Messaggi di Stregatta@

    Però aspetta, non drammatizziamo ! ;)

    Un amore corrisposto che sia fiorito sul reciproco innamoramento...è tra le esperienze più meravigliose della vita, e viene proprio spontaneo sentirlo perfetto e inesauribile.

    Poi non è detto che si sarà inevitabilmente smentiti dalla vita e che tutto finirà nel disamore o nell'amore fraterno. E' soltanto molto frequente che accada, ma non è detto.

    Io quell’innamoramento reciproco che sembra perfetto e inesauribile l’ho provato, poi come scriveva qualcuno prima… 5 anni meravigliosi, 3 dubbi, ultimi 2 da incubo.

    Ora sono molto disillusa dalle relazioni, penso che quelle che durano una vita realmente siano casi rarissimi.

    A me questa cosa ha portato a pensare che si dovrebbe proprio abolire il matrimonio, anche per i motivi che hai citato tu. E no, non lo giustifico neanche in caso di figli perché vengono considerati una sorta di collante e questi spesso costretti a vivere in famiglie disfunzionali e sarebbe molto meglio per tutti (genitori e figli) separarsi.

    In tutti i casi a me noti di "ossessione dell'amore perduto che amore non è", l'ossessione è nata a seguito dell'abbandono dell'altro con cui loro stavano bene e che non avrebbero mai lasciato, e in personalità che comunque già tendevano per se stesse a qualche margine di ossessività. Spessissimo, infatti, sono persone che hanno circondato il/la partner di ogni attenzione e premura quotidiana, ma senza minimamente sentire che questo potesse persino essere venuto a noia all'altro, il quale restava inappagato in tutt'altre istanze del proprio vivere la relazione.

    Con queste premesse l'ossessione che non è amore è quasi di default.

    Intanto perchè l'abbandonato, che in quella relazione stava bene, non sa darsi spiegazione del perchè sia finita (per lui/lei era un Eden!).

    E poi perchè con l'abbandono si trova a constatare che l'amato/a vivesse ampi margini di una personalità più complessa della propria, che gli torna con quel fascino dell'ignoto e mai posseduto che è proprio tipico dell'innamoramento iniziale. E secondo me viene proprio da qui anche la visione "super" di chi ha lasciato, in chi è stato lasciato : dalla conseguita quanto amara certezza che ci sia stato un "molto di più" di cui il lasciato non ha mai percepito nulla, elevando a potenza N il senso di "irragiungibilità" dell'altro.

    Aggiungiamo che, trattandosi spesso di personalità già ossessive in proprio, l'addio equivale normalmente alla fine di ogni contatto (per legittima sopravvivenza del lasciante), e quindi il mistero dolente e fascinoso della sua personalità si graniticizza e diventa mito, dinanzi al quale il lasciato non dispone neanche di nuovi elementi di valutazione e ridimensionamento del suo problema.

    Ecco, hai descritto in modo estremamente lucido e dettagliato quello che io non sarei riuscita ad esprimere.

    La cosa che mi stupisce è che ho visto questo comportamento in una persona estremamente razionale e in grado di distinguere i vari gradi di attrazione/attaccamento nei confronti di una persona, ma poi quando la cosa capita su di sé, non si riesce a razionalizzare il fatto che si sta idealizzando quella persona, che non si vedono i difetti di quella, che non si ha la benché minima idea di come sarebbe stato il prosieguo e, citando le tue parole, il fascino di quella persona si graniticizza e diventa mito.

    Mi piacerebbe sentire una testimonianza e non un'ipotesi teorica :D

    Scherzo ovviamente. Ma mi rassicurerebbe molto, perché io ho appunto questa sensazione che quell'amore mitizzato non può essere scalfito neanche dalla migliore delle relazioni.

    No, ci si innamora più volte nella vita, anche al più "freddo" capita più di una volta. Ma quello che tengo a dire è che, però, nella vita concreta, come esperienze reali, secondo me ce n'è sempre una in cui si è innamorati molto più di tutte le altre. Non parlo di amore maturo e altro, ma di emozioni vere e proprie, emozioni forti e giovani. Secondo me, quell'amore così grande che uno può vivere proprio a livello di emozioni, in genere è (se non il primo) comunque tra i primi che si possono provare nel corso della propria vita. Poi ci sono quelli che parlano di amore maturo, affetto, dove è tutto più bello proprio perché si possono "gestire le emozioni". Sì, ok... per certi aspetti può anche esserlo, ma le emozioni che ti devastano sono altro. Molto raramente succede. La voglia di farla finita dopo una lunga storia finita, dopo che si è stati lasciati, capita una volta sola.

    Ecco, io parlo di quelle emozioni che ti devastano, al cui confronto l'amore maturo impallidisce.

    Quando capita sì di volerla fare finita dopo che si viene lasciati, ma non dopo una lunga storia, si tratta spesso di storie molto brevi (poche settimane solitamente).

    Secondo me stai vedendo solo quello che vuoi vedere.

    In realtà secondo me non ci sono grandi differenze, tra uomo e donna. Forse tu ti riferisci a quegli uomini che in piena "crisi dei 40 anni" si innamorano perdutamente di una 20enne. Ma io ti potrei portare un sacco di casi (purtroppo) di donne che prendono sbandate.


    Andrea

    Avete scritto tantissime cose che vorrei commentare una ad una, lo farò appena ho tempo.

    Intanto rispondo a questa.

    No, non mi riferisco affatto a quelli con la crisi di mezza età che hanno sbandate per le ventenni (su questo argomento potrei aprire un capitolo, ma in generale si tratta di uomini che sono abbastanza fuori dal mio giro di conoscenze).

    Anzi, credo che quelle emozioni devastanti le provino quasi tutte nel decennio dei vent’anni, dai 30 in poi diventa via via più difficile.

    Per questo, appunto, o segni la vita di un uomo tra i 20 e i 30, o se arrivi dopo, qualcuna lo avrà già fatto al posto tuo.

    Se c'è qualcuno qui che ha studiato psicologia, ben venga.

    L'altra sera è uscito questo argomento con una mia carissima amica, dato che si è parlato sempre del caso del mio famoso amico, che anche lei conosce e di cui ovviamente si è fatta una precisa opinione. Ma questo è stato solo il punto di partenza.

    In poche parole, la sua convinzione è che, se una persona si è imbattuta, magari trascinandolo, in un rapporto tossico, andrà suo malgrado a cercare un altro rapporto disfunzionale, se nel frattempo non si è fatta aiutare. Come se la parte razionale del "voglio una relazione sana" non riuscisse bene a radicarsi. Ci sono altre situazioni nascoste che emergono.

    Lei stessa ha portato la sua esperienza: in una quindicina d'anni ha avuto quattro uomini, uno peggio dell'altro. Solo da circa tre anni si è fatta aiutare psicologicamente, infatti la vedo ben risoluta e serena.

    La tua amica ha ragione.

    Una persona risolta non va a cercare situazioni tossiche.

    Se invece sei disallineata andrai solo in cerca di casini, a ripetizione.

    Purtroppo non funziona così…

    Passo ore a fare domande a ChatGPT, provo a cercare risposte, faccio castelli in aria… più ci penso, più mi vengono fuori pensieri e cose da fare. Ho una mente diabolica che le pensa tutte, anche le cose più assurde e impensabili.

    In realtà mi aiuta proprio fare qualcosa che mi distolga, ma il problema è trovare la forza per farlo.

    Dopo una mattinata persa sul divano, al pomeriggio sono riuscita a portare i bambini al parco e poi sono andata a correre e ancora non ho ricominciato con i pensieri ossessivi, ma ho già paura di quello che mi riserva la giornata di oggi.

    Se parliamo di amore credo che potenzialmente sia possibile innamorarsi tante volte ma...nella vita reale non capita perché bisogna incontrare la persona compatibile, in un momento ideale ed essere parimenti aperti a fare quest'esperienza. Rimane una rarità, un grande dono che tendiamo a tenerci stretto. Altra cosa che impedisce il verificarsi di tanti amori è la necessita di tempo per maturare. Ci vuole tempo affinché l'amore diventi tale.


    Altra cosa sono le infatuazione che si trasformano in ossessioni. Le ossessioni vanno "curate" nel senso che vanno affrontate e superate. Solo dopo si può amare. In piena ossessione è impossibile accedere all'amore perché tutta l'energia è divorata dall'ossessione.

    Solo nella mia testa un amore costruito nel tempo è qualcosa di meno incisivo di una cotta potente e totalizzante? Quando si parla di “amore costruito nel tempo” mi viene da pensare a due persone che scientemente scelgono di vivere insieme per non stare soli, che fanno in modo di “andarsi bene” a vicenda, non a quell’attrazione magnetica che puoi provare quando conosci qualcuno che ti prende e non te lo aspettavi.

    Anche se, nella mia relazione attuale, all’attrazione iniziale -caso ancora più complesso, perché era una frequentazione di sola natura fisica evolutasi poi in altro- è subentrata una vera forma di affetto -forse amore? ho paura a dirlo- dove ancora a distanza di tempo lo guardo con gli occhi a forma di cuore, provo sempre attrazione fisica e ho più voglia di stare con lui adesso dopo anni rispetto agli inizi, la voglia di fare l’amore con passione è sempre viva… potrei quindi dire che l’amore costruito nel tempo non è privo di cose belle. E spero che anche per lui sia così.

    Ma ma… quelle infatuazioni idealizzate e cristallizzate, forse han qualcosa di più… fissazione mia?


    Sulle ossessioni da curare… penso che spesso sia semplicemente il tempo a fare scemare l’ossessione, ma se il lutto non viene elaborato, sotto sotto rimane. Quando senti una persona che parla di “treno che non passa più”, non è forse un’ossessione non elaborata? O lo si può dire a cuor leggero, consapevoli che sarebbe stato un bel viaggio ma è sfumato, ora c’è altro, forse anche più bello e importante?

    Ma nessuno ha detto di non esprimere opinioni diverse, e comunque leggere un’opinione diversa può portare spunti di riflessioni.

    Per esempio sono d’accordo con te quando dici che non esiste un’anima gemella ma persone che sono più o meno adatte a noi nelle nostre fasi di vita.

    Anni fa quello che ho descritto come un amore importante, era forse la persona più adatta a me, in questo momento della mia vita invece è quanto di più lontano possa esserci dal mio pianeta.

    Però mmmh no, credo che per “amare” nel vero senso della parola (e quindi non cercare conforto, un riempimento al senso di vuoto/solitudine, convenienza etc) al contrario, sia necessaria una base sana. Se ci sono problemi (depressione etc) non è amore ma attaccamento e non ne uscirà mai una cosa sana.