Messaggi di Verdeggiando

    In realtà non è che mi generi davvero insicurezze, forse me le genererebbe sul momento, non sono un tipo che rimugina tanto a riguardo, è che ho un buco immaginativo, per mancanza di esperienza, dunque sarebbe un navigare a vista senza vedere l'orizzonte. Non è questione di non averlo magari visto fare da altri in qualche film o simili, è che penso che dal vivo sia completamente diverso a livello percettivo.

    È un po’ la stessa cosa che vivo io, onestamente non ho né paura né ansia da prestazione, solo un grande punto di domanda sul tipo di esperienza.

    Figurati tranquillo, è solo che non riesco ad immaginare come mi rapporterei all'altro oltre un certo step.

    No no assolutamente, è un tema che ovviamente non posso dire di capire al 100% (per ovvi motivi :face_with_tongue: ) ma credimi se ti dico che posso quantomeno intuire che tipo di insicurezze scateni. Era solo per ribadire che non volevo sminuire il punto di vista femminile, che evidentemente sul piano fisico ha un vissuto più complesso, dicendo che l’atto in sé è meccanicamente banale.

    Raga scusate ma credo che nessuno qui abbia dubbi sul fatto che "fare sesso" sia meccanicamente basilare o che si possa mentire sul proprio passato! O almeno, parlo per me, questi due punti di sicuro non mi preoccupano!


    Forse però il problema è il vissuto emotivo che sta dietro una sensazione di essere stati sempre perennemente schifati o quantomeno evitati, mai desiderati e così via e la paura di non essere destinati ad un determinato tipo di esperienze felici (dentro e fuori dal letto).

    Penso che il tuo sia un impulso totalmente irrazionale, io di base sono invece una persona molto strutturata e pragmatica e non ricerco negli eventi alcuna giustizia aprioristica

    Lo è, confermo!

    Non esistono persone che dispongono del controllo totale sulla parte irrazionale del loro Sé. Io generalmente negli "affari della vita" riesco a bilanciare i miei impulsi emotivi, tendenzialmente predominanti, con una carica razionale che mi appartiene da sempre e che esercito quasi sempre con souplesse.

    In questo frangente, o meglio, in casi specifici di questo frangente, tendo a soffrire di più la carica irrazionale dell’invidia.


    Per "casi specifici" intendo che non passo le mie giornate a dire "ah, guarda quello/a che...". Non invidio mai, ad esempio, il denaro, o il successo/prestigio. Solo per citare alcuni punti generalmente problematici.

    Semplicemente, se sono alle prese con dei vuoti della mia vita che mi fanno soffrire e vedo chi li colma senza fatica, mi sento vittima del destino e lo trovo ingiusto.


    Questo non significa che io sia disposto a smettere di cercare di migliorarmi, tutt’altro. Semplicemente, è una delle mille emozioni che provo, e francamente, per quanto sì, sia irrazionale, non mi sembra del tutto inconcepibile.


    Sicuramente tu la vivi in modo diametralmente opposto a me, ottimo! Magari io a mia volta mi faccio rodere meno da vissuti che a te causano dolore.

    Quindi ribadisco, let’s agree to disagree! :beaming_face:

    22 sei giovane.

    Vero, è giovane, io ho iniziato a disperare a fine università (24 anni), complice la pandemia. Però evidentemente soffre le stesse cose che soffriamo noi, ed è un attimo perdere le speranze.


    Per quanto riguarda la tematica del benessere fisico di cui avete parlato: vero, alla salute riproduttiva si può parzialmente sopperire, ma credo che le ricadute fisiche del benessere mentale derivante da una relazione di coppia sana e completa (ivi incluso il rapporto fisico) siano qualcosa che nemmeno immaginiamo.

    Nuove frontiere della serie "ho visto cose che voi umani...!" :face_with_tears_of_joy: