Molti anni fa mi successe una cosa strana (non è l'unica in verità ma delle altre potrei ipotizzare delle spiegazioni, anche di questa in realtà, ma meno perché mi fidavo molto delle persone con cui l'ho condivisa). All'università abitavamo in tre in un appartamento. Io in doppia con la mia amica. Lei un giorno (insieme al fidanzato) dipinge una parete tutta di azzurro, poche sere dopo(tipo due tre) lei mi chiede come mai avevo sporcato il muro con le mani. Io non capisco e lei mi fa vedere che sulla parete sopra il letto abbastanza in alto c'erano due impronte di mani piccole di una sostanza tipo gel terroso verdastro (lo so che sembra una cosa inventata ad hoc ma giuro che mi è successo) e niente non si capisce da dove erano spuntate, nemmeno l'altra che abitava con noi ne sapeva niente. Ovviamente c'è presa male ma più che per la paura di un presunto fantasma per la cagazza che in casa potesse entrare qualcuno in carne e ossa a fare una cosa simile (qualcuno, che ne so, che aveva le chiavi dal passato...) Comunque l'ipotesi che qualcuno fosse entrato per fare una cosa del genere ci sembrava quasi impossibile. Mi ricordo che chiamammo pure un amico carabiniere per analizzare la sostanza (indecifrabile...) provammo pure a bruciarla La forma delle mani era super riconoscibile ed erano abbastanza piccole...niente un x files mai decifrato ma potrei anche aggiungere un particolare inquietante visto che la notte prima avevo dormito là da sola e mi ero svegliata nel mezzo della notte durante il temporale con una sensazione strana di paura (poi passata velocemente e riaddormentata come un ciocco). Tutto vero eh
Messaggi di boccaccio
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Grazie della super risposta, molto interessante . Mi piace soprattutto la prima parte quella sul sacro e sulla ragione. La spiritualità non è ragione né razionalità. Credo che è per questo che a me spaventa. da una parte ne sono molto attratta ma dall'altra, dalla mia parte da sempre troppo razionale, ne sono spaventata perché amo tutto ciò che è spiegato e comprensibile e vorrei sempre una risposta a tutto. Non so se siamo davvero così a-spirituali in quella che tu chiami società tecnologica. più che altro si è diffuso un sentimento di vergogna rispetto al credere o al professare un credo perché è spesso visto come qualcosa di antico e demodé, quasi medievale. In molti vogliono dare un'immagine moderna di sé: mente scientifica, agnosticismo e relativismo ma poi dentro chissà cosa pensano o credono. In un'intervista Dario Argento afferma apertamente di essere cattolico e di andare in chiesa e parlava di quanti nel mondo dello spettacolo facessero lo stesso tenendolo però nascosto per non essere giudicati.
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Ciao a tutti. Siete credenti? La religione o più che altro la fede vi aiuta ad essere meno ansiosi? Io devo dire che in passato momenti di spiritualità mi hanno dato conforto. Ora non saprei, non ho un credo preciso ma non mi definisco atea tuttavia le religioni con tutti i loro carichi di significati e concetti pur profondi e significativi a volte mi aumentano a picco l'ansia. A voi spaventano, rassicurano o vi sono indifferenti? Affascinano o incuriosiscono?!
Un saluto a tutti
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La mia è aumentata di nuovo con la nascita del mio bimbo (Che poi ammetto essere la cosa più bella che abbia fatto in tutta la mia vita.) Però il senso di responsabilità e inadeguatezza mi ha schiacciato (ma all'esterno non si vedeva all'inizio, parevo efficientissima...) L'ansia e la paura sono quasi quotidiane in questo periodo, a volte riesco a fare il famoso passo fuori dalle paranoie e a stare benino, altre volte faccio tutto in apnea con un macigno addosso.
Spero di ritrovare un briciolo di leggerezza visto che in passato c'ero (quasi) riuscita, ma comunque non è facile...
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Grazie per le risposte. Mi piace questo forum, ci sono spesso risposte utili e intelligenti. Oggi mi sono presi i soliti pensieri a momenti. Io so che il mio enorme problema da sempre è la paura e soprattutto il terrore di lasciarsi andare e vivere le emozioni. Io ho paura, di tutto, anche delle cose belle se comportano un cambiamento o qualcosa che non conosco
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Da alcuni mesi mi è tornato un rimuginio ossessivo e doloroso sulla vita e sulla morte. A volte mi causa attimi di forte angoscia e mi sento in gabbia. Ma come se ne esce? Sono già in cura ma questo periodo di quarantena non aiuta. Le mie domande hanno a che fare praticamente con il senso della vita. Entro in loop mentali che non hanno soluzione; le domande assillanti sono: esiste qualcosa oltre noi? Che cosa sono l'infinito e l'eternità e come è possibile non poterle minimamente immaginare , visualizzare? Praticamente ora il cervello mi si impalla si questo , su concetti a cui la mente umana non può arrivare e mi viene il panico
Altra cosa che mi angoscia con cosa dovrò confrontarmi dopo la morte? Se c'è qualcosa sarà eterno?! E che vuol dire? Se non ci sarà niente di niente che senso ha questa esistenza su questo pianeta? Insomma mi viene paura , una paura totalizzante che mi stringe lo stomaco e mi sento sospesa senza via d'uscita. Mi vergogno quasi a scrivere queste cose, sono domande di tutti ma io mi ci logoro e non capisco perché
ma come si fa ad uscirne??? Qualcuno ha esperienze simili?
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sono molto più grande di te, purtroppo da diversi mesi ho sviluppato paure simili alle tue (ho un lungo passato di ansia e panico) A differenza tua a me l'ignoto spaventa in tutte le sue forme adesso : il pensiero delle religioni, dell'infinito spazio temporale mi dà una vertigine che invece di consolarmi mi crea il tarlo di dover capire l'incomprensibile , come se ad un certo punto dovessi arrivarci con la ragione :-/ Dall'altro pure il pensiero della morte come annullamento mi angoscia. Insomma non so perché né per come mi sono ritrovata in questo groviglio di pensieri ( ne avevo già sofferto in adolescenza) C'è da dire che in certi giorni si attenuano molto e mi lasciano vivere meglio, altri mi dominano completamente
Oggi è una giornata decisamente no: senso di trappola e nodo in gola. Un abbraccio
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grazie per la risposta. Ho preso farmaci in passato antidepressivi e ansiolitici ora uso solo lo xanax al bisogno. tu come stai adesso? Hai superato queste paure? Io non capisco, come sempre l'ansia mi prende all'improvviso, sto meglio un'ora e poi basta un pensiero o qualunque cosa che mi si riattiva la paura
tu adesso riesci a viaggiare in generale o viaggiare lontano?
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C'è qualcuno che può aiutarmi? Mi viene un'ossessione assurda. Soffro d'ansia da tantissimo, ho 36 anni e nell'ultimo mese i sintomi si sono riacutizzati. Ho questa ossessione: sto male, mi viene l'ansia quando sono a casa e mi sento oppressa. L'idea di uscire mi terrorizza improvvisamente mi viene il pensiero di un viaggio molto lontano, per esempio in Australia e quest'ansia si trasforma in terrore di impazzire nel caso dovessi mai affontare quel viaggio. Lo stesso mi terrorizzano le foto di isole in mare aperto, mi viene un senso di vertigine e mancanza di equilibrio. Lo so che è assurdo
c'è qualcuno che ha mai provato qualcosa di simile?