lui è perfetto ma ho paura del suo lato oscuro!

  • Lui è perfetto ma ho paura del suo lato oscuro

    Citazione

    ovvero quello che provo quando penso al mio ragazzo: mi si stringe il cuore. Io e lui siamo sulla stessa lunghezza d'onda, stessi desideri, stesse passioni, stessa "voglia di vivere", lui mi sorprende, mi riempie di attenzioni, mi sta vicina nel momento del bisogno e anche del non bisogno, è pieno di risorse, a farmi ridere, i suoi abbracci mi fanno sentire accoccolata e sicura nel caldo e nel morbido, come se quello fosse il mio posto. Parliamo gia di bambini e so gia che sarebbe un padre non perfetto, ma di piu, che saprebbe donare sempre il massimo a me, ai figli e saprebbe insegnare tante cose, cose che a me mancano, come il dare affetto e coccole, l'ìidea d unione, l'idea di sicurezza, tutte cose che mi sono mancate da piccola. Tutto questo è perfetto. Eppure c'è un lato di me che è spaventato da un suo lato "oscuro": il suo nervoso dentro. Si morde, si strappa i peli sulle braccia e soffre di una lieve forma di anoressia, ovvero fa un sacco di sport e mangia nulla, è terrorizzato dal grasso in ogni sua forma, non prende cibi con olio, burro o grasso è ossessionato dal fatto di mettere su un chilo. Ma è sottopeso, e di molto. Credo che questo fatto sia dovuto dall'apprensione di sua mamma che fino a 18 anni l'ha letteralmente tenuto chiuso in casa, non gli ha premesso di vivere un'adolescenza e nonostnate l'immenso affetto che gli ha sempre dato, gli è stato troppo addosso. Suo padre non ha carattere. Vive in un mondo parallelo fatto di macchine, modelismo e lavoretti di casa. Di più non sa dare. Mai un abbraccio. Ed entrambi sono persone buonissime ma ...superficiali. Risultato: una persona splendida che tiene il suo splendore chiuso nel suo involucro di nevrosi sfogandosi con morsi, limitazioni nel cibo e sport a raffica. In più il mio desiderio sessuale nei suoi confronti è notevolmente diminuito perche mi sono ritrovata a fargli da psicologa in quesi ultimi mesi. Lui di intraprendere una terapia non ne ha nessuna intenzione. Cosa fare? Sono un pò giù perche non riesco ad amarlo come vorrei, ho paura di questa sua nevrosi e che non faccia nulla per risolverla. Grazie per avermi ascoltata!

  • bè, non può costringere nessuno a fare una terapia. E scusa ma vedo tante scritte di "lui è perfetto" ma nessuna scritta "lo amo". Descrivi molto bene ciò che lui fa per te, attenzioni e tutto ma non parli nè di quello che senti tu per lui nè se lui prova qualcosa per te, come mai?

  • ..e intelligenza questa tua descrizione, complimenti, sei una persona interessante e non scontata.

    Amalo e stagli vicino, vedrai che le cose possono migliorare, se siete insieme, vicini, e pieni di fiducia e di amore per la vita, come anche tu dici.
    Troverai il modo giusto di stargli vicino, se lo vuoi, e vedrai che niente andrà male.
    Segui il sentimento, fai quello che senti.

    Abbi fiducia in te stessa e in lui, e nella vita.
    E auguri di cuore, : )

  • La vita è breve. troppo per votarsi a migliorare gli altri.

    specie se la malattìa è palese non ci sono giustificazioni per rimanere

    io rimango basito ogni volta che scorgo la sinndrome del "io ti salverò" da parte di queste donne che ,dopo anni ,le ritrovi su qualche forum a cercare aiuto per loro e i loro figli perchè "mio marito è uscito di testa e ho paura per il mio bambino aiutatemi".

  • sono d'accordo con Bart... se una persona è malata o ha dei problemi suoi, deve decidere lei se cambiare o no....si possono solo dare consigli e sperare che li ascolti.... e per amore vero si fa.
    Fare la "crocerossina" vuol dire fare solo del male a se stesse e di solito non premia.

    Niente è come sembra niente è come appare perché niente è reale (Battiato)

  • Bart non ha di certo il dono dell'empatia, ma sostanzialmente dice anche una grande verità.
    La sindrome della crocerossina portata all'eccesso (spesso per motivazioni che poco hanno a che fare con la generica "bontà d'animo") porta a tragedie umane terribili.

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

  • infatti mi accodo ai vari commenti. cioè è bello prendersi cura di una xsona e cercare di risollevarla, ma ci devono essere comunque dei presupposti a perseguire in questo senso. il primo è vedere un minimo e reale cambiamento della persona, un riconoscere da parte di questa un problema personale e volerne uscire. altrimenti rischierai solo di fargli anche tu da madre, coccolandolo cercando di curarti di lui e perdendo la tua identità di donna per calarti solo nel ruolo della salvatrice. e se poi dovessi riuscire in questo tuo scopo...cioè "salvarlo" alla fine lui non avrà bisogno più di te, il tuo intento sarà raggiunto lui sarà autonomo e ti saluterà dicendoti che non ti ama più, perchè in realtà tu sarai quella che potrebbe ricordargli sempre le sue debolezze e i suoi problemi dai quali vuole allontanarsi, ma con te può farlo fino a un certo punto perchè tu saprai sempre da dove viene e come era.......o gli dai una scossa forte o sarai relegata a ruolo di madre fino a che non imparerà a camminare sulle sue gambe e poi correrà via!!!

  • Bart non ha di certo il dono dell'empatia, ma sostanzialmente dice anche una grande verità.
    La sindrome della crocerossina portata all'eccesso (spesso per motivazioni che poco hanno a che fare con la generica "bontà d'animo") porta a tragedie umane terribili.

    più che altro si dovrebbe evitare di mettere in giuoco una terza INNOCENTISSIMA persona. un figlio.

    vuoi lo psicotico ?bene.

    ma non farne un padre

    almeno non prima che abbia intrapreso un percorso che lo porti a guarire.

    altrimenti è facile predirre orizzonti oscuri per tutti. soprattutto per il bimbo

  • Come giustamente è già stato detto, prima di pensare a un ipotetico figlio pensa ai problemi che ci sono adesso e alla possibilità o meno di affrontarli. Tieni presente che disturbi di tipo nervoso portano a disturbi alimentari, ma anche i disturbi alimentari portano a consistenti problemi psicologici. Lui soffre evidentemente di un disturbo alimentare...e allora perchè intanto non affrontare quello? Quando uscirà dal circolo vizioso della dipendenza ossessiva dalla forma fisica vedrai farà passi avanti anche nel suo atteggiamento.

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