Esistono egoismi più spudorati, come la compagna che ti abbandona appena finisce la bella vita, ed egoismi più indiretti, come pensare di legare a sé una donna con le risorse.
Bel parallelismo.
Ma non voglio imporre più di tanto il mio punto di vista, è solo un ribaltamento di osservazione della realtà, e un invito al perenne insegnamento "Conosci te stesso" (e poi il mondo trova le sue spiegazioni di conseguenza). Ad ogni modo penso che ciascuno sia "sulla strada giusta per lui" quindi la strada che comunque sia lo condurrà dove deve andare, altrimenti non vi sarebbe.
Quello che intendevo io col mio intervento (para)provocatorio era di darsi e dare un'occasione passando da rapporti di pura prostituzione a un rapporto più umano.
Per quanto possa essere venale una persona: frequentandola poi emergono giocoforza anche i lati umani.
Una persona abituata al rapporto con prostitute/i rischia di non riuscire a interagire in modo funzionale con chi vive totalmente al di fuori del paradigma "dare - avere" nei rapporti.
Molte persone, molte donne, iniziano i rapporti pensando di "sfruttare" il partner, poi ci si affezionano, semplicemente perché sono umane.
Chi si comporta in modo utilitaristico, specie negli ultimi tempi: lo fa più per moda e per iper-liberalizzazione e vendetta nei confronti della controparte (fatta perlopiù di cadaveri già seppelliti). Ma se non "ci sei" non ce la fai più di tanto "a farlo".
Iniziare dall'offrire una vacanza a una semi-sconosciuta disponibile solo in virtù del beneficio alberghiero è certamente un passo che stacca dalla prostituzione pura lui e regala una vacanza a qualcuna che, via lui: sarebbe andata con un altro alle medesime condizioni.