Messaggi di Pulmino73

    Retromarcia. Devo tornare al SEREUPIN, 1 compressa al giorno. Lo Zoloft mi sta creando diversi problemini con instentino, peggioramento dei sintomi di ansia, ed aumento del cattivo umore.

    Ero stato avvisato... Boh, parlero' con lo Psi se e' magari il caso di aumentare ad 1 compressa e mezzo per un periodo di ansia e lasciare EN.

    Buona giornata a tutti! :dash:

    Nella miriade di sensazioni che riesce a procurare un attacco di panico o un perenne stato d'ansia, a parte cuori impazziti e intestini rivoltati, c'è qualcuno di voi che presenta "compromissioni" neurologiche? Tipo: formicolii, torpori, senso di debolezza, fascicolazioni, prurito, punture di spillo, perdita di equilibrio, vista offuscata... Tra tutte le manifestazioni fisiche sono quelle che mi fanno più paura!

    Certo! Le somatizzazioni sono un classico per tutti. Nei periodacci sono accentuate, nei periodi okei spariscono del tutto.

    Nel mio repertorio posso citarti i brividi, senso di caldo o freddo, sudorazioni (spariti negli anni con le cure farmacologiche). Poi altre sintomatologie secondarie come senso di spossatezza e stanchezza, fiato corto, occhi lucidi etc... queste sono invece sintomatologie piu' persistenti nel mio caso che dovrebbero tendere a sparire con cure appropriate a lungo termine. Il mio psichiatra, quello che mi prescrisse il Sereupin, fu molto chiaro in questo senso: i sintomi dovuti all´ansia sono piu' impegnativi nel ritrovare una soluzione rapida. Mi disse che potevo decidere di approfondire la psico-analisi per capire le componenti ansiogene che generavano poi i sintomi sopradescritti.

    Il mio problema e' tuttavia che non ho mai approfondito la psico-analisi perche' ho sempre alternato momenti di energia e periodacci, rinviando a poi ... appuntamenti etc.

    I miglioramenti veri sono comunque arrivati con la costanza nell´assunzione dei farmaci, senza alcun tipo di complesso o paura, nel cambiamento generale del mio stile di vita e nel naturale proseguo della vita che mi ha reso padre, mi ha fatto sposare e divorziare, sorridere e piangere, camminare e stare a sedere, mi ha fatto ridiventare padre una seconda volta e via dicendo.

    Un profilo sicuramente importante che ti consiglio vivamente di non sottovalutare, e' la situazione affettiva e familiare. Una buona compagna di vita rende tutto piu' facile, anche quando - puo' succedere - non ti senti bene. Se chi hai vicino ti capisci e condivide che la vita non e' solo super-attivitä, efficienza, risultati immediati... hai trovato un TESORO. ;)

    Non ti preoccupare insomma eccessivamente delle sintomatologie. Il repertorio e' vasto. Cerca piuttosto di trovare la soluzione per contrastarle, attraverso ovviamente l´aiuto di uno specialista. Poi buon viaggio... :beer:

    Io mi sono quasi laureato. Peccato che avevo falsificato il libretto: uno ufficiale, uno per i genitori. E la quasi laurea era ovviamente per i genitori. La realtä ben diversa.

    Lavorando ad un giornale a tempo pieno non avevo tempo e forza per fare gli esami, secondo i dettami dei genitori e per non deluderli.... ;)

    Un giorno mi sono trasferito a Roma per lavoro ed ho detto che rimandavo l´Universita'... mi sono salvato in calcio d´angolo.

    Mi e' successa la stessa cosa quando sono tornato in Italia in vacanza, dai miei genitori. Un inferno. Sono stato tre giorni a letto, con il condizionatore acceso, a dormicchiare, senza mangiare e con pensieri terribili perfino di suicidio. Con le ricadute non ci si deve scherzare perche' si sta veramente male.

    Ti dico che io seppur scoraggiatissimo, ho avuto la forza di andare all´ospedale e chiedere aiuto. Insomma con una flebo di Valium, due parole con i dottori, una prescrizione medica ed il giorno dopo ero nuovamente in piedi. Poi ci ho messo due mesi e mezzo a stare appena meglio.

    Non ti abbattere e tieni duro. I farmaci sono un alleato indispensabile per la nostra battaglia. Quando sono necessari, non sprechiamo il tempo, usiamoli e cerchiamo di ripartire.

    Non avere paura di usarli anche per lungo tempo. Puoi smettere quando vuoi, quando te la senti. Io sono disposto a prenderli per sempre: non me ne frega niente degli effetti collaterali. Dal punto di vista sessuale ci vuole maggiore "concentrazione", poi ci si abitua. Poi ci sono periodi che puoi prendere meta' somministrazione e diverti sessualmente... Ma cosa ti importa di tutto questo. Divertiti a non venire e spacciati per "macho". :)

    La cosa piu' importante e' che i sintomi ansiosi non rendano la vita un fardello, un peso, e pregiudichino le nostre giornate. Con il tempo, stai certo, tutto si aggiusta.

    ciao,cosa sarebbero beta bloccanti?
    per esempio,un nome?
    io ne farei volentieri a meno dello xanax ,e ce lòa faro' a suo momento a farlo fuori,ma se il psi me lo ha dato e ha detto dicontinuare fino a che non sto bene(lo prendo da 3 mesi associato al noritren)non mi spaventa prenderlo anche per 6 mesi di fila,ma non intendo aumentare la dose,cioe' superare il 1,25 mg al giorno suddivisi in 3 dosi
    io avrei potuto eliminarlo o farne a meno se tollerassi gli ssri,ma purtroppo quando nstavo male senza lo xanax mi pareva di impazzire e purtroppo l'unico triciclico che sopporto funziona solo se associato allo xanax............
    mi scoccia al momento averne bisogno e quindi esserne dipendente,ma al momento comunque so che mi serve,verra' il momento che pian piano lo faro' fuori,e so dentro di me che non manca molto ;)

    Alessandro hai provato il Sereupin? Generalmente e' il farmaco piu' tollerato. A me, francamente, non ha funzionato a pieno. Tuttavia quasi tutte le persone con le quali mi sono confrontato, sono rimaste soddisfatti dai risultati e sono "rinate".

    In questi giorni per esempio, sto passando dal Sereupin allo Zoloft, e come prima cosa non sento la necessita' di utilizzare le gocce di EN. Beh, ancora non sicuro che sia reale efficacia o di un effetto placebo. Tuttavia e' un fatto.

    Certo e' che nei casi di "emergenza" Xanax o En, insomma le Benzodiazepine, sono l´arma migliore per tamponare la situazione. Una sicurezza di non poco conto.

    Per quanto riguarda i tuoi sintomi, non preoccuparti che presto vedrai che potrai fare a meno dei medicinali. Cerca - per mia esperienza - di non stressarti troppo sui tempi: prenditi tutto il periodo necessario... i nostri sintomi non sono arrivati in un giorno (anche se ce siamo accorti, in un particolare momento o frangente) e ci vuole maggior pazienza e costanza per riprendere il cammino...

    Non esiste vera dipendenza, se c'e' una terapia improntata alla ricerca del benessere.

    Di questo devi esserne consapevole e calmo. Io per esempio, non ho piu' assolutamente paura della possibilitä di dover essere costretto a prendere le medicine anche per tutta la vita. Oramai le metto, insieme allo spazzolino ed al dentrificio ed.... ai goldoni (scherzo) :) Io prefirisco non rischiare. Il pensiero di dover affrontare nuovamente attacchi di panico, ricadute... mi spinge ad essere moooolto prudente nelle decisioni di sospensione o altro.

    ti capisco bene sai,io vivo in thailandia,pero' me la cavo con la lingua locale e piuttosto che l'inglese preferisco il thai,pero' non e' mai come l'italiano.Scusa se ti chiedo una cosa,ma sei sposato con una locale?Se si perche' non ci vai con lei ?comunque la mia esperienza ti raqcconta che da 7 mesi soffro di ansia generalizzata,2 solo attacchi di panico 7 mesi fa,poi buio per 2 mesi a cercare dai dottori cosa mi stesse capitando.............a fine aprile il cardiologo mi consiglia uno psicoterapeuta-psichiatra,cominciamo la psicoterapia cognitivo-compotamentale...

    Ciao! Beh, in Thailandia sicuramente avresti avuto problemi a contattare uno specialista in Italia vuoi anche per problemi di fuso orario :) Ma ho letto che te la stai cavando bene. Ne sono lieto. Non mollare, mi raccomando, perche' l'infame purtroppo non e' molto propenso a mollarci ed e' sempre pronto a colpire alle spalle. Ma questo forse lo sai.

    Per quel che mi riguarda, vivo - sicuramente sbagliando - i miei problemi cercando di coinvolgere meno possibile le persone che mi sono vicine. Solo nello stretto necessario e dunque in eventuali momenti, ingestibili.

    Mi e' successo, per fortuna, solo una volta. E recentemente. Quando ero tornato in Italia a giugno, improvvisamente ed inspiegabilmente (forse accelerata dal caldo torrido di quei giorni), ho avuto una brutta ricaduta con ripetuti attacchi di panico, ansia, tremori, nausea, diarrea etc... tutto il repertorio giä visto. Solo con lo svantaggio di essere una ricaduta, e dunque associata ad una forte demoralizzazione. Sono stato a letto tre giorni, senza mangiare, con il condizionatore acceso, come uno zombie. Durante la notte, incubi e pensieri di farla finita. Nello stesso tempo mi sentivo male perche' l'essere in vacanza, accompagnati dalla fidanzata, i miei genitori preoccupatissimi, e sentirsi male non e' il massimo. Inoltre chi non ha sofferto, chi non ha provato cosa si prova nei "periodacci", non puo' capire.

    Dopodiche' una mattina ho deciso di farmi accompagnare al Pronto Soccorso dell´ospedale. In quel momento ho iniziato a risalire la china. Mi hanno fatto una bella flebo con Valium, seduto su una lettiga accanto a gente con un braccio maciullato, quello con le coliche renali, altri monchi e storpi. Vedendo tanta bella gioventu', ho cominciato a sorridere dicendo che ero il meno sgangherato... un sorriso e la vita riparte.

    Io avevo chiesto addirittura il ricovero. Ma il dottorino dell'ospedale mi ha detto chiaramente: "Senti Marco, io con i matti nel reparto non ti ci tengo. Al massimo se c'e' posto, per tranquillizzarti, ti mettiamo una notte in medicina generale. Intanto finisci la flebo, poi aumenta il Sereupin immediatamente ad una compressa al giorno e ti prendi tre volte al giorno le gocce di EN". Rassicurato, preso e reimpacchettato a casa.

    Beh, il giorno dopo, seppur con sforzo, sono riuscito a "ripartire" andando alle Cinque Terre (giornata molto bella) e rilassandomi con una lunga passeggiata sulla Via dell´Amore. Foto con la fidanzata etc. Lei contentissima, io pure anche se con la mente impegnata su un punto: sanare il problema.

    Morale sono tornato a casa, in Estonia, ripreso il lavoro (tanto), ripreso tutti i ritmi, ma la situazione si e' stabilizzata. Morale sono rimasti i soliti sintomi mai scomparsi definitivamente in sei anni, a fasi alterne: spossatezza, ansia etc.

    Ecco dunque il mio topic ed infine la decisione di provare un nuovo medicinale SSRI, lo Zoloft. Una volta mi dette fastidio ma adesso sono consapevole che tutti i disturbi passano in 20gg al massimo. E dunque vale la pena rischiare.



    Infine la tua domanda: non voglio coinvolgere la mia fidanzata in queste cose o il meno possibile. Conosce dei miei attacchi di panico. Ma lei e' in questo momento incinta e dunque deve pensare a nostro figlio e non alle "debolezze" di un italiano che ha oramai 35 anni. :)

    Saluti. Marco

    Alla fine mi sono deciso. Grazie anche ai pareri, ai post, ai commenti, letti in questo ed in altri forum.

    Dunque se il SEREUPIN in 6 anni non e' riuscito a togliermi del tutto i sintomi, adesso che ho un minimo di forza emotiva ed un periodo relativamente tranquillo, significa che non il farmaco adatto a combattere i miei sintomi ansiogeni.



    Ecco dunque che ho "rispolverato" una vecchia prescrizione del medico: "prova lo Zoloft" mi disse. Allora non ebbi il coraggio di cambiare perche' i primi successi ottenuti con il Sereupin pensavo mi avessero condotto, con costanza e tempo, fuori da tutte le fastidiose sintomatologie di cui soffro purtroppo ancora ad oggi a fasi alterne: ansia generalizzata, fiato corto, spossatezza etc.



    Dunque il passaggio da Sereupin a Zoloft, lo sto effettuando in questo modo:

    1. Riduzione da 1 a 1/2 compressa di Sereupin 20mg al giorno x 1 sett.

    2. Zoloft 1/2 compressa al giorno x 1 sett.

    3. Dopo una settimana, ulteriore riduzione da 1/2 a 1/4 di Sereupin x 1 sett.

    4. Dopo una settimana, passaggio ad 1 compressa di Zoloft

    5. Al termine delle due settimane passaggio totale allo Zoloft

    Stavolta che Iddio me la mandi buona perche' mi sarei anche un po' stufato di stare a combattere contro l'Infame, subendo sempre il pungolo di queste fastidiose sintomatologie.

    Ps. Nel caso mi senta agitato, c'e' sempre le gocce di EN che sono il "rintrono" benzodiazepinico per tamponare il presentarsi di situazioni impreviste.

    Proviamo. :alien:

    Ciao. Ciao.

    Cara Silvia,

    devi avere forza e combattere. Non perdere la fiducia, e te lo dice uno che sta ancora in trincea, perche' sono sicuro che verrä - SONO SICURO - il momento dove potremo sentirci meglio. Solo che occorre tanta forza, pazienza e determinazione. Non lasciare sopraffarti! Non ne vale la pena. In questo senso non sei sola a combattare. A fianco a te, nella stessa battaglia contro l´INFAME trovi altre persone come me.

    Cara Puzzoletta,

    non sei sola a combattere! E' difficile, e' dura, ma ne vale la pena. Certo che ne vale la pena. Tu sei 7 anni, io pure.

    Oggi sentivo il fiato pesante e difficilmente riuscivo a distogliere il pensiero. Tutto questo ti demoralizza perche' e' come se fosse un campanello che ti tiene sempre in allarme.

    Tuttavia ho cercato di rilanciare: sono stato tutto il giorno fuori, ho camminato, preso il sole e parlato. Poi andato a mangiare fuori ed infine finalmente a casa. Oggi ho vinto la mia battaglia.

    Ho preso medicinali per 7 anni, ho fatto tante cose, ma alcune non mi sono mai sentito di farne proprio per la paura e per la sicurezza di non potermele godere appieno.

    Durante la nostra battaglia, occorre capire, che la nostra vita cambia, cresce e si modifica. Io ci sto provando. Occorre nella vita puntare alla serenitä. Ecco cosa voglio SERENITA. E te?