Il mio lavoro non mi appartiene

  • Oli, scappa, fuggi, non solo dalle pretese della tua famiglia, ma soprattutto da un ambiente di pescecani dove salvo rare eccezioni non si ha alcuna reale prospettiva di futuro se certi meccanismi non sono bene oliati. Specie se non ti piace neanche...

  • forse pensi un po' in grande.... il mondo intero è difficile da accontentare con una tesi!!!!
    però potrebbe essere utile a te.....

    è questo il problema, le tue scelte sono state imposte dall'esterno, è ovvio che non ti soddisfa ciò che fai.... sei tutt'altro che viziata, sei come schiava delle scelte altrui, interiorizzate ovviamente, perchè a una certa età difficilmente ti impongono cosa fare...quindi preferisci non deludere loro ma rimanere insoddisfatta... beh dovresti seguire le tue passioni perchè sei tu la costante di te stessa, sei tu l'unica che ti accompagnerai fino alla morte.... è per i tuoi desideri che devi vivere non per quelli degli altr... specialmente nel lavoro.... e non è egosimo, anzi, quando una persona soddisfa i PROPRI obiettivi e si sente realizzata, soddisfatta... crea un'atmosfera più serena intorno a se', condizionando positivamente chi le sta intorno....sono egoistici i messaggi dei tuoi genitori, perchè hanno cercato di vivere attraverso di te, hanno cercato di realizzare i propri desideri attraverso un'altra persona... chi dei due deve sentirsi in colpa qui?

    Ma è giusto tutto questo? ho un problema simile , e spesso mi chiedo se è il lavoro giusto , daltronde me lo sono trovata in casa il lavoro , e insieme agli studi mi è stato un po' imposto , in buona parte mi piace.. ma le cose più importanti e reditizzie no..

    Dopo 15 anni , mi viene anche un po' imposto come lavorare dai miei , e quindi spesso ci litigo. Ciao Oli per sentirci in colpa non siamo state capaci di dire di no.. Ora forse non mi sento più in colpa , ma scendere da un treno sicuro e già in corsa , io il coraggio non c'è l'ho ,

    e chissà se vale la pena al giorno d'oggi.. Il mio dilemma importante adesso è SCENDERE O NO DA QUESTO TRENO SICURO E GIà IN CORSA ? Non facile la risposta..

    In bocca al lupo, qualsiasi strada tu decida di intraprendere!

    Mi sento di consigliarti (forse per far forza anche a me stesso) di andare contro tutto e tutti per cercare di condurre la vita che desideri, vale un po' per tutti gli ambiti della vita e quindi anche per quello professionale. Facile a dirsi eh?

    La mia insoddisfazione lavorativa è ormai un loop infinito: vivo nella certezza che cambierò a breve, ma poi di fatto sono sempre qua..e la frustrazione e l'insoddisfazione crescono a dismisura!

    Ciao Oli, ho selezionato le parti del tuo messaggio che calzano perfettamente con la mia situazione. La differenza è che non sono influenzato dalla famiglia nelle scelte..o forse lo sono a livello inconscio.

    Citato da "Oli" non mi piace il mio lavoro. Lo so, non ho inventato l'acqua calda, ma questa cosa mi sta davvero logorando giorno dopo giorno.
    Dall'esterno probabilmente posso sembrare anche una privilegiata (e infatti so di esserlo almeno per certi versi)
    Quello che faccio non mi da nessuna gioia e soprattutto mi sembra assolutamente inutile.
    E però ho l'impressione soffocante di essere prigioniera di un mondo arido e pedante, dal quale non posso scappare perchè deluderei tante persone.
    Mi sono illusa di aver seguito la mia strada (ho scelto di studiare materie umanistiche creando parecchio trambusto), ma oggi mi accorgo di essere prigioniera di una gabbia mentale all'apparenza molto democratica.

  • Io non so che lavoro fai, ma non credo che "non ti piaccia". Io credo che il problema sia un altro. Il problema potrebbe essere che ti senti come in viaggio su un treno che non puoi fermare e che non puoi cambiare. Anni e anni di studi che ora DEVONO prosegurire su un binario fisso, per anni e anni, e forse per sempre. Cambiare idea ora, fare dell'altro, prendersi il proprio tempo, ora sembra "vietato", perche' si ha la sensazione che "e' tardi", e che non si puo' cambiare treno dopo che abbiamo viaggiato sullo stesso binario per molti anni. E a te forse questa costrizione ad un binario fisso non va bene. Forse sei un po' sognatrice, e le costrizioni della vita reale unite alle aspettative di chi ti circonda ti cominciano a pesare. Forse ti sei bloccata perche' hai percepito che il treno potrebbe accelerare e portarti dove non ti interessa arrivare, magari portarti ad una vita monotona che non lascia spazio a tutti gli altri possibili "sogni" ed interessi che potrebbero nascere. Forse ti senti come chi si e' perso in mezzo a tante strade, e non sa piu' se vale la pena tornare indietro oppure continuare. Ormai ai giorni nostri "scegliere" cosa si vuole fare "da grandi" equivale a scegliere la propria vita futura, e queste scelte hanno troppe ripercussioni in tutti i sensi: esperienza, carriera, vita sociale, stabilita' economica, eccetera. Scegliere una cosa di questa portata non e' facile. A volte ci si chiede anche se vale la pena scegliere, o se sia giusto scegliere, ma alla fine il mondo questa scelta sembra che ce la "imponga".

    Questa e' la mia interpretazione. Non so se ha senso. In ogni caso, non ho una "soluzione" al tuo problema, purtroppo.

    Bella interpretazione , condivido molto.. e forse una volta intrapresa una lunga e seria strada , se ormai è troppo troppo tardi , è meglio accontentarsi , essere felici ed accettare quello che la vita ci ha offerto...in fondo in fondo se si sale sul quel treno ci sarà un senso..spero che non sia solo quello di essersi sentita in colpa.. Io in questa situazione ci sono da un po'.. e il coraggio di scendere per ora non c'è... e forse va bene così.. chi lo sa.. Al giorno d'oggi con la crisi che c'è ci vuole proprio coraggio per cambiare..

  • Cara oli, devi essere più che orgogliosa della tua tesi, chissà quanta fatica ti sarà costata!
    Mi appari semplicemente tanto 'demotivata', forse solo perchè, finite tutte le sudate fatiche (tesi in primis), adesso hai un lavoro sicuro e ti ci trovi anche bene perchè lo dici tu stessa, ti rintieni una 'fortunata'.
    Se davanti a te vi fosse un 'sovraobiettivo' ancora da raggiungere non credo che ti sentiresti così depressa.
    Trovalo!
    Non sarà un Master di certo perchè sogni le isole del Pacifico (giustamente!) allora sarà qualcos'altro di più avvincente, ma qualcosa bisogna che la escogiti altrimenti diventa un circolo vizioso che rischia di farti odiare anche cose e materie che un giorno amavi tanto...e questo sarebbe un vero peccato, la morte 'civile'...
    Coraggio, guardati intorno, ed osserva anche dentro di te, ci dovrà pur essere qualcosa che ameresti fare negli spazi liberi dal lavoro.
    Saluti ed auguri :hi:

  • Oli, scappa, fuggi, non solo dalle pretese della tua famiglia, ma soprattutto da un ambiente di pescecani dove salvo rare eccezioni non si ha alcuna reale prospettiva di futuro se certi meccanismi non sono bene oliati. Specie se non ti piace neanche...

    ciao Arianna sei tu? Hai una visione secondo me molto pratica della vita.. Tu dici: scappa, fuggi,

    fosse così semplice come si dice..

    Cerchiamo almeno di fare il meglio per noi..

  • Ciao.

    Ho visto il tuo messaggio, è passato un po' di tempo... come va? ci sono stati cambiamenti?

    Anche io lavoro in università, con assegno di ricerca, e anche io ogni giorno mi domando se quello che faccio ha un minimo di utilità... a nessuno in fondo importa del mio lavoro, i miei responsabili mi "tengono impegnata", ma questo non basta per dargli un vero significato e una vera utilità. viviamo di progetti, di finanziamenti, ma questo non ha un senso, se facessi o meno il mio lavoro al mondo non farebbe nessuna differenza, nessuno avrebbe la vita migliorata nemmeno di un infinitesimo. Per questa cosa mi sta deprimendo tantissimo... non voglio essere presuntuosa, ma penso di capire cosa stai provando.

    Non ho un consiglio da darti, se l'avessi me lo sarei già dato, ma io me ne andrò appena possibile. Dobbiamo amare quello che facciamo e metterci entusiasmo, ma se non ci vedo il senso non ce la faccio proprio... ho resistito un anno, sperando di trovare uno scopo, ora missa che dovrò cercare altrove!

  • Durante il dottorato hai avuto contatti con l'estero? Hai possibilità di trovare qualcosa laggiù, in ambiente universitario o scolastico? Mi sembri una che si è rotta la schiena là dentro, te lo dice una che è scappata via da quel posto schifoso subito dopo la laurea.
    Così stacchi anche un po' dalla famiglia...

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