non so dove iniziare,forse è una cosa che accomuna tutti il sentirsi un pesce fuor d'acqua in una famiglia che a volte,ha ben poco di famigliare..ho 30 anni e sono borderline,mi sento un estranea in famiglia,conosco i miei pensieri,a volte ho delle visioni che mi riportano ad altre realtà,leggo molto e sono molto curiosa di tutto ma essendo le persone che mi circondano poco interessate e curiose della vita in genere,mi ritrovo a dover fingere,mi devo limitare molto perchè se vado oltre c'è il timore di venir fraintesa o giudicata insana di mente.mia madre negli ultimi anni è cambiata molto e ciò m fa soffrire,oltretutto non riconosce il mio essere "diversa"nonostante gli abbiano detto che avere una figlia borderline non è come avere una figlia qualsiai,eppure non mi sento speciale ma un rifiuto della società,così la mia famiglia mi fa sentire,quelle attenzioni di cui tanto avevo bisogno sono morte al solo pensarle;la fonte primaria d'ispirazione infantile è svanita,lasciando il posto a una macchina che parla per frasi stereotipate,che fa e strafà ma non ascolta quando le parlo...si è creato questo muro di distacco e siccome era l'unica con cui potermi sfogare mi manca molto...la detesto perchè è ignorante e stupida a volte,sembra non abbia un intelligenza propria ma un chip, mi sento in colpa a pensare queste cose ma ciò crea una gran rabbia in me...dovrei lasciar perdere visto che ho una bimba di 8 mesi e farmi la mia vita,vero da fuori sembra così facile,ma non lo è,temo di diventare come lei e come il branco d parenti frivoli e stolti che pensano solo a lavorare,soldi,sport dei figli e dove andare in vacanza,odio questo,e tremo al pensiero di vivere una vita in questi termini...

detesto i miei famigliari perchè essendo trogloditi mi costringono a portare una maschera
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..dovrei lasciar perdere visto che ho una bimba di 8 mesi e farmi la mia vita,
Appunto.
,temo di diventare come lei e come il branco d parenti frivoli e stolti che pensano solo a lavorare,soldi,sport dei figli e dove andare in vacanza,odio questo,e tremo al pensiero di vivere una vita in questi termini...
Se non ti piacciono i tuoi parenti non frequentarli.
Se non condividi il loro modo di pensare/fare, vedi di non commettere gli stessi errori. -
Ho 26 anni e mi sento esattamente come te, un estraneo in casa...
Potrei scrivere fiumi di parole su che cosa penso di loro, su come li vedo, su come mi hanno annullato e cercato di bruciare tutti i neuroni e l'entusiasmo con le loro falsità, la loro ipocrisia, ignoranza ed ARROGANZA, potrei lamentarmi ore sulla loro indifferenza e MANCANZA ASSOLUTA di empatia e di sensibilità nei miei confronti e sul fatto che ormai non provo più alcunché per loro... ma sarebbero tutte parole inutili, non li condanno, anche perché sono davvero persone limitate e inconsapevoli...penso solo di essere nato nel posto sbagliato, tutto qui, con quel che ne è conseguito e ne conseguirà per me...
Comunque, capisco esattamente come ti senti. -
beh per me è un sollievo già solo sapere che ci sono forme di vita nelle mie condizioni...è che ci si sente svuotati di energia tutto qui,mi dispiace che ti hanno fatto arrivare a un punto di non -amore nei loro confronti,io nonostante tutto provo ancora un bene figliale nei loro confronti,è incondizionato e proprio per questo mi fa rabbia,li disprezzo perchè sono limitati e rindondanti, non riesco a capire se sono così davvero o perchè non vogliono confrontarsi,è un dubbio che mi ossessiona,gli adulti dovrebbero sempre conservare il bambino che sono stati e per certi versi non crescere mai...
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Il mio non amore nei loro confronti deriva a sua volta dall'essere stato io non amato per primo fin dall'infanzia.
Purtroppo sono e sono stati dei genitori capaci solo di giudicare e di partorire pensieri malevoli, pigri e aridi emotivamente e intellettualmente, intrisi di un'ipocrisia bigotta e tipicamente cattolica che li fa apparire tanto delle belle persone all'occhio superficiale, ma non hanno altro che li muove nelle loro coscienze.
E' stato un processo lungo, ci sono stati tanti momenti in cui vedendomi in difficoltà non mi hanno aiutato, ma neanche ci hanno provato a starmi vicino e così mi sono sempre più distaccato emotivamente da loro... vabbè lasciamo stare, non li disprezzo, ma li ODIO per non avermi dato l'amore e le attenzioni di cui avrei avuto bisogno. -
...beh non posso fare altro che capire e capirti,è così che si muore,poco alla volta...
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