Onestamente non condivido questa visione della sorella come vittima da trattare con i guanti di velluto: certo, ha avuto la sfortuna di una madre anaffettiva e, probabilmente, narcisista. Ha avuto, però, anche delle fortune: dai racconti di Ipposam, è nata in una famiglia agiata, non le è mai mancato nulla di materiale, ha potuto studiare, ha avuto un padre amorevole, ha una sorella che le vuole bene, era carina e intelligente...insomma, la vita con lei non è stata solo matrigna, direi che lei stessa ha molta responsabilità nell'essere diventata ciò che è.
Direi anche che è fortunata ad avere una sorella che ancora le sta vicino, nonostante gli insulti e le cattiverie gratuite, perché molti altri si sarebbero allontanati.
So che è poco d'aiuto, ma penso che qualcosa potrebbe cambiare quando vostra madre non ci sarà più. Ovviamente bisogna continuare a spronarla ad uscire dal suo guscio, per quanto possibile, e continuare a farle sentire il proprio affetto, nonostante tutto.