La destra dal punto di vista sociale è conservatrice, la sinistra riformista. Dal punto di vista economico invece la differenza è stata in gran parte persa, sono entrambe turbocapitaliste, cioè interessate alla globalizzazione e alla finanza.
Per quanto riguarda il referendum quindi, sia la destra che la sinistra erano allineate sui quesiti sul lavoro, nonostante la sinistra ipocritamente dichiarasse di essere a favore del SI. Va ricordato che Renzi ai tempi del Jobs Act era del PD. L'ipocrisia è una caratteristica tipica della sinistra, più della destra, probabilmente perché cerca di mostrarsi moralmente superiore ma di fatto in molti aspetti non lo è, come nel supporto al turbocapitalismo.
Sulla questione della cittadinanza invece destra e sinistra erano contrapposte, ma non lo sono completamente sulla questione dei migranti. Infatti sia alla destra che alla sinistra i migranti vanno benissimo dal punto di vista economico, in quanto rientrano sia nei piani del turbocapitalismo che nei piani di sfruttamento del lavoro nelle piccole imprese. La contrapposizione sui migranti è solo dal punto di vista sociale quindi: per la destra l'immigrazione porta degrado, mentre per la sinistra porta arricchimento culturale. Il problema è che né la destra né la sinistra sembrano minimamente in grado di gestire l'immigrazione, col risultato che il degrado rischia di aumentare in ogni caso, sia che governi la destra che la sinistra.
Non è difficile capire la differenza tra destra e sinistra. Certo, se uno è come fran235 che associa ancora la sinistra al comunismo, le lotte operaie, la contrapposizione con la borghesia e le elite, allora quella sinistra non esiste più da un pezzo e forse non tornerà mai più. Forse tornerà dopo la terza guerra mondiale.