Sono in stallo e sessualmente frustrato

  • Esistono egoismi più spudorati, come la compagna che ti abbandona appena finisce la bella vita, ed egoismi più indiretti, come pensare di legare a sé una donna con le risorse.

    Bel parallelismo.


    Ma non voglio imporre più di tanto il mio punto di vista, è solo un ribaltamento di osservazione della realtà, e un invito al perenne insegnamento "Conosci te stesso" (e poi il mondo trova le sue spiegazioni di conseguenza). Ad ogni modo penso che ciascuno sia "sulla strada giusta per lui" quindi la strada che comunque sia lo condurrà dove deve andare, altrimenti non vi sarebbe.

    Quello che intendevo io col mio intervento (para)provocatorio era di darsi e dare un'occasione passando da rapporti di pura prostituzione a un rapporto più umano.


    Per quanto possa essere venale una persona: frequentandola poi emergono giocoforza anche i lati umani.


    Una persona abituata al rapporto con prostitute/i rischia di non riuscire a interagire in modo funzionale con chi vive totalmente al di fuori del paradigma "dare - avere" nei rapporti.


    Molte persone, molte donne, iniziano i rapporti pensando di "sfruttare" il partner, poi ci si affezionano, semplicemente perché sono umane.


    Chi si comporta in modo utilitaristico, specie negli ultimi tempi: lo fa più per moda e per iper-liberalizzazione e vendetta nei confronti della controparte (fatta perlopiù di cadaveri già seppelliti). Ma se non "ci sei" non ce la fai più di tanto "a farlo".


    Iniziare dall'offrire una vacanza a una semi-sconosciuta disponibile solo in virtù del beneficio alberghiero è certamente un passo che stacca dalla prostituzione pura lui e regala una vacanza a qualcuna che, via lui: sarebbe andata con un altro alle medesime condizioni.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Mi ha colpito molto il fatto che non sei attratto dall'organo femminile, ci leggo, e perdonami è solo una mia intuizione, un'immaturità di fondo, come se tu cercassi la bella bambolina priva di orifizi naturali. Come una Barbie insomma.

    Non credo. Penso non sia così strano (ostentazioni di eterosessualità a parte) non essere attratti in maniera specifica da quella parte lì rispetto ad altre, più visibili, del corpo femminile. Secondo me, se si è etero, quella cosa è una conditio sine qua non c'è attrazione, che deve esserci ma al contempo ci si arriva in un secondo momento. Ma a parte questo, il fatto è che se ho acquisito un po' di pratica col corpo femminile in generale, mi resta una lacuna per quello che riguarda QUELLA parte che fa di una donna una donna. Quando mi ci sono approcciato, ne ho ottenuto un calo di virilità del -100% oppure (e qui non parlo di penetrazione) l'ho fatto per dovere, con risultati modesti per entrambi. E non ne sono contento. Devo aspettare l'amore della vita, una donna paziente con la quale compenetrarmi senza pensare a nulla, per migliorare in quell'ambito? Argh.
    Ma ciò vuol dire che voglio avere a che fare con bambole prive di orifizi (peraltro, hem: non è quello l'unico orifizio corporeo che si può utilizzare nel sesso), o donne oggetto (meglio: credo che quando si fa sesso sia lecito, e possa essere eccitante, oggettizzare, ma nella mia testa so sempre che sto interagendo con una persona)? Non sono sicuro, non credo di avere una visione della donna così ristretta. Ma al contempo sono estremamente restio ad approcciarmi a qualcuna con lo scopo di formare qualcosa che non appartenga a un polo -amicizia- o, semplificando, all'opposto e meglio se con patti chiari -sesso-, per motivi che in parte credo concreti e che sono già stati esposti. Infatti capisco pure chi mi ha risposto che dovrei chiedermi cosa voglio, anzi mi aspettavo questa risposta in massa e da subito ("...da noi che vuoi?") ^^
    Vorrei qualcosa che non ho le capacità, le skills per permettermi: delle trombamicizie o delle frequentazioni leggere, nelle quali non rompere le scatole e non farsele rompere, considerato pure che NON sono assolutamente abituato a stare in coppia. Non per forza più frequentazioni assieme, ma il poter passare di fiore in fiore. Questa sarebbe la risposta sincera, e probabilmente immatura.

    Modificato una volta, l'ultima da Ometto ().

  • bruce0wayne ...Donna da me idealizzata più che oggettificata, sì, la accendiamo, come direbbero in tv.

    Aggiungo che mi fanno ridere amaro certi discorsi sulla naturalezza, sul fatto che tutto viene da sé (in generale, non solo cose lette in questa discussione): per me forse nella prossima vita. Non c'è mai stato nulla di naturale per me nelle cose amoroso-sessuali. Né nel prima né nel dopo. Anzi, dopo aver capito di essere tendenzialmente inadatto e poi fuori dai giochi ho preso, per inclinazione, ad analizzare, a cercare di capire comportamenti, psicologie, tattiche, gusti altrui. Come uno pseudo-studioso, col pene a riposo :)
    Comunque, se mi limitassi a ciò che mi è naturale (bypassando quindi la mancanza di saperci fare nel conquistare), giocherei col corpo di una donna fino a rischiare di annoiarla (ed è un rischio che sento, infatti quando sono in intimità a volte chiedo alla partner se la sto scocciando), ma senza o quasi andare a parare là, fra le sue gambe. Diciamo anzi che finora per me, spesso, il sesso è stato una cosa del genere. E sulla naturalità del rapporto penetrativo classico, che per me si ferma già allo scoglio preservativo, velo pietoso (anzi, è cosa che vorrei affrontare con uno specialista).

  • Mi ha colpito molto il fatto che non sei attratto dall'organo femminile, ci leggo, e perdonami è solo una mia intuizione, un'immaturità di fondo, come se tu cercassi la bella bambolina priva di orifizi naturali. Come una Barbie insomma.

    Sono d'accordo, sono sensazioni che puoi provare a 15 anni, quando lo fai più perché va fatto che per altre motivazioni, se non quelle fisiologiche.

  • Il punto è che dai tuoi scritti non emerge alcuna volontà né inclinazione psichica al miglioramento, e se questo è comprensibile riguardo la sfiducia verso l'aquisizione di abilità relazionali dopo una lunga verginità alle spalle (di cui si può non avere colpa) e quindi avresti pure tutte le ragioni nel sorridere sentendoti dire che "i rapporti avvengono naturalmente"; tuttavia non è comprensibile che tale mancanza di volontà vi sia verso la tua indipendenza economica; a questo punto credo che sia proprio un approccio alla vita in cui alla base c'è una consolidata sfiducia verso te stesso: i rapporti con le donne sono soltanto un sintomo, una minima parte.

  • o donne oggetto (meglio: credo che quando si fa sesso sia lecito, e possa essere eccitante, oggettizzare, ma nella mia testa so sempre che sto interagendo con una persona)?

    Specifico meglio perché fui io a introdurre il concetto di oggettivare il partner durante il sesso, in modo particolare per gli uomini nei confronti delle donne.


    Si tratta di un meccanismo naturale per cui l'oggetto del desiderio viene riportato alle origini di quella che era l'attrazione 10.000 anni fa e che lo è ancora, anche se fingiamo che non sia così.


    In quel momento, durante il sesso, a tratti che durano qualche secondo: il maschio vede la donna come un'oggetto da possedere e niente più. Dura il tempo che serve. Poi si torna alla realtà.


    Analoghe regressioni mentali momentanee le hanno le donne, ma il loro desiderio è tabù e preferisco non parlarne. Esiste anche dall'altra parte comunque.


    bruce0wayne ...Donna da me idealizzata più che oggettificata, sì, la accendiamo, come direbbero in tv.

    Aggiungo che mi fanno ridere amaro certi discorsi sulla naturalezza, sul fatto che tutto viene da sé (in generale, non solo cose lette in questa discussione): per me forse nella prossima vita.

    Non tutti hanno una mentalità per cui possono fare certe cose "naturalmente".

    E' normale anche questo.


    Non c'è mai stato nulla di naturale per me nelle cose amoroso-sessuali.

    Appunto. Potresti essere uno di quelli che non riesce a "lasciarsi andare".

    Per motivi post traumatici da stress sono in parte così anche io. Troppo mentale e analitico per dimenticarmi di pensare.


    Mi sono dimenticato: il consiglio riguardo le no-pro da foraggiare ma indirettamente è qualcosa di nuovo per me, ci dovrei pensare. Anche se quasi quasi preferisco un rapporto più chiaro, di già che dovrei comunque aprire il portafoglio.

    Si tratta di una piccola "involuzione" del contratto, perché non avresti garanzie. Però dal punto di vista umano ti costringe ad avere a che fare con una donna non prostituta, con tutti i suoi vantaggi e svantaggi. E' solo più "facile" averci a che fare, perché anche se ridotto: un contratto c'è, ovvero: la vacanza la paghi tu.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Alcuni maschi direi, salvo i casi dove si paga...

    Credo di capire cosa intendi e lo apprezzo.


    Tuttavia ha ragione bruce0wayne, perchè l'oggettivazione provvisoria è nella dinamica fisiologica e naturale degli orgasmi e soprattutto nei secondi che lo precedono, intorno al point of no return (perdonatemi l'anglicismo: non ho resistito :S), ma vale lo stesso per le femmine.


    Ed è bellissimo che sia così.

  • Credo di capire cosa intendi e lo apprezzo.


    Tuttavia ha ragione bruce0wayne, perchè l'oggettivazione provvisoria è nella dinamica fisiologica e naturale degli orgasmi e soprattutto nei secondi che lo precedono, intorno al point of no return (perdonatemi l'anglicismo: non ho resistito :S), ma vale lo stesso per le femmine.


    Ed è bellissimo che sia così.

    Allora: cercherò di essere più chiaro :)


    Se si tratta di un semplice "accoppiamento", in linea generale può essere giusta la teoria di Bruce, mentre in un rapporto "atipico", nel quale si parte con la conoscenza per poi passare alla seduzione e infine alla consumazione dell'atto, direi proprio di no. Dove c'è sentimento, non c'è spazio per l'oggettivazione.

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