Avere un solo amico

Citazione da Black Celebration

Da quando ho aperto il thread ancora mi rivedo con questo amico però lui non si è mai fatto sentire. Diciamo che io non ho cercato lui e lui non ha cercato me. Mi sono detto "ma se gli dico di questa parte di me che ci risolvo?", "cosa può cambiare?" e sinceramente penso che non possa servire a nulla.

E' strano, perché sembra che tu abbia paura di rischiare la vostra amicizia, ma contemporaneamente sai che lui è un vero amico: le due cose non dovrebbero essere in contrasto. Hai bisogno, prima di aprirti, di chiarire questa incoerenza. Ma forse la cosa migliore sarebbe proprio vedere come si comporta l'altro in questa occasione.
Certo, mi rendo conto bene che questo ti mette nella condizione di rischiare... però l'alternativa è lasciare le cose così come sono e perdere altro tempo

Riflettici un po' su!

Ma tieni presente che parlarne a qualcun altro serve sempre, perché la nostra esperienza non può essere tutto nella vita, senza contare che la condivisione e la comprensione reciproca può portare molto sollievo (e come saprai anche tu, a volte è solo di quella che si ha bisogno, più che della soluzione del problema... )

Se per caso dovessi farlo, il mio consiglio è: non mostrarti, ma soprattutto: non essere, troppo... "dipendente" da lui. Detto così suona brutto, ma il fatto che lui sia il tuo unico amico non deve portarti a riporre le tue speranze per intero in lui, e per di più se tu ti attacchi a lui come una cozza questo si terrorizza prima ancora di accettare un rapporto sincero con te. Avere appoggio e conforto è un grande passo, ma nessuno dovrà risolvere le cose al tuo posto e comunque ci saranno sempre aspetti di te che non riuscirai a comunicare e a far capire in modo esaustivo, e che dovrai fronteggiare da solo.
Quindi, all'inizio apriti in modo un po' generico per capire come è disposto lui (sempre che capisca cosa stai facendo) e procedi per gradi!

Citazione da wavesequence

Detta così, sembrerebbe più un conoscente che un amico. Forse è per questo che non gli hai rivelato della tua condizione.
Con gli amici, quelli veri ci si può vedere anche 2 volte l'anno, ma è come se ci si fosse lasciati 5 minuti prima.
E perché pensi che non dovrebbe accettarti così come sei? Altrimenti che amico sarebbe?

Allora forse di amici veri non ne ho nemmeno io.
Ti capisco, sono sempre stata delusa dalle mie amicizie, mi sembrano più conoscenti anche se li conosco da una vita, e comunque sono pochi.
Forse sono poco interessante...eppure ho tanti interessi, tante passioni.
Ti capisco, non è facile parlare di cose molto personali, specie per certe persone.
Ma a te farebbe bene confidarti con qualcuno, a parte tutto? Ne senti il bisogno? Lo senti come la persona giusta?

Citazione da Aberfeldy

E' strano, perché sembra che tu abbia paura di rischiare la vostra amicizia, ma contemporaneamente sai che lui è un vero amico: le due cose non dovrebbero essere in contrasto. Hai bisogno, prima di aprirti, di chiarire questa incoerenza. Ma forse la cosa migliore sarebbe proprio vedere come si comporta l'altro in questa occasione.
Certo, mi rendo conto bene che questo ti mette nella condizione di rischiare... però l'alternativa è lasciare le cose così come sono e perdere altro tempo

Riflettici un po' su!

Ma tieni presente che parlarne a qualcun altro serve sempre, perché la nostra esperienza non può essere tutto nella vita, senza contare che la condivisione e la comprensione reciproca può portare molto sollievo (e come saprai anche tu, a volte è solo di quella che si ha bisogno, più che della soluzione del problema... )

Se per caso dovessi farlo, il mio consiglio è: non mostrarti, ma soprattutto: non essere, troppo... "dipendente" da lui. Detto così suona brutto, ma il fatto che lui sia il tuo unico amico non deve portarti a riporre le tue speranze per intero in lui, e per di più se tu ti attacchi a lui come una cozza questo si terrorizza prima ancora di accettare un rapporto sincero con te. Avere appoggio e conforto è un grande passo, ma nessuno dovrà risolvere le cose al tuo posto e comunque ci saranno sempre aspetti di te che non riuscirai a comunicare e a far capire in modo esaustivo, e che dovrai fronteggiare da solo.
Quindi, all'inizio apriti in modo un po' generico per capire come è disposto lui (sempre che capisca cosa stai facendo) e procedi per gradi!

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Complimenti!Ti straquoto.

E allora evita. Credo che potrebbe farti più male che bene.
Spesso si ha il bisogno e il desiderio di confidarsi, ma se sappiamo che la persona che abbiamo davanti non ha gli strumenti per capirci, a parte un sollievo di sfogo momentaneo cosa avremmo risolto?

Citazione da Maiden Heart

Si limita a parlare del suo lavoro,per il resto si parla di musica,donne,politica...

Ciao Maiden Heart,
in effetti, da come descrivi il vostro rapporto, anche a me sembra più una conoscenza che una vera amicizia...
Ad ogni modo, anche una relazione diciamo "più superficiale" potrebbe col tempo trasformarsi in un'amicizia più profonda, perché no? Secondo me, come poi già ti è stato suggerito, è necessario però procedere per gradi, insomma, tastare il terreno.
Quindi, ti sconsiglio di rivelargli improvvisamente tutte le tue problematiche, le tue sofferenze, ecc... perché probabilmente otterresti il solo effetto di farlo scappare via.
Piuttosto, prova ad accennargli qualcosa... non so, prova a dirgli che ci sono dei periodi in cui ti senti un po' malinconico... e vedi un po' come lui reagisce. Se si dimostra interessato, se ti fa delle domande per capire meglio, insomma, se ti dimostra che è motivato ad ascoltarti, bene, allora puoi approfondire il discorso... però, secondo me, procedendo sempre per gradi.
Altrimenti, pazienza... vuol dire che il vostro rapporto proseguirà come prima, quindi con le solite chiacchiere di musica, politica, ecc... però tu almeno hai fatto un tentativo!
Questa almeno è la mia opinione... poi tu naturalmente agisci come ti sembra più opportuno.

Spero comunque di esserti stata d'aiuto e... in bocca al lupo!