A parte che questa faccenda di inspiegato e inspiegabile, mi sembra un cavillo sofista, comunque in linea di massima sì, è così.
Vuoi definirlo inspiegato, vuoi definirlo inspiegabile, è una questione che rimane aperta.
Non proprio, è la differenza tra l'affermare che la scienza non potrà spiegare (il fenomeno è sovrannaturale, metafisica), quindi si ferma lì perché non può interpretarlo, e il ritenere che la scienza allo stato dei fatto non è in grado di spiegare, ma il fenomeno è naturale e quindi prima o poi sarà compreso.
Non è un sofisma, ma la porta d'ingresso per la metafisica. Affermare che per un non credente tali fenomeni siano inspiegabili, significa implicare sottilmente uno stupore che non c'è. Non c'è alcuna meraviglia, nessuno sbalordimento, solo più o meno fiduciosa attesa nella possibilità di trovare una spiegazione, come per ogni fenomeno non del tutto compreso. Non è che sono i soli fenomeni a non essere del tutto chiari, anzi: non è che vengono affrontati con spirito diverso rispetto a tutti gli altri.
CitazioneCerto, volendo escludere del tutto l'ipotesi divina, uno scenziato che volesse analizzare un po' questi fenomeni, dovrebbe comunque prendere atto che essi si sono verificati sempre in concomitanza di visite del paziente in determinati luoghi, o nel compimento di determinati atti (immersione delle piscine, ecc...). Certo è una coincidenza un po' strana.
GIà, però nella statistica mancano tutti i fenomeni analoghi che non si sono verificati compiendo determinati atti o in determinati posti. Eppure esistono, ci sono, solo che non se ne parla.
Ad esempio, quello che tu chiami miracolo perché avviene a Lourdes potrebbe essere identico a quello che in un ospedale si chiama remissione spontanea. Cambia il contesto e l'ottica con la quale si registra e vive l'evento.
E soprattutto non c'è possibilità di collegare in modo univoco la "guarigione" con l'evento, scremando qualsiasi altra possibilità.
Forse non è chiaro, ma non basta dire che non c'è spiegazione al momento: bisogna afferma che al 100% è stato quell'evento a causare la guarigione.
La scienza non funziona come la filosofia: non è che io affermo qualcosa ed essa vale se nessuno mi riesce a smentire. Per la scienza sono io che devo convincere gli altri, l'onere è mio, il resto è fuffa: si dimostri che è stata l'immersione nelle piscine, quella e non altro, a provocare una guarigione. Non è che sono gli altri a dover dimostrare che c'erano altre cause possibili.
CitazioneMa, se si vuol negare l'ipotesi divina, lo si può fare comunque.
C'è una frase che dice: "per i credenti, nessuna spiegazione è necessaria. Per i non credenti, nessuna spiegazione è possibile".
Credo colga il punto.
No, perché continua a inferire che spiegazioni razionali non siano possibili. E quindi apre la porta alla metafisica. I non credenti sono semplicemente in attesa di spiegazioni.
Citazionehttp://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=158
chi ha le competenze mediche magari può dargli un'occhiata, e se vuol fare un'opera buona nello spiegare pure a noi...
Guarda, ad occhio: molta fuffa, poca carne a cuocere.
Decine di pagine di spiegazioni teologiche/impressioni suggestive che di scientifico non hanno niente.
Poi ci sono alcune tabelle, tracciati che spesso non riportano neanche scale/date/luoghi, niente che li validi insomma... e soprattutto nessuna documentazione dello stato di salute delle persone.
Ci sono medici che raccontano una situazione, che però non è allegata agli atti. Ovviamente chi legge una roba del genere non può che fidarsi o non affidarsi alle parole di questi specialisti. L'affidarsi è l'ipse dixit. Il non fidarsi è il metodo scientifico. Tu lo troveresti offensivo, pensi che significhi svalutare l'operato di quei medici, e invece di offensivo non c'è niente. Il metodo scientifico si basa sul dubbio e non sulla fiducia: se affermi una cosa la devi provare fino a tacitare chiunque. Non è che ti si deve credere sulla parola, altrimenti si è in cattiva fede.