Messaggi di bluesky30

    Ho letto ora il tuo ultimo post; i tuoi figli sono adulti, anche il più giovane non è più un bambino, mettendoli al corrente sono in grado di comprendere la tua tristezza e i tuoi risentimenti. I figli sono parte integrante della famiglia e non è solo una questione tra te e tuo marito: il suo comportamento mette a rischio l’intera famiglia.

    Grazie per la vicinanza, i tuoi consigli e argomentazioni sono gli stessi dei terapeuti, in questo momento sono debole e non riesco a decidermi, i figli credono di avere una bella e sana famiglia (come pensavo anch'io) e con queste rivelazioni distruggo tutte le loro certezze. Per gli istinti sessuali di un uomo, la famiglia va a pezzi. Incredibile....

    Puoi sempre dire che tu e il loro papà non andate più d'accordo, ma metterli a parte di un fatto così delicato e così poco attinente al loro essere figli a me sembra uno sbaglio. I figli sono figli, non ritengo giusto che vengano coinvolti in queste criticità di coppia, ve la dovete smazzare tu e lui, secondo me.

    Eppure mi hanno detto questo, sono ragazzi tra i 22 e 27 anni e se ci separiamo vorranno sapere il perché, non sono ciechi o bambini. Tra l'altro mio marito è sempre di buon umore (chissà perché!!!) disponibile e mai arrabbiato, io ora sono triste, cupa e a volte arrabbiata e nervosa, ho accennato nei mesi passati a quanto sia stufa in generale e che vorrei ricominciare da sola e sono stata aggredita e accusata da tutti, per questo motivo e per non passare dalla parte del torto gli psicoterapeuti hanno consigliato di raccontare cosa sto sopportando. L'ultimo figlio sta ancora studiando e temo che una rivelazione del genere o una nostra separazione lo mandi in crisi totale, per questo non parlo e sopporto.

    Non lo so, secondo me un uomo che ha acquisito questa abitudine è difficile vi rinunci. Insomma se uno ha provato una volta per curiosità e poi archivia è un discorso, ma uno che torna sempre secondo me lo continuerà a fare. Magari ci sta più attento, si infurbisce, ma lo rifà. Mi dispiace molto per te, credo sia molto umiliante, io non credo che reggerei ma solo tu puoi trovare la via giusta. Io credo che non ne vorrei più sapere. Ma io sono io e tu sei tu. Mi permetto solo di ribadire di lasciare fuori da questa vicenda piuttosto sordida i vostri figli, non è affar loro, è tra di voi, se li coinvolgi, magari in un inconscio intento di trascinarli dalla tua parte, fai loro più male che bene.

    Anch'io la penso come te per quanto riguarda la frequentazione, se ci è tornato più volte è perché gli è piaciuto, anche se nega. E sicuramente sta più attento e vedrà di andarci durante il mio orario di lavoro perché teme che io lo segua. Per quanto riguarda i figli, entrambi gli psicoterapeuti mi hanno detto di metterli subito al corrente della situazione perché i figli, quando mi vedono arrabbiata o astiosa verso il padre, se la prendono con me e invece devono capire il motivo reale che mi ha portato ad essere così. Per il momento non ho detto nulla.

    Anche io al tempo scoprii quello che hai scoperto tu. Lo misi alle strette e poi siccome non avevo il coraggio anche solo di immaginare di stare da sola mi illusi che fosse solo un momento. Finì che 6 mesi dopo mi lasciò e scoprii che stava con la collega. Ora non voglio generalizzare, magari altre persone hanno avuto esperienze a lieto fine. Però è per dire che a parte il gesto dal momento che ti nascondono una cosa del genere viene meno la fiducia e allora boh possono fare di tutto .

    Mio marito frequenta 'escort' che ricevono in appartamento, anche il tuo oppure è sempre stata un'unica donna normale? È vero, ogni giorno dubito di lui e lui si sente nel giusto o così finge di essere, solo io e una mia amica sappiamo ciò che fa. Anch'io non riesco a pensare di restare sola, ma anche continuare così è un'agonia.

    Hai scritto che stavi facendo un percorso con l'aiuto di un professionista per arrivare a prendere una decisione, se non ho capito male. Ricordati che la famiglia, se dovessi decidere di separarti, non la distruggerai tu ma lui, che nonostante sia stato scoperto e veda il tuo dolore continua. No, la vita non sarà più la stessa e ti capisco. Però un buon inizio sarebbe ricominciare a trovare la forza di pensare a te, ricominciare a leggere, fare sport, eccetera. Se posso chiedere, presumo che tu e tuo marito ne abbiate parlato, visto che lo hai scoperto... Possibile che di fronte alla possibilità di perdere "la sua famiglia" lui non riesca a mettere uno stop a questo "vizio"?

    Ho avuto due incontri, il primo con medico che è principalmente uno psichiatra e mi ha indirizzato verso una psicoterapeuta che collabora con lui. Per ora ho solo esposto la situazione nei minimi dettagli. Ritornerò tra 10 giorni. Per quanto riguarda mio marito, quando gli ho mostrato le telefonate fatte col suo cellulare a quel numero, ha ammesso solo quello che ho scoperto e come da copione ha minimizzato e dato parte della colpa a me e al mio disinteresse nei suoi confronti. Ora continua a ripetere che mi è fedele, non lo fa più, io esagero e non ne può più delle mie allusioni e battute sarcastiche. Gli ho già detto che non può continuare con questa doppia vita ecc... i miei sospetti derivano da Google maps, avendo visto sue soste in una via dove queste donne ricevono (su internet trovi tutto). Lui nega ed ora credo disattivi la posizione in quei momenti. Il piano sarebbe mettere un GPS sull'auto e coglierlo in fragrante, ma devo attendere fine maggio perché deve fare revisione auto. Nel frattempo vivo tra alti e bassi, cerco indizi ma è snervante e ogni volta ho paura di trovare una nuova conferma. Temo sia diventato dipendente e chissà quando avrà realmente iniziato a frequentarle...

    Io credo che siano grandi abbastanza da poter razionalizzare un'eventuale separazione. Perdona il mio essere così diretta. Potrei capire qualche remora con dei bambini più piccoli ma, anche senza specificare la natura delle attività del padre se la cosa crea imbarazzo ecc, si può fare accenno al periodo di crisi. Potrebbero anche essere il tuo più grande sostegno in questo momento di grande difficoltà, "proteggerli" dalla verità e affrontare tutto da sola non è giusto per te.

    Lo so, è per questo che ho iniziato un percorso di psicoterapia, mi manca il coraggio, infatti mi è già stato detto ciò che sarebbe giusto fare. Comunque, se parlo, dirò la verità e non una crisi non meglio specificata. Per avere il loro supporto devono sapere lo 'schifo' che ho scoperto e quanto mi ha devastato. Un genitore può essere bravo anche se non è un buon marito, starà a loro giudicare il suo comportamento. Al momento non riesco ancora a decidermi, sto cercando di non affogare nel 'fango' (giusto per non usare un termine più disgustoso).

    Io non ho detto che tutti controllano i loro istinti, chi non lo fa però lo fa per scelta e non perché non può, insomma lo fa perché lo vuole , salvo fenomeni di dipendenza. Gli uomini vanno a escort per un' infinità di motivi, perché non riescono ad approcciare una donna e quindi si risolvono così, perché hanno una moglie che non si concede più oppure non concede determinate pratiche, per diversificare, per puro divertimento, perché pagando possono avere rapporti con ragazze giovani e belle che nella vita non potrebbero ottenere mai. Ci sono sessantenni e oltre che pagano per andare con ventenni. L' istinto in questi casi c'entra ma solo in minima parte, il punto è che un uomo ci va perché ci vuole andare. Fine.

    Condivido al 100x100, un uomo ci va perché può avere rapporti con ragazze giovani belle e disponibili a tutto, pratiche che a casa con la propria moglie non farà mai. Non credo nella teoria di dimostrare la propria virilità o la prosecuzione della specie, credo nella voglia di provare piacere fine a se stesso e che importa se a casa la moglie lo scopre e soffre. E se poi quello che sperimentano gli piace, chi li farà smettere definitivamente!! E qui arriva la dipendenza. Se ci sono figli e il matrimonio dura da decenni è difficile prendere una decisione. Io guardo i miei figli, ragazzi ultraventenni e penso a come reagirebbero se sapessero del padre. Per ora taccio per non farli soffrire (cosi credo), ma non è detto che prima o poi mi decida a parlare...

    Sarò una voce fuori dal coro forse, non credo di essere mai stata tradita. Mi è capitato di essere anzi complice... non sempre a insaputa della compagna ufficiale. Comunque ritengo che il tradimento di un marito che va con le escort non sia paragonabile a quello di un compagno o una compagna che ha una relazione parallela... penso che sia molto più complicato. Così come confessare di essersi innamorati di un’altra persona, senza effettivamente aver vissuto con questa una storia io non lo ritengo tradimento.

    Non ho ben capito cosa sia più complicato, le escort o la relazione parallela? Io ritengo più umano innamorarsi di un'altra persona nel corso della vita che andare negli appartamenti a pagamento. Può capitare di incontrare qualcuno con cui ti trovi in sintonia, ma andare su certi siti, cercare come su un catalogo una donna, leggere le recensioni e descrizioni varie, per poi contattarla e presentarsi alla sua porta mi sembra così poco umano e premeditato.

    Scusami non avevo capito, ora è chiaro. Situazione delicata, datti tutto il tempo che ti serve per pensare e decidere... dopo 30 anni non si prendono decisioni a caldo. Ti abbraccio.

    Grazie, ma quale decisione posso prendere? Lo so da 8 mesi e non so ancora che fare! Distruggo una famiglia comunicando ai figli la natura del padre, che mi ferisce e fa soffrire, per poi separarmi e restare sola o sopporto e continuo a vivere con un marito che molto probabilmente più volte al mese si soddisfa con escort? Leggendo questo forum anch'io ho capito che molti di noi hanno subito tradimenti inimmaginabili e pochi sono sereni, qualsiasi decisione abbiano preso, soprattutto dopo tanti anni di matrimonio. La nostra vita non sarà più la stessa. Io, oltre a lavorare, leggevo, facevo sport ed ero felice della mia vita, dal giorno della scoperta, quando rientro dal lavoro non riesco a fare più nulla se non pensare alla mia nuova condizione.