Non è un pensiero nuovo.
Messaggi di signork
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Stasera è peggio del solito. Mi sento frustrata e arrabbiata, e odio sentirmi arrabbiata perché è solo colpa mia se sto così. Penso che ho sempre cercato di essere quella bravina e perfettina e mi ritrovo a 30 anni a vivere con mia madre fare un lavoro del cavolo con un contratto ridicolo e tutti i miei sogni di grandezza sfumati, così come è sfumata l'immagine che avevo di me. Ah dimenticavo, single. A vedere che gli altri bene o male vanno avanti, solo io me ne sto intrappolata nelle mie insicurezze ansie e tutte quelle robe lì. Che vita schifosa
"Colpa mia" è una frase pesante e , a mio parere, tutt'affatto rappresentativa della reale situazione esistenziale.
Rfletti con attenzione: tu sei il frutto della interrelazione tra il tuo ego e l'ambiente. Puoi dire che quaest'ultimo ti è sempre stato favorevole ? Che la tua vita è stata in discesa?
Puoi dirlo?
Non credo.
Come non credo che sia TUTTA colpa tua. -
Potrebbe essere il contrario. Non perdere mai il controllo è la condizione del tuo io che squilibra il tuo essere. E quel controllo non lo perdi neanche nel sonno.
ipotesi suggestiva.
Significherebbe confondere le cause con gli effetti.
In aritmetica rispetterebbe la proprietà invariantiva.
Devo rifletterci su. -
Ma non è il sonno secondo me che lo ingigantisce. È la tua mente in allarme che vuole svegliarti a tutti i costi trasmettendo tuo corpo il pericolo di morte ( che non c'è). La tua mente ansiosa ti vuole costantemente vigile e allarmato e non dormiente o rilassato.
Si!
Questa spiegazione l'ho considerata e la ritengo la più vicina a individuare la ragione di quanto mi succede.
In effetti non perdere mai il controllo è la "condicio sine qua non"che tiene in equlibrio la mia mente...quando sono sveglio.
E che perdo nel sonno! -
io prendo 3 grammi di una comune benzodiazepina e nel giro di 10/20 minuti tutto si normalizza.
Però come dicevo la correlazione tra qualche pensiero col quale mi eddormento ,(- nella vita "reale" appena fastidioso) e crisi di panico è molto stretta.
Mi piacerebbe indagare sulle ragioni che il sonno ilo ngigantisce fino a farlo sembrare un muro insuperabile tale da generare la paura incontrollata che innesca la "reazione d'allarme" -
a mio parere della depressioe non bisogna avere paura nè terrore.
Bisogna metaboolizzarla e cercare di conviverci. Ed essere con lei concavi e convessi. -
Da qualche mese sono affetto da attacchi di panico notturno con tutta la sequela di sintomi neurovegetativi che lo accompgnano.
Ho notato che questi attacchi sono direttamente proporzionali ai pensieri coi quali mi addormento, se sono preoccupazioni anche per situazioni che in stato di veglia non appaiono
così irrimediabili, nel sonno diventano montagne insuperabili di fronte alle quali la mente vacilla e l'ipotalamo fa esplodere la tempesta chimica .
Qualcuno ha qualche esperienza di queste situazioni?
Come ne esce? -
personalmente te lo sconsiglio. Mostrare la propria debolezza significa mostrare un bersaglio...
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Oggi è una bella giornata...farò un giro ad Arquà Petrarca. Alla casa del Poeta.
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intervento molto interessante e di gran peso specifico.
Peccato che si interrompa bruscamente...