Messaggi di La mente mente

    Dove non arrivano i ricordi, è la nostra memoria sensoriale che ci trasporta violentemente indietro nel tempo e ci fa sperimentare senza filtri ogni sentimento, ogni tumulto dell'animo, e stimola il nostro raziocinio a realizzare ciò che si era, ciò che poteva essere, e cosa non sarà mai più. Bastano pochi stimoli per sprigionare in noi quel languore suadente, quella seducente malinconia, la saudade il cui veleno è nascosto dietro la soave dolcezza che inebria i nostri poveri sensi. Un tramonto estivo, la tintura rossiccia e sanguigna latrice di una brezza asciutta, troppo calda per essere gradevole, ha creato il perfetto quadro del mio passato, dei paradisi perduti ai quali agognavo, i quali rendevano sopportabili la mia cronica infelicità. Tali gloriosi scenari si sono orami chiusi di fronte a me, e un pugno allo stomaco tale consapevolezza mi causa. E intanto lo scirocco africano scuote la mia pelle, a testimoniare il deserto infinito del mio malessere. Un'altra visione mi si sprigiona in tutta la sua crudeltà: l'infelicità ha ora di nuovo un nome e un volto. Gli orridi palazzoni dell'università, le lunghe ore di solitudine, la mancanza di calore umano in quelle interminabili giornate, l'avere a che fare con persone grezze e volgari che mi disgustavano, il dover scendere a troppi compromessi meschini, umilianti. Ero alienato, ma anche in quell'alienazione vedevo una via di fuga, per non impazzire, pensando che sarebbe finita e che mi sarebbero state spalancate le porte di un futuro radioso. La crisi, il crollo avuto ormai quasi due anni fa hanno prolungato la tirannia delle tenebre, e nel torpore ho dimenticato ciò che il dolce liquore al cianuro che mi ha travolto con la brezza estiva mi ha crudelmente ricordato: sta per arrivare il momento in cui dovrò tornare in quella triste fabbrica del malessere per tornare a rivedere quei pochi bagliori che mi ero illuso di vedere nella penombra. Ed è tutto da vedere se la mia corazza sarà abbastanza forte da evitare di esserne travolto un'altra volta.

    Sono così stanco di essere irrilevante per le altre persone. E sono altrettanto stanco di dover scendere ad umilianti compromessi per poter evitare ciò. Il comportamento delle persone, pur di non ammettere le loro reali intenzioni, è inutilmente complicato. Già ci sono io che mi complico la vita da solo, non c'è bisogno che gli altri me la complichino con la loro sfacciata ipocrisia. Nulla mi fa uscire fuori dai gangheri come la disonestà intellettuale.

    Ciao Vixen, ho letto solo ora questo aggiornamento, il migliore che potessi darci! Sono contentissimo per te <3  <3

    Evidentemente, nel cambiare aria, non hai messo in valigia, in mezzo ai bagagli fisici, anche il bagaglio emotivo e ansiogeno che il vecchio ambiente e le vecchie contingenze ti causavano. Ti consiglio di goderti questo periodo a pieno, e gradualmente riflettere (magari al ritorno con l'aiuto della terapia) sui modi per analizzare e affrontare i fattori che ti causavano stress nel vecchio contesto (oltre che eventuali test medici per accertare anche una possibile causa organica), in modo da evitare le spiacevoli conseguenze che hai saputo comunque superare alla grande <3

    Ciao Mark, credo di poter comprendere appieno sia lo stato d'animo di smarrimento e frustrazione rispetto all'ambiente che ti circonda sia l'iter formativo che ti ha portato alla consapevolezza sulla tua incompatibilità rispetto al contesto provinciale in cui sei cresciuto, e che ora ritieni ti sia ormai troppo stretto. La componente fondamentale che ti distingue rispetto ai tuoi coetanei un tempo "ribelli" e insofferenti come te che ora sono stati "inquadrati" nella gerarchia dei ruoli che un tempo contestavano può essere identificata con i diversi percorsi di crescita che ha dato una valenza "diversa" all'insofferenza di cui sopra: in te si è evoluta in un distacco sempre più netto e ad una identificazione del tuo futuro e delle tue prospettive di realizzazione altrove, mentre loro hanno continuato in una ribellione pro forma, una antitesi dialettica del sistema, utilizzandolo come metro di paragone al quale contrapporsi e protestare. Un senso di esclusione (vera o presunta) ben diversa dall'alienazione che hai provato, e che ti ha spinto al convincimento di ottenere un appagamento oltre esso. Queste persone si sono uniformate al sistema che hanno contestato fino a poco prima semplicemente perché già facenti parte di quel sistema di ruoli. L'unico fattore di novità è che, per sopraggiunti limiti di età, essi sono passati dall'altra parte della barricata, un fenomeno frequente in un giuoco delle parti vecchio come il mondo, che rappresenta peraltro la migliore formula per perpetuare uno stesso sistema sociale il quale, se da fuori è visto erroneamente come immobile, al suo interno si compone di diverse componenti che dialetticamente si confrontano. La fissità forse deriva dal fatto che il meccanismo rimanga lo stesso.


    A prescindere dalle mie divagazioni, non so quale sia la tua età, ma tale distacco dal destino dei tuoi coetanei penso sia avvenuto, sebbene tacitamente e sottotraccia, abbastanza precocemente, sicché la tua forma mentis si sia di molto differenziata dalla mentalità di paese e già potenzialmente "inquadrata" di chi ti circondava. Non fai accenno tuttavia a progetti concreti che ti possano portare oltre la tua realtà attuale, né alla frequenza dei tuoi spostamenti e dei tuoi soggiorni al di fuori del posto in cui vivi. Nel caso si tratti solamente di sortite occasionali, ti consiglio di valutare attentamente se questo atteggiamento sia basato su una reale volontà di uscire dalla situazione contingente o sia in qualche modo anch'esso un tentativo più sofisticato di ribellione al sistema del paese. Scegliendo infatti qualsiasi posto un po' più centrale purché sia dinamico e poco "provinciale" rischi comunque di trovarti a disagio e a vanificare i tuoi slanci vitali (che devono essere coltivati e assecondati in maniera giusta). La scelta del posto dove vivere, lavorare, frequentare altre persone non può prescindere, per l'appunto, con la scelta del lavoro e delle attività che vorrai svolgere, del tipo di persone che intenderai frequentare. Rifletti dunque sulle tue reali esigenze in termini lavorativi, studenteschi (presumendo che tu sia giovane) e sociali, e stila un programma, un piano, immaginando nei dettagli la tua nuova vita nel posto che più ti si confà alla luce dei fattori di cui sopra. Dopo aver concluso ciò, recati più volte (se possibile) nel posto dove vorrai trasferirti, prima con brevi sopralluoghi, poi con soggiorni più lunghi, in modo da conoscere realmente e dettagliatamente la tua nuova futura realtà, così da evitare spiacevoli sorprese a trasferimento già avviato. Lì ti renderai conto che i benefici dello spostamento valgano la pena rispetto ai sacrifici e ai compromessi (anche solo sul tuo stile di vita e la routine, per intenderci) che dovrai per forza attuare (che per alcuni sono traumatici, almeno per i primi tempi). Dopo aver preso una decisione definitiva, rimarrai nel paesino fintanto che non avrai elaborato la parte pratica del cambiamento (soldi, casa, ecc.). Ma il grosso del lavoro dovrai svolgerlo nel disegno concreto della forma del tuo futuro, e se questo comporta un trasferimento o meno. Ciò a sua volta è determinato dalla riflessioni sulle tue intime esigenze, sugli elementi che ritieni indispensabili per la tua realizzazione personale.

    Bella iniziativa, ecco il mio elenco di obiettivi per il futuro, in ordine sparso:


    1) Possedere e collezionare centinaia di libri preziosi e antichi

    2) Costruire una biblioteca composta di migliaia di volumi e dedicare una parte della mia vita esclusivamente allo studio

    3) Entrare nella diplomazia o in una organizzazione internazionale

    4) Insegnare all'università (non in Italia ché la carriera accademica è un calvario)

    5)Brevettare un'invenzione (più di una se possibile) e diventare ricco abbastanza da poter vivere di rendita, nel caso.

    6) Scrivere almeno un romanzo...e vincere lo Strega :D

    7) Come Creamy...vorrei fare l'amore almeno una volta per constatare quali sensazioni si provino ^^

    8)Trovare almeno un compagno da amare e dal quale essere ricambiato.

    9) Fare il giro del mondo in treno percorrendo per intero tratte leggendarie come la Transiberiana.

    10) Imparare almeno una decina di lingue.