Messaggi di La mente mente

    Ritengo di essere solo un povero frustrato che proprio non riesce ad accettare che il mondo rida, scherzi, si diverta appagato per quelle esperienze che tanto avrebbe voluto fare lui stesso. Peccato che sia circondato da ciò che non ho e che agogno e dunque l'unica cosa che mi rimane di fare è nascondermi e continuare ignobilmente a rosicare in silenzio. Mi sento patetico solo a scrivere queste righe, figuriamoci parlarne ad alta voce.

    Mi sento smarrito e sfiduciato pensando a questa questione: ogni soluzione mi pare o impraticabile, o materialmente impossibile, o che richieda investimenti in termini tempo e soldi che il più delle volte risultano infruttuosi, e che tutte abbiano come premessa il rifugiarmi in nicchie e ghetti troppo lontani e troppo esigui. La verità è che mi sarebbe piaciuto conoscere un ragazzo compatibile in un ambiente neutro, canonico, come avviene tutti i giorni in tutto il mondo dall'alba dei tempi tra le persone di orientamento "tradizionale", senza le ridicole sovrastrutture delle app e degli altri posti ad hoc per persone gay. Parlo di posti come l'università, le comitive di amici, il lavoro, ecc. Adocchiare il ragazzo che mi piace e provarci, tutto qua. Non essendo belloccio, anzi direi poco piacente, non ho l'opportunità di avere un bacino di spasimanti o comunque possibilità di scelta sulle app, o negli ambienti di nicchia, quindi il mio già magro bacino potenziale è di molto prosciugato. Forse se fossi stato carino, avrei avuto delle possibilità nel mondo "reale". Sapete se per caso vi siano storie di conoscenza "canonica" tra uomini gay o donne lesbiche? Oppure vi siano storie serie con premesse serie nate dalle app? Mi andrebbe bene anche una storia a distanza, non pretendo molto. Mi sembra presto per rassegnarmi, sebbene la mancanza di qualsiasi occasione stia, dopo molti anni, a pesare.

    Negli anni mi ha fatto capire quanto sia difficile trovare un partner che non sia meramente interessato al solo sesso...dovendolo di fatto "cercare" ,nel vero senso della parola,tra gli etero,adulti e al di fuori dal contesto lavorativo.

    Purtroppo quanto accaduto a questa persona corrisponde esattamente alla mia esperienza: ho dovuto cercare, in contesti neutri, tra conoscenze, più o meno assidue, un potenziale partner. Naturalmente essendo tutti etero, è stato impossibile approfondire. Diciamo che da un lato speravo ingenuamente in un miracolo, in una svolta inaspettata, e dall'altro sublimavo il mio interesse in quelle che a posteriori ritengo fossero chiaramente delle illusioni. Naturalmente le infatuazioni duravano poco ed erano effimere, in quanto la razionalità tornava preponderante e cessavo di illudermi, con annesse delusioni. Ora che mi guardo indietro, è svilente come in 23 anni il massimo che ho potuto ottenere è un surrogato di un surrogato, senza avere nessuna speranza che le fantasie inconfessabili divenissero realtà. Le amicizie, poche, si sono rivelate delle fregature, rapporti a senso unico.

    Le app,secondo la sua esperienza,sono frequentate da pazzi😅,o comunque, come vedo hai constatato anche tu,è tutto finalizzato al sesso...e per una persona un po introversa/timida,adulta,che ricerca una conoscienza piu profonda,non per forza un fidanzato,ma almeno una persona con cui poter chiacchierare o aver affinità intellettuale...sono una perdita di tempo!

    Anche questo racconto corrisponde a quanto ho constatato frequentando quei luoghi virtuali: gente superficiale, stereotipata, caricature grottesche, con persone di mezz'età che mandano foto non richieste del loro membro, ignoranti, aggressivi, quasi maniacali nella loro ricerca di sesso. Inflessibili peraltro su aspetto, tipo di fisico, ecc. Una perdita di tempo e di energie. Anche chi diceva di cercare "amicizie" alla fine cercava altro. Sono stato bloccato dopo aver mandato foto da ragazzi che cercavano solo "amici". E' per nome e per conto di questo campionario di demenzialità che dovrei fare attivismo? Mi sento avvilito dopo qualche mese di chat in quei posti, sto peggio ora rispetto a quando sono entrato.


    Credo che nemmeno se tu vivessi in una grande città sarebbe facile,troveresti comunque i "difetti" dei vari luoghi d approccio....volenti o nolenti se cerchi 1 partner è dura frequentare ambienti neutri...ma dall altra parte,se frequenti ambienti non neutri...pare che vai li solo per cercare del sesso facile!

    Purtroppo ritengo sia il più grande svantaggio rispetto agli etero: per gli e le omosessuali l'unico contesto di conoscenza sono luoghi e eventi ad hoc (sia virtuali che reali), per cui la frequentazione non partirà mai in maniera "neutra" ma già da subito con l'intento di "concludere", con un incontro sessuale o più raramente una relazione, ma in quel senso entrano in gioco i fattori non neutri, aspetto fisico in primis. Aggiungiamoci che i posti sono pochi e presenti solo nelle grandi città e ciò completa un quadro poco edificante della situazione. Quindi tale dinamica, come hai accennato, non migliorerebbe anche se vivessi in città più popolose.


    Io ti consiglio le associazioni per ampliare le conoscenze....credo che l'amico dell amico dell amico sia la regola piu facile per trovare una persona affine.

    Direi che, in questo senso, l'associazionismo sia l'ambiente più neutro e maggiormente stabile in un cui fare conoscenze fruttuose e possibilmente durature, al di là dell'aspetto romantico.


    E,come detto da altri,una frequentazione piu specifica di forum dedicati alle tue passioni potrebbero,con una botta di fortuna,farti trovare qualcuno di speciale.

    Tante volte non vedendosi immediatamente di persona,si crea il terreno giusto per l incontro in un secondo momento.

    Ormai degli incontri "casuali" non mi illudo più. Le amicizie sul web dipendono dalla volontà o meno dell'altra persona di fare log-in. Se non si fa più sentire, qualsiasi speranza di incontro è vana. Ho avuto varie occasioni in cui chat piacevoli si sono concluse in un nulla di fatto una volta mandata la foto del mio volto. Voglio che prima mi si veda nelle mie fattezze e poi si avvii una conoscenza.



    Ti auguro il meglio😉

    Un doppio ringraziamento da parte mia, MyDarkSoul: sia per gli auguri, sia per il tuo messaggio in cui hai raccontato la preziosa esperienza del/della tuo/a amico/a. A presto :)

    Pensavo che fosse strano che io sia rimasto tranquillo per un periodo relativamente lungo, e infatti stasera mi è bastato poco per tornare a deprimermi. Mi piacerebbe illudermi che il mio crollo dell'umore sia dettato solo da mie paturnie. Purtroppo è causato da semplici, spietati, incontrovertibili fatti che mi fanno capire quanto ho sbagliato e quanto continuerò a sbagliarmi.

    Modello machista? ma non mi sembra...e neanche bodyshaming. Ma all'arcigay? sei sicuro?

    non ho mai frequentato ma ho un'amica attivista e non me ne ha parlato in questi termini. Secondo me hai qualche preconcetto.

    Comunque ti basterà iniziare a frequentare l'ambiente per capire.

    La cosa piu difficile è fare il primo passo.

    Be', il modello proposto ha una tendenza piuttosto omologante, sebbene non sia, per fortuna, appannaggio della comunità nel suo insieme. Mi preoccupa tuttavia l'assenza, che io percepisco, di una visione e di un dibattito atti a promuovere un modello diverso, plurale, realmente libero e più sano. Si tende sbrigativamente a passare la cosa sotto silenzio, gli unici dibattiti interni sono stucchevoli polemicucce di cortile sull'uso del pronome, mentre si ignorano volutamente questioni concrete e financo vitali che riguardano i fondamenti assiologici sui quali dovrebbe basarsi un movimento fatto e finito che intende dare il suo contributo, lasciare il proprio segno nel cambiamento culturale della società (mediante partecipazione all'agorà politico): ci sono stili di vita preminenti, esclusivi da promuovere? Se sì, quali? Oppure l'emancipazione arriverà con l'omologazione al modello borghese di famiglia? O, al contrario, mediante un modello del tutto individualistico e consumistico? Non sono questioni secondarie, ne va dell'identità stessa della "comunità". E' chiaro che all'Arcigay uno non troverà tra le sue fila un atteggiamento di discriminazione e bodyshaming, ma una tolleranza tacita e una complicità con certe dinamiche tossiche all'interno della "comunità" che le avanguardie delle associazioni tendono a ignorare e non affrontare. Vedo una tendenza a pretendere in maniera ipocrita la rivendicazione di apertura e comprensione dall'esterno, mentre all'interno si riproducono e perpetuano i medesimi modelli che traggono origine dall'immaginario patriarcale e machista che si condanna senza mezzi termini se questi provengono da fuori. Non vedo body positivity, al contrario vedo una divisione in tribù e una apartheid tra diversi gruppi, nonché una gerarchia interna. Poi, per carità, sono pronto a farmi smentire dai fatti, qualora le mie valutazioni esterne siano errate, anzi mi auguro davvero che lo siano. Vale la pena andarci, frequentare quei luoghi, partecipare alle loro iniziative, conoscere queste persone e farci amicizia, uscire con loro, e, speriamo, innamorarmene.


    inizia con questi! Comunque devi capire che "comunità gay" non implica per forza sesso sfrenato h24.

    Di locali gay con dark room non ne conosco, ma sapevo l'esistenza di alcuni locali "etero" che avevano una cosa simile (parlo di 20 anni fa)

    Ho visionato un elenco di locali del capoluogo, e in molte guide era pubblicizzata la presenza di dark room. Ti manderò i link in privato, se vuoi. Comunque la ricerca è stata anche fruttuosa: come ho già scritto, ho trovato un posto che farebbe al caso mio.


    l'ho buttata li a caso...

    volendo potresti cercare anche associazioni fisiche intorno ai tuoi interessi, ma forse è più difficile.

    Riguardo alle delusioni, io ne ho avute a bizzeffe sia virtuali che reali ma non per questo mi precludo di aprirmi e fare nuove conoscenze. C'è da dire che io sono una persona molto estroversa, faccio amicizia anche coi muri, quindi non riesco ad immedesimarmi nel carattere introverso. Per un introverso online è più facile. Ho letto l'altro thread, ripeto la considerazione: le delusioni ci saranno sempre, ma dobbiamo andare avanti. (pensa anche alle mie delusioni recenti che ben conosci)

    Nel piccolo paese dove vivo, gli unici posti di aggregazione che mi vengono in mente sono i cosiddetti "bar dello sport" o i soliti pub, e sono frequentati dalla stessa gente. Non suscitano in me particolare interesse. Associazioni fisiche credo esistano ma siano poche e l'età media presumo sia piuttosto elevata. Per trovare gente culturalmente affine senza muovermi di qui dovrei per forza rivolgermi a spazi "di rete", online.


    Comunque, dato il mio carattere introverso e i miei interessi molto poco pop, fare amicizia per me è una fatica non indifferente: trovare persone che mi possano trovare interessante, che hanno piacere di parlare con me è relativamente raro. E poi fare in modo di continuare il rapporto per me è uno sforzo che rende il tutto quasi un lavoro non retribuito. Non è semplice gestire tempi e modi di approccio. Pertanto, quando una conoscenza termina così bruscamente, il senso di delusione è doppiamente intenso: in primis perché sono stato rifiutato, e ciò causa ripercussioni sulla mia autostima. E inoltre vi è la frustrazione di vedere nullificati tutti gli sforzi fatti fino a quel momento, e si diventa troppo sfiduciati e troppo disillusi per trovare la voglia e le energie per intraprendere un altro rapporto. Mi manca quella vitalità che mi renda immune o comunque indifferente a eventuali delusioni: ci vuole molto tempo per me per recuperare speranza e forza di volontà. Quindi andrò avanti, certo, ma per smaltire questa delusione ci impiegherò del tempo, necessariamente maggiore rispetto a una persona più estroversa. Ora la mia principale occupazione è quella di impedire che io precipiti nello sconforto.

    Ciao Mente, secondo me le opzioni che hai elencato vanno bene. Forse un associazione sarebbe l'ideale, magari puoi fare conoscenze che ti porteranno ad ampliare le tue amicizie. Concordo con sara sul fatto di non aspettarti niente, vai lì e semplicemente parli ed esprimi una tua opinione. Magari conosci qualcuno che ti presenterà altre persone e uscirete tutti insieme. Sui locali gay sinceramente ho qualche dubbio, penso che non ci sia niente di male, ma è probabile che incontrerai persone che vogliono solo un rapporto occasionale, quindi senza costruire un amicizia o qualcosa di più serio. Ma questo può accadere in tutti i contesti, non solo nei locali.

    Dato il tuo carattere introverso, come inizio puoi utilizzare qualche app, stando attento ai profili fake e alle persone poco serie. Io al posto tuo proverei, sei un ragazzo intelligente e sono convinta che ti renderai conto con chi stai parlando e se ha secondi fini.

    Concordo con sara anche nel dire che hai fatto bene ad aprire questo thread. Magari qualcuno saprà cosa consigliarti :)

    Ciao angel, ti ringrazio per essere intervenuta :) Più ci rifletto, più mi convinco che l'associazionismo sia l'ambiente più adatto per fare conoscenze diverse dal solito: mi sono sentito per diverse ragioni a disagio nei vari contesti che mi sono trovato a frequentare. Uno dei motivi che inconsciamente rendeva meno spontaneo e profondo i rapporti con gli altri era proprio il mio orientamento sessuale. Sembrerà assurdo, ma non ho mai conosciuto dal vivo un'altra persona che fosse dichiaratamente gay, questo è diventato nel tempo motivo di isolamento e incomprensione, soprattutto perché, come ho scritto nel messaggio di apertura, non ho mai trovato quella confidenza e fiducia necessaria nelle mie poche amicizie per rivelare questa parte di me. Il contesto provinciale e relativamente chiuso non aiuta di certo. Pertanto, al netto di certe riserve, la frequentazione di persone legate all'attivismo e all'associazionismo può diventare l'occasione di fare la conoscenza di persone più affini alla mia sensibilità, nonché più comprensivi.


    E' vero che il sesso occasionale possa essere cercato e trovato ovunque, la differenza è che in certi locali (in generale, non parlo di locali strettamente legati a una clientela di persone gay) si va alla ricerca esclusivamente di quello, o comunque di una frequentazione più leggera, e ciò escluderebbe qualsiasi altro intento. Ovvero: si va lì già con l'idea di trovare eventualmente il partner di una notte, non ci si aspetta diversamente. Naturalmente mi riferisco ai locali dedicati al divertimento sfrenato e "senza pensieri", non i locali più sofisticati ai quali faceva riferimento Sara nel suo messaggio.


    Per quanto riguarda le app, le sto usando in maniera discontinua da qualche mese e sto ottenendo scarso successo, in parte per mie responsabilità, in parte per responsabilità altrui. Sto trovando anche lì notevole superficialità, sia per quanto riguarda il tipo di relazione (spesso di natura sessuale), sia relativamente al tipo di ragazzo che viene richiesto. Non potendo fare affidamento su un aspetto fisico particolarmente piacente, è dura per me trovare, tra tanti profili, quello che è disposto ad andare oltre e più a fondo nella conoscenza. La mia parte di responsabilità, invece, nasce dal mio atteggiamento un po' chiuso (a causa dei pochi successi e della paura di ricevere l'ennesimo rifiuto): non ho una foto profilo, ma mando mie immagini a chi trovo interessante e interessato. Il più delle volte (anzi quasi sempre) vengo bloccato non appena vedono il mio volto o non rispondono, dato che scrivo esplicitamente nella mia descrizione di avere un certo tipo di corporatura, non volendo nascondere nulla. Continuerò a cercare, dopo un po' però diventa sconfortante non ricevere riscontro alcuno: per questo chiedevo qui in che modo farsi conoscere in maniera completa, come persona oltre che come un'immagine, bypassando le dinamiche delle app. Terrò comunque anche questa porta aperta, ho cambiato target e approfondito la ricerca per riuscire a scovare profili con i quali avviare una comunicazione fruttuosa. Aspetto se gli altri utenti abbiano suggerimenti diversi o possano raccontare la loro esperienza (se gay) o quella di persone (gay) che conoscono.

    Hai ragione, Vixen. Lì per lì ero così deluso da quel che mi aveva scritto che ho preferito non contattarlo più, pensando che magari, un po' più avanti, sarebbe tornato a farsi sentire. Ma ormai sono passati quattro mesi e dunque è chiaro che non mi richiamerà mai. La reazione migliore sarebbe stata quella di rispondergli per le rime e mandarlo a quel paese, così come dici tu. Avrei dovuto metterlo di fronte alla sua vigliaccheria e alle sue menzogne. Dirgli ciò che penso davvero di lui. Mi sono fatto prendere dallo sconforto e ingenuamente ho lasciato stare. Avrei dovuto farmi sentire, farmi valere, non per lui, quanto per il mio bisogno di dare una chiusura netta a quella che è stata una perdita di tempo e di energie, empatiche ed emotive, invece che metterci semplicemente una pietra sopra. Ho provato a rimediare con il messaggio di ieri. Ho chiuso definitivamente quel capitolo.

    Se posso permettermi, non scegliere un locale simil discoteca quanto piuttosto un lounge bar. Chiedi a qualcuno fidato di accompagnarti ed inizia ad esplorare, guardarti intorno...

    non è detto che tu conosca qualcuno, capita di uscire e fare serata senza conoscere nessuno...ma potresti misurarti in un gioco di sguardi, o semplicemente aver passato un paio di ore in compagnia sorseggiando un drink.

    Credo sarebbe il luogo più adatto da frequentare, molto più rilassato e pacato rispetto a un locale gay "convenzionale" cioè incentrato sulla parte ludica, sullo "sballo", dove l'unico interesse a legare con altri è finalizzato a un eventuale, sbrigativo rapporto sessuale (molti, constatavano, possiedono delle "dark room" predisposte in tal senso). Un posto meno confusionario e "intimo" mi rilasserebbe e mi renderebbe meno a disagio e fuori contesto. Il risvolto negativo e scomodo della situazione è che per forza di cose dovrò recarmi nel capoluogo di provincia (e di regione), dove non conosco nessuno e impiegherei un po' di tempo per gli spostamenti. Ho indagato sui locali lì presenti, alcuni sono rimasti chiusi a causa della pandemia e probabilmente non riapriranno, altri sono locali che si autodefiniscono gay-friendly, ma non riservati unicamente a omosessuali, altri sono incentrati sul divertimento senza freni e sulla sessualità promiscua. Solo uno farebbe al caso mio, lo hanno momentaneamente traferito ed è riservato a membri dotati (ehm… :D ) di tessera. Spero di trovarne altri più congeniali con requisiti di ammissione meno stringenti, altrimenti richiederò la tessera e frequenterò quello. Poi dovrò trovare un accompagnamento.


    capisco che per un introverso tutto risulti più difficile, ma invece online oltre a questo forum ne frequenti altri a tema specifico? che ne so sei appassionato di storia...un forum di storici dove trovare persone a te affini.

    Non partecipo a nessun altro forum se non questo, e mi basta ^^ Comunque sarebbe una buona idea frequentare forum tematici (in effetti io sono un forte appassionato di storia da sempre, pertanto creare amicizie virtuale con altri storici mi farebbe molto piacere). Spero però che questi rapporti non si esauriscano in un nulla di fatto: ho appena scritto sull'altro thread ("Ne vale ancora la pena?") di un'amicizia finita e iniziata con i migliori auspici, e certamente non voglio che avvengano altri episodi spiacevoli di questo tipo.


    non per forza deve essere il contesto adatto a formare una rete solida di amici, ma una rete di conoscenze sicuramente.

    Non so quali siano le opinioni discordanti, ma nella tua situazione tentare non nuoce!

    Una rete di amici deve per forza essere ricavata da una rete di conoscenze, e questa (delle associazioni) può rappresentare un'opportunità. Le opinioni discordanti si basano sul tipo di valori che la comunità si prefiggerebbe di promuovere (inclusione e non discriminazione), valori che essa stessa non applica e rispetta al suo interno (la divisione per categorie, un modello di immagine ancora profondamente patriarcale e machista, una certa misoginia, bodyshaming, ecc.). Inoltre sono in disaccordo con lo stile di vita edonistico e consumistico che spesso viene implicitamente promosso. Non so se le mie idee mi rendano meno accetto e poco gradito da quelle parti. Ma se l'ambiente è aperto al dialogo e al dibattito, allora lo frequenterei volentieri :)

    Ripensavo a te, che prima mi hai illuso con la tua amicizia per poi scaricarmi quando ti eri stancato di sentirmi, seppur non abbia mai avuto il coraggio di dirmelo chiaramente. Un congedo senza una spiegazione vera, se non un laconico "non so cosa dirti". Non ti ho più disturbato, ho atteso invano che tu tornassi quando avresti avuto qualcosa da dirmi, nella vana speranza che tu avessi nutrito delle preoccupazioni, delle premure su come stessi, cosa facessi, di come io stessi affrontando le peripezie di cui ti ho raccontato con dolore e fatica in tante nostre conversazioni. Aspettavo che tu potessi aggiornarmi sui tuoi progressi, su come avessi agito in quelle situazioni di disagio che avevi a tua volta confidato a me, e che io con cura ho ascoltato e che con molta comprensione ho provato a spiegartele, a razionalizzartele, a provare di migliorare, per quanto potessi, il tuo umore e infonderti un po' di speranza, fiducia. Il tuo silenzio, che va avanti da ormai quattro mesi, mi indica come tu sia passato oltre, come tu abbia dato al tuo congedo la sostanza dell'addio. Devo prendere atto con dolore che si tratta, per quanto mi riguarda, dell'ennesimo contatto umano ridotto repentinamente in briciole, uno degli innumerevoli rapporti falliti. Sarà una nuova aggiunta alla mia già vasta collezione. Credo che dunque sia arrivato il momento anche per me di dirti addio, e lo formulerò qui nella maniera più breve e indolore possibile: ciao M, ti auguro buona fortuna per il futuro, e ti auguro soprattutto di non essere vittima della stessa vigliaccheria che hai usato su di me. Stammi bene.