Messaggi di Liaison

    Ho visto uno scrittore che vive da recluso nella casa in campagna, con i contatti ridotti al minimo necessario, e non mi spiacerebbe avere una vita del genere. Per i visitatori indesiderati potrei dotarmi di un fucile caricato a sale grosso tipo Kill Bill.

    Il mio "vicino di casa" quando ero bambina era esattamente così! ^^ Fucile incluso, se sentiva qualcuno aggirarsi sparava in aria o sguinzagliava i cani.

    (vicino si fa per dire perché ci sono boschi di mezzo, un duecento metri in linea d'aria).

    L'unica differenza è che non scriveva un bel niente. Faceva qualche lavoro normale, forse l'agricoltore o allevatore, tutt'altro che bio com'era d'uso ai tempi.

    Con l'età ho imparato ad apprezzare la noia, è il sentimento di chi ha tutto sotto controllo, l'esatto opposto dell'ansia.

    Non voglio distruggere l'unico pensiero positivo che hai esternato, ma magari il problema fosse la noia! È che il mondo ti trova anche se stai in un eremo in mezzo al niente.

    Oltretutto adesso nei posti sperduti è pieno di gente spocchiosissima perché loro sono bbbio. Cioè, cerchi di far presente che certe cose sono in un certo modo perché la natura di un luogo (che frequenti dalla nascita) si comporta in quel modo, ma no, ti sbagli perché loro sono ecobio, steineriani e con la respirazione fanno crescere le palme a 3000 metri... E il bello è che per un po' è anche vero, per un po' funziona. Solo che come nella quantistica, non si accorgono che con la loro sola presenza trasformano quella piccola zona selvaggia e naturale in una piccola copia della ztl da cui provengono. Alcuni sono anche simpatici, alcuni quasi amici, ma anche in me vive uno Scrooge che si risveglia quando sente cose tipo: "no ma io faccio architettura biologica" :rolleyes:.

    Ma da non voler mostrarsi come " coppia" in pubblico ad andare a divertirsi tutta la serata con un altro davanti al povero malcapitato, ce ne passa.

    Perché possiamo stare qui a prenderci in giro quanto vogliamo, ma se c'è la curiosità sincera di voler frequentare una persona lo si capisce nel giro di una manciata di uscite. E se un ragazzo veramente ti interessa, stai attenta a non fare passi falsi per non rischiare di perderlo. Quindi secondo me lei già sapeva dal principio cosa (non?) provava per lui.

    Il suo passo indietro mi sembra conseguenza più dei sensi di colpa che non della maturazione di un reale interesse, ma potrei sbagliarmi.

    D'accordissimo su tutto, solo sull'ultima frase, penso che potrebbe anche essere immaturità, cioè che lui le piaccia anche, ma quel piacere che non sa bene cosa vuole dalla vita.

    Si esatto. In questo caso si, certamente.

    Ovviamente se lo vuole fare... Se non è quello che vuole può tranquillamente interrompere la relazione.

    Io la vedo così, fermo restando che siamo in un mondo libero e quindi non esiste nessuna "costrizione". Il soggetto A non deve essere costretto a prendere una storia alla leggera per stare con il soggetto B.

    Il soggetto B non deve essere costretto ad accettare l'idea di legarsi in una storia d'amore per frequentare il soggetto A.

    Quello che non capisco è perché si debba pensare che una persona (donna o uomo) dopo i 30 anni (giovanissimi!!) debba uscire/frequentare qualcuno per "gettare le basi" per una relazione "seria". E non si tiene in considrazione o si sminuisce chi non vuole avere un legame affettivo duraturo.

    Sì, non hai tutti i torti, in effetti non c'è niente di male a non volersi legare. E lo dice una che fino all'altro ieri era proprio così. Poi non lo so perché, forse una maggiore umiltà, sono entrata in una comprensione diversa, per cui ho iniziato a sentirmi in colpa per aver fatto probabilmente soffrire delle persone che con me magari avrebbero voluto passare la vita, mentre io pensavo a tutt'altro. Ha smesso di sembrarmi un diritto e una cosa giusta il non volersi legare. Ma magari mi sono solo rimbambita chi lo sa ^^ .

    Poi quando sono stata dall'altra parte ci sono stata male, ma soprattutto perché credo che sia semplicemente migliore, più bello un amore con un futuro, e chi non lo prova non sa cosa si perde diciamo. Ma non perché dia felicità o vada bene per forza, ma per l'amore che si dà.

    Comunque non hai torto, non è una colpa essere in una fase dove prevalgono altri aspetti di sé, magari la voglia di realizzarsi, di scoprirsi, di fare esperienza del mondo. Si è anche più attraenti tra l'altro in quel mood.

    Trovo curioso che si definiscano 'improponibili' città come Napoli, Palermo o Venezia, quando pochi paragrafi prima si descriveva una zona di Genova — la propria città — come una sorta di trincea urbana invivibile e pericolosa. Napoli città (non la periferia, che è tutta un'altra realtà) è, sotto molti aspetti, un gioiello: storicamente, paesaggisticamente e culturalmente. A confronto, sembra davvero più vicina a Montecarlo che non a certi racconti apocalittici. Prima di distribuire giudizi tranchant sulle città italiane, bisognerebbe forse partire da un po’ di coerenza e, soprattutto, uscire dai soliti stereotipi.

    Ma io credo intendesse improponibili come affitti... Roma e Venezia di sicuro, con uno stipendio medio italiano manco sotto i ponti puoi permetterti di stare...

    E' una città di cui non ho esperienza diretta e che mi piacerebbe visitare.

    I programmi per le vacanze estive del forum si stanno piano piano tramutando in "tutti a Genova da stefanoge!" :D ... Oppure a casa di Oblomovista, così potremo dire di aver assaggiato sui denti l'autentica accoglienza ligure d.o.c.! ^^

    sei la persona più fedele e amorevole dell'universo, senti la forza di affrontare qualunque tsunami insieme, gioie e dolori dell'altro contano per te per te più dei tuoi, e tutti i codici che potrebbero tradursi in "testa a posto"

    Sì, intendevo questo, anche se l'ho detta spicciola. Il problema molto comune è che l'attitudine sia solo da una delle due parti, mentre dall'altra sembri solo. È la paura che attanaglia un po' tutti all'inizio, o quasi tutti credo. Quando uno vede una flag che dall'altra parte manchi l'attitudine, si va sulla difensiva, per evitare di investire di più dove si intuisce che è un investimento sbagliato.


    probabilmente è per questo che...dopo 'na certa...l'incantesimo per me, che penso potrei essere per età la mamma dell'opener, non esiste neanche se mi dopano! ^^

    Eh lo so, purtroppo l'ho testato sulla mia pelle, quando ci sono i figli tutto il resto è secondario e superfluo.


    ha sbagliato lui, molto più di lei

    L'unica cosa che forse potrebbe aver sbagliato è di comunicare le sue emozioni (cosa che io non vedo mai sbagliata, il dialogo invece di rosicare dentro ma muti), ma diversamente è umano, ha visto una flag che il suo investimento emotivo era mal riposto ed ha reagito per chiarire.


    - quando poi si arriva a robe tipo "mi hai mancato di rispetto, se è così è inutile che ci vediamo ancora, scegli!"...ma Liaison...io per me sarei proprio scappata e avrei chiamato un taxi per farmi riportare a casa!

    Ma scherziamo

    :?:

    Penso abbia reagito in modo proporzionale a quello che c'era stato prima, mica le ha detto "Oddio malafemmina, avevo già stampato gli inviti di matrimonio!". C'è stato male in proporzione a quello che si era creato mi pare, tanto che lei si è scusata (riconoscendo di aver sbagliato), non gli ha mica dato dello psicopatico che si era fatto i film!


    - è proprio ORA che al posto dell'opener lascerei perdere questa frequentazione, riconfinandola senza spiegazioni ai soli incontri tra comitive!

    È al bivio, come dicevo se lascia correre chiude gli occhi su una flag e si crea un precedente. È sempre un rischio comunque.


    Non e' necessario se per una delle due parti non c'e' interesse a iniziare "qualcosa di stabile".


    Secondo me, ovviamente

    Quindi la controparte dovrebbe prendere la storia altrettanto poco seriamente, giusto? Intendi questo?

    Uno non deve aver nessun obiettivo. Se capita di conoscere qualcuno, però non ci si deve vergognare, non si sta facendo niente di male.

    Sì, il punto è proprio non avere un obiettivo tipo "ottenere un numero al giorno", perché l'inconscio lo registra quel lato meccanico dell'approccio. Poi una può scegliere di ignorarlo per vari motivi, ma è una forzatura che presto o tardi porta degli effetti con sé, almeno io la penso così, che la sincerità porta cose migliori.

    Cioè non capisco come dalla ragazza ci si possa attendere una "dichiarazione programmatica" in merito al volere o non volere relazioni sentimentali con la X persona, quando appunto NON conosce X, e potrebbe benissimo essere pure orientata a desiderare LA relazione che la appaga, ma senza avere alcuna contezza circa il fatto che la persona X, CONOSCENDOLA, potrebbe mai esssere quella che le genererà questo entusiasmo vitale...



    Tutto il resto potrebbe nascere o anche no, ma non vedo proprio (mio punto di vista, per carità!) come si possa concepire (in qualunque tempo, ma oggi e da decenni più che mai) una frequentazione sotto l'insegna esposta "io cerco di fare coppia, se tu no...dimmelo subito così non perdiamo tempo e ciao!"... :S

    Non pensi che ci debba però essere un po' una predisposizione alla serietà per iniziare una storia che sfoci in qualcosa di stabile? Io capisco quello che intendi, come dire che è poi la persona, se c'è il feeling particolare, a portarti a mettere la testa a posto, non viceversa che metti la testa a posto e poi cerchi una persona. Però non so, nei trenta le occasioni ci sono per una donna, se parte senza serietà secondo me inanellerà storie su storie senza la necessaria attenzione per coltivare un sentimento. Come dimostra la sua "goffaggine " in quella serata, in cui ha indispettito parecchio Nonloso, per poi dover tornare indietro a metterci una (e più di una) pezza...

    Ricordo di un "maestro del rimorchio" che mi disse che dovevo pormi l'obiettivo di farmi dare il numero di una ragazza ogni giorno. Peccato che se davvero ci avessi provato a quest'ora sarei a Marassi (non lo stadio, ma l'attiguo carcere) e senza cellulare mi sarei pulito il c∙∙o con quei numeri.

    Mah, ogni tanto ne ho incontrati di questi tipi, ma sono molto riconoscibili, si vede che ti parlano con una modalità standard, come se fosse un lavoro ripetitivo. Ho seri dubbi che un approccio del genere possa portare qualcosa di buono, non ha nulla di spontaneo né di gradevole. Poi ce ne saranno di più avanzati e raffinati, ma quelli che ho incontrato io facevano davvero quasi paura, nel senso che era evidente che facevano quello tutto il giorno tutti i giorni, al limite del maniaco secondo me! Da evitare assolutamente quel tipo di consigli.