"A 28 anni non sei laureato? Allora sei solo uno sfigato..."

  • Le sue parole sono state manipolate mediaticamente ad arte (come al solito). Ha detto che se a 28 anni devi ancora laurearti sei uno sfigato e ha ragione! Ovviamente riferito a quelli che fanno l'universita' per farsi mantenere da mamy e papy. Oppure gente che non ne ha le capacita' e ritarda enormemente il percorso di studi. Infatti una laurea presa dopo i 28 anni e' controproducente sul mercato del lavoro, le aziende danno piu' importanza a quanto si ha impiegato a finire l'universita' che al voto finale pensate un po'. Se non sei tagliato per l'universita' meglio cercare un'altra via, magari lavori tecnici o professionali che ce ne e' tanto bisogno, ma bisogna muovere le manine, e non stare con i piedi sotto una scrivania.

    Nela vita ci vuole del sano realismo. Martin vero che sara' pure figlio di un magistrato e ha avuto la strada spianata, ma cio' non toglie che possa essere una persona preparata e compatibile all'incarico. Ci sono tanti rampolli che non capiscono un ostia e poi infatti si vedono i risultati. Un esempio su tutti il trota! Altro che il Martino. Non e' che essere di buona famiglia deve essere una discriminante ed automaticamente etichettati come parac∙∙i.

    Cosi' come concordavo sulla frase di Padoa Shioppa sui bamboccioni riferita ovviamente ai parassiti famigliari che invece che acquisire la propria indipendenza preferivano stare serviti e riveriti a casa magari con la Audi sotto il sedere moto e settimane bianche correlate.

    Ciao paperotti statemi bene :hi:

  • Sinceramente non è tanto l'età nè il corso di laurea ma chi vuole fare cosa.
    Se voglio fare il pediatra, allora mi iscrivo a Medicina e intraprendo un percorso di studi universitario...
    Se voglio fare l'attaccante in una squadra di calcio, allora al massimo mi prendo il diploma e poi mi alleno tutti i giorni.

    Certo c'è da dividere tra chi si iscrive e perde tempo ( e c'è ne sono tanti...) e chi si iscrive ma ha problemi di vario genere ( ad esempio chi soffre di disturbi d'ansia è molto portato a non avere una vita regolare,compresa quella universitaria) e purtroppo si laurea tardi.

    Il punto è capire bene COSA si vuole , nello specifico ed AGIRE per tentativi nell'intento di raggiungerlo.

  • Penso si riferisse a quelli che si iscrivono e poi perdono molto tempo.. però tutte le affermazioni così sono sempre un po' offensive perchè ad esempio magari c'è anche chi ha avuto dei problemi suoi famigliari oppure delle motivazioni di vario tipo per cui non si è laureato in tempi brevi. Poi ci sarebbe, a monte di questo tutto un altro discorso da fare e cioè che la laurea secondo me è un titolo di studio non certo inutile, non certo insignificante... ma non fa certo il professionista. Cioè.. un laureato ha appena una vaga infarinatura all'atto pratico di quello che poi andrà a fare sovente non sa nulla. Sicuramente varierà da laurea a laurea.. da settore a settore.. ma ... faccio un esempio che mi compete, a me un ragazzo che si stava laureando in architettura chiese di correggergli il suo modello 3D (di una chiesa) che avrebbe di lì a poco dovuto presentare appunto all'esame.. e sinceramente sono conscio del fatto che lui poi saprà mille cose di più di architettura di me... ma il modello che lui ha preparato era ad un livello... che non posso definire con altro se non con "imbarazzante".

    Del tipo realizzato in sketchup con i muri della chiesa fatti di superfici.. spesso dalle direzioni invertite.. e le finestre ritagliate senza profondità nè niente... creando incongruenze a livello geometrico ed errori di modellazione... insomma... uno schifo totale.. e tendenzialmente quello è il livello medio (medio -basso se vogliamo essere buoni) che hanno gli studenti di architettura nel riprodurre e proporre un loro progetto. Non sarà attinente al 100%, ma dovrebbero essere in grado di farlo. Cioè... è una parte importante. Non si stà parlando di valutare un architetto per come dipinge un quadro.... quella roba, a livello progettuale.. era qualcosa di veramente imbarazzante.
    Dal punto di vista del mondo lavorativo, nello studio di un architetto è uno che ha appena un infarinatura dell'argomento. Dal punto di vista del mondo della computer grafica... stendiamo direttamente un velo pietoso.

    Non significa che la laurea sia inutile.. ma dopo che ti sei laureato prima di poter dire che sai fare bene un lavoro.. il bagaglio di conoscenze che devi acquisire è ancora abissale... e la strada è moooooooooooooooolto lunga. Detto questo la laurea se uno riesce a prenderla e ad avere le idee chiare su cosa fare fin dall'inizio.. è assolutamente benvenuta nel curriculum. Io non sono d'accordo con chi dice che sia inutile.

    Però a mio parere molti addetti alla selezione del personale si rivelano essere un po' ottusi nei loro metodi di selezione perchè si affidano troppo ai titoli. E i titoli come dicevo dicono veramente poco di quello che uno sa fare.
    Se vai in qualsiasi forum di appassionati amatori di "quello-che-volete"... stai sicuro che ci trovi gente che ne sa miiiiiiiiiiiiiiiiiiiille miiiiiiiiiiiiille volte di più di chi è laureato o ha il titolo di studio in quell'ambito.
    Sovente capita che il giàprofessionista, decida di prendere la laurea solamente come titolo in più,per rendere più allettante il suo curriculum. Ma è ovvio che ciò che sa fare è anni luce oltre le competenze che ha acquisito con la laurea. Perchè ha praticato quell'attività che lo appassiona giorno per giorno.
    Ci dovrebbe essere l'attitudine a selezionare i candidati mettendoli molto di più alla prova all'atto pratico e non con strònzate di test psicologici letti su quale manuale new age. Questo sistema di titoli e carte varie a mio parere andrebbe ridimensionato. L'attuale sistema del lavoro fa acqua da tutte le parti e premia chi sa vendere fumo più che "il migliore a fare quel lavoro". Percarità, se cerchi un venditore di fumo è perfetto. Ma in tutti gli altri casi no.
    Alcune aziende (soprattutto gestite da giovani) noto che stanno un po' capendo questa cosa e fanno qualche timido tentativo di capire che potenzialità ha quella persona al di là dei pezzi di carta. I vecchi sono ancora fermi ai titoletti e oltre a quelli non vanno. Poi si stupiscono se nessuno dei loro neo-assunti con laurea 110 e lode càzzi e mazzi riesce a realizzargli quello che chiedono e a soddisfare pienamente le loro aspettative. E allora cosa fanno? Chiedono ANCORA più titoli.^^ Ovviamente XD
    Perchè pensano:

    Invece, ironicamente fra quelli che hanno scartato che nemmeno avevano la laurea c'era chi gliela sapeva fare. Ma loro no!!.. Servono più titoli!! XD XD,... aggiungiamo anche "esperienza ventennale" ai titoli XD così entriamo nell'incongruenza^^

    A livello legislativo dovrebbero rendere estremamente facile e privo di costi "provare" un lavoratore. Zero assicurazioni sullo stagista e strònzate varie... l'azienda non paga nulla, lo sagista riceve un rimborso spese tipo 300-500 euro al mese dato da un fondo statale per favorire l'occupazione.
    Ma al tempo stesso vietare loro il fatto di avere un continuo ricambio di stagisti. Hai voluto mettere in prova un numero cospicuo di stagisti? Benissimo alla fine della prova sei obbligato ad assumerne uno a tempo indeterminato. O almeno di 6 mesi di durata.

    Ne metti in prova 10? Al termine del periodo ne assumi per forza 1. Ne metti in prova e fai lavorare 100? ne assumi 10.
    Non intendi assumere nessuno? Nessuno stagista può lavorare per te e se ti trovo con degli stagisti vieni manganellato a morte. Mi sembra anche logico.
    Altrimenti fanno lavorare solo stagisti e non assumono nessuno.

    Se facessero queste manovre, in poco tempo si eliminerebbe tutto il torbido.. e rimarrebbe in chiaro chi intende assumere e chi no. Tutti avrebbero la possibilità di essere messi in prova, tutti sarebbero contenti di poter dimostrare di valere. Tutti avrebbero un minimo di rimborso quindi non ci rimetterebbero nulla e sarebbero maggiormente invogliati a cercare lavoro. Il sistema sarebbe più meritocratico. E le aziende che veramente vogliono assumere avrebbero i loro stagisti a costo zero, con l'obbligo (coerente) di dover assumere qualcuno al termine del periodo di prova.

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