Credo che rimpiangere gli anni della giovinezza sia cosa comunissima, a meno di non avere avuto un'infanzia o una giovinezza funestati da problemi abbastanza seri. La giovinezza è il momento delle mille possibilità, potresti diventare ciò che vuoi, e questo dà un certo senso di onnipotenza; da adulti la vita è in parte già tracciata, ci sono meno possibilità, si prende coscienza di errori fatti che possono aver portato a conseguenze negative...
Messaggi di La Marina
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Il concetto di libertà andrebbe valutato non osservando solo il proprio ombelico perchè la libertà di uno finisce dove inizia la libertà dell'altra
Una mia amica e collega ha fatto la tua stessa strada. Il bambino è nato, lo sta allattando e ha scelto di rinviare il vaccino.
Nessuna critica.
Il suo problema? Vive in un paese piccolino con molti "no" (no vax..cultura diffusa in quelle zone , no gp...controlli pressoché inesistenti, mascherine e distanziamento idem).
Ora come ora quel paese ha numeri da zona rossa e lei non esce praticamente più di casa perché teme di infettarsi e mettere a rischio pure suo figlio.
Perfettamente d'accordo sul fatto che la libertà di uno finisce dove inizia la libertà dell'altro. Io non so se vivo in una zona con tanti o pochi no vax (non ho mai cercato le statistiche) ma sto facendo ESATTAMENTE gli stessi sacrifici che sta facendo la tua collega, cioè una vita da semi-eremita (e, ti assicuro, che sentirsi soli in un momento della vita in cui si è particolarmente fragili, anche dal punto di vista emotivo, non è facile). Sapevo che, con l'introduzione del green pass, la mia vita sarebbe stata più complicata e l'ho fatta comunque, con tutti i dubbi e le paure del caso.
Francamente penso che chi non si vaccina possa avere le sue ragioni e che non sia tenuto a riferirmele, trattandosi spesso di questioni di salute più o meno delicate; penso, altresì, che chi si trova in una fascia di età a rischio e sceglie di non vaccinarsi pur non avendo particolari controindicazioni, compia un azzardo senza senso ma che è il primo a pagarne le conseguenze, in caso di contagio.
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Io credo che la gran maggioranza dei non vaccinati non siano affatto cospirazionisti né negatori dell'esistenza del virus: sono persone che, per fascia d'età, si sentono al sicuro, oppure persone che si trovano in condizioni di salute particolari per cui ritengono attualmente rischioso farsi somministrare il vaccino. Io appartengo alla seconda categoria: quando è iniziata la campagna vaccinale ho scoperto di essere incinta e, alla prima visita, la ginecologa mi ha sconsigliato il vaccino. Da circa 3 mesi il vaccino è stato consigliato anche in gravidanza: io, dopo lunghe riflessioni , ho deciso di rimandarlo a dopo il parto. Chi ha avuto una gravidanza sa che è una condizione nella quale si possono assumere pochissimi farmaci e nella quale il principio di precauzione, a volte, sfiora l'assurdo...ricordo l'ostetrica che mi consigliava di non acquistare la mortadella al banco perché non si sa mai, magari prima l'affettatrice era stata usata per tagliare un salume non cotto e contaminato...io mangio da una vita salumi nostrani e sono negativa, le probabilità di prendere la toxo con la mortadella al banco del supermercato mi sembrano davvero prossime allo zero.
Ciò premesso, trovo che il sistema di green pass all'italiana non sia altro che mobbing di Stato: appare evidente come si sia voluta rendere la vita estremamente difficile a chi ha deciso di non vaccinarsi. Trovo, altresì, discriminatoria e violenta la campagna mediatica contro i non vaccinati, definiti come "sorci, irresponsabili etc.". Io, che ho vissuto gli ultimi mesi da non vaccinata, ho trovato davvero sgradevole sia l'atteggiamento dei media sia l'istituzione del green pass all'italiana. Sono favorevole alla libertà di scelta individuale: io ho deciso di rimandare il vaccino, come sceglierò di farlo appena mi sarò ripresa dal parto. Come me, anche tante altre persone hanno ragioni più o meno valide per posticipare o rifiutare la vaccinazione e non mi sembra sana questa caccia alle streghe (o all'untore) che si sta attuando negli ultimi mesi e che sta dividendo il Paese.
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Ora, sarà stato il vaccino antinfluenzale o l'utilizzo delle mascherine sul posto di lavoro? O entrambe le cose?
Mascherine, isolamento e vari protocolli anti-covid: l'anno scorso non si è ammalato praticamente nessuno...
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Le lezioni sono iniziate da meno di due mesi, mi sembra presto per fare un bilancio...aspetterei almeno di finire il primo semestre e vedere come vanno i primi esami. Se poi vedi che questo percorso non ti gratifica, sei in tempo per cambiare facoltà o per scegliere un percorso di formazione non universitario.
Dici che sei timida, ma forse sarebbe utile provare ad inserirsi in qualche piccolo gruppo di studio, per provare a vedere assieme ai compagni alcuni concetti che, con lo studio individuale, non ti sono risultati chiari.
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Sulla questione della casa da acquistare, secondo me, al di là delle spiegazioni di superfice, il partner di Lariacherespiro non ha interesse a partecipare all'acquisto, anche perché, sotto sotto, spera di rientrare nella città natale, dove sono i suoi genitori e spera che anche lei voglia rientrare.
Anch'io ho la stessa impressione.
Certo, e in tutta onestà credo che comunque contribuirà come sempre, credo dandomi la metà dell’affitto (ora mutuo). Da questo punto di vista non si è mai tirato indietro
Vi conviene chiarirlo prima: non dare per scontato che voglia contribuire allo stesso modo per una casa che non sarà intestata anche a lui.