Messaggi di Verdeggiando

    Piangersi addosso non può essere mai un aiuto!


    Serve però accettare la propria condizione, ma senza rinunciare al nostro miglioramento e crescita personale.

    Guarda, credo di poter affermare (senza presunzione né falsa umiltà) di essere l’esempio vivente che le due cose possono tranquillamente coesistere.


    Sto investendo (energie, speranze e non da ultimo denaro) sul mio miglioramento personale: psicoterapia, aumentare le occasioni sociali, palestra, dieta per aumentare la massa, formazione professionale... E sono tutti binari di crescita in cui credo, non li seguo "tanto per".


    Al tempo stesso, l’umore, o almeno il mio, non è controllabile con una cloche. Se questa tematica mi abbatte e mi intristisce, non riesco a consolarmi/distrarmi dicendomi "dai, almeno stai facendo questo e quest’altro per te stesso". Semplicemente, le due istanze convivono, con la prima (il miglioramento personale) che viene un po' rallentata e "sgonfiata" dalla seconda (l’umore).


    Quindi, riassumendo, in astratto concordo con te, ma poi nella pratica le cose sono più complesse.

    Da un lato senti, meglio così! Pensa se dovessimo essere invidiosi per ogni singola cosa ahahaha

    Esatto, è quello che proponevo io più sopra.

    Sicuramente ogni individuo sperimenta invidia a gradi diversi e su temi diversi, c’è chi si fa rodere fino al midollo per ogni singola cosa, mi ritengo fortunato a non essere una di quelle persone :face_with_tears_of_joy:

    Ho finito oggi le ferie e c'è una cosa che ho capito: Per me tutto ciò che riguarda sesso e relazioni è solamente uno stress, molto di più di quello lavorativo che in confronto è nulla. E dire che dovrebbe essere una cosa piacevole, almeno per le persone normali è così.

    Ho evidenziato due frasi che mi hanno colpito molto, perché sembrano due concetti banali ma in realtà, almeno per me, sono due pugnalate. La gente "normale" (adesso so che dovrò nascondermi per aver usato questo termine) ragiona essenzialmente in modo diametralmente opposto.

    Credo che ormai la mia concezione di relazioni e sessualità sia talmente sballata e rotta che non so davvero se vale la pena lavorarci ancora.

    Qua invece mi sono un po’ perso e vorrei chiederti (sempre se ti va, ofc) di farmi capire meglio cosa intendi.

    Dunque, oggi sono stato dal PT/nutrizionista. Diciamo che, giorno più-giorno meno sono passati due mesi dall’inizio del percorso. In breve, circonferenze aumentate tutte, +2kg di massa magra, mentre la già scarsa massa grassa che avevo è ulteriormente scesa :rolling_on_the_floor_laughing:

    Capisco. Non posso sapere il perché, non ti conosco. Ma forse, forse, è un fatto di personalità o di espressione della stessa. Tutti abbiamo una personalità, più o meno interessante o "seducente", la differenza la fa la modalità di espressione. È chiaro che se tu, dentro di te, hai dei tesori nascosti ma non li esprimi, non dai modo agli altri di coglierli, di vederli, gli altri non ti vedono e quindi non ti considerano. Parlo di qualità che colpiscono, non quelle neutre, cioè di essere una brava persona ecc ecc, ma qualcosa della tua individualità, interessi, passioni, senso dell'umorismo, gusti, insomma quel che fa di te ciò che sei. :)

    Sono sicuro che tu abbia centrato il problema. Il lavoro che sto cercando di fare è quello di interrompere il circolo vizioso "la mia personalità non è seducente - sono fuori tempo massimo - non ho speranze" ecc, e ci sto lavorando con strumenti di tipo diverso.

    Siccome qualcuno ha fatto presente che esistono cose ben peggiori, sono assolutamente consapevole che questa condizione non è la fine del mondo.

    Però la fatica quotidiana di dover vivere con estrema artificiosità mentale una tematica che invece di per sé dovrebbe essere tutta vissuta "di pancia" mi stanca tantissimo.

    Allora il tuo è un problema diverso, non lo avevo capito, ti chiedo scusa :) in pratica tu ritieni che non potrai mai essere scelto per fare del sesso. Io non vorrei ripetere concetti più volte esposti e, che ne sono consapevole, assumono un po' i connotati di aria fritta, però una verità di fondo c'è, il sesso lo fanno mica solo i belli, fighi, alpha ecc.ecc., lo fanno anche le persone considerate "brutte, indesiderabili" dai più. E come mai? Perché l'attrazione non si basa su canoni prettamente estetici, altrimenti si riprodurrebbero solo i belli e così non è. Se non sei stato scelto finora non significa che non potrai non esserlo in futuro. Io ho avuto rapporti con uomini molto belli che a letto erano un disastro, e ho avuto una frequentazione, tra l'altro basata solo sul sesso, con un uomo che sarebbe considerato insignificante, quando anche non francamente brutto, ma che è stato uno dei miei migliori amanti, mi mandava in orbita 8o

    Guarda mi permetto di continuare il botta e risposta tediando sicuramente tutti quelli che ricevono le notifiche perché stranamente sto riuscendo a spiegarmi e farmi capire :grinning_face_with_sweat:
    Il mio sconforto è più radicale, e riguarda l'amore in sé, di cui considero l'unione fisica una delle parti fondamentali ma, appunto, una. Le persone che mi stanno attorno mi riconoscono una pletora di qualità (e non parlo solo del giudizio viziato di mia madre ahahahahah). Eppure non ho mai suscitato l'interesse di una ragazza. Quindi, deduzione che so essere forzata ma tu capirai essere molto "di pancia", evidentemente tutte quelle belle qualità umane non sono affascinanti.
    "Niente sesso" è solo l'apice di una montagna che parte da "niente sentirsi amati".

    Ciao, anche io non mi esprimo sull'essere clinicamente psicopatico o meno di questo personaggio, ma tutti i dettagli che hai fornito depongono comunque verso un quadro di personalità che non fa del bene a nessuno, tantomeno a una persona sensibile come te.


    Mi accodo quindi ai consigli che ti sono stati dati (e che sono sicuro tu ti sia già dato da solo): metti come priorità assoluta la protezione 1. della tua sicurezza (statunitense strambo su internet? addio) e 2. (ma non meno importante) della tua integrità emotiva.


    Ti sei già reso conto di aver messo in gioco delle emozioni forti, perché hai riconosciuto di vivere un senso di vuoto che avevi tanto bisogno di colmare e ti sei accorto che lui ti ha offerto questa occasione. Adesso tagliare sarà difficile, lo so molto bene. Ma dentro di te sai già che stai facendo la cosa giusta per te.

    Comprendo le ansie di chi ancora non ha vissuto l'esperienza in età adulta, ansie che probabilmente hanno assunto proporzioni gigantesche nella loro testa

    Ovviamente le tue parole mi rincuorano, ma in tutto il tempo (troppo, ovviamente) che ho dedicato a riflettere su come mi sento in merito a questo tema mi sono reso conto di avere praticamente zero paura dell'atto in sé. Ad affossarmi è il vissuto che ho sempre provato: sono indesiderabile, non sono destinato, l'amore mi è precluso (tutto questo: nonostante il mio lavoro su me stesso). Ovviamente sono pensieri da scacciare, ma sono molto più difficili da mandare via rispetto ad una "semplice"* paura dell'atto in sé.

    *non mi permetterei mai di sminuirla, anzi, voglio solo dire che la trovo più lineare e comprensibile rispetto all'arzigogolo di pensieri che mi attanagliano.