Ahahahah mi fate troppo ridere
Messaggi di Sonia85
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Voglio farvi un po' ridere.. Ma possibile che quando vado al supermercato e mi aggiro per le corsie, mi capita spessissimo di sbagliare carrello e farmi qualche metro (nella peggiore delle ipotesi) col carrello di un altro?!
Si può essere così storditi?! Da sobri!
L'ultima volta mi è capitato al Lidl, l'ho rubato a un energumeno..ho temuto il peggio
ma si è fatto una risata.
Qualcuno come me?
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Che bello leggere questi post
grazie!
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Ciao! Mia mamma, infermiera, una volta a casa anni fa le cadde il termometro e con nonchalance, con un dito, velocemente fece riunire quelle 2 o 3 palline di mercurio, fuoriuscite per la rottura.. io ansiosa a 1000, esplosi con un "mamma ma sei matta cosa stai facendo aiuto!!!", lei, sangue freddo : "ma piantala, non rompere le b..le con ste stupidate vai a raccogliere i panni stesi che fra poco piove". 😳😅😂 No, per dire.. l'ansia..
Ecco, non volevo dirlo ma un giorno pure mia mamma lo raccolse, lo mise in una scatolina e me lo fece portare a scuola (elementare) da far vedere ai compagni
altri tempi ahahah
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Scusate ma oggi sono proprio preso dall’ansia. Io ho una vera e propria fobia per i termometri, soprattutto perché sono di vetro e all'interno c’è il mercurio...però so che dal 2009 mi pare sono vietati e quindi questo mi rende tranquillo. Oggi ho dovuto usare il termometro perché non mi sentivo bene e ho usato quello elettronico. Già solo a maneggiarlo mi sono sentito male, e mettermelo sotto l’ascella mi ha fatto venire un ansia incredibile. Sto lavando compulsivamente le mani con la paura di aver toccato del mercurio...anche se ho cercato su internet e il modello del mio termometro non lo ha. Ma sono agitato, mi sento proprio in ansia...
Ciao come stai ora?
Stai tranquillo, ormai non li fanno più al mercurio ma con un altro tipo di liquido.
Ma se anche fosse tu tocchi il rivestimento esterno non il mercurio.
Lo facciamo tutti ogni volta e non succede nulla
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Mah.... lei sarebbe morta comunque. Tu in quel periodo ti eri allontanata come succede spesso in qualunque amicizia.
Non è che d'ora in poi ,quando ci allontaniamo da qualcuno, dobbiamo preoccuparci che nel frattempo non muoia.
Io nel corso della vita mi sono allontanato da tante amicizie (CI siamo allontanati, mica sono scappato io) e magari uno in questo momento sta morendo. E io che ne so? E cosa ci posso fare?
Secondo me stai facendo tanto casino per niente. Anche nel titolo della discussione: mi aspettavo una storia di incesti, satanismo e pedofilia, invece... suvvia... i suoi genitori ti fanno pure gli auguri, quindi vuol dire che non ce l'hanno con te.
Grazie del tuo parere.
Per quanto riguarda il titolo ho scritto così perché so che nel forum ci sono tante persone con problemi di ipocondria, e siccome ne ho sofferto anche io so che questo genere di discorsi può portare nel panico.
Non volevo turbarli.
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ho pianto leggendo la tua storia.
È successo anche a me.
No tesoro mi spiace.. Posso chiederti come hai gestito il rapporto coi suoi genitori?
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Penso che la giovane età e la paura, probabilmente inconscia ma presente ciononostante, di perdere la tua amica abbia portato in quel frangente ad una sorta di rimozione della realtà come meccanismo di difesa. Non penso che dovresti colpevolizzare e nemmeno che i suoi genitori ti abbiano mai visto con odio, perché dovrebbero? Prova a interagire con loro, e vedrai che forse quello che cercano è solo un contatto con chi è stato così vicino con la loro figlia, per tenerne vivo il ricordo condiviso.
Beh loro potrebbero provare un senso di odio verso di me perché io sono viva e la loro figlia no.
Potrebbero e non li giudicherei male per questo.
Si chiedono sicuramente perché il destino ha scelto la loro giovane figlia e non un altra persona.
Ti ringrazio per il consiglio, non è una brutta idea, è che non saprei proprio cosa scrivergli!!!
Ho il contatto Facebook del padre.. Ma come me ne esco?
"ciao come state?"
("e come vuoi che stiano?!" risponde il mio cervello)
Ecco, anche io la vedo così. Di cosa si parla con dei genitori che hanno perso un figlio di 19 anni? Ma anche: di cosa si parla con un'amica di 19 anni che sa di non avere un futuro? Meglio il silenzio, forse. Non credo tu debba sentirti in colpa, per tre motivi.
Il primo è che è del tutto normale perdersi un po' di vista alla fine delle superiori, a maggior ragione se si cambia città e non si ha più l'occasione di vedersi di persona. Il secondo è che è umano, anzi è puro istinto vitale, rifuggire dalla morte e da tutto quello che ce la ricorda, soprattutto a 19 anni.
Il terzo è che forse anche lei ha preferito così. Non lo possiamo sapere, ma io credo proprio che al suo posto lo avrei preferito, come è stato per mia madre. Quando ha saputo di essere condannata (e purtroppo il tumore che aveva non lasciava nessuna speranza), si è resa conto che parlare con le sue amiche era più un supplizio che un sollievo, e ha chiesto loro di non cercarla più. Una, quella del liceo, appunto, che è anche la mia madrina, come mia madre lo era di sua figlia, non si è voluta rassegnare e ha continuato a chiamarla, anche se meno spesso di prima, visto che prima si telefonavano tutti i giorni. Mia madre però mi confidava quanto fosse pesante per lei reggere una conversazione che voleva essere del più e del meno, quando nella sua condizione non c'era niente che potesse lontanamente interessarla. Negli ultimi giorni, chiese anche a suo fratello di non venire più a trovarla. Voleva essere ricordata da viva e da sana, brillante e ancora bella, senza permettere agli effetti di questa orribile malattia di intaccare l'immagine che avrebbe lasciato nella nostra memoria. Io chiamai mio zio solo quando lei era ormai incosciente, per dirgli di affrettarsi se la voleva vedere viva un'ultima volta, e lei spirò che lui era arrivato da poco in ospedale. Al funerale aveva chiesto che fossero presenti solo i parenti più stretti e per rispettare la sua scelta avvertii le sue amiche a cose fatte. Fra l'altro, la sua migliore amica che aveva sempre voluto chiamarla era in vacanza quando lei morì, e ricordo che mi sentii sollevata da questa circostanza, perchè così avevo un buon motivo per darle la brutta notizia solo al suo rientro.
Quindi insomma, non potrai mai saperlo, ma c'è anche la possibilità che anche per la tua amica sia stato meglio così, invece di dover reggere una presenza più assidua, indossando la pesante maschera di una serenità che non poteva avere, e di rovinare con la malattia il ricordo di com'era da sana.
Esatto. Non vedo perchè dovrebbero vederti con odio, e se così fosse non ti avrebbero mandato gli auguri. Se l'hanno fatto, è perchè ti ricordano con affetto, in nome dell'affetto che c'era fra voi ragazze.
Mi spiace molto per quello che hai passato.
Grazie per il tuo parere, mi fa riflettere perché in effetti non avevo mai pensato alla questione da quel punto di vista. Grazie, un abbraccio
Molto triste la tua storia.
Stare vicino anche se per poco ai suoi genitori sono sicuro che ti farebbe bene e ti aiuterebbe a lasciare andare un senso di colpa assolutamente ingiusto e che non meriti.
Penso proprio che ne sarebbero felici.
Grazie per aver condiviso questo grande dolore, spero che analizzare la tua storia anche attraverso il nostro filtro possa aiutarti a trasformarlo.
Buonanotte
Si siete molto utili, grazie.
Mi fai ricordare un mio compagno di classe, morto in un incidente in moto, dopo 5 anni passati insieme. Eravamo tutti molto legati e sia per il funerale, sia per l'anniversario di qualche anno dopo siamo andati a casa dei genitori. Che dire....per loro era sicuramente doloroso ma anche consolatorio, soprattutto sapere che gli volevamo bene e che ci mancava. Al tuo posto andrei a parlarci, non sei più quella ragazza giovane, inesperta ed immatura, sei una donna adulta che può esprimere ciò che sente.
Si dovrei prendere coraggio e scrivergli,grazie.. Però allo stesso tempo non voglio smuovere troppo le acque a quei poveri cristi!! Non voglio fargli più male che bene..
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Fino a qualche anno fa di sera quando andavo a dormire vedevo mia zia paterna morta a 52 anni seduta in cima all'armadio. Era però giovane stava seduta come le ragazze sui muretti, con le caviglie incrociate e leggermente dondolanti. Non l'ho mai vissuta come una minaccia, anche perché mi è sempre stato detto che sono il suo ritratto nel carattere e nella fisicità.
Poi ho avuto visioni della mia bisnonna che si sedeva sul bordo del letto e mi accarezzava i capelli (io lo sentivo che mi accarezzava i capelli) finché non mi addormentavo.
P.S. Non riesco ad aprire il link postato da Fran.
Posso chiederti quanti anni avevi quando ti succedeva ciò?
Perché sembra che questi fenomeni,queste percezioni di qualcos'altro,accadano più che altro durante l'infanzia e l'adolescenza.
Molti anni fa mi successe una cosa strana (non è l'unica in verità ma delle altre potrei ipotizzare delle spiegazioni, anche di questa in realtà, ma meno perché mi fidavo molto delle persone con cui l'ho condivisa). All'università abitavamo in tre in un appartamento. Io in doppia con la mia amica. Lei un giorno (insieme al fidanzato) dipinge una parete tutta di azzurro, poche sere dopo(tipo due tre) lei mi chiede come mai avevo sporcato il muro con le mani. Io non capisco e lei mi fa vedere che sulla parete sopra il letto abbastanza in alto c'erano due impronte di mani piccole di una sostanza tipo gel terroso verdastro (lo so che sembra una cosa inventata ad hoc ma giuro che mi è successo) e niente non si capisce da dove erano spuntate, nemmeno l'altra che abitava con noi ne sapeva niente. Ovviamente c'è presa male ma più che per la paura di un presunto fantasma per la cagazza che in casa potesse entrare qualcuno in carne e ossa a fare una cosa simile (qualcuno, che ne so, che aveva le chiavi dal passato...) Comunque l'ipotesi che qualcuno fosse entrato per fare una cosa del genere ci sembrava quasi impossibile. Mi ricordo che chiamammo pure un amico carabiniere per analizzare la sostanza (indecifrabile...) provammo pure a bruciarla
La forma delle mani era super riconoscibile ed erano abbastanza piccole...niente un x files mai decifrato ma potrei anche aggiungere un particolare inquietante visto che la notte prima avevo dormito là da sola e mi ero svegliata nel mezzo della notte durante il temporale con una sensazione strana di paura (poi passata velocemente e riaddormentata come un ciocco). Tutto vero eh
E hai continuato a dormire lì dopo quella volta???
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Sto per raccontare delle cose che non ho mai detto a nessuno, ringrazio chi avrà la voglia di darmi un suo parere.
16 anni fa è morta la mia migliore amica per una brutta malattia, avevamo 19 anni. Compagne al liceo e nella vita.
Finite le superiori (ha scoperto alla fine dell'ultimo anno di questa malattia) ci siamo un po' perse. Io me ne andai dalla mia città ma continuai a sentirla per messaggio e telefonandole.. soprattutto quando doveva fare le cure.
Poi non so cosa successe, passarono i giorni e io le scrissi un messaggio. Mi richiamó suo padre dicendomi che era"alla fine".
Mi crolló il mondo addosso.
Voi non ci crederete ma non avevo realizzato che sarebbe potuta morire.
Il mio senso di colpa eccolo qua:le sono stata accanto nel divertimento, le prime bevute e altro, nello studio, nella rabbia per i brutti voti, per le delusioni con i ragazzi, per i problemi con i genitori.... Ma non le sono stata accanto nel momento più importante di tutti. Non me ne sono proprio resa conto. Ma si può essere così stupide?
Dopo quel tragico momento io persi completamente la bussola.
E dopo anni e anni sto ancora qua a pensarci.
Due anni fa dopo anni e anni suo padre mi ha scritto gli auguri su Facebook di Natale.
Gli auguri capite?!
Io non mi sono piu degnata di sentire i suoi genitori dopo il funerale,se non con una lettera.
E come avrei potuto? La loro figlia è morta, io sarei vista solo con odio.
Di cosa si parla con dei genitori che hanno perso un figlio?
Meglio il silenzio,forse.