Grazie Desperate,
hai ragione,
sono proprio una contraddizione, inizio a perdere lucidità.
Stasera sto proprio crollando dal sonno, mi gira un pò la testa, ma non faccio che guardare l'orologio,
mi sono fissata con le 5 del mattino e aspetto, cercando di rimanere sveglia, di arrivarci.
Mi sembra che da quell'ora in poi io non possa più correre rischi.
Domani, cioè oggi, in mattinata, prendo un appuntamento con il mio medico.

Attacchi di panico notturni.
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Sai Desperate,
ti sembrerò sciocca, vorrei per un momento vivere in un mondo privo di paure.
Ma chi non lo vorrebbe? -
Si può passare una vita tormentati dall'ansia, dalla depressione?
Quando si manifesta in un modo, quando in un altro, quando sembra svanire...
Certo non dovrei lasciare passare messaggi così negativi, ma mi sia concesso qualche volta di farlo.
Mi chiedo se è totalmente vero il dire:
Sei particolarmente sensibile quindi soffri.
Sei geneticamente predisposta, allora...
Quindi io sarei la causa del mio stesso stare male.
Ma esiste in natura che la causa possa coincidere con l'effetto?
Mi sembra di no e che sia frutto solo di costruzioni teoriche, di tutto rispetto, ma probabilistiche.
E tutto il resto che fine ha fatto?
Perchè le cause hanno occhi, mani...
Sono eventi ben precisi nella vita di un individuo.
Intenzionali o meno, che in qualche modo ti hanno ferita o ti feriscono,
che ti hanno portato ad essere quella che sei o quella che non sei,
o quella che sei e non sei in percentuali diverse.
Non so , come la teoria delle molteplici cause scatenanti.
Molteplici sono gli effetti, non le cause.
Da quella causa si hanno questi molteplici effetti.
Da un'altra causa si hanno altri molteplici effetti.
Le cause sono sempre poche e circoscritte rispetto agli effetti.
Come se non bastesse già una...
Una è già troppo, può distrugge la qualità della vita.
Almeno io credo, riconoscendo sempre la mia ignoranza in materia.
Guardo l'orologio:
sono le 2:20
\ -
E tutto il resto che fine ha fatto?
Quegli occhi, quelle mani...
che dormono sonni, almeno apparentemente, tranquilli,
che conducono la loro vita serena...
E a chi o a che cosa dobbiamo ringraziare per quegli eventuali eventi,
intenzionali o meno che possono colpirci? Quale persona, quale Dio?
Come ad esempio un incidente, una malatttia..
Mentre, per finire, ciliegina sulla torta, ci si vuole pure far credere che noi siamo,
per sensibilità, ecc. ecc. la causa del nostro stesso stare male.
Cioè uno mi colpisce con uno schiaffo ed io soffro perchè sono troppo sensibile, perchè sono geneticamente predisposta?
Non perchè mi ha fatto male. Evidentemente ci sono persone che prendono uno schiaffo e ridono o non se ne curano.
Perchè insieme allo schiaffo ci devono essere inoltre altre cause, vuoi che si soffra così per un unico schiaffo?
E se lo schiaffo è stata la causa, quali saranno gli effetti? Saranno sicuramente molteplici, come la paura di essere di nuovo schiaffeggiati,
di non aver più fiducia nelle persone, ecc. ecc.
E non parlo solo di "schiaffi" fisici.
E tutto questo può avvenire in età adulta o in età piccola.
In modo palese o non palese.
Ma è solo un esempio.
L'unica cosa che ci consente la nostra maggiore sensiblità, ammesso che ci sia, è ad esempio, il non colpire a nostra volta.
E che in certi casi e con certe persone vorrei proprio non avere. -
Insomma...
Io soffro perché sono stata ferita,
non perché sono sensibile.
Io soffro perché sono stata ferita,
non perché geneticamente predisposta.
Io soffro perché sono stata ferita,
le cause quelle reali vanno ricercate,
vanno aiutati a ritrovarle, a superarle,
non sono io a dover essere studiata,
analizzata.
Studiati, analizzati vanno quelli che ci
hanno ferito, i veri patologici.
Noi non ne siamo che un riflesso.
Io soffro perché sono stata ferita,
vogliamo parlare da chi e/o da che cosa?
In forma diretta o indiretta, dipende dalla
gravità della situazione?
Dall'essere pronti o meno?
Dal riuscire ad ammetterlo oppure no?
Dei molteplici effetti?
Io ho paura per effetto di quella causa.
Io sono in ansia per effetto di quella causa.
Per colpa di... nome, cognome o almeno genere.
A causa di...quel fatto, di quell'evento.
Quando finiremo di marterizzarci, di
farci marterizzare?
Quasi a volte a vergognarsi persino della propria sofferenza,
mentre a vergognarsi, a diversi curare, probabilmente dovrebbero essere altri. -
Si sono proprio inversa.
In sintesi:
io non credo che per sensibilità o genetica o altro io, o chiunque,
indipendentemente da qualsiasi evento, possa o potrei prendermi a martellate da sola e farmi male, metaforicamente parlando.
Si, credo che farei meglio a dormire forse.
Togliamo il forse. -
Inizierò stasera.
-
Continuo docilmente la mia cura
-
intervento molto interessante e di gran peso specifico.
Peccato che si interrompa bruscamente...
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