Desidero un cattivo

  • Cioè cerchi una specie di Frank Underwood, un lucido e spietato psicopatico in poche parole...fai bene a non dare ascolto a questa parte di te, tieniti caro il tuo compagno bonaccione :)

    Non conosco quel personaggio lì e nei film/telefilm non mi viene in mente nessuno che ricalchi esattamente quello che intendo io. Qualcosa di simile a Dexter, ma vagamente perché quello poi s'era troppo imborghesito, o forse meglio il fratello.

  • Perché non ci parli meglio di questi "nemici"?
    A quanto pare hanno una parte fondamentale nella tua vita. In realtà, ne parli ben poco. Però, sarebbe più facile ..per comprendere meglio di che tipo di dolore stiamo parlando.
    Con questo ultimo thread ti trovo al "limite". Non per quello che descrivi o vuoi, ma da quello che percepisco.
    Stranamente trovavo più "pacifico" il thread dove dichiaravi apertamente vendetta.

  • Perché non ci parli meglio di questi "nemici"?
    A quanto pare hanno una parte fondamentale nella tua vita. In realtà, ne parli ben poco. Però, sarebbe più facile ..per comprendere meglio di che tipo di dolore stiamo parlando.
    Con questo ultimo thread ti trovo al "limite". Non per quello che descrivi o vuoi, ma da quello che percepisco.
    Stranamente trovavo più "pacifico" il thread dove dichiaravi apertamente vendetta.

    A limite dell'esaurimento? Strano perchè ero più esasperata quando ho scritto l'altro thread, ma perchè avevo appena parlato con una persona che mi manda fuori dai gangheri. Adesso sono obbligatoriamente tranquilla, questo perchè devo stare concentrata su questioni pratiche lunghe e stressanti.

    Dei nemici non parlo di frequente, al massimo accenno , per vari motivi. Uno perchè se andassi a ruota libera diverrei logorroica e dubito fortemente che qualcuno abbia così tanto tempo e voglia per ascoltarmi. Due perchè per descrivere le situazioni dovrei riportare dinamiche, rapporti - anche di parentela - che mi lega(va)no a questi nemici, aneddoti specifici per farmi capire e temo che potrei essere scoperta. MAgari è solo una paranoia però se per caso accadesse, con tutte le cose che ho scritto contro parenti, psicologi, conoscenti ecc. sono tutte cose vere ma scomode per i diretti interessati che sicuramente me la farebbero pagare.

    Ma anche aggirando in qualche modo questi ostacoli, trovando un modo sintetico e privo di particolari per parlare di loro, so già per esperienza che le reazioni sarebbero di due tipi:

    1) chi non mi prende sul serio e mi dice che sono una bimbaminkia frustrata

    2) chi mi prende sul serio e mi dice che sono una pazza sulla via del non ritorno

    In entrambi i casi cosa avrei da guadagnarci ?

  • Citazione

    Quello che vorrei io è uno vendicativo, capace di compiere cattiverie
    senza farsi scrupoli, un complice per le mie vendette, un mastino da
    lanciare contro i miei nemici
    per farli a brandelli, uno capace di
    devastare gli altri con la stessa naturalezza con cui respira.

    La chiave del tuo messaggio, cara Sera, sta tutta nelle due righe che ho citato e, principalmente, nelle parti che ho evidenziato in grassetto.
    Ad una lettura superficiale, tu sembreresti una cattiva senza scrupoli, che vive per il gusto di fare male agli altri. Se così fosse, non parleresti di un vendicativo, bensì di un attaccabrighe; non parleresti di nemici, ma di persone più deboli.
    Leggendo il tuo messaggio fra le righe, mi sembri una persona che non accetta i torti che qualcuno (la vita? Altre persone? Chi lo sa?) le ha fatto subire e per i quali soffre tuttora; non mi sembri proprio una persona sadica.
    Sono probabilmente la persona meno adatta nel fare prediche ma, se me lo permetti, vorrei lasciarti un consiglio: porta pazienza. Come dicevano i cinesi: "Siediti sulla riva del fiume e aspetta: vedrai passare il cadavere del tuo peggior nemico!"

  • La chiave del tuo messaggio, cara Sera, sta tutta nelle due righe che ho citato e, principalmente, nelle parti che ho evidenziato in grassetto.
    Ad una lettura superficiale, tu sembreresti una cattiva senza scrupoli, che vive per il gusto di fare male agli altri. Se così fosse, non parleresti di un vendicativo, bensì di un attaccabrighe; non parleresti di nemici, ma di persone più deboli.
    Leggendo il tuo messaggio fra le righe, mi sembri una persona che non accetta i torti che qualcuno (la vita? Altre persone? Chi lo sa?) le ha fatto subire e per i quali soffre tuttora; non mi sembri proprio una persona sadica.
    Sono probabilmente la persona meno adatta nel fare prediche ma, se me lo permetti, vorrei lasciarti un consiglio: porta pazienza. Come dicevano i cinesi: "Siediti sulla riva del fiume e aspetta: vedrai passare il cadavere del tuo peggior nemico!"

    Sì il mio odio è mirato, non mi rifarei con chiunque, voglio colpire esattamente chi mi ha fatto del male in passato.

    Aspettare...l'ho fatto per anni, ancora, purtroppo, non faccio altro che aspettare per mancanza di alternative . All'inizio speravo fosse solo una questione di tempo, poi quelle persone avrebbero pagato per la loro cattiverie, per quello che hanno fatto a me e non solo. Quello che ho visto invece è che queste persone non hanno mai pagato, anzi le cose gli sono sempre andate di bene in meglio. Ho smesso di credere che la ruota gira e ho iniziato a pensare che se volevo giustizia avrei dovuto pensarci da me perché né la legge che teoricamente sarebbe dalla mia se solo valesse qualcosa, né la vita, né gli altri a cui fatti che hanno dimostrato ampiamente che razza di mostri fossero, mi avrebbero mai aiutata.

  • non ho letto tutto e mi scuso se forse dirò qualcosa di già detto
    ma credo che questo desiderio che hai sia del tutto legittimo nella misura in cui sei ancora piena di rabbia e rancore nei confronti di chi ti ha ferito in passato. questo "cattivo" potrebbe diventare tuo complice e fare da giustiziere insieme a te.

    quando la rabbia e il rancore riuscirai a superarli, elaborando ciò che è stato, dovresti riuscire a guardare i tuoi nemici con altri occhi.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Non so se riuscirò a superarli perché per riuscirci dovrei chiudere il cerchio con la vendetta, ho riflettuto e riflettuto e mi sono confrontata con altre persone che al 99% me la sconsigliavano, che la ritenevano sbagliata, immorale o pericolosa o inutile e mi sono messa in discussione, ho sperimentato le alternative che mi venivano proposte, di concentrarmi sul presente, sui miei obiettivi, sul non pensarci , indizzare la rabbia in altro modo e niente ha funzionato, anzi i momenti in cui cercavo di soffocare la mia voglia di vendetta erano quelli in cui poi toccavo il fondo e pensavo al suicidio...poi ripenso alla vendetta e mi torna un barlume di voglia di vivere , solo che poi mi sento SOLA perché se ne parlo iniziano le so,ite repliche che dovrei guardare avanti, che sono schiava del passato, il perdono e mi tocca pure tacere per non dover litigare di continuo,tenermi tutto dentro . Mi basterebbe una sola persona che mi capisse, ma mi capisse davvero, non che mi compatisse tipi povera matta ha sofferto troppo e non ci sta più con la testa

  • non è sbagliato cercare quello cattivo... ma forse quello che cerchi non è quello cattivo... secondo me ci sono due possibilità: o hai solo bisogno di un compagno di vendetta che non ha nulla a che vedere col tuo ragazzo (puoi stare serenamente col tuo ragazzo e farti aiutare nelle vendette dal tuo amico 'cattivo') ... oppure se questa ricerca sfocia anche nell'aspetto dell'attrazione fisica, sessuale ... allora vuol dire che il tuo ragazzo non ti 'prende' abbastanza .,,. forse questo lato oscuro a te serve anche per essere affascinata da un uomo.... ecco .,,. se è così' allora l'unico consiglio che sento di darti è solo di ricordare che la cattiveria è solo l'effetto di una vita dura ed infelice,..,e personalmente non ci trovo nulla di affascianante.... forse devi imparare che ci vuole molto piu' coraggio ad essere limpidi, trasparenti, onesti e diretti .,., che ad essere uno falso, misterioso, tenebroso ,.,. insomma tutte quelle che cose che purtroppo alla faccia di molte rende l'uomo affascinante ,..,.,

  • Non so se riuscirò a superarli perché per riuscirci dovrei chiudere il cerchio con la vendetta, ho riflettuto e riflettuto e mi sono confrontata con altre persone che al 99% me la sconsigliavano, che la ritenevano sbagliata, immorale o pericolosa o inutile e mi sono messa in discussione, ho sperimentato le alternative che mi venivano proposte, di concentrarmi sul presente, sui miei obiettivi, sul non pensarci , indizzare la rabbia in altro modo e niente ha funzionato, anzi i momenti in cui cercavo di soffocare la mia voglia di vendetta erano quelli in cui poi toccavo il fondo e pensavo al suicidio...poi ripenso alla vendetta e mi torna un barlume di voglia di vivere , solo che poi mi sento SOLA perché se ne parlo iniziano le so,ite repliche che dovrei guardare avanti, che sono schiava del passato, il perdono e mi tocca pure tacere per non dover litigare di continuo,tenermi tutto dentro . Mi basterebbe una sola persona che mi capisse, ma mi capisse davvero, non che mi compatisse tipi povera matta ha sofferto troppo e non ci sta più con la testa

    ci stai lavorando con la tua analista su questa cosa?

    non credo che ci siano solo queste possibile strade.
    un esempio del tutto "fuori" dal contesto e dalle esperienze personali (questo mi è venuto in mente perché sono rimasta impressionata dalle parole usate).
    hai mai pensato al destino del Tibet e dei tibetani, di come il Dalai Lama affronta il tentativo di distruzione del suo popolo e della loro cultura?
    credo che la voglia di vendetta è umana e legittima ma il fatto che non si vada in guerra...non è solo questione di etica o morale.
    a proposito...hai mai letto il libro "l'arte della guerra" di Sunzi? può essere molto interessante per le guerre personali

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

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