Ho trovato il coraggio di comunicare alla mia psico la mia paura...chi mi seguirà quando lei non ci sarà più? È anziana, sugli 80, non ha gravi problemi di salute, ma a questa età. ..Io non credo che riuscirò a terminare il mio percorso analitico con lei.
Lei è stata molto comprensiva e rassicurante, ha detto che potrei anche fare in tempo a terminarlo con lei e se così non fosse troverò di sicuro qualcun altro che mi porterà fino in fondo.
Ma io non ci credo...non credo che riuscirò a trovarne un 'altra così. Ho realizzato che stavo facendo un discorso molto egoista pensando alla mia analisi dopo la sua speriamo lontana morte e lei mi ha detto che è normale che io ci abbia pensato e che lei non ha problemi riguardo all'idea della morte, ma che una preoccupazione per il futuro dei suoi pazienti ce l'ha. Le ho chiesto se non avesse qualche collega di sua fiducia a cui affidarci, dato che ha anche insegnato in una scuola di specializzazione junghiana, magari qualche suo allievo. Lei mi ha risposto che l'unica sua allieva veramente in gamba si occupa solo di psicologia infnantile e che al massimo ce ne sarebbe un altra abbastanza portata per l'analisi ma che non è ancora pronta per un caso complesso come il mio. Gli altri non li può consigliare perchè sa che non hanno terminato il loro percorso analitico e dunque non potrebbero portare a termine quello dei pazienti.
Io sono alla disperazione, lo so che non dovrei pensarci e concentrarmi per sfruttare al meglio il tempo che le resta. Ma dopo? Io già sono rimasta scottata e si trattava di uno di 50 , poi vabbè ho avuto una brevissima esperienza con una più giovane sui 30 altro buco nell'acqua, come faccio a fidarmi delle vecchie e nuove leve? Adesso che so come lavora una vera psicoterapeuta non voglio certo buttare all'aria il mio duro lavoro con qualche cialtrone e purtroppo già a naso li vedo, egocentrici con la verità in tasca pure se sono studenti della triennale, ma figuriamoci siamo in Italia dove ognuno è un fenomeno. Sto anche valutando l'idea di fermarmi quando lei non ci sarà più, con i risultati che avrò raggiunto e le nevrosi irrisolte me le tengo, imparerò a conviverci , che ne dite? Io non me la sento più di rischiare ancora di trovarmi con qualche narcisista disumano che abbia più a cuore il suo ego che la mia guarigione.
quando la mia psicoterapeuta non ci sarà più. ..che farò?
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Almeno una in gamba l'hai trovata.
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Da quanto hai iniziato l'analisi?
Le tue paure di imbatterti in un incompetente sono motivate dal fatto che ne hai già trovati vari sulla tua strada..ok..ma ora sei seguita da lei,e vedo i tuoi timori sulla sua uscita di scena come un "mettere le mani avanti" un po' eccessivo...Ok,a 80 anni non ha più molti anni di carriera davanti,e questo sicuramente,almeno dal mio punto di vista,renderebbe sensato da parte sua non accettare più pazienti nuovi...questo sì.
Ma portare avanti quelli con cui ha già iniziato un percorso serenamente...non mi sembra impossibile.Potrebbe essere interessante forse,che pensaste insieme a questi tuoi timori sull'ipotetica morte dell'analista...magari,dico magari,ne potrebbe uscire fuori qualcosa. -
Il fine di una psicoterapia di qualsiasi tipo, è l'eutonomia. Ovvero non dipendere esclusivamente piu' da nessuno.
Un po' come liberarsi del cordone ombelicale dei genitori.
Se uno non ce la fa, ma si preoccupa se verrà a mancare il cordone, e non di aspetti pratici come casa, lavoro, soldi, tempo libero, amici e conoscenze, ecc. Vuol dire che non sta guarendo dalle sue piaghe, ma che fa di tutto per mantenerle aperte.
E questo è un sintomo della malattia o sofferenza, inadeguatezza, incapacità, insufficienza, inconsistenza, che non guarisce, ma si perpetua e diventa una personalità cronicizzata.
Si spera che trovi qualche messo di compensazione [tipo il peluche da abbracciare, o il gatto, o il cane. Esclusi bambini e mariti infermieri].
Diversamente si puo' sempre rompere gli schemi e andare a Samoa a pescare le sardine.... -
sensei e Ipazia: sì, sono stata fortunata, lei mi segue da 1 anno e mezzo , quasi 2 mi ha presa in terapia proprio per il rotto della cuffia, perché io ho insistito molto e altre ragioni che sarebbe lungo spiegare, comunque non ha proprio 80 anni, ho arrotondato per eccesso per non scrivere dati troppo precisi. Delle mie paure relative alla sua morte gli ho parlato solo questa volta e lei mi ha risposto ciò che ho scritto nel primo post, in fondo mi ha detto ciò che poteva e ciò che sperava per incoraggiarmi...poi ovvio che la durata del mio residuo percorso come quella della sua residua vita non possiamo prevederle, magari coincidono e il cerchio si chiude così, ma quando mai le cose mi vanno lisce...
faust tu come sempre vuoi rigirare i discorsi per sminuirne l'importanza e fare la tua solita paternale inutile. Certo che un percorso terapeutico mira all'autonomia , il discorso del cordone ombelicale non ha senso perché, se alludi al transfert figura genitoriale/psicoterapeuta, è una delle prime cose che si analizzano, ma del resto tu un'analisi non l'hai mai fatta quindi non puoi saperlo. Le mie preoccupazione derivano dalla consapevolezza di non aver ancora risolto tutte i miei problemi e lo so perché riconosco i sintomi, mentre altre cose le ho superate. E' normale che io aspiri alla guarigione completa o per questo sono una bambocciona che non si vuole staccare dalla psedo-mammà come tu vuoi insinuare? Tra parentesi dai miei veri genitori è un bel po' che mi sono staccata, vivo da sola da anni quindi ormai è un capitolo bello che chiuso. Le preoccupazione relative a lavoro e casa dopo dure lotte le sto risolvendo, altre cose ne ho parlato altrove quindi vuol dire che ci penso, magari sarebbe gradito verificare prima di sparare le cose a caso. Sarebbe anche gradito evitare di indicare sintomi leggendo un post in un forum, non lo dico per me che alle opinioni degli inesperti non do credito, ma nei forum girano anche persone influenzabili quindi sarebbe più corretto non entrare nel merito. Se rompere gli schemi significa andare ad aprire un chiosco a Bora Bora ...dai vabbè ciao -
faust tu come sempre vuoi rigirare i discorsi per sminuirne l'importanza e fare la tua solita paternale inutile.
Mi pare quello che stai facendo tu in questo momento. :punish:
CitazioneCerto che un percorso terapeutico mira all'autonomia , il discorso del cordone ombelicale non ha senso perché, se alludi al transfert figura genitoriale/psicoterapeuta, è una delle prime cose che si analizzano, ma del resto tu un'analisi non l'hai mai fatta quindi non puoi saperlo.
:ohno: Va be....l'importante è trovare una mamma chioccia o un angelo custode. Tutti abbiamo il nostro salvatore interiore
CitazioneLe mie preoccupazione derivano dalla consapevolezza di non aver ancora risolto tutte i miei problemi e lo so perché riconosco i sintomi, mentre altre cose le ho superate. E' normale che io aspiri alla guarigione completa o per questo sono una bambocciona che non si vuole staccare dalla psedo-mammà come tu vuoi insinuare? Tra parentesi dai miei veri genitori è un bel po' che mi sono staccata, vivo da sola da anni quindi ormai è un capitolo bello che chiuso.
CitazioneLe preoccupazione relative a lavoro e casa dopo dure lotte le sto risolvendo, altre cose ne ho parlato altrove quindi vuol dire che ci penso, magari sarebbe gradito verificare prima di sparare le cose a caso. Sarebbe anche gradito evitare di indicare sintomi leggendo un post in un forum,
Non ti è venuto in mente che il post poteva essere generalizzabile e non riguardare te in particolare? Evidentemente no. Domandati il perche'.
Citazionenon lo dico per me che alle opinioni degli inesperti non do credito, ma nei forum girano anche persone influenzabili quindi sarebbe più corretto non entrare nel merito.
E già. Siamo tutti inesperti. :-PP Meno quelli a cui la patente di esperto la dai tu.
CitazioneSe rompere gli schemi significa andare ad aprire un chiosco a Bora Bora ...dai vabbè ciao
PS Non sarebbe male cogliere l'ironia. Fa sempre comodo come antiacido. -
Va be....l'importante è trovare una mamma chioccia o un angelo custode. Tutti abbiamo il nostro salvatore interiore
Cosa vuoi mai, io sono un umile essere umano che conscio dei suoi limiti si rivolge ad un professionista che tu- chiediti il perché- svaluti a chioccia ecc. per risolvere i propri problemi psicologi. Purtroppo non appartengo al genere degli onnipotenti che si autodiagnostica il problema, se lo risolve e magari dopo il terzo giorno risorge anche.
Non ti è venuto in mente che il post poteva essere generalizzabile e non riguardare te in particolare? Evidentemente no. Domandati il perche'.
Quando apro un thread dove racconto una MIA esperienza presumo che la gente risponda a me. Chiaramente sbaglio: dovrei partire dal presupposto che chi risponde si stia rivolgendo che ne so, a suo cugino, al fantasma del Louvre o stia veicolando un messaggio di imprescindibile importanza all'umanità tutta.
Meno quelli a cui la patente di esperto la dai tu
Veramente la patente di esperto la danno i titoli di studio e l'esperienza lavorativa, infatti persino il regolamento del forum impone di indicare nome, cognome e iscrizione all'albo per chi vuol dare pareri a stampo professionale.
Non sarebbe male cogliere l'ironia. Fa sempre comodo come antiacido
Invece io mi ritengo in diritto di reagire quando le persone non mi si rivolgono con rispetto ( della mia sensibilità, dei miei problemi ) o mi aggrediscono o mi dispensano critiche gratuite o mi usano come pungiball per sfogarsi. A me non è piaciuto il modo in cui hai ironizzato sul mio percorso terapeutico e te l'ho detto, non vedo perché dovrei incassare a testa bassa, se vuoi sentirti libero di entrare col tatto di un elefante nei thread altrui poi ti devi aspettare anche le conseguenti reazioni.
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Ho trovato il coraggio di comunicare alla mia psico la mia paura...chi mi seguirà quando lei non ci sarà più? È anziana, sugli 80, non ha gravi problemi di salute, ma a questa età. ..Io non credo che riuscirò a terminare il mio percorso analitico con lei.
Lei è stata molto comprensiva e rassicurante, ha detto che potrei anche fare in tempo a terminarlo con lei e se così non fosse troverò di sicuro qualcun altro che mi porterà fino in fondo.
Ma io non ci credo...non credo che riuscirò a trovarne un 'altra così. .perché....non dare fiducia?
a lei ed anche a te
secondo me ti puoi fidare -
perché....non dare fiducia?
a lei ed anche a te
secondo me ti puoi fidareMi piacerebbe vedere il tutto in una prospettiva di speranza e fiducia verso me, poi cado sempre nelle stesse trappole e mi dico che è un traguardo lontanissimo...
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