Dipende da cosa vuoi per il tuo futuro. Se vuoi qualcosa di "tuo" lei non è la persona giusta.
Non lascerà mai il marito per te.
Dipende da cosa vuoi per il tuo futuro. Se vuoi qualcosa di "tuo" lei non è la persona giusta.
Non lascerà mai il marito per te.
Io la Allende l'ho adorata per anni.
Mi manca quest'ultimo, ma i romanzi vecchi li ho letti tutti e ti posso dire che, secondo me, sono uno più bello dell'altro!
Eva Luna, Eva Luna racconta, Inés dell'anima mia, D'amore e ombra...
Poi, beh, Paula, che è il libro che ha scritto dopo una lunga malattia e la morte di sua figlia... Ecco, quello è tosto!
Hanno anche un senso e un ordine preciso.
Ciao, se sei goloso di dolci e non riesci proprio a controllarti, sul web si trovano un sacco di ricette di dolci fit (esempio: una sorta di brownies fatto solo con banane e cioccolato fondente).
Che, OVVIAMENTE, non saranno mai buoni come i dolci che prepara tua mamma, ma magari ti possono aiutare a iniziare a gestire la cosa e vedere i primi risultati.
Perché, come sempre in tutte le diete, la costanza è la cosa fondamentale...
E, passato il primo mese, sicuramente il più difficile, dopo che vedi i primi risultati ti carichi molto in positivo e la costanza aumenta.
Io ho il tuo stesso problema con i carboidrati, soprattutto di farina raffinata!
Io mangerei pasta, piadina, pizza e basta mezzogiorno e sera!
Uso l'inganno mentale, ossia faccio la pizza con base di cavolfiore, per esempio.
Ovvio, lo ripeto, non sarà mai buona come la vera pizza, ma ti dà quel senso di mangiare qualcosa di più sfizioso del petto di pollo, ecco! Ahahaha!
Poi, ogni tanto... lo sgarro ci sta!
Prova, tentare non nuoce!
La mia mamma non c'è più. Penso che chi conosce la mia storia, i miei problemi, comprenderà l'enorme strazio che sto provando, soprattutto considerando il fatto che ormai non potrò mai più sperare di conquistare finalmente il suo amore. Il tempo è finito e sono invasa da un dolore devastante. Oltre tutto, potevo, anzi dovevo sicuramente starle più vicino, visto che non stava bene, ma io non ho voluto vedere fino in fondo, sono stata superficiale: avevo paura. Inoltre, e questo non me lo perdonerò mai, ero troppo focalizzata sul lavoro ultimamente, pressata e stressata; anche mio marito me lo diceva... e non le ho dato la giusta attenzione. Spero possa perdonarmi; io non potrò mai farlo.
Sento un vuoto profondo e senza fine, non potrò mai colmarlo: i miei sentimenti sono interrotti, sospesi, e mai potranno ricomporsi. Nulla ha più senso. Ho il dovere di sopravvivere per i miei bambini, ma in questo momento vorrei solo premere il tasto off.
Mi dispiace tanto. Un abbraccio.
Mostra di PiùGuarda a dire il vero, ancor prima d'incominciare la nostra storia, mi aveva detto che ovviamente c'era da calcolare la madre di suo figlio (ed il compagno, che è meglio lasciar fuori da ogni commento). Quindi sono partita proprio con il cuore libero, senza gelosia, senza considerarla ex.. ho provato anche ad andarci d'accordo ci mancherebbe! Ogni cambio improvviso nei nostri incontri (non conoscevo il bambino, quindi quando era con il padre non c'ero io) l'ho sempre accettato, anzi quando (all'inizio di una relazione è anche capibile, nonostante avrò il 99% dei genitori contro) dovevamo vederci, anche solo una cena al sabato sera, una passeggiata la domenica etc.. all'improvviso chiamava che Ruben doveva stare con il padre (ovviamente con i sensi di colpa perchè la frase tipo era: lui vuole stare con te, gli manchi) e Davide un po' si arrabbiava, gli dicevo che non faceva niente, era più importante il figlio, non doveva litigare.
Però quando da un dito si prendono la mano, il braccio e poi pretendono anche l'altro.. dopo un po' i buoni propositi, la gentilezza e la sopportazione vanno un po' a farsi benedire. Non so se mi spiego.
Il mio compagno ha subito un grave infortunio a novembre 2023 quindi è stato a casa per la guarigione. Nonostante il male allucinante (non sto a specificare) la genilsignora ha pensato bene che essendo a casa a ciondolare poteva curarselo lui (ciò comprendeva anche portarlo agli allenamenti, partite etc..) quindi il 70% della settimana papà 25% nonni ed il restante la madre.
Solitamente partendo da casa molto presto e tornando tardi 90% nonni 10% madre..da capire il 10% nonni dalle 14.30 alle 21.00.. portare dalla madre e dal compagno per dormire. SEMBRA che esagero? può sembrare ma purtroppo non è così..
Ma al telefono sembra la madre più premurosa del mondo. Anche se, parlando con i nonni quando Ruben sta con loro, non chiama mai.. quando sta con il padre 200 chiamate! sarà normale?
Purtoppo tutti hanno letto fra le righe che a me da fastidio tenere il bambino ma non è vero. Noi giochiamo, facciamo i compiti, andiamo al cinema, facciamo di tutto e non mi pesa.All'inizio era un po' complicato lo ammetto.. perchè se non andavamo a letto noi, lui non dormiva (dormiva nel lettone) quindi erano 24h per lui.. adesso che fino ad un certo orario dorme nella sua cameretta, quando va a nanna possiamo guardarci un film, fare 2 chiacchiere... con un po' più di libertà..
Ma nessuno capisce che ne so, se vorremmo andare a vedere un film al cinema (si, so che c'è la tv e per i figli si fa...) vietato ai bambini, non sta nemmeno 1h con i nonni, se sa che il padre è a casa e non lavora.. comunque nel primo anno di relazione anche prendersi qualche spazio penso sia comprensibile volerselo un po' prendere. Senza nulla togliere al bello di stare con il figlio..
Tutte le vacanze estive con chi le ha passate? (eccezion fatta per 2 settimane che ha dovuto perforza portarlo lei al mare!) con il mio compagno, con noi e con i nonni.. ma le chiamate con il mi manchi tanto, ogni tot arrivavano.
Martedì scorso dopo la visita dalla logopedista: nono dopo me lo tengo io sono a casa! stranamente è arrivata la domanda: Ruben, ma non vuoi stare con papà oggi pomeriggio? (ovviamente la risposta è stata sì).. Davide ha dovuto intervenire: ma io devo tornare al lavoro come potrebbe stare con me? risposta: eh ma io devo fare le mie cose, adesso ho l'estetista ad esempio.
Ecco perchè dico che il problema è lei e non il bambino che non ha nessuna colpa
Guarda che io capisco totalmente il lato del tuo discorso.
Non ti sto dicendo che hai torto o che ce l'hai su con il bambino.
Ma purtroppo, visto l'attaccamento del figlio al padre, vista la madre che se ne "approfitta" e visto il "senso di colpa" da padre separato, secondo me in questo momento farti il fegato marcio per lei ti fa solo del male.
Non ho letto le varie risposte.
Allora, ti posso dare questi consigli dal mio punto di vista:
1 - Parti dall'eliminare le ex dalla tua testa. Che faccia come crede, lasciale scivolare via. Lo fa di proposito o no... chissene.
Già si parte bene, visto che con il bimbo il rapporto pare sereno e tranquillo, e questo per il tuo compagno è sicuramente fondamentale.
2 - Il tuo compagno è stato molto sincero e giusto nel risponderti: "Non mi interessa se lei non è presente, ci sono io. Non mi pesa averlo sempre" (non erano queste le parole, ma il concetto era questo).
Ovviamente, quando ha deciso di avere un figlio, sapeva benissimo che sarebbe stato con lui sempre.
Tu hai ragione, anche i "genitori" hanno bisogno di fare dei weekend e di stare da soli. Ma raramente si riesce.
Per lui non è un problema, anzi, è una cosa bella avere suo figlio tutti i weekend. Fai assestare un attimo la situazione e magari fra qualche tempo, se vedi che i weekend continuano così, proponigli con calma uno solo per voi due, organizzato in anticipo.
3 - Non so dirti se la mamma lo fa apposta a scombinare i piani come descrivi o no.
Ma posso dirti che, se fosse così, il tuo compagno dimostra una grandissima intelligenza e umanità a non fare una piega, a non creare discussioni e ad essere sempre disponibile per il figlio.
Guardala da questo punto di vista.
E comunque, sentirli litigare se lui le dicesse di "no" ti darebbe ancora più fastidio. Pensaci.
Mostra di PiùQuesto dovrebbe raccontarcelo lui perché può essere ma anche no.
Avendo un osservatorio direi quasi privilegiato e parlando in generale, direi che i padri dovrebbero fare due cose:
1) iniziare a fare i padri, ovvero occuparsi dell'educazione dei figli. Accompagnarli al campetto e mettersi a guardare il proprio cellulare, non è educare. Sapendo di essere educatori anche i sensi di colpa se ne vanno.
2) imparare a stare nel conflitto. Ogni tanto bisogna resistere, stare lì dentro, prendersi i fulmini, pararli ma non scappare subito mettendo mano al portafoglio.
Attenzione però che i bambini parlano. Vedono, capiscono, registrano e raccontano. Per cui, va bene, però con attenzione.
Personalmente consiglio sempre una certa rigidità.
- Facciamo cambio fine settimana?
- No, voglio il mio.
(parare i fulmini)
- Puoi farmi il favore di andarlo a prendere?
- No, lo prendo agli orari prestabiliti.
(parare i fulmini)
Io, scusami se mi permetto, ma non sono d'accordo su questi "no".
Perché, da padre, dovrei dire "no" a un cambio di fine settimana e poter così stare con mio figlio?
Per non andare incontro a lei?
Ma chi se ne frega, io sto con mio figlio.
Io sono cresciuta in una famiglia unita dove, in ogni caso, i miei genitori non si sono annullati perché avevano due figlie. Si sono sempre presi gli spazi di coppia, chiedendo una mano ai nonni. E ti garantisco che sono cresciuta molto bene e con la testa sulle spalle, senza mai sentire la lontananza dei miei, anzi, esclusivamente solo amore puro.
In una relazione nuova (nonostante io sia dell'idea che una coppia, anche con figli, meriti i propri spazi), avere anche qualche momento d'intimità a due non sia chiedere troppo.
Soprattutto perché una madre questo bambino ce l'ha. Una madre che, da quando il figlio ha un mese di vita, si è sempre fatta le serate in discoteca, scappatelle con uomini e ogni cosa sua durante il giorno, lasciando il piccolo al padre, alla cognata, ai nonni, ecc.
Io chiedevo un consiglio su come riuscire a gestire l'ex compagna che non si assume mai la sua responsabilità nel ruolo che ricopre. Non ho mai detto che non sopporto il bambino o che non mi adeguo. Ma penso che avere sempre qualcuno che all'improvviso cambia ogni cosa, ogni volta, possa risultare anche un po' pesante alla lunga.
E tu pensi che, se non è stato in grado UN FIGLIO di farla responsabilizzare, ci possa riuscire tu, la nuova compagna?
Guarda, ti fai solo del male inutile a preoccuparti di lei.
Mostra di PiùIl bambino posso garantirti che sa bene come stanno le cose, non lo dice, ma si capisce. L'unica cosa che ha espresso chiaramente è stato che appena avrà la possibilità (mi pare 12 anni) lui vuole vivere esclusivamente col padre.
Detto questo, quando la madre lo prende con sè, da bambino ovviamente è felice di vedere la sua mamma ed io non vorrei mai il contrario.
Il giorno nella quale l'ho conosciuto, sia suo padre che io (essendo veramente e morbosamente legato al padre) pensavamo ci sarebbero state difficoltà, nell'integrarmi (anche perchè il mio compagno dopo la rottura con la madre 8 anni fa, si è preso tutto lo spazio per lui e suo figlio avendo una sola relazione durata meno di 1 anno e quindi Ruben era poco abituato a dover dividere il suo papà) invece, si è legato subitissimo a me.. quando non ci sono per motivi di lavoro od impegni miei famigliari, mi cerca, mi fa chiamare dal padre per salutarmi etc.. per questo dal mio punto di vista con il bambino non vedo alcun problema anche perchè prendendolo con la gentilezza (tranne nella fase tosta di capricci) mi ascolta senza fare storie, giochiamo, facciamo i compiti e sta volentieri anche solo con me (se il padre deve perforza assentarsi).
il problema nel coinvolgere i nonni da parte nostra, è che il bambino chiede esclusivamente 24h su 24h del papà, nei giorni feriali non così tanto perchè sa che si lavora, ma nei festivi / fine settimana, sapendo che si è a casa, i nonni corrispondono a: voglio vedere papà, voglio dormire da papà etc.
Io ripeto non ho problemi a tenere con me il figlio del mio compagno.. siamo andati a sciare, al mare, fuori a cena, da amici, ai parchi divertimento, etc.. tutti insieme! Però egoisticamente penso che anche una coppia abbia diritto dei suoi spazi, anche per un'intimità diversa da quella che si ha con un bambino che a casa non dorme se non si hanno tutte le camere con la porta aperta.
Verrò criticata, perchè i figli sono un dono e pensano che reagisca così perchè non è sangue del mio sangue, ma a mio avviso una madre ce l'ha ed una coppia ha bisogno anche di essere una coppia.
Ma no, non sei da criticare.
È normalissima la tua reazione.
Purtroppo, vista da fuori, ti possiamo solo dire: prima viene il figlio.
Se poi è un papà, come dici, molto presente, con il figlio legatissimo a lui, tanto che ha già detto che a 12 anni andrà a vivere con il padre...
Però scusami, mi sono persa, il bambino è con voi anche durante la settimana?
Mi dispiace molto per quello che ti è accaduto.
Se posso chiedere, in tutta questa storia però non mi è chiaro: tu e tua moglie comunicavate?
Nel senso che intuisco che lei abbia avuto, passami il termine, "manie di persecuzione", perché aveva queste paranoie che il quartiere e le forze dell'ordine ce l'avessero con lei? Ne avrete parlato, si sarà sfogata...
In tutti questi anni, lei non ti ha mai dato cenno di provare sentimenti diversi per te?
Mi riesce difficile immaginare che, dopo 30 anni di vita insieme, lei senza dare cenni prima si alza una mattina e va dall'avvocato mentre tu sei in ospedale in coma...
Le verdure sono la tristezza in persona a mio parere.
Riguardo al Binge Eating, ci ho provato già in passato con una psicologa ma fu completamente inutile.
Ho una visita endocrinologica la prossima settimana.
Guarda che magari a volte basta un po' di fantasia per cucinare le verdure in maniera diversa e diventano un attimo "meno" tristi.
Sul web ci sono milioni di ricettine sfiziose che ti possono aiutare.
Beh mi sembri molto lucida, hai la situazione chiara almeno su cosa eri tu e su cosa non vuoi essere. Mi sembra un ottimo punto di partenza.
Lascia stare il motivo per cui lui ci prova ancora, pensa a te e vai dritta per la tua strada perchè ovviamente capisco che è facile anche "cedere".
Il punto è che, chiudendomi in me stesso proprio perché so di non essere attraente, ho sviluppato la voglia di non uscire mai, soprattutto la sera, anche quando in quelle rare occasioni mi si prospettava la possibilità, per non essere deriso o commiserato. Sono solo, non ho amici proprio per questo vissuto che si è protratto negli anni. La solitudine, però, ti porta a riflettere molto. Non so tu, ma a me il mio aspetto ha frenato sotto tutti i punti di vista, sia amoroso che di amicizia vera e propria. Amici con cui uscire il sabato sera per divertirsi. Amici con cui non vergognarsi di nulla.
Ricordati, non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace. E tu devi piacerti. Secondo me, tutti i tuoi problemi nascono dal fatto che non ti piaci. Un vero amico perché non dovrebbe uscire con te anche se non sei Brad Pitt?
I problemi te li stai creando tu. Dovresti trovare il modo di accettare te stesso e valorizzarti.
Cambia taglio di capelli, cambia outfit, e se sei sovrappeso, segui una dieta. Intendo dire, trova il modo di piacere prima di tutto a te stesso.
Hai 30 anni e ho letto che scrivevi che ormai è troppo tardi perché i tuoi colleghi hanno famiglia e amanti. Ma cosa dici? Credimi, la vita è inaspettata e a 30 anni hai ancora molto davanti a te.
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