Messaggi di Ometto

    Non mi va di spiegare precisamente per non fornire ulteriori indizi sulla mia identità -paranoia alert:on- a chi mi conoscesse e per caso passasse di qui. Ma tempo fa ho subito una micro shitstorm, su un social, insensata, da parte femminile per aver semplicemente rilevato un'ovvietà assoluta nel funzionamento di un uomo eterosessuale, nel rapporto tra un corpo da una parte e i nostri occhi dall'altra. Qualcosa che secondo me le stesse contestatrici sapevano e ammetterebbero, ma in quel momento sembrava si dovesse fare del femminismo strong, e quindi dagli al portatore di male gaze tossico e cultura dello stupro.
    A parte questo, sui social sto a metà fra una voglia di essere più franco di prima e un esprimere il mio pensiero in forma educata, soprattutto quando c'è odore di accusa di tossicità maschile. Per esempio dico la mia con sincerità sul linguaggio di asterischi et similia (è pur vero che alcune persone ferventi fan di questo italiano alternativo non le ho più tra i contatti, quindi ho meno remore), oppure mi esprimo ma con maggiore cautela quando ci sono di mezzo femminismi mainstream sensazionalisti e sciocchi, o luoghi comuni antimaschili (come in questi giorni in seguito a quello st*pro di gruppo). D'altronde non sono nessuno, chiedo solo non mi sia tolta libertà di pensiero e parola.

    In solitaria (che per me è la norma), una volta al giorno. Ma non tutti i giorni, succede di non averne abbastanza voglia. Ogni tanto capita il giorno in cui c'è più arrapamento e più energie e ce ne scappano due.
    Con una partner, non mi è mai capitato di andare oltre un orgasmo, però arrivandoci molto lentamente.

    Redwhiteh Non considero il chiedere spesso consenso, il verificare se la partner vuole fare una certa cosa o le piace, una debolezza. Sono fatto così, ed è chiaro che se una partner vuole "l'uomo che non deve chiedere mai", deve rivolgersi altrove. Mi piacerebbe però unire questa mia naturale premura a un sapere il fatto mio sessualmente. Insomma più un "ti piace?" che non un "si fa così?".
    Sul praticare sesso orale: non esageriamo... Però mi fa dannare questa mia scarsa propensione. I genitali femminili come una sorta di porta misteriosa e non (direttamente) eccitante. Ma al di là di discorsi "scorretti" su quanto è bella o meno la vulva e la vagina, non dovrebbe essere così, è ridicolmente immaturo fermarsi lì. Comincio a invidiare gli uomini che vi si approcciano, a cominciare dal dedicarvisi oralmente, in maniera come naturale e anche traendone piacere. Poi come diavolo fanno con certe donne lo sa solo Dio, ma vabbé, immagino questi siano pensieri non funzionali e non ci dovrei pensare. Solo raramente vedo donne che mi fanno pensare "con questa lo farei".

    Io faccio tutto in maniera tutt'altro che sbrigativa, anzi pecco all'opposto, rimandando molto, per gusto personale e perché so di non riuscire, il rapporto vero e proprio. Ma con questa modalità di fare le cose con calma, ci si rimette in due.
    Quanto al problema come sintomo di altro, alla insufficiente fiducia in me stesso, al dover prima risolvere altri problemi... Più volte mi è stato suggerito, ma non so bene che farci. O meglio: un costante lavoro psicologico -peraltro ho iniziato dei colloqui con uno specialista, ma il percorso si annuncia lunghetto: e a volte il pensiero di dover aspettare chissà cosa e quanto per "pucciare il biscotto", come qualunque cristiano, qualche minuto... lo trovo tragicomico e mi fa arrabbiare-, e qualche tentativo ai fini di cambiare/migliorare la mia vita.
    Non so se ho capito bene il discorso del voler dominare e dell'armonia che invece è da ricercare. Riguarda un più generale lasciarsi andare, non sentire il dovere di fare qualcosa, o c'è un'allusione alla ricerca di partner di diverso tipo?

    Io ho problemi simili ai tuoi, mai nessuna relazione e solo qualche esperienza con prostitute.

    Non sapevo neanche dell'esistenza delle sugar baby, sono andato a vedere su Wikipedia e parlano degli uomini che le frequentano come di uomini oltre i 50 e facoltosi.

    Mi sembra che tu sia sotto i 40, e dicevi di non fare troppo sesso a pagamento per una questione economica.


    Ma come è possibile che esistano degli uomini come te?

    Non eravamo tutti dipendenti da quella parte del corpo femminile in maniera ossessiva?

    Eh, mal comune mezzo gaudio (fingiamo sia così...) :)
    Io sono un "daddy" per modo di dire, saltuario e con poco denaro, e monitoro un po' lo scenario attraverso forum appositi: ma credo che quella di Wiki sia una definizione abbastanza superficiale. Uomini con buona disponibilità di denaro sì, ma non occorre essere sopra i 50 anni come stereotipo vuole.

    Sul farlo a pagamento: sicuramente avessi molti soldi mi toglierei sfizi più frequentemente. Ma è anche vero che come ho un po' esposto, ho dei problemi nel fare sesso, che sto iniziando ad affrontare meglio con uno specialista, sperando sia una strada giusta...
    Quanto all'andare in estasi alla vista della vagina: in realtà mi è capitato più volte che uomini dotati di senso critico ed ironico mi abbiano detto circa la stessa cosa, che di per sé quella non è tra le parti più "belle" del corpo femminile. Sicuramente non tutti lo penseranno, ma sicuramente pure non tutti sono disposti ad ammetterlo, sembrerebbe loro lesa maestà :) Penso non ci sia bisogno di adorare esteticamente l'organo sessuale per essere sessodipendenti (così come, semplicemente, per fare sesso con una donna), o per pensare sempre al giudizio e all'approvazione femminile... insomma alla "f∙∙a", come si dice utilizzando una sineddoche.

    Personalmente ho da non molto tempo una...bi-curiosità dubbia, cioè sono arrivato a chiedermi se mi piace l'organo sessuale maschile in sé, o meglio, un organo maschile messo molto bene, "bello", di dimensioni cospicue, funzionante. Mettiamo pure nel quadro che, come scrivevo nel mio topic di esordio qui, ho problemi e scarsa confidenza con l'organo femminile. A questa presunta illuminazione ci sono però arrivato dopo molte visioni di porno etero, con performer dotati: e non mi sento attratto da volti e da corpi maschili. Né sono particolarmente attratto dalla figura del/della trans.

    So che può essere più che altro una questione estetica condizionata dalla pornografia. Mi è venuta l'idea (e a pensarci mi stuzzica molto, ma alla prova dei fatti chissà) di sperimentare in tal senso MA insieme a una donna. Ho in mente una certa fantasia, ma realizzarla è ben difficile, non per timidezza ma per la difficoltà di trovare persone... interessate.

    Penso che questo approccio potrebbe annoiare meno donne di quello che credi. Spesso è proprio la penetrazione sbrigativa, fatta senza troppi preliminari, a rendere il rapporto doloroso o semplicemente insoddisfacente per la donna. Viceversa si può avere una bella esperienza anche senza penetrazione. Tutto sta al mettere attenzione all'altra persona, ovviamente.

    Il tuo messaggio è confortante. Sì, per me il sesso non è solo il fare l'amore classico, assolutamente. Vivo momenti di letto piacevoli anche senza quello. Però vorrei arrivare anche a quello, poter vivere quell'opzione. E poter appagare di più una partner che in questo modo non sarebbe -come per me è norma- a servizio del mio piacere, sebbene con un contorno di attenzione a lei.

    Gli sguardi che dò sono molto sfuggevoli, soprattutto se non si tratta di parti con muscoli (petto per esempio.) ma di quella parte lì ciondolante: non solo per il classico timore maschile di passare per gay, ma anche un po' per timore di constatare l'esistenza di altri membri più lunghi del mio (pur non soffrendo particolarmente di questo complesso)... Quanto agli sguardi eventuali su di me, mi crucciano poco.

    Pur da inesperto rimango sempre sorpreso quando degli uomini non capiscono o criticano la "regressione" e la cosiddetta oggettificazione del corpo altrui nel sesso (come per un malinteso rispetto della donna). Il sesso non può e non deve essere politicamente corretto, e il lasciarsi andare di cui si è discusso in questo thread è pure questo. Di fatto, sono due corpi che si uniscono, si vogliono, si prendono. E si usano. E vale per l'uomo che penetra ma anche per la donna, come già scritto. Peraltro, se fosse cosa sbagliata, andrebbero malvisti pure i feticismi, di qualunque tipo.
    Mi immagino la seguente scena: una donna si appresta a dare piacere orale al partner dicendogli cose tipo "Voglio il tuo c----". E quello come dovrebbe reagire, accigliandosi e rispondendo "Mi stai oggettificando? Non stai pensando a me come una persona, alla brava persona che sono!?" ^^

    Mi sono dimenticato: il consiglio riguardo le no-pro da foraggiare ma indirettamente è qualcosa di nuovo per me, ci dovrei pensare. Anche se quasi quasi preferisco un rapporto più chiaro, di già che dovrei comunque aprire il portafoglio.

    bruce0wayne ...Donna da me idealizzata più che oggettificata, sì, la accendiamo, come direbbero in tv.

    Aggiungo che mi fanno ridere amaro certi discorsi sulla naturalezza, sul fatto che tutto viene da sé (in generale, non solo cose lette in questa discussione): per me forse nella prossima vita. Non c'è mai stato nulla di naturale per me nelle cose amoroso-sessuali. Né nel prima né nel dopo. Anzi, dopo aver capito di essere tendenzialmente inadatto e poi fuori dai giochi ho preso, per inclinazione, ad analizzare, a cercare di capire comportamenti, psicologie, tattiche, gusti altrui. Come uno pseudo-studioso, col pene a riposo :)
    Comunque, se mi limitassi a ciò che mi è naturale (bypassando quindi la mancanza di saperci fare nel conquistare), giocherei col corpo di una donna fino a rischiare di annoiarla (ed è un rischio che sento, infatti quando sono in intimità a volte chiedo alla partner se la sto scocciando), ma senza o quasi andare a parare là, fra le sue gambe. Diciamo anzi che finora per me, spesso, il sesso è stato una cosa del genere. E sulla naturalità del rapporto penetrativo classico, che per me si ferma già allo scoglio preservativo, velo pietoso (anzi, è cosa che vorrei affrontare con uno specialista).