Messaggi di La Marina

    Non ricordo se l'hai detto: sai perché è finita con sua moglie?


    I pro mi sembrano molti, ma comunque è necessario che ci sia attrazione: devi cercare di ascoltare il tuo istinto e capire se ti porta a volte andare oltre una semplice conoscenza. Magari puoi darti ancora un pochino di tempo per capirti meglio.


    Forse un possibile ostacolo inconscio può essere dato dal fatto che lui ha già due figli e non è detto che possa accettare un'altra prospettiva di paternità.

    Ma poi il buongiorno lo deve dare per forza lui per primo? Se ritarda, può iniziare la conversione anche lei.


    Se poi per te è importante sentirsi con una certa frequenza, magari poi faglielo presente quando torna ma usando toni più concilianti.

    Anch'io in viaggio mi faccio sentire pochissimo e in modo sbrigativo: spesso sei in perenne movimento e con pochi tempi morti, ci sta che la tua priorità in quei giorni sia quella di goderti il viaggio e non di scrivere messaggi.


    Francamente, poi, nella conversazione con lui ti sei posta in modo aggressivo e vittimistico, lui avrebbe potuto anche usare toni più piccati e alimentare la lite che tu sembravi voler innescare.

    L'occasione lavorativa prendila al volo: dici che è un ambito che ti piace, sarebbe un peccato non provare. Se non provi non saprai mai se davvero ti piace e sei portata!

    Per l'altra questione è più difficile fare un consiglio non essendoci dettagli in merito. Comunque, se non hai nulla da perdere, ti direi di buttarti

    il fatto che mi percepisca come pretenziosa

    Perché, il tuo amico andava con chiunque avesse interesse per lui? Penso di no e lo stesso vale per tutti.

    Poi, dopo una lunga storia finita male, mi pare anche sano essere un po' esigenti, cercando di non ricadere nei medesimi errori. Non farti condizionare dal suo giudizio!


    Mi chiedo anche: quanto spazio possiamo (e dobbiamo) concedere al nostro istinto nelle scelte relazionali? E quanto è giusto lavorarci sopra prima di dire che qualcosa non fa per noi?

    Io sono sempre stata più celebrale che istintiva e, nel campo sentimentale, non mi ha portato a buone cose. Si rischia di autoconvincerci che possano andare bene per noi persone che, in realtà, non sono adatte.

    Forse il corpo e l'istinto sono più saggi della mente in campo sentimentale.

    Probabilmente lui vorrebbe rientrare in possesso della sua casa, ma non vuole nemmeno entrare in conflitto con i figli suggerendo loro di andarsene altrove, quindi tergiversa. Comunque, non conoscendo le reali intenzioni di questo signore, si possono fare solo ipotesi che lasciano il tempo che trovano.


    Anch'io, fossi in lui, penso che valuterei l'ipotesi di dividere la casa in due o tre appartamenti, uno per sé e gli altri per i figli, oppure direttamente di venderla e dividere il ricavato tra sé e i figli.

    Io non ho studiato psicologia, ma mi risulta che effettivamente sia spesso così: un rapporto tossico di lunga data "ti rompe" dal punto di vista relazionale e per ricostruirsi ci vuole tempo e fatica (magari anche l'aiuto di un terapeuta).


    È un po' la tesi del famoso libro "Donne che amano troppo", nel quale si è constatato che le donne vittime di rapporti abusanti (anche in famiglia) tendono a trovare partners che, a loro volta, le abusino.

    I ragazzi che vanno in vacanza con i coach sono persone che hanno disturbi dello spettro autistico o sono in carrozzina.

    Può darsi che, proprio a causa della maggior gravità, abbiano diritto ad essere assistiti alcune ore da un educatore e che partecipino ad alcune iniziative pensate apposta per ragazzi nella loro condizione.


    Comunque, per quanto riguarda il gruppo WhatsApp, io chiederei.

    Io so che tutti i miei compagni di squadra sono inseriti in un gruppo di WhatsApp. Non sono incluso nemmeno nella chat

    Secondo me potresti chiedere gentilmente al responsabile del centro perché non sei inserito anche tu; potresti anche far presente che ti piacerebbe prendere parte alle uscite "ludiche".


    Sul fatto che alcuni ragazzi vadano in vacanza con i volontari, penso che forsepotrebbe anche esserci qualche rapporto professionale (nel senso che i "volontari" magari sono educatori e seguono alcuni ragazzi con disabilità anche in momenti di svago).