazione

    volevo chiedere è se fate il possibile per evitare di mostrare cosa provate in situazioni in cui vi sentite potenzialmente vulnerabili

    dipende dalle situazioni, se mi trovo con persone con cui mi trovo bene, con cui sono in confidenza, allora mostro cosa provo...altrimenti non sono me stesso

    Citazione

    Una volta,parlando di omosessualità in classe,al liceo,in un ambiente bigotto,tipico stereotipo del liceo classico fighetto,un idiota salta su e dice che alla fine "la Chiesa non li respinge,ma sostiene la possibilità che chi vuole può farsi curare"..a quel punto ero al limite,la razionalità era insufficiente per intavolare qualsiasi dibattito,ero solo schiumante di rabbia,e non avendo la forza d'animo per fare finta di niente,sono scoppiata a piangere singhiozzando.Ovviamente erano tutti allibiti.

    In questa situazione avrei sostenuto il dibattito senza problemi, non ho difficoltà ad affrontare argomenti "neutri"...i problemi vengono se devo parlare di me

    Citazione

    Altra situazione:sono arrabbiata con una persona che mi trascura ma io voglio evitare che lui veda quanto ci tengo a lui...quindi anzi che passare per quella con le paranoie,evito di parlare di ciò che mi dà fastidio nel suo comportamento,oltre che dei sentimenti che sto iniziando a provare per lui.

    eh, comprensibile...spesso teniamo a mostrare una buona immagine, si ha paura di perdere chi ci conosceva con la finta immagine

    Citazione

    Mi chiedo se non fare il minimo sforzo per cercare di non lasciar trasparire troppo sia egoistico

    io non penso sia egoistico, perché ti danneggia...cioè è egoistico nel senso che rafforza l'Ego...ma quel che conta non è mostrare di essere in un certo modo, ma accettarsi come si è

    Citazione

    Alla fine io potrei anche mostrare i miei sentimenti...ma siccome sono io a provarli e non qualcun altro,per avere la certezza di non essere fraintesa dovrei spiegare,argomentare...utilizzare una modalità che è su un piano diverso rispetto al sentimento.

    certo

    Citazione

    Insomma,da un lato non trattenersi e pretendere che gli altri capiscano è da egoisti,ma il non lasciare trasparire nulla per contro può portare a una chiusura su sé stessi (per la serie "nessuno può capirmi,solo io so cosa sto passando"),che genera ancora più mancanza di empatia...diventa quasi un delirio narcisistico.Trovare l'equilibrio è possibile?

    Bisognerebbe non trattenersi e non pretendere che gli altri capiscano

    Mostrare solo chi siamo davvero...ma senza pretendere che gli altri ci vedano per come siamo, è una cosa che non dipende da noi, e dunque non dobbiamo attaccarci ad essa

    Citazione

    a volte poi mi chiedo:ma importa davvero che l'altro capisca cosa provo?

    secondo me è importantissimo: la prima cosa da fare è esprimere ciò che si prova, altrimenti l'altro non può capire...poi tanti non capiranno ugualmente, ma qualcuno che capisce si può trovare...i tuoi amici ti capiscono?

    Citazione

    non sarebbe meglio lasciare credere a tutti di aver capito l'altro pur non avendo capito nulla,se funziona?

    Per me è no. :D

    Citazione

    nessuno può capirmi,solo io so cosa sto passando

    Nasci, studi, e vai a lavorare, per comprare quello che non hai, e così ti scordi che sei vivo.

  • quello che volevo chiedere è se fate il possibile per evitare di mostrare cosa provate in situazioni in cui vi sentite potenzialmente vulnerabili.

    Personalmente ci riesco proprio, e anche senza troppa fatica.

    Traumi del passato hanno ristrutturato alcuni dei miei modi di pormi, lo studio del comportamento umano e della mimica e di altre doti comunicative ha fatto il resto.

    Sono tendenzialmente impermeabile anche quando non vorrei.

    se dall'altra parte hai una persona che ha imparato a riconoscere i sentimenti e le emozioni, non puoi nasconderli perché il tuo corpo parla.

    E in effetti la mia "pokerface" regge solo fino a quando non incontro qualcuno come me.
    In quel caso una buona parte di quel che nascondo (prevalentemente involontariamente) viene comunque carpita dall'altro.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Sì,infatti anche io credo di comunicare inconsapevolmente altro rispetto a ciò che provo,mi trovo a essere incoerente con le mie stesse aspettative.Ma per quanto riguarda la sfera di ciò che si può controllare,di ciò che si può scegliere di dire o non dire,su quello mi piacerebbe avere pieno controllo.

    Come hai detto devo imparare a ricompormi...in quel caso particolare per esempio sicuramente avrei evitato una situazione imbarazzante anche a posteriori e avrei evitato di piangere,cosa che non ha sicuramente influito sull'idiozia di quel ragazzo.
    Quello che vorrei davvero,è fare la "poker face",come dice bruce :D
    Ma sicuramente anche imparare a conoscere meglio il proprio corpo,e il proprio modo di esprimere le emozioni con il corpo,sarebbe una grande conquista.

    There is a crack in everything That’s how the light gets in.

  • Bruce
    Quindi la tua "poker face" ora ti viene naturale...
    Ecco,io vorrei essere impermeabile...so che non lo sarò mai,sono costitutivamente emotiva...e sono anche migliorata.Però a volte vorrei davvero esserlo,avere il pieno controllo (o quasi) su cosa poter mostrare e cosa no.Penso di poter migliorare con l'esperienza,ma non credo di potermela realmente "costruire"...credo serva anche una certa forma mentis,insomma.

    Purple Haze
    Sicuramente per quanto riguarda le persone con le quali si instaura (o si vuole instaurare) un rapporto autentico (ma anche lì,dipende.Magari mostrando certi lati di te ti precludi di poter conoscere meglio una persona perché questa non ha le basi per inquadrare quegli aspetti specifici nel contesto del tuo modo di essere,ma vabè :D ),dalle quali si decide di farsi pienamente conoscere,è giusto,se non consigliabile,non simulare o non mostrarsi per quello che non si è.Ma il più delle volte non si tratta di interagire in positivo,ma in negativo.Cosa NON fare,non cosa fare.Per spiegarmi meglio: il vedere piangere una persona lo considero qualcosa di estremamente intimo,privato...dopo aver visto piangere una persona,almeno per come la vivo io,sento di sapere più cose di lei,ho visto un lato di lei che normalmente è invisibile,l'ho colta in un momento di crisi e di vulnerabilità.Ora,avrei fatto volentieri a meno di piangere davanti a tutti:l'avrei fatto davanti al mio più caro amico,e non mi sarei preoccupata del suo giudizio.Io ho visto piangere lui,lui ha visto piangere me.Non ho bisogno di celarmi con lui.Ma quando è chiaro che non hai interesse a mostrarti vulnerabile,perché dovresti farlo?

    Era un esempio,ma si può riferire ad altri sentimenti.Non è questione di volersi mostrare forti e tutti d'un pezzo,narcisisticamente.E' ovvio che tutti piangono,ma non tutti hanno voglia di condividerlo indistintamente con tutti:serve un filtro.

    There is a crack in everything That’s how the light gets in.

  • Citazione

    Sicuramente per quanto riguarda le persone con le quali si instaura (o si vuole instaurare) un rapporto autentico, dalle quali si decide di farsi pienamente conoscere,è giusto,se non consigliabile,non simulare o non mostrarsi per quello che non si è.

    quindi anche qua è consigliabile?

    Citazione

    Altra situazione:sono arrabbiata con una persona che mi trascura ma io voglio evitare che lui veda quanto ci tengo a lui...quindi anzi che passare per quella con le paranoie,evito di parlare di ciò che mi dà fastidio nel suo comportamento,oltre che dei sentimenti che sto iniziando a provare per lui.

    o no? :D

    Citazione

    Ma quando è chiaro che non hai interesse a mostrarti vulnerabile,perché dovresti farlo?

    Perché indossare una maschera implica uno sforzo mentale che è evitabile...tu dici

    Citazione

    l'avrei fatto davanti al mio più caro amico,e non mi sarei preoccupata del suo giudizio.

    : non preoccuparti del giudizio di nessuno e risolvi il problema...per me sarebbe bellissimo essere vulnerabili e non vergognarsene...vorrei essere più simile a te, io spesso ho la poker face, ma non la voglio

    Nasci, studi, e vai a lavorare, per comprare quello che non hai, e così ti scordi che sei vivo.

  • sicuramente anche imparare a conoscere meglio il proprio corpo,e il proprio modo di esprimere le emozioni con il corpo,sarebbe una grande conquista.

    In effetti si.
    Anche perché la maggior parte delle persone sbaglia e tende a dare un'immagine diversa da quella che crede.

    I più "azzeccati" sono gli spontanei, ma quelli spesso vengono compatiti o sopportati, che non sono proprio 2 tipi di considerazione ottimale.

    La comunicazione umana è fatta di convenzioni sociali e simulazioni più o meno impostate. Saperle padroneggiare permette di comunicare efficacemente. Sempre nel "saperle padroneggiare" c'è anche il nascondere un sentimento, se non addirittura mostrarne un altro.

    Personalmente ho fatto molta pratica trovandomi spesso a parlare a un gruppo di persone.
    La prima cosa che un oratore deve saper fare è proprio la "poker face" in relazione ai suoi problemi personali che NON devono assolutamente trasparire.
    Se stai insegnando qualcosa a qualcuno e questi ti percepisce con "problemi umani": perdi quasi completamente l'autorevolezza.
    Quando mi è capitato di non sentirmela, di avere preoccupazioni troppo grandi: ho saltato la sessione.

    Quindi la tua "poker face" ora ti viene naturale...

    Si.

    Ecco,io vorrei essere impermeabile...so che non lo sarò mai,sono costitutivamente emotiva...e sono anche migliorata.Però a volte vorrei davvero esserlo,avere il pieno controllo (o quasi) su cosa poter mostrare e cosa no.Penso di poter migliorare con l'esperienza,ma non credo di potermela realmente "costruire"...credo serva anche una certa forma mentis,insomma.

    Già, ma a me viene normale perché ho subito traumi e per tornare tra i "normali" devi fingere di essere insignificante come loro.

    Diciamo che è bello saperlo fare, ma non è bello come lo si impara tipicamente.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • poker face

    è una semplice illusione
    oppure
    una frottola che ci si racconta

    No, no: esiste, è fattibile e in taluni soggetti sorge addirittura spontanea come meccanismo di difesa (mimetizzazione).

    Ovviamente funziona meglio con "i normali", quelli che in gergo si dice non siano mai stati realmente "vittime" e quindi non hanno dentro di loro gli strumenti per decodificare un comportamento a tal punto fuori dalla norma.

    Io ci riesco alla grande. E non a caso sono diventato giocatore di poker.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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