Paure immotivate e panico notturno

  • Da qualche mese sono affetto da attacchi di panico notturno con tutta la sequela di sintomi neurovegetativi che lo accompgnano.

    Ho notato che questi attacchi sono direttamente proporzionali ai pensieri coi quali mi addormento, se sono preoccupazioni anche per situazioni che in stato di veglia non appaiono
    così irrimediabili, nel sonno diventano montagne insuperabili di fronte alle quali la mente vacilla e l'ipotalamo fa esplodere la tempesta chimica .

    Qualcuno ha qualche esperienza di queste situazioni?
    Come ne esce?

  • Io non ho proprio attacchi di panico, ma mi capita di svegliarmi e sentirmi investita da pensieri negativi e ansie. In questi casi (non sempre, ma spesso) mi aiutano brevi audio di meditazione, se ne trovano molti su youtube. Inoltre, provo a concentrarmi sul respiro, sul momento presente, dicendomi che in quel preciso momento non c'è nulla che non va, non sempre funziona, ma a volte sì.

  • io prendo 3 grammi di una comune benzodiazepina e nel giro di 10/20 minuti tutto si normalizza.
    Però come dicevo la correlazione tra qualche pensiero col quale mi eddormento ,(- nella vita "reale" appena fastidioso) e crisi di panico è molto stretta.

    Mi piacerebbe indagare sulle ragioni che il sonno ilo ngigantisce fino a farlo sembrare un muro insuperabile tale da generare la paura incontrollata che innesca la "reazione d'allarme"

  • Ma non è il sonno secondo me che lo ingigantisce. È la tua mente in allarme che vuole svegliarti a tutti i costi trasmettendo tuo corpo il pericolo di morte ( che non c'è). La tua mente ansiosa ti vuole costantemente vigile e allarmato e non dormiente o rilassato.

  • Io da un mesetto mi addormento con le cuffie mentre sul telefono lascio scorrere per tutta la notte video di documentari e altro in francese (per me il top del relax) e dormo molto meglio. La cosa buffa è che ho notato che influenzano anche i sogni: ad esempio. una notte stavo sognando Chagall, mi sono svegliata e in effetti in quel momento la mia playlist stava trasmettendo proprio il docufilm su Chagall.
    Ovviamente non dico che tu debba fare lo stesso, ma ad esempio. potresti provare con musica rilassante (ci sono brani concepiti appositamente per favorire il sonno) programmandola solo per un tot di tempo. Sono sicura che avrebbe anche un influsso benefico sul sonno e sui sogni.

  • Ma non è il sonno secondo me che lo ingigantisce. È la tua mente in allarme che vuole svegliarti a tutti i costi trasmettendo tuo corpo il pericolo di morte ( che non c'è). La tua mente ansiosa ti vuole costantemente vigile e allarmato e non dormiente o rilassato.

    Si!
    Questa spiegazione l'ho considerata e la ritengo la più vicina a individuare la ragione di quanto mi succede.

    In effetti non perdere mai il controllo è la "condicio sine qua non"che tiene in equlibrio la mia mente...quando sono sveglio.
    E che perdo nel sonno!

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