Messaggi di boccaccio

    Però con il mercato finanziario, almeno si può diversificare.

    Benissimo, io credo che in definitiva ognuno debba seguire la strada in cui si sente più a suo agio. Però, scusami, bisognerebbe smettere di lamentarci della decadenza economica italiana se i risparmi si vanno ad investire nelle grandi compagnie e multinazionali americane. Non si può investire con Amazon e poi lamentarsi del tracollo dei piccoli commercianti, delle librerie ecc.

    I consumatori e i risparmiatori hanno un potere, seppur circoscritto, è come quando acquisti Zara o Ikea e tralasci una merceria o una falegnameria. Che poi alzano i prezzi per campare, e la gente giustamente va da Zara e Ikea che hanno prezzi bassi, ma poi se gli avanzano due soldi mica investe nella falegnameria, va a prendere gli interessi da Zara, Ikea, Amazon, MacDonald finanziando le loro attività. E poi ci lamentiamo che la finanza ha uno strapotere che schiaccia e condiziona la politica. Allora iniziamo noi a decidere cosa finanziare con i nostri soldi. Per non comprare una casa prestiamo soldi a interesse a chi contribuisce a impoverire e depauperare il mondo della produzione e del mercato, per poi poterci permettere di comprare i loro prodotti d'élite, cellulari ultima generazione, macchina ultimo modello e via discorrendo. Spesso di pessima fattura, prodotti in qualche angolo disperato di mondo, e rincarati a dismisura.

    È così che proteggiamo il territorio?

    Ognuno ci fa quel che vuole.

    Io per esempio con le rendite delle azioni dei mercati USA ci ho pagato per anni i costi dell'auto. Con quelli del mercato italiano ci compro sfizi o strumenti di lavoro "da fighetti".


    Tutto quello che resta fa brodo. L'importante è che la cifra non è stata erosa dall'inflazione, ma anzi è aumentata. Rispetto a quanto c'era l'ultima volta che ho cambiato banca (rigorosamente fintech, 20 anni fa) al netto di tutti i ribassi covid e guerra e crisi del 2008, etc. C'è il 61,88% in più della cifra versata inizialmente e senza contare i dividendi.

    Quindi, che so, su un capitale iniziale di 10 000 tu dopo 20 anni ne avresti uno di 16 000 e nel frattempo avresti annualmente preso cedole di quanto? Una cosa però non capisco, gli interessi o si capitalizzano o si prendono annualmente sotto forma di cedole, oppure si può fare entrambi? Giusto per andare oltre le solite percentuali e scendere nel concreto.

    Con 400 euro al mese... 4800 euro l'anno... 100.000 euro in 20 anni... il 10% medio annuo son bei soldini...

    Scusa non ho capito il tuo conto e come arrivi a 100 000 euro sinceramente.

    Il 10% annuo ok ma su che cifra lo calcoli se il capitale oscilla in positivo ma anche in negativo. Faccio un esempio se arrivi a 10 000 perché i tassi sono favorevoli e poi hai un crollo dei mercati che ti butta il capitale a 2000 euro, hai voglia ad essere contento se i tassi risalgono ma nel frattempo i soldi sono andati e tu applichi i tassi favorevoli a una cifra molto inferiore.

    È come l'esempio della mia amica, che tra l'altro ha perso altri 4000 :-(... Tutti le dicono che prima o poi la tendenza si invertirà e ricomincerà a salire... Ok... ma adesso lei riparte da meno 11 000 :-/. Quindi magari tra 10 anni anche con tassi favorevoli avrà recuperato semplicemente il suo...Sali e scendi ok ma quando scendi crolla il capitale su cui poi dovrai iniziare a risalire con tassi favorevoli, o no?

    Come arrivi alla certezza di 100 000 se non puoi prevedere il capitale futuro su cui applicare quel 10% annuo di media?

    Sarei curiosa anche di sentire i pareri di altri perché a me questo dubbio pare sensato.

    Ripeto... la cosa (economicamente) più intelligente che può fare un ventenne è pianificare una strategia "dollar cost averaging" su una posizione 100% azionaria globale (attraverso uno strumento efficiente)...

    Ma investire cosa, quanto, in quanto tempo guadagna quanto? È qui che non si capisce. Concretizza. Deve avere un capitale? (che ovviamente poi non sarà garantito, ma pace perché sembra da sfigati porsi il problema).

    Su 30 000 euro che ci guadagna e in quanto tempo? Oppure deve investire 200 euro al mese per avere cosa, in quanto tempo. Se mette 200 euro al mese in un anno ha investito 2 400 euro e così a procedere negli anni. Che ritorno avrà?

    Meno male ci sei tu che mi ricordi queste cose e me le spieghi tanto dettagliatamente.


    Vediamo, affitti un appartamento a 1300 euro mensili. 15 600 euro all'anno, 20% di tass, imu e manutenzione ordinaria. Mettiamo che nella peggiore delle ipotesi ne rimangano 10 000 all'anno. Fai i conti di quanto può essere drammatico se dopo una quindicina di anni andati lisci devi girarti le scatole per 7/8 mesi (anche un anno) in cui ci si rimette. Sai perché i proprietari pagano per far sloggiare l'inquilino moroso?

    Perché l'inquilino broker è furbo e spilla mensilità al proprietario disperato? No. L'inquilino è lui il disperato. Il proprietario vuole tornare il prima possibile a guadagnarci.

    Puoi tranquillamente fare i conti anche su mensilità molto più basse e troverai che il dramma continua ad essere inesistente.

    Comunque dopo questa discussione andrò in analisi. 8|

    Abbiamo un'idea diversa di dramma evidentemente. "Ma tu pensi che..." Guarda che pure io ho un legale e mi sono ritrovata a consultarlo per mancato affitto. Veritiero la tempistica di un anno nella peggiore delle ipotesi, la peggiore. Oppure poi ti occupano l'immobile a oltranza con minori ma sono casi estremi! Rari pure, la gente non vuole vivere così generalmente.

    Ma il dramma è per chi sta lì senza riuscire a pagare con uno sfratto sul capo!!! Quanti proprietari del tuo amico avvocato hanno avuto un tracollo nervoso?? Quanti tra gli sfrattati?

    Comunque basta, è un dramma avere immobili e io non ne ho. Fingo così per fare.

    Tu sostieni che nelle ristrutturazioni immobiliari (pre-110%) i preventivi non sforano mai, e avere un inquilino moroso non è un dramma.

    Allo stesso tempo sostieni sia di aver ristrutturato che di aver affittato appartamenti.


    Capirai da te che le due proposizioni sopra non depongono a favore della tua credibilità.

    No non è un dramma è un giramento di scatole, se vuoi ti illustro come funziona lo sfratto e le tempistiche.


    I preventivi che sforano del 30% mai capitati.


    Dici che fingo? Come ti pare. Non so che dirti sinceramente. Alla fine io riporto le mie esperienze, sì gestisco immobili da svariati anni e noto un'incredibile saccenza non supportata da esperienza. Hai chiesto un mutuo, gestito un immobile, ristrutturato una casa tu?

    Comunque dai mica ti voglio convincere, che mi frega alla fine. Vengo qua a passare un po' di tempo e perché la discussione mi incuriosisce, ma se scrivo e poi mi sento dare della bugiarda allora da ora in avanti mi limiterò a leggere. Ciao ciao

    (finché si troverà a piangere lacrime amare quando nel suo appartamento non ci sarà più Tizio educato e onesto ma Caio dotato di tutte le credenziali del caso ma che da un giorno all'altro decide di non pagare e trattare la casa come una favelas)

    basilico stare in affitto e non pagare non è un dramma per l'affittuario ma per l'inquilino. Il proprietario bestemmia svariati mesi, spende per il legale e per la pratica di sfratto ma alla fine lo butta fuori di casa. Ritrovarsi con uno sfratto esecutivo e un ufficiale giudiziario alla porta è una situazione drammatica per il conduttore a meno che non sia uno che vive di espedienti.

    Comprare una casa non è per tutti purtroppo, e per questo lo stesso Savona ha fatto riferimento nel suo discorso alla necessità di agevolare la possibilità dell'acquisto della prima casa con i risparmi. Il fatto che non sia facile non significa che non sia preferibile o vantaggioso qualora se ne presentino le condizioni.

    Ma a 50, 60 anni ti peserà dover chiedere /supplicare per rifare una cucina usurata, un bagno vetusto se non addirittura un tetto in cui filtra l'acqua? (Perché se non te lo vuole rifare, per quanto scorretto sia, non te lo rifà; poi sta a te denunciarlo, pagare il legale nonché continuare a pagargli l'affitto e la gente preferisce andarsene)

    Ciò che mi stupisce è che state ribaltando palesemente un rapporto di potere e vantaggio concretamente sbilanciato da una parte, quella del proprietario.

    Proprietari disperati che inseguono affittuari affinché facciano loro la grazia di rimanere nel loro appartamento che causa loro la rovina. Ma dove?

    E' curioso che mi vengano elencati tutti gli svantaggi dell'avere immobili quando ne gestisco da anni :-/

    Due osservazioni, sulla prima casa non paghi tasse. Tetto e facciate sono (se non si parla di abitazione singola) spese condominiali che vanno in base ai millesimi e paghi in proporzione. Comunque costano, è vero, si fanno una volta nella vita e la facciata anche meno quindi mai.

    Pregare un inquilino per rimanere non è da commentare.

    i contratti (brevi o lunghi) li decide il proprietario in base all'uso: turistico, studenti, abitativo.

    Perché guarda te lo dico sinceramente, in caso di affitto è il proprietario che detta le regole, non c'è niente da fare. Questa idea del proprietario che rincorre gli affittuari è fantasiosa.

    È proprio un film che ti fai ma va bene, ma se manco la realtà ti fa fermare, tocca solo darti ragione.


    L'IMU si paga, solo che ha un altro nome. Nei documenti del Governo è già scritto che questa tassa verrà rafforzata, ma non è l'unico "contrappeso" dell'essere proprietari. Cambia completamente l'ISEE, cambiano detrazioni, cambiano agevolazioni, etc.

    Quale nome?

    Il mutuo prima casa lo porti in detrazione.

    Quello che fa gloria non è un discorso classista per niente.

    Sinceramente, sarei curiosa di vedere lo stato dei tuoi investimenti negli ultimi mesi dove hanno praticamente perso tutti qualcosa se non tanto (ma non ho dubbi che per voi sarà diverso e ci avrete guadagnato).

    Affermare che gli investimenti finanziari siano alla portata di un click e che i rischi siano contenuti mi sembra non meno irresponsabile, sinceramente, soprattutto in questo momento.

    Nessuno ha detto di fare un mutuo da solo con uno stipendio di 1500 euro e un lavoro magari precario (anche perché i soldi NON TE LI DANNO!!!). Con questa situazione e questo stipendio alla casa non pensi.

    Una coppia con lavoro stabile e prospettive di figli, un single con lavoro stabile e buono stipendio o fideiussione dei genitori che fanno da garanti può ragionevolmente pensare ad una casa.

    Nei casi da me descritti tu consigli alla coppia o al single di investire in prodotti finanziari un pezzettino di stipendio. Per far che? Dare a vita (se va bene) due spicci di affitto alla proprietaria ansiosa (immagino quanto ansiosa)...

    La tua scelta è una scelta, che comporta i suoi rischi e i suoi vantaggi come altre. Bisogna rendersene conto.


    Quando investi devi lasciare da parte pregiudizi, convinzioni, preconcetti, ideali, simpatie... devi funzionare come un robot e cercare "valore" ovunque esso sia...

    Mi sembri parecchio galvanizzato da questo ruolo da broker di wall street. Spero per te che la capacità di fare investimenti vada di pari passo alla tua gasatura :-/ anche se, perdonami, più ti leggo più mi vengono i dubbi.


    Ora: se il proprietario se lo può permettere di comprare casa: non c'è alcun problema. Se invece si tratta di uno dei tantissimi (la maggior parte) degli italiani che non potrebbe permetterselo, ma spreca tutto il suo potere finanziario solo per comprare UN immobile (che poi i figli svenderanno a metà prezzo): non ha senso.

    Sprecare per molti equivale a costruire il proprio spazio abitativo a propria dimensione e piacimento. Non compri la prima casa come investimento finanziario! Quello eventualmente vale per la seconda, la terza e via. Compri per realizzare una dimensione di vita a tuo piacimento che comporterà anche l'acquisto se vuoi di oggetti, mobili che ti rendono l'ambiente familiare. È un desiderio che molti hanno e lo fanno.

    Se non possono permetterselo stai pur tranquillo che sarà la banca la prima a rompere l'incantesimo, perché il mutuo te lo scordi. Domanda: hai mai provato a chiedere un mutuo?

    Chi è molto benestante e ricco può stare volentieri in affitto perché si adatta comunque il proprio spazio abitativo senza badare a spese e se va via ci lascerà pure i costosi mobili.

    Il mutuo presuppone il debito con la Banca su questo non ci piove, e se uno poi ci si deve angosciare fa bene a non farlo perché una volta che è stato erogato non si torna indietro. Tuttavia: la banca il mutuo te lo dà se ha sufficienti garanzie altrimenti non ne fa di niente, ha più interesse a che tu lo ripaghi che a confiscare l'immobile e svenderlo a un asta giudiziaria ( rimettendoci soldi). Quindi se il mutuo te lo danno solitamente ci sono buoni margini di solvibilità ( minimo contratto stabile e garanzie di terzi). Anche la rata ( di solito su tasso fisso) viene negoziata sulla base delle entrate e della tua capacità di far fronte all'impegno e ha margini di rinegoziazione. Comprare casa non è un suicidio come si sta cercando di fa credere. Certo implica una certa volontà di stabilizzarsi, questo è certo. Il progetto è a lungo termine quindi un minimo di idee chiare ci vogliono.